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Autore: manujames    11/06/2008    0 recensioni
Dopo Eclipse..Il mio Breaking dawn ricco di colpi di scena..In cui Bella ed Edward convoleranno a nozze...Una vita mai semplice, per un'amore che sfida la natura stessa..Un amore che difenderanno sempre..Sempre e per sempre...
Genere: Romantico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Respirai a fondo,cercando di non svenire.Non era di certo il momento più adatto.

In un’attimo Edward mi fu accanto.Mi prese la mano ferita.Il contatto con il gelo della sua pelle mi diede immediatamente sollievo.

“Bella,ti fa male?”

Lo guardai in volto.Era teso,apprensivo.Gli occhi dorati mi scrutavano preoccupati.

Abbassai lo sguardo. ”No tutto ok “ mentii. In realtà mi pulsava,eccome.

E quell’odore di sale mi disgustava.Inspirai ancora una volta concentrandomi sul suo volto.

“Bella ti porto all’ospedale”.La voce roca di Jacob era insolitamente tranquilla,ma autoritaria.

Lo guardai confusa.Aveva gli occhi fissi sul pavimento,il volto rosso dall’imbarazzo.

Non riuscivo a capire…’Oddio’ pensai,quando mi resi finalmente conto del perché di quella reazione,che raramente gli avevo letto in volto.

Ero senza vestiti.

Presa dalla foga di fare qualcosa perché non si uccidessero,me ne ero completamente dimenticata.

Come al solito,Edward prontamente perspicace mi teneva aperta una camicia, perché la indossassi.

“Meglio se metti qualcosa” mormorò lanciando un’occhiata fugace a Jacob.

Se solo nelle sue vene sarebbe potuto scorrere del sangue,avrei giurato che sarebbe arrossito anche lui.

Era la camicia dello smoking.Era alta classe.A giudicare dalla stoffa,avrei detto italiana.I gemelli brillavano in modo pazzesco.Diamanti,certo che si.

“Ma te la macchierò di sangue” piagnucolai.

Certo,avevo fretta di indossare qualcosa,la presenza di Jacob mi imbarazzava più che mai,ma Edward col suo corpo,mi copriva quasi del tutto alla sua vista.

“Non essere sciocca” intonò deciso,aiutandomi ad indossarla,stando però sempre attento alla mano ferita.

Il profumo che aveva lasciato sulla camicia mi inebriò facendomi sentire subito meglio.

“Resisti,cercherò di fermare presto l’emorragia” disse,mal’interpretando il mio gesto di inspirare profondamente.

Una volta coperta,Jacob mi fu accanto in un’istante.

“Lasciala.La porto all’ospedale,prima che ti venga voglia di fare uno spuntino,succhiasangue”.

Sputò queste parole sprezzante,e mi tirò per un braccio violentemente.

“Jake smettila!Decido io cosa voglio fare!E all’ospedale non ci vado.Mi curerà Carlisle”.

Poi mi venne in mente che il resto della famiglia Cullen non era in casa.Ci avevano lasciato un po’ di privacy,dato i loro sensi fossero più che sviluppati,dispetto alla norma.

“Non sono lontani” disse Edward calmo, in risposta ai miei pensieri.

Poi si rivolse a Jacob. “Can..Jacob,non ho bisogno di te.Chiamerò Carlisle.Sarà qui nel giro di minuti.E,se io mi faccio degli scrupoli ad ucciderti,solo ed esclusivamente per amore di Bella,e per averle salvato la vita in passato,i miei fratelli non saranno altrettanto…generosi”.

Sobbalzai al pensiero di quattro forti vampiri contro Jacob..Un lupo grande e grosso si,ma pur sempre umano…Morbido,caldo..Scossi la testa per rimuovere quei pensieri.

“Jake per favore,vai” dissi quasi implorante.

Jacob indeciso,e fortemente combattuto mi guardava.Sospirò e si rivolse ad Edward,tremando nuovamente.

“Lo faccio perché me l’ha chiesto lei.Non ho paura di voi succiasangue!Se ne fai la tua cena,giuro che ti ammazzo!”.

“Grazie Jake” pronunciai sollevata,perché,almeno per oggi la mia goffaggine era servita a qualcosa.Non avrebbero combattuto.

“Non demorderà.Ha intenzione di tornare alla carica.Presto” disse Edward senza intonazione,guardandolo intensamente.

“Esci dalla mia testa!” tuonò Jacob con il naso arricciato,ed il volto contratto per il disgusto e la rabbia.

Chissà quando l’avrei rivisto.Mi mancava il suo sorriso.Quello in cui tutto era semplice,e Jacob e Bella non aveva altro significato,se non due amici e un garage.Quello che diradava le nuvole.Il mio sole.Inghiottii il nodo che avevo in gola,felice ancora una volta che Edward non potesse leggermi nel pensiero.

“Ti voglio bene Jake” sussurrai guardandolo negli occhi.

“Certo certo” rispose e sgattaiolò silenziosamente e agilmente dalla finestra.

“Non ti muovere vengo subito” mi disse Edward uscendo velocemente dalla stanza.Dopo pochi minuti era di ritorno,con una pinza e degli asciugamani.

“Ho chiamato Carlisle.Non potrà essere qui prima di una decina di minuti.Ma, bisogna tamponare subito la ferita”.

Mi prese la mano,tranquillo.Nel suo volto non vi era traccia di tormento.

“Edward non preoccuparti,posso aspettare”.

“Non essere ridicola.Non ti lascio morire dissanguata per un taglietto.E si,non lo faccio di professione,ma ho ben due lauree in medicina ad Harvard”.Mi sorrise.

Sospirai. “Non ho paura che tu non sia in grado.è solo che non voglio tormentarti con l’odore,la vista del mio sangue.So che non è facile per te”.

Mi guardò tranquillo,poi aggiunse: “Sei tu che ti sbagli.Ti dissi già che,dopo averti quasi persa,il mio autocontrollo è molto,molto maggiore.Non ne sono immune come Carlisle,è vero.Ma non provo più quel tormento che prima mi straziava”.

Mi sorrise nuovamente,e mi tolse il fiato.Con la pinza,delicatamente prese a togliermi il vetro dalla ferita,ma quasi non me ne accorsi.

Ero incantata da cotanta bellezza.

I lineamenti perfetti del torso nudo,liscio.

La pelle diafana,che copriva una serie di muscoli levigati.

Le braccia che si muovevano armoniose e veloci sulla mia mano.

I capelli ramati che gli accarezzavano le tempie,mentre era a capo chino su di me.

Non esisteva essere o casa più bella.Ne ero certa.

  
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