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Autore: _Giuls17_    01/02/2014    4 recensioni
Voldemort è tornato ed ha intenzione di vincere la guerra a tutti i costi. Hogwarts non ha intenzione di perdere, ha deciso di combattere e per farlo utilizzerà tutte le armi a sua disposizione, persino una ragazza.
Sacrificherebbe persino Hermione Granger se questo gli assicurasse la vittoria, ma in che modo?
1:-No cara, vogliamo che tu vada al Manor… Devi conquistarti la fiducia dei Mangiamorte, entrare a far parte dei fedelissimi, dovrai combattere dall’interno.- disse in un soffio la professoressa.
4: -Non lasciare che lo faccia di nuovo.- gli occhi supplichevoli e le lacrime agli angoli di essi, -Non lasciare che lei mi colpisca, ancora.-
9: -Fermatevi per ordine del Ministro della Magia.-
-Se ci prendono?- sussurrò la ragazza.
11:-Granger stai giocando col fuoco.-
-Sai che c’è? Stai attento tu a non scottarti, perché stai giocando contro il Leone, Serpe.-
12:-Non potevo permettere che ti uccidesse.- alzò lo sguardo verso il ragazzo, ma gli occhi di lei erano privi di emozione.
16:-Io avevo scelto te.- sussurrò prima di essere trasportata via dalla Smaterializzazione [...]
23:-Stava guardando qua e poi…. Oh miseriaccia!!- esclamò.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Più contesti
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Ed eccomi qua!
Vi presento il nuovo capitolo, Promesse.
Diciamo che Draco avrà un ruolo decisamente importante
e che la storia si fa sempre più interessante!!
Detto ciò come sempre ringrazio tutte le persone che hanno letto
la storia, e chi l'ha aggiunta nelle preferite,
ricordate e recensite.
Mi rendete felice e spero di ricevere qualche piccolo commento =)
XOXO
Promesse
 
Uno strano presentimento aveva accompagnato Draco per tutta la settimana, senza lasciarlo solo un attimo.
È colpa sua.
Non era riuscito a togliersi dalla testa le parole della Mezzosangue, si arano insidiate così nel profondo che neanche l’alcool lo aveva calmato.
“Non lasciare che lei mi colpisca, ancora.”
Maledetta Mezzosangue, dovevi cambiare, per forza, fazione?
-Blaise io devo andare a casa.- incrociò il suo compagno di casa nella Sala Comune dei Serpeverde.
-E’ successo qualcosa?-
-Solo una strano presentimento.-
Non aveva nessuna intenzione di rivelargli la verità, soprattutto se essa riguardava una certa Mezzosangue traditrice, che abitava in casa sua, ricercata dalla comunità Magica.
-Torno per l’inizio delle lezione.-
Uscì fuori dalla Sala e in silenzio, aumentando il passo, uscì dai sotterranei per attraversare velocemente la Sala d’Ingresso e raggiungere il punto più lontana dalla scuola per potersi Smaterializzare.
 
***
 
-Draco?-
Il tono di voce di sua madre gli sembrò strano e per niente felice.
-Salve, madre.- rispose cercando di mantenere la calma.
-Cosa ci fai qui? È meglio non creare certi sospetti.-
Lui annuì distrattamente, era stanco di ascoltare la ramanzina di sua madre sul mantenere calme le acque, per non destare sospetti.
-Lei dov’è?-
Si avviò direttamente alla camera di lei senza aspettare una risposta, i battiti del cuore erano aumentati e il sangue pulsava, più veloce, nelle vene.
-Non la troverai là, Draco.-
-Come?-
Narcissa non lo stava guardando.
-Dov’è?- chiese alzando, di poco, il tono di voce.
-E’ nelle segrete… Tua zia…- le parole le morirono in gola, ma Draco non attese un secondo di più.
Sapeva bene quanto sua zia fosse pericola e che poteva causare gravi danni alle persone, senza neanche accorgersene.
Ma perché mi preoccupo per lei?
Draco Malfoy non pensava agli altri, l’unico suo interesse era salvarsi la pelle e basta.
“La proteggi perché lei ha avuto il coraggio di fare quello in cui tu hai sempre fallito”
Ha avuto il coraggio delle proprie azioni, di sacrificarsi per gli altri.
Draco Malfoy aveva ammirato la Mezzosangue per il suo coraggio, poiché era riuscita a cambiare fazione, a buttare nel cesso tutto pur di salvare le persone a lei care.
Dovevo farlo io, prima della morte di Silente, ma non ho avuto il coraggio.
Con quel pensiero Draco corse giù per le scale che conducevano alle prigioni di Malfoy Manor e senza esitare né aprì una ma la ragazza che vi trovò dentro non aveva niente in comune con Hermione Granger.
Dovette fermarsi per aspirare con la bocca, l’intera cella sapeva di sangue, ma con uno sguardo più attento lo poté notare sulle gambe della ragazza.
Era piena di sangue, che proveniva da ferite superficiali o da altre più profonde.
Lo sguardo perso nel vuoto, ma con una scintilla nuova.
Rabbia? Paura?
Ciò che lo fece bloccare fu il braccio di lei, con incisa una parola, che ancora perdeva sangue.
-Dov’eri?-
Si riscosse al suono di quella voce, che non credeva potesse essere il suo.
-Io…-
-Avevi promesso che non mi avrebbe più toccata.-
Hermione voltò lo sguardo verso di lui, e qualcosa gli fece capire che quella ragazza aveva passato le pene dell’inferno.
-Perché non hai mantenuto la promessa?-
Una lacrima.
La vide chiaramente, prima che lei la togliesse.
Cosa ti hanno fatto?
In silenzio la prese in braccio e sentì le mani di lei stringersi intorno al suo collo, la strinse più forte senza rendersene conto e uscì dalla cella.
Sua madre li stava aspettando in cima alle scale, il viso pallido e gli occhi leggermente velati di lacrime.
Narcissa Malfoy non piangeva mai e mai l’avrebbe fatto, ma non approva i metodi di sua sorella, non approvava la tortura verso un essere indifeso.
-La prossima volta che mi tocca, giuro che la uccido.-
Fu quasi un sussurro ma Draco riuscì a sentirlo forte chiaro e anche sua madre, la vide rabbrividire per poi farsi da parte.
 
***
 
-Fammi dare un occhiata.-
Draco l’aveva portata nella sua vecchia stanza e fatta sdraiare sul letto, cercò di individuare in quel corpo martoriato da Maledizioni i segni della Caposcuola che più volte aveva visto ad Hogwarts, ma di quella ragazza non era rimasto niente.
Il corpo era cambiato, più snello e più provocante di quanto non fosse mai stato, i capelli non erano più quel cespuglio indomabile del primo anno ma erano dei ricci ben definiti, e gli occhi.
Gli occhi di Hermione rimasero impressi nella mente di Draco Malfoy, poiché non vi era paura, non vi era rancore ma solo rabbia.
Quella rabbia cieca che più volte aveva provato lui stesso.
Non è più la ragazzina di qualche anno fa.
Con una delicatezza a lui estranea le fece levare la maglietta, e per la seconda volta poté osservare il suo corpo, quasi nudo.
Le forme che lo avevano colpito e toccare la pelle morbida.
Le passò una tovaglia con cui si avvolse, in silenzio, per non spezzare il momento d’intesa che si era formato tra i due.
E sempre in silenzio Draco osservò le ferite della ragazza, nelle gambe e ne aveva intravista una anche sulla pancia, poiché alcune erano dovute al Sectumsempra e altre a una Maledizione senza Perdono e poi i suoi occhi si posarono sul braccio di lei, su quella scritta.
Mezzosangue.
Non riuscì a inghiottire il groppo che si era formato in gola, troppo grosso e pesante.
-Quello non passerà, lo so già.-
La voce di lei lo portò alla realtà.
-Non c’è bisogno che t’inventi qualche scusa, è un segno indelebile.-
Draco la fissò, cercando un contatto con i suoi occhi che lei gli negò, poiché stava guardando fuori dalla finestra, per nascondere il dolore.
-Posso comunque provare.-
Tentò.
-No, non c’è bisogno.- si voltò verso di lui, ma Hermione non gli sorrise.
-Okay… Allora: Vulnera Sanentur.-
 
Hermione provò un sollievo improvviso e un piccolo sorriso si fece largo sul suo viso, le ferite dovute al Sectumsempra erano sparite, lasciando solo qualche piccola cicatrice che col tempo sarebbe andata via.
-Perché ti ha attaccato?-
-Era convita che io vi avessi tradito, pensava che avessi parlato con Hogwarts.-
Draco rimase in silenzio, anche lui aveva sentito questa voce, che alcuni ragazzi di Hogwarts avevano provato ad attaccare dei Mangiamorte, ma l’aveva attribuito al caso.
-So a cosa stai pensando, ma io non ho fatto proprio niente. Non capisco come posso fare per conquistare la vostra fiducia.-
-Penso che non sia questo il problema.- rispose distratto.
-Ah no?-
-No, perché in questo momento tu sei il migliore acquisto che Voldemort abbia mai fatto.-
Malfoy alzò gli occhi verso di lei e vi lesse stupore.
-Solo che non sei un Mangiamorte a tutti gli effetti e molti di noi, be, credono impossibile che l’amica di San Potter abbia cambiato bandiere.-
-Tu sei fra questi?- chiese senza pensarci.
Il cuore le batteva forte, se Draco avesse dubitato della sua copertura, anche gli altri avrebbe creduto all’imbroglio.
-Penso che per farti torturare così da mia zia tu abbia, veramente, cambiato bandiera.-
Hermione annuì e senza rendersene conto si sfiorò il braccio, percorse con le mani la scritta, rialzata.
-Sono comunque una Mezzosangue e devo trovare il modo di fare capire, a tua zia, che sono con voi e non contro.-
 
Draco si alzò, potendo percepire nelle parole della ragazza, disprezzo.
Disprezzo verso se stessa, verso la sua condizione.
Verso quel nome che lui tante volte aveva usato per deriderla.
L’ho insultata per sei anni, perché dovrei farmi qualche scrupolo ora?
-Grazie comunque. Non eri obbligato.-
Indicò le sue ferite, con mani tremanti.
-Figurati Granger, adesso io devo andare.-
Fece per voltarsi, ma una mano lo bloccò sul posto, si voltò e incontrò lo sguardo deciso della ragazza.
-Dimenticati di quella promessa, non hai nessun obbligo verso di me.- gli occhi leggermente velati di lacrime, ma con una scintilla di rabbia che li contraddistingueva dal normale.
-Mezzosangue, non sarò come lo Sfregiato ma un Malfoy non si tira indietro.-
Okay, adesso sì che sono impazzito.
Hermione non smise di guardarlo neanche nel momento in cui gli lasciò la mano, ma solo dopo che ebbe chiuso la porta alle sue spalle provò un senso di vuoto alla base del petto, dove c’era il cuore.
 

Nel prossimo capitolo:

C’era un motivo se la Magia Nera era stata confinata in un Reparto Proibito.
Se Hogwarts ne proibiva lo studio e l’utilizzo.
Se era usata solo dai Mangiamorte, coloro che avevano deragliato dalla retta via per unirsi al Signore Oscuro.
I libri avevano parlato chiaro, la Magia Oscura porta al lato oscuro. Il lato nascosto di ogni individuo, quella parte di se che non si vorrebbe mai conoscere.


 
   
 
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