01/02/2014
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A te, Harry.
A te che compi ben vent’anni oggi.
A te che sei piombato nella mia vita scombussolandola tutta e non so se in meglio o in peggio.
A te, che non sai della mia esistenza.
A te.
Al ragazzo che purtroppo amo.
Da dove comincio?
Niente ciao o caro Harry, mi sentirei ancora più stupida.
Da mesi penso a questo primo febbraio. Al tuo ventesimo compleanno.
Da mesi penso a cosa potrei regalarti, alla tua possibile reazione di fronte ad uno dei tanti regali stupidi che di solito faccio.
Da mesi penso a cosa scriverti, come cominciare una lettera o un biglietto d’auguri. E tutto mi sembra così fottutamente banale perché è il tuo compleanno. E non posso cavarmela con un caro Harry, non posso.
Sei la mia distruzione.
Tu mi rendi forte, ma quando si tratta di te crollo come un castello di carte.
Quando si tratta di te io vengo cancellata come se fossi una scritta sulla sabbia e tu un onda.
Sei la parte peggiore della mia vita. Oppure la migliore?
Io non lo so.
Tu mi confondi. Tu sei il mio demone mascherato da angelo.
Sei la malattia e la cura.
Ed io immagino il primo febbraio con te. Ma anche tutti gli altri giorni dell’anno.
Immagino sempre te al mio fianco.
Ti cerco, sempre. Ti cerco negli occhi della gente, tra i ricci di qualcun altro.
Ti cerco per strada, dietro la porta, dietro l’angolo. In un negozio.
Ti cerco ovunque.
Ma tu sei da nessuna parte.
Tu hai la tua vita, stai crescendo, ed io con te. Ma non posso permetterti di farmi questo.
Non devo permettertelo.
Tu incombi su tutto quel che faccio, su tutte le mie decisioni e su tutti i miei sentimenti.
Tu ci sei sempre, ma in realtà non ci sei.
Non ci sei mai.
Ma ti ho sempre accanto.
E vaffanculo tutto. Anche tu. Soprattutto tu.
Vaffanculo le tue labbra rosse, da baciare, da mordere.
Vaffanculo i tuoi occhi, quegli occhi verdi che guarderei per il resto della mia vita.
Vaffanculo i tuoi capelli dove immergerei volentieri le dita.
Vaffanculo tutti i tuoi tatuaggi che mi affascinano uno più dell’altro.
Vaffanculo la tua voce roca ma calda e rassicurante. Vaffanculo la tua voce che oltre ad essere celestiale quando canti lo è anche quando parli.
Vaffanculo quel modo lento che hai di parlare.
Vaffanculo le tue mani e i gesti che fai con esse mentre parli.
Vaffanculo il tuo modo di camminare con le mani nelle tasche di quei pantaloni neri.
Vaffanculo il tuo sorriso fanciullesco in contrasto con la tua pelle ricoperta di inchiostro.
Vaffanculo a quelle inutili fossette che ti compaiono ai lati della bocca. Sono solo due buchi nelle guance, cazzo.
E vaffanculo il tuo essere sempre bellissimo.
Sei un burattinaio ed io una stupida marionetta tra le tue mani.
E a te non frega niente di me.
Spero tu sia felice. Davvero felice.
Spero trascorrerai il compleanno migliore di tutti.
Spero ti abbraccino forte, magari un po’ anche per me.
Buon compleanno, Harry.
Tutto troppo scontato. Tutto troppo banale.
angolo autrice.
Salvez!
volevo scrivere qualcosa per quel demente di Enrico Edoardo Stili che oggi compie vent’anni.
Non mi piace quel che ne è venuto fuori ma mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate voi.
Un bacio,
-delusjone.