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Autore: lanterna_    01/02/2014    2 recensioni
[dal primo capitolo] Vedete, il problema di essere un Halliwell è proprio questo: tutti si aspettano sempre grandi cose da te – il che può anche essere una passeggiata se ti chiami Wyatt, visto che lui riesce a sterminare quindici Demoni in altrettanti secondi (secondi, capito? Non minuti, ore o anni. Secondi!), ma per me la cosa non è ugualmente semplice. [...]
Sono vivo. E non conosco nessuna Bianca. E Wyatt non è malvagio, è solo il solito fratello impossibile da raggiungere.
Non è malvagio, non è malvagio, non è malvagio...
{Chris/Bianca}
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bianca, Chris Halliwell, Un po' tutti, Wyatt Matthew Halliwell
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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XIV capitolo:
Ovvero
Perché ora o mai più




È incredibilmente bella mentre dorme.

È sempre assurdamente bella, ad essere totalmente onesti, ma ora... forse è perché ho rischiato di perderla, perderla davvero, vederla sparire per sempre, ma in questo momento mi appare stupenda, con la bocca appena socchiusa, gli occhi serrati su un mondo solo suo, i capelli sparsi confusamente sul cuscino come onde del mare.

La amo.

Davvero e profondamente.

Come è possibile? Non lo so e continuo a chiedermelo, a scervellarmi per trovare una risposta. La conosco da così poco e, non so, forse sono stati i ricordi dell’altro Chris a influenzarmi, o forse doveva semplicemente accadere, ma la amo terribilmente e ha senso, a questo punto, domandarsi il perché? È così e basta.

La amo e per ora è abbastanza che sia salva e che stia dormendo tranquillamente qui nel mio letto, fuori pericolo. Questo mi basta.

Ti amo, Bianca.


Non sono riuscito a chiudere occhio per tutto il tempo.

Non so quanto sia passato, forse solo interminabili minuti o forse qualche ora, ma sono rimasto qui a guardarla senza riuscire un solo secondo a distogliere lo sguardo da lei, preoccupato fino all’inverosimile, nonostante sia ben consapevole che ormai non corre più alcun rischio.

Devo ammettere che questa scomoda poltrona su cui sono seduto mi è stata d’aiuto nell’impedirmi di cadere addormentato. Va bene sedercisi un attimo per chiudere gli occhi, ma dopo ore mi sento completamente indolenzito. Per fortuna papà mi ha guarito la spalla o a quest’ora mi farebbe un male cane.

E Bianca ancora non dà segno di volersi svegliare.

Mi alzo, stufo di star seduto senza fare niente, odiandomi per essere così impotente. Cammino in tondo per la stanza con fare irrequieto, lanciando qualche sbuffo di tanto in tanto, e alla fine mi avvicino all’unica grande finestra della mia stanza. Scosto lentamente la tenda azzurrina e poggio la fronte al freddo vetro, osservando il profilo della città che si staglia imponente nell’oscurità che si sta andando a creare, ora che il Sole è quasi arrivato al capolinea.

In questo preciso momento, da qualche parte, mio fratello è là fuori a fare chissà cosa. E io non sono lì a fermarlo. E d’altronde, come potrei? C’ho provato e guarda com’è andata a finire! Bianca per poco non c’ha rimesso la pelle per salvarmi...

Stringo i pugni, irritato e arrabbiato e frustrato e inquieto e... Dio, devo fare qualcosa, sto impazzendo! Ma cosa, diamine? Cosa posso mai fare contro Wyatt, così potente, quasi un Dio in confronto a me che sono appena un moscerino?

Senza volerlo, o forse volendolo senza saperlo, do un pugno al muro, col solo risultato evidente di procurarmi un male terribile. Ma, devo dire, mi sento un po’ meglio. Una parte della mia frustrazione si è scaricata e il dolore alla mano riesce a distrarmi un po’.

Così sospiro e torno a sedermi sulla poltrona, puntando nuovamente lo sguardo su Bianca, corrucciando le sopracciglia in un’evidente smorfia di preoccupazione.

Svegliati, ti prego.



«Chris? Cosa...?»

Salto su immediatamente, aprendo gli occhi e per un secondo non essendo nemmeno sicuro di averlo fatto. Qui è tutto buio, dev’essere notte fonda, ormai. E io devo essermi addormentato da un pezzo senza nemmeno essermene reso conto.

Poi realizzo. La voce che mi ha svegliato...

«Bianca!» urlo, senza riuscire a trattenermi, catapultandomi all’istante da lei. Accendo la lampada sul comodino vicino al letto e rimango accecato per un attimo, ma non me ne preoccupo. Mi siedo sul bordo del letto con un sorriso enorme sul viso mentre punto lo sguardo sul suo, di volto, e la vedo sveglia, con gli occhi scuri che mi guardano perplessi chiedendo una spiegazione.

Si è svegliata, finalmente!

La abbraccio di slancio, incredulo, e il cuore mi va in gola quando la sento calda e avverto il suo cuore battere incredibilmente veloce a contatto col mio petto. È viva, è viva!

La lascio andare senza smettere di sorridere. «Stai bene?»

«Io... sì, ma cos’è successo? L’ultima cosa che ricordo è... uhm... la spada di tuo fratello che mi fa a fettine...»

Il suo sguardo si rabbuia, e per un istante anche il mio. Ma il sorriso torna a splendere sul mio viso in due secondi netti. Bianca sta bene ed è sveglia, niente potrebbe buttarmi giù in questo momento.

«Mio padre ti ha guarito e poi ti ho portato qui, in camera mia. Hai dormito per... vediamo...» dico, lanciando un veloce sguardo alla sveglia vicino alla lampada. Segna l’una e quindici di notte in un rosso sgargiante. «Quasi cinque ore e mezza»

Bianca sembra ancora più confusa. Si porta una mano alla testa e si scansa velocemente una ciocca di capelli da davanti al volto mentre mi lancia un’occhiata dubbiosa. «Ma... perché hai fatto tutto questo? Perché mi hai portato qui e mi hai salvato? Credevo non volessi aver più niente a che fare con me dopo la faccenda del Patto Ma–»

Non la faccio nemmeno finire di parlare. In questo momento sono euforico e ho solo voglia di baciarla. E quindi lo faccio, molto semplicemente.

Avvicino il volto al suo e le lascio un piccolo bacio sulle labbra. La sfioro appena. Ma certo non mi basta! Mi è mancata troppo, lei, il suo sapore, e ho temuto troppo profondamente di perderla perché ora questo misero tocco mi sazi.

Così poggio le mani sulla sua schiena, accarezzandola lentamente dal basso verso l’alto fino a raggiungerle la nuca, ed esercito una leggera pressione per avvicinarla ancora di più a me. Le bacio la guancia, il collo, l’orecchio, ogni centimetro di pelle che riesco a raggiungere, contento che lei non si scansi ma deluso perché non fa nulla per ricambiare. Infine torno a concentrarmi sulla sua bocca e la bacio nuovamente, stavolta introducendo la lingua, spingendola ad aprire le labbra mordicchiandogliele appena.

All’inizio lei non si muove, forse troppo stupita, ma quando riprendo ad accarezzarle sensualmente la schiena finalmente si lascia andare e ricambia il bacio, che si fa subito appassionato e bollente.

È meravigliosa! Persino i suoi baci sono diversi da tutti gli altri che abbia mai dato, sono travolgenti e appassionanti e sento che potrei continuare per ore, senza mai esserne sazio, senza mai stancarmi delle sue labbra sulle mie, delle sue mani che passano ora ad accarezzarmi i capelli, ora il collo, ora le spalle...

La voglio. Incondizionatamente e senza controllo.

Mi separo a malincuore da lei dopo quelle che mi sembrano ore, rendendomi conto di dove stanno andando a finire i miei pensieri. Devo decisamente controllarmi: questo è l’ultimo dei momenti in cui pensare a cose simili.

Lei sembra delusa quanto me da questo brusco distacco, il che mi lusinga non poco, ma il suo sguardo da languido torna a farsi titubante in meno di un secondo.

«Anche questo... cosa significa? Avevi detto che non volevi più vedermi e ora...»

Di nuovo, non la lascio finire di parlare. Appoggio la fronte alla sua, incapace di starle lontano troppo a lungo, beandomi del suo respiro che si infrange sul mio.

«Bianca, avevo detto che non volevo più vederti perché credevo che non mi sarei mai potuto fidare di te. Ma tu... Bianca, tu hai messo a repentaglio la tua vita per salvare la mia! Come potrei non fidarmi dopo questo?» le sussurro, sincero, allontanandomi da lei quel tanto che basta per poterla guardare bene negli occhi.

«Quindi ora...?» fa lei, abbassando lo sguardo. Sbaglio o è leggermente arrossita? È ancora più bella.

«Ora cosa?»

Scuote la testa, come a dire che non importa, e punta di nuovo lo sguardo su di me. Ora ha la stessa espressione forte e determinata che lo ho visto spesso. E indossa un sorriso malizioso che mi manda un brivido piacevole lungo la schiena.

Dopodiché mi bacia ancora.

E stavolta sono io che sulle prime non reagisco. Sono troppo sorpreso: è la prima volta che è lei a prendere l’iniziativa, fino ad ora l’ho sempre baciata io per primo.

Questa consapevolezza per qualche motivo fa accelerare ancora i battiti del mio cuore, tanto che me lo sento rimbombare nelle orecchie mentre dischiudo le labbra e ricambio il bacio con fervore.

Ti amo, Bianca, penso con tutto me stesso, urlandolo quasi nella mia mente, e vorrei essere in grado di dirlo ad alta voce, ma mi rendo anche conto che è troppo presto per una dichiarazione del genere e, d’altro canto, ho una tremenda paura che lei non ricambi, non ancora, che non si senta pronta.

Così mi limito a stringerla ancora più a me, cercando il contatto fra i nostri corpi in un modo febbrile. Fremo quando lei mi accarezza i fianchi e quando poi le sue mani si insinuano sotto i bordi della maglia che indosso, facendo per sfilarmela.

È in quel momento che mi allontano, col fiato corto e il cuore a mille. «Ferma, Bianca...»

Lei mi guarda stizzita e in qualche modo forse anche ferita dal mio rifiuto. «Cosa?»

«N-non possiamo...» balbetto, evitando di guardarla e sentendomi arrossire come un idiota.

«E perché?» chiede lei, incrociando le braccia al petto. Anzi, sotto al seno, per la precisione, in un modo che glielo accentua ancora di più.

Deglutisco a vuoto e mi affretto a riportare lo sguardo sui suoi occhi. «Ma per tutto quello che sta succedendo là fuori!» quasi urlo. «Con mio fratello che è diventato un pazzo assassino o Dio solo sa cosa e... beh, domai potremo anche essere morti e...»

Bianca mi viene nuovamente vicino e mi interrompe con un leggero bacio, come ho fatto io poco fa. «Proprio per questo, Chris» sussurra, tanto che non sono sicuro di capire bene. Ma la scossa che mi punge la base della nuca l’avverto chiaramente, invece. «Proprio per tutto quello che sta succedendo là fuori...» continua, lasciandomi un veloce bacio sulla punta del naso. «Con tuo fratello che è diventato un pazzo assassino o Dio solo sa cosa...» e mi lascia un bacio umido alla base del collo. «Proprio perché domani potremo essere morti...» mi mordicchia l’orecchio sinistro e io ormai non ragiono più. «Perché è ora o mai più...»

Affonda le mani fra i miei capelli e mi bacia con passione, e io non ho bisogno di farmi pregare oltre. Non ne ho mai avuto, a dir la verità.

La stendo sul letto e la accarezzo, la tocco, la bacio ovunque.

La voglio come non ho mai voluto nessun’altra. Voglio che sia mia e voglio essere suo, sempre e per sempre.

Ora o mai più...



Fare l’amore con Bianca è stato... incredibile. Qualcosa che non ho mai provato prima. Ovviamente la mia concentrazione mentale era nulla in quel momento, così le mie barriere sono cadute miseramente e i ricordi dell’altro Chris hanno invaso la mia anima senza controllo, ed è stato come fare l’amore con lei due, tre, mille volte contemporaneamente. Appartenerle ed essere una sola cosa mille volte allo stesso tempo. Amarla mille volte nello stesso istante.

È stato magico e... wow, non saprei nemmeno come descriverlo.

E ora, sentirla qui, appoggiata al mio petto nudo, con i suoi capelli che mi solleticano ovunque, e il suo orecchio poggiato sul mio cuore... è tutto meraviglioso e indescrivibile. È semplicemente perfetto e al momento non può importarmene di meno cosa succede fuori da queste quattro mura, se la città sta andando a ferro e fuoco sotto i colpi di mio fratello, qui è tutto splendido e niente al mondo potrebbe rovinare questo momento in cui esistiamo solo io e Bianca e i nostri corpi a contatto.

Lei si addormenta dopo poco, ancora sdraiata su di me, e io continuo solo ad accarezzarle i capelli e la schiena, un sorriso sul volto, sentendomi in pace con il mondo come non mi sentivo da non so quanto tempo.

Finché, dopo un po’, non chiudo gli occhi e mi addormento anch’io, cullato dal suo solo respiro.



«Trovato!»

«Dove?»

«È negli Inferi.»

«Tsk, banale.»

«Banale? Mio fratello probabilmente in questo momento sta assumendo la carica di Imperatore di Tutti i Mali giù negli Inferi e tu credi sia banale?»

Bianca mi lancia uno sguardo divertito e avvicina il volto al mio, prima di lasciarmi un leggero bacio sulle labbra. «Banale» conferma, e mio malgrado anch’io mi apro in un istintivo sorriso.

«Allora, qual è il piano?»

«Piano?» ripete lei, guardandomi come se fossi scemo. «Non c’è nessun piano.»

«Che intendi?» chiedo, sperando di aver capito male.

«Quale piano potremmo mai escogitare? Wyatt è molto più potente di tutti e due noi messi assieme, non abbiamo speranze di batterlo.»

«Ma allor–...»

«Allora...» mi interrompe lei, col tono di chi spiega a un bambino piccolo – e forse stupido – che due più due fa sempre quattro. «È inutile formulare un piano. L’unico vantaggio che potremmo mai avere è l’effetto sorpresa» conclude facendomi l’occhiolino.

No, dico, e poi sarei io quello scemo?

«Tu sei pazza. Sarebbe un autentico suicidio.»

«E perché mai? Noi arriviamo, tu lanci la pozione prima ancora che lui riesca a capire cosa sta succedendo, e il gioco è fatto. Non avrà il tempo di fare nulla.»

«Oppure giusto il tempo per lanciarci una bella sfera d’energia in pieno petto, che dici?»

«Senti, Chris, so che non è un piano sicuro, e anzi, che un’idea piuttosto debole, ma tu ne hai una migliore?» Bianca esita qualche secondo, guardandomi dritto negli occhi come a darmi il tempo di risponderle. Ma dalla mia bocca non esce un suono. Ha maledettamente ragione. «Come pensavo. La situazione è disperata e questa è l’unica possibilità che abbiamo, e se dovessimo fallire, ci smaterializzeremmo subito qui, prima che possa attaccarci.»

Continuo a non essere convinto. Sono più che certo che Wyatt potrebbe farci fuori in meno di mezzo secondo, se volesse. Meno di quanto io impiegherei per orbitare nuovamente qui a casa, al sicuro.

Bianca resta immobile di fronte a me, in attesa del mio verdetto.

«Bene. Se non vuoi venire con me, andrò da sola» decide infine, dopo qualche secondo di silenzio in cui non abbiamo fatto altro che fissarci a vicenda, lanciandomi uno sguardo che sembra quasi deluso. Il che mi procura una fitta al petto non indifferente, per un attimo mi toglie il respiro.

Ma, più di tutto, in ogni caso ho sempre questa perenne paura di perderla. Lasciarla andare da sola è assolutamente fuori discussione.

«Verrò» capitolo, posando il pendolo sulla cartina di fronte a me. Prendo la pozione per togliere i poteri in un mano e nell’altra stringo quella di Bianca, preparandomi ad orbitare. «Ma se moriamo entrambi, la colpa è tua.»

La risata leggera di Bianca è l’ultima cosa che sento mentre scompariamo in un mare di luci azzurrine.



Questo posto ha qualcosa di familiare. Sembrerebbe una specie di caverna, è umido e si gela. Mi sembra di esserci già stato, ma non saprei dire quando, o forse è solo uno dei ricordi dell’altro Chris.

Wyatt è qui di fronte a me e mi guarda stupito, e io quasi non penso. Stendo il braccio e lancio la pozione, sperando in un miracolo.

Che naturalmente non avviene. La pozione si infrange senza sforzo sullo scudo bluastro di Wyatt, – lo sapevo, ne ero certo. Non avrebbe mai potuto funzionare! Dio, ma perché sono stato così stupido? – e io sto già per orbitare nuovamente a casa – non ho mai nemmeno lasciato la mano di Bianca, tutto questo si è svolto in una manciata di secondi al massimo – ma la magia di mio fratello mi scaglia lontano, mandandomi a sfracellarmi direttamente sulle pareti rocciose alle mie spalle.

Un gemito strozzato mi sfugge dalle labbra mentre il dolore si propaga in tutto il mio corpo. Seriamente, comincio a stufarmi di essere lanciato a destra e a manca.

«Cosa diavolo credevi di fare?» urla mio fratello, la voce completamente alterata dall’ira.

Quando riesco ad alzarmi, Wyatt tiene già stretta Bianca, un coltello che è apparso da chissà dove a minacciarle il lungo collo. E solo ora noto qualcosa che prima, nella fretta, mi era sfuggito: i capelli di Wyatt sono ricci e lunghi tanto da toccargli le spalle. Un effetto sicuramente non del poco tempo trascorso, ma della magia.

Non ci sono più dubbi, se mai ce ne fossero stati: ha abbracciato definitivamente la via del Male.

Subito sento la paura insinuarsi dentro di me e paralizzarmi mentre guardo Bianca, senza poterle vedere il viso perché coperto dai lunghi capelli.

La sensazione di déjà vu si fa più forte. C’è decisamente qualcosa di strano in tutto questo, io ho già vissuto una scena incredibilmente simile. Io, non l’altro Chris. Eppure non riesco a ricordare quando.

Excalibur mi corre incontro a una velocità tale che non riesco nemmeno a pensare di orbitare, ma non mi uccide. Si limita a lasciarmi un taglio sulla guancia sinistra, quasi in segno di disprezzo o scherno. Sento immediatamente il sangue gocciolare fino alle mie labbra ed è allora che alla paura si sostituisce la rabbia.

«Lasciala andare, Wyatt!»

«Perché, altrimenti che fai?» rispondi lui, beffardo, con quel ghigno che ormai non lo abbandona più.

«Wyatt, ti prego!» cerco di calmarmi, passando a supplicarlo. Non ho alcuna speranza di poterlo battere, non posso fare proprio nulla. «C’è ancora tempo! Puoi ancora... ancora... Ti scongiuro, lasciala andare!»

Mio fratello ride in un modo che mi fa ghiacciare il sangue nelle vene. «Tempo, dici? Io non credo proprio!»

Solo ora mi sembra di ricordare. Il sogno! Cazzo, il sogno!

So quello che sta per succedere ancora prima che succeda. Vorrei urlare, correre, uccidere mio fratello, fare qualunque cosa per impedire che accada, e invece rimango fermo, immobile e muto, perché l’unico suono che riempie la stanza è il singhiozzo strozzato di Bianca mentre Wyatt la pugnala e la lascia poi cadere nel suo stesso sangue.

«NO!» urlo, precipitandomi da lei e afferrandola appena prima che sfiori il terreno.

«No, Bianca, no... ti prego, non lasciarmi! Io ti... non lasciarmi... non...» piango e singhiozzo senza alcun controllo.

Ma già so che non c’è assolutamente nulla da fare, perché io questa scena l’ho già vissuta, so benissimo come andrà a finire.

Lei mi lancia uno sguardo intenso e cerca di sollevare una mano, forse per accarezzarmi, ma prima che possa sfiorarmi, la luce scompare dai suoi occhi scuri e il suo braccio ricade a terra, privo di vita.

«No, Bianca, no! NO!»

No, Dio, no!



Note dell’Autrice:


Ehm, salve.

Sono mesi, secoli, millenni che non aggiornavo, lo so. E me ne scuso profondamente, davvero, mi prostro ai vostri piedi. Ma per una serie di motivi personali avevo deciso di lasciare un po’ in stand-by questa storia e in generale la scrittura, e quando ho poi scelto di ricominciare a scrivere avevo completamente perso l’ispirazione per questa storia, e ho seriamente preso in considerazione di lasciarla così, incompiuta.

Poi, recentemente, ho rivisto una puntata di Streghe, per puro caso, fra l’altro, e ho riletto le vostre bellissime recensioni, trovandone anche di nuove – era da un secolo che non entravo su EFP! –, il che mi ha spinto a riprendere in mano la storia e a continuarla, perché non volevo lasciarvi tutti a bocca asciutta.

Purtroppo, temo in tutto questo tempo di aver dimenticato qualche particolare, forse anche qualcosa d’importante, ma in ogni caso il grosso è ancora tutto nella mia testa, perciò non dovrebbero esserci problemi. In ogni caso giuro solennemente che, se anche ci volessero mesi per ogni aggiornamento, in ogni caso non lascerò la storia incompiuta, ma mi vedrete sempre tornare con un nuovo capitolo, fino alla conclusione della storia, se ancora qualcuno vorrà continuare a seguirla dopo tanto tempo. Ve lo prometto!

Passando a questo capitolo in particolare, lo so, torno dopo tanti mesi con un continuo del genere. Chris e Bianca fanno l’amore e lei nello stesso cap ci rimette le penne. Sono crudele, lo ammetto. Voi cosa ne pensate?

Io vi lascio, sempre ammesso che ci sia ancora qualcuno a leggere e che non abbiate (giustamente) tutti abbandonato la fic.

Spero comunque di trovarvi ancora, e in ogni caso, a quei pochi che staranno leggendo, do appuntamento al prossimo capitolo!

Grazie come sempre a tutti, è merito delle vostre recensioni se questa storia è andata avanti!

Alla prossima,


Lanterna_
  
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