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Autore: Carotina91    01/02/2014    6 recensioni
Dal capitolo 14:
-Grazie di amarmi- Ancora più rossa, nasconde il viso oltre la spalla di lui.
-Ancora arrossisci? -Rise lui- Sciocca. Sai perfettamente che ti amo, e che non devi ringraziarmi- Le prese la mano conducendola in macchina.
Ancora baci, tanti baci dati di sfuggita mente Alex guida. Mentre cerca di parcheggiare, mentre entrano in casa e Bobo gli fa le feste. Mentre lui la prende in braccio portandola in camera.
E tanti altri, che sanno di amore.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexander Ludwig, Isabelle Fuhrman, Jack Quaid, Jacqueline Emerson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Your love is a lie - Il tuo amore è una bugia'
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Scusatemi, sono mortificata. é troppo, troppo tempo che non aggiorno. Giuro avrei voluto aggiornare ma non sapevo davvero come continuarla. Per cui ho pensato di postare un capitolo un giorno a settimana in modo da non dire "ci vediamo al prossimo capitolo" e dopo posto tipo dopo mesi. E non mi va davvero, voglio davvero continuarla e portarla alla fine per cui oggi è sabato e posto un nuovo capitolo oggi. Ogni sabato posterò un nuovo capitolo così (spero) non resterà in sospeso. Non abbandonatemi se ci siete ancora continuate a seguirmi perchè se vi piacciono Alex e Isabel, c'è ne saranno delle belle. Jennifer in questo cap sarà molto presente, non so se è lungo su word mi è sembrato di si, ma comunque già ho iniziato il cap 9 quindi sabato prossimo lo troverete. E ora vi lascio al cap 8, chiedo venia non linciatemi! ;)

Chapter 8

-Che cosa stai facendo?- Maddy si butta sul divano accanto a me –Credevo fossi uscita con il tuo bel fidanzatino-
-Oggi aveva un impegno, e quindi…perché me lo chiedi?-
-Non so, c’è qualcosa che non va in quel ragazzo- Disse grattandosi il mento.
-Non comincerai anche tu con questa storia vero?- Dissi sbuffando.
-Sto solo dicendo che probabilmente ti ha mentito su qualcosa-
-Tipo?-
-Ti ricordi quando ti ho accompagnata alle prove?-
-Si, e allora?-
-Ho sentito Alexander e quel…Jack chiacchierare, parlavano di una certa ragazza-
-Non voglio sentire, smettila Madeline. So dove vuoi andare a parare, ma no non ci casco-
-Sto solo dicendo che forse ti conviene aprire un po’ gli occhi, sul tuo bel principe. Credo che non sia così santo come lo descrivi-
-Ma che stai insinuando?- Sono furiosa.
-Calmati, è solo che…parlavano di una certa Jennifer, e quando mi hanno vista si sono bloccati come se non volevano che qualcuno sentisse ciò che stavano dicendo-
-Chi è Jennifer?!- Ci penso un po’ su –Magari è una parente di Alex, no?-
-Ingenua…- La guardo male –Se lui fosse il mio ragazzo, sarei già li a chiedergli informazioni-
-Peccato che non lo è-

Madeline sbuffa girando e rigirandosi su quel divano mentre Isa continua a mandare messaggini a destra e a manca. Si sta annoiando, e quando si annoia comincia a rompere e Isabelle lo sa benissimo.

-Vuoi smetterla un minuto?- Dice quasi urlando Isabelle –Mi stai facendo impazzire-
-È che mi sto annoiando…facciamo qualcosa!- Suggerì guardando la porta di casa.
-Del tipo?-
-Qualsiasi cosa, ma usciamo di qui ti prego-
-E va bene- Disse prendendo la borsetta e chiavi di casa –Dove vuoi andare?-
-Mh…andiamo ai giardinetti come una volta?-
-Non ho più tre anni, Maddy- Sorrise –Davvero vuoi andare alle giostre?-
-No, idea geniale- Batte le mani spalancando la porta di casa.
-Ehy, so che quando hai un idea, va sempre a finire male-
-Come sei cattiva sorellina- Mise il muso –Diffidi di me?-
-No, solo delle tue strambe idee-
-Seguiamo Alexander!- Squittì entusiasta –Vediamo se è veramente dove dici-
-Ehm…non mi piace come idea- Mad storse il naso –Andiamo sai come la penso su queste cose-
-Tu hai paura che i tuoi dubbi alla fine siano veri- Le disse come se la cosa fosse ovvia.
-Io non ho nessun dubbio, sei tu che cerchi di farmeli avere-
-Ma non dobbiamo per forza spiarlo-
-Ah, no? E cosa dovremmo fare di grazia?!-
-Prima di tutto è giovedì. Di solito dove va quando non vi vedete?-
-In palestra penso- Ci pensò su –Però stamattina mi ha detto che aveva appuntamento per pranzare con sua mamma. Probabilmente sarà con lei-
-Ristorante o pub?-
-Ma non lo so, figurati se glielo chiedevo-
-Io lo avrei fatto- Disse con le mani sui fianchi Maddy –Il mio uomo non esce se non so dove sta, con precisione intendo-
-Per questo te li scegli tutti vecchi?- Scherzò Isabelle.
-Non sono vecchi- Precisò ferita nell’orgoglio –Figurati, l’ultimo era persino molto, ma molto più giovane di papà-
-Senti…lasciamo perdere, ok?- Isa tese la mano alla sorella –Pace fatta?-
-Si, ma solo se non parliamo più dei miei ragazzi- Isa annuì, ma pensò “chiamali ragazzi!”

++++++

“E così esci con lei…”
-Non esco con lei. Non abbiamo un appuntamento-
“Eppure a me sa di appuntamento caro”
-Guarda che metto giù il telefono, se non la fai finita. E poi abbassa la voce- Disse il biondo guardandosi intorno pentendosi poi di aver messo il vivavoce.
“Non hai detto di essere solo?”
-Jack!- Disse perdendo la pazienza –Vuoi aiutarmi oppure no?!-
“Senti, io vorrei tanto dirti cosa fare…”
-Ma? Perché c’è un ma, no?- Disse il biondo spazientito.
“Jennifer ti ha chiesto un appuntamento…” Il biondo sta per rispondere, ma viene fermato dalla voce dell’amico.
“Senti Alex, tu sei un mio amico e voglio essere sincero con te. Quando una ragazza che non è la tua ragazza, ti chiede di uscire…dalle mie parti significa che è un appuntamento. Anche se non lo vuoi ammettere, è così. E se tu, come penso hai una cotta per questa ragazza che tanto decanti, allora devi subito dirlo a Isabelle”

Il suo ragionamento non fa un piega, pensò Alex.
È vero, da un po’ a questa parte Jennifer, occupa l’ 80% dei sui pensieri ostacolando gli altri, inclusa Isabelle. Non è la prima volta che Alex ha un amica donna, le sue colleghe sono amiche eccetto Isabelle, ma lui le vede come amiche e basta. Ma Jennifer è entrata nella sua vita all’improvviso, come qualcuno l’avesse mandata a lui.

“Ehy, ci sei ancora?”
-Si…io non so cosa dirle Jack. Si incazzerebbe come un leone-
“Si incazzerà di più se ti vedrebbe con lei. E tu non le avessi parlato di lei”
-Ho paura- Confessò il biondino-
“Non fare la checca Alex, sei adulto e vaccinato. E sei perfettamente in grado di parlare con la tua ragazza, quella vera intendo”
-Perché quante ne avrei secondo te?!- Disse alterato.
“Se continui così, anche Jennifer diventerà la tua ragazza. E sai…non so proprio come farai a gestirle entrambe”
-Tu sei matto, ora l’ho capito sai?- Rise sedendosi su una panchina.
“Allora stammi a sentire per una buona volta”
-Non è facile come pensi. Cosa le dovrei dire?- Alex si passò una mano sul collo battendo nervosamente un piede calpestando sottili fasci d’erba.
-Non posso presentarmi da lei e dire…sai ho conosciuto una ragazza…-
“Mi sembra un buon inizio” Scherzò l’amico.
-Non prendermi per il culo- Ringhiò.
“Continua, fammi sentire il discorsetto”
-Ho salvato questa ragazza, e dal momento che l’ho conosciuta è diventata un chiodo fisso per me, e pensa l’altra notte ha dormito a casa mia…nel mio letto- Sussurrò pentendosi subito dopo di averlo detto.
“CHE COSA???” Urlò il moro, difatti il biondo dovette allontanare il cell da sé.
-Calmati Jack, o ti verrà un embolo- Sghignazzò Alex.
“Ma ti rendi conto di quello che mi hai appena detto??”
-Stavo scherzando amico, ti pare che faccio dormire una sconosciuta nel mio letto!-
“Si, tu lo faresti se questa fosse una mega topa!”
-Hai proprio una bella stima di me, eh Jack?- Disse offeso.
“Dai non prenderla sul personale, ma secondo te…come avrei potuto reagire?”
-Hai ragione scusa!-

-Ciao bellissimo biondino!- Una voce allegra lo abbracciò da dietro cingendogli il collo-
-Jennifer, sei puntuale-
-Si, ti dispiace?- Fece il giro sedendosi al suo fianco.
-No, figurati- Tolse il vivavoce –Saluto il mio amico e poi sono tutto tuo- Jennifer sorrise a quella frase.
“Fai il bravo mi raccomando. Tieni il salsicciotto al sicuro e non guardarle troppo il culo, soffermati sulla faccia, e cosa più importante…DILLO A ISABELLE!!” Disse Jack prima di riagganciare.
-Simpatico il tuo amico. È quello dell’altra sera?-
-Si, è lui-
-Mi è sembrato un po’ strano a dire il vero-
-Perché?-
-Mi ha detto di una certa Isabelle- Disse vaga.
“Io ammazzo Jack, è una promessa” Pensò Alex –Cosa ti avrebbe detto?- Cercò di apparire calmo.
-Dimmi la verità, è la tua ragazza, vero?-

Alex boccheggiò ma non rispose, teneva ancora il telefono a mezz’aria. Jennifer sospirò.

-Senti ti ho chiesto di vederci per bere qualcosa insieme da amici. Sai…vorrei sdebitarmi in qualche modo. Quello che hai fatto conta molto per me, ma se hai una ragazza e sei in evidente difficoltà…beh, allora forse è meglio non vederci più- Disse triste abbassando la tasta sulle sue convers.

Oh, si, è stato l’averla incontrata a fargli male. A scombussolare il suo mondo perfetto con Isabelle. Jennifer è uno dei sette peccati, e lui è l’anima pia che non riesce a stargli lontano.

-Io, non ho una ragazza Jennifer!- Sospirò come per togliersi un grosso peso dalle spalle.
-Ma quella Isabelle?!-
-Lei è…solo una collega di lavoro. Ogni tanto ci vediamo perché sai, quando reciti è facile fare amicizia- “Sono un bastardo, dille la verità. Dille come stanno veramente le cose” Pensò il biondo.
-Si, so com’è, ti capisco. Mio zio è un regista e io sono un addetta alle luci-
-Ma dai- Sorpreso –Non ti ho mai vista-
-Magari non lavoriamo nella stessa zona, no?- Rise di una risata cristallina.
-Sembri più rilassato ora- Aggiunse sfiorandogli la mano.
-Cosa intendi?-
-Non so…prima sembravi molto teso, come se da un momento all’altro stessi per svenire-
-Ah, no…non preoccuparti, va tutto bene-

La vide sorridere, alzarsi e prendergli le mani per poi stringerlo in un confortevole abbraccio. Alex, come un automa si lasciò guidare da lei. Ricambiò l’abbraccio nascondendo il volto tra la spalla e il collo di lei.

-Alex?- Sentì lui sospirare –Ti va di vedere un film?-
-Si, mi va-
-E cinema sia- Disse incamminandosi all’uscita del parco.

Alex la guardò, anzi per meglio dire, le fece la radiografia. I capelli erano lisci e morbidi e scendevano lunghi fino a sopra il sedere. Il top senza maniche le fasciava perfettamente i fianchi stretti e la pancia piatta. Gli shorts non potevano certo definirsi pantaloni dato che erano abbastanza corti. Le calzavano come una seconda pelle. Jennifer non era alta e senza tacchi le arrivava appena al mento, cosa che a lui piaceva. Le arrivò accanto cingendole le spalle con un braccio, lei ricambiò e il biondo infilò la mano in tasca uscendo dal parco.
Per chi li vedesse potevano sembrare una felice coppia di fidanzatini, ma Alex dentro di se sapeva di non essere tranquillo. Questa volta l’aveva combinata grossa, ma accanto a Jennifer, ogni dubbio, frustrazione o pensieri sparivano, e quindi perché pensarci? Anche se dentro di lui, conosceva il motivo.

++++++

-E non è nemmeno in palestra- Sbuffò Maddy appoggiandosi contro un lampione.
-Io te lo avevo detto che era una pessima idea-
-Ero così sicura che lo avremmo trovato, che…insomma non è in palestra, e nemmeno al parco, e non in spiaggia. Allora dove può essere?- Corrugò la fronte.
-Dai non fa niente- Dalla borsetta prese il cell –Il tuo fiuto da detective, non può funzionare sempre-
-Non prendermi in giro- Prese a camminare accanto ad Isa –Quella sensazione non è ancora andata via-
-Quando lo farà avvertimi- Disse ignorando la sorella e continuando a messaggiare, sorridendo ad ogni bip.
-Mi vuoi dire una buona volta, con chi messaggi??- Disse invadente cercando di sbirciare lo schermo.
-Uff…quanto sei impicciona- Mad la guardò male –Sto scrivendo a Joel, contenta?-
-Ed è carino questo Joel?- Disse con voce maliziosa.
-Maddy lo sai benissimo che lui è il mio migliore amico- La guardò roteando gli occhi –A volte sei davvero impossibile Maddy-
-E su, scherzavo. Uff quanto sei pignola- Si aggiustò la maglietta e buttò l’occhio davanti a sé.
-Che guardi?- Chiese Isabelle.
-Andiamo al cinema? Ho voglia di vedere un film-
-Come l’altra volta che mi hai costretta a vedere Gnomeo e Giulietta?-
-Volevo solo vedere se era bello-
-See…dillo che i film d’animazione ti piacciono, e anche tanto-
-Beh? È un problema?- Incrociò le braccia al petto.
-Va bene- Disse rimettendo il cell in tasca –Oggi sono di buon umore, andiamo a vedere un film- Disse correndo verso l’entrata con Maddy dietro di se.
-Ehy, Isa ma quello non assomiglia ad Alex?-

Isabelle si girò guardando nella direzione della mano di Maddy. Vide un biondino seguito da una mora entrare nella sala numero 6. Ci pensò su e sorrise, Alex glielo avrebbe detto se andava al cinema e no, non può essere lui.

-Che dici?- Indagò Mad.
-Naa…dai basta con gli inseguimenti-
-Non capisci proprio, ne?-
-Senti, se lui fosse qui me lo avrebbe detto, no?-
-Non penso proprio- Isa sbuffò –Se fosse con una ragazza pensi che ti chiamerebbe?-
-Alex è diverso, perché tutti pensate che ha un'altra?!- Isa stava per scoppiare.
-Ok, scusa non arrabbiarti- Mortificata Mad –Non credevo che sbottassi così-
-Tu sei mia sorella Madeline. Dovresti sostenermi, e invece mi fai pensare che il mio ragazzo sta con un'altra- Si asciugò una lacrima –Secondo te come dovrei sentirmi?-
-Dai sore, prometto che non dirò più niente- Mad l’abbracciò –Ci vediamo Hansel e Gretel?!-
-Va bene, un film vale l’altro per me- Disse col broncio.
-Oh, ma dai! Su con la vita-
Isabelle sfoderò un sorriso a 32 denti –Va bene così?-
-Molto. Andiamo- E entrarono in sala.

Da un'altra parte invece…

-Oh che sciocca, ho dimenticato una cosa- Disse Jennifer al biondo.
-Qualcosa di importante?-
-I pop corn- Disse con la voce di bimba –Sono fondamentali al cinema-
Alex rise –Va bene, te li vado a prendere- Disse alzandosi.
-Ma no, dai! Ci vado io, non preoccuparti-
-Naa, faccio in un attimo-
-Va bene, ma non fare tardi o comincerà il film-
-Si, signorina- Disse allontanandosi.

Alex uscì dalla sala avvicinandosi al chiosco dei pop corn, prese qualche schifezza varia, ma in realtà non sapeva i gusti di Jennifer. Si passò una mano sul viso per non averle chiesto se volesse altro. Intanto in sala in cell del biondo cominciò a suonare e Jennifer guardò lo schermo. “Bells” cosa doveva fare? Rispondere o guardare il mess appena arrivato? Lanciò uno sguardo all’entrata ma di Alex nemmeno l’ombra, e così decise di dare una sbirciatina. Sgranò gli occhi, sorridendo poco dopo.

-Ho preso un po’ di cose- Disse una volta tornato.
-Ehy, è uno spuntino o dobbiamo cenare?- Rise lasciandolo passare.
-Scusa colpa mia, non sapevo cosa ti piacesse- Si grattò imbarazzato la nuca.
-Fa niente- La sala si oscurò –Dai sta per cominciare-

L’ultima volta che è stato al cinema accanto a lui c’era Isabelle, e pensò che non si è mai sentito agitato in sua compagnia, come lo è con Jennifer.
È amore? Una cotta? Infatuazione? Alex non sa dare una risposta concreta a tutto ciò.
Infilò la mano nel cartone dei pop corn, cercò di prenderne un po’ ma si accorse di un'altra cosa. Si girò lentamente verso Jennifer, vide la sua mano prendere una manciata di pop corn e mangiarne uno ad uno. Guardò le sue labbra e si accorse che se fosse stato possibile, sarebbe voluto essere quel corn, e essere avvolto tra le labbra della mora.
Si diede mentalmente dello stupido, come poteva solo pensare certe cose.
Delle dita si legarono alla sua mano, questa volta non si voltò ma sapeva che Jennifer si è appena avvicinata. Con un ragazzino alla sua prima uscita, Alex ringraziò l’oscurità della sala. Se Jennifer lo avesse visto in quel momento, avrebbe di sicuro riso di lui.
Il biondo diventò rosso come un pomodoro e improvvisamente, sentì più caldo del solito.

-Sono contenta di essere qui con te- Disse appoggiando la testa sulla spalla del biondo.
-Grazie, spero di non annoiarti-
-Non può succedere- Lo guardò –Sei una buona compagnia-
Alex si voltò a guardarla –Ne sono felice-

Successe tutto all’improvviso. Jessica si avvicinò ancora di più, fino a far combaciare le punte dei loro nasi. Appoggiò una mano sulla gamba del biondo, e in quell’istante le loro labbra si scambiarono un bacio. Alex si scostò, ma Jennifer non contenta di quel gesto, arpionò le braccia intorno al collo del biondo, riappropiandosi delle sue labbra. Questa volta Alex non si scostò, ma accolse Jennifer circondandole la vita.

-Ehy, se volete una camera andate in un motel- Urlò una donna –Questo è un cinema, non costringetemi a chiamare la sicurezza-

I due si scostarono imbarazzati. Jennifer sorrise al biondo, e mentre lui distratto da qualcosa, lei ne approfittò per mandare un sms. Uno semplice ma con gran significato, un “Missione compiuta” partì dal cell di Jennifer.

-Bello il film vero?- Disse rivolta al biondo.
-Oh, si…soprattutto questa parte- In realtà perse il filo del film da un po’.

In un'altra sala…

-Mad, ora che c’è l’intervallo, ne approfitto per andare in bagno-
-Vai a chiamare Alex?- Disse maliziosa.
-Anche- Rise lei –Ma tu fai la brava, e quando torno voglio trovarti nello stesso punto dove ti ho lasciata-
-Dove vuoi che vada?-
-So come guardavi quel modo in seconda fila- Disse indicandolo che chiacchierava con un amico –Ti osservo-
-Ma stai calma!- Unì le mani –Starò buona, lo prometto-
-Sarà meglio per te- Disse uscendo dalla sala.

Isabelle si affrettò a raggiungere in fretta il bagno delle donne. Maledì la sorella per averle fatto bere tutto quel tè alla pesca. Meno male che l’intervallo arrivò o sarebbe di certo scoppiata. Bussò a un paio di porte, e resasi conto di essere sola, si intrufolò in uno dei bagni.

-Ohhh…- Disse sedendosi sulla tazza –Ora si che sto bene- Sorrise rilassandosi sulla tazza.
“Ehy, mi passi la carta igienica?” Disse una voce oltre il muro.
-Oh, certo ora te la lancio, pronta?- Avvolse un rotolo e si preparò a lanciarlo alla sua sinistra.
“Certo, vai”

Isabelle lanciò il rotolo sentendo subito dopo un grazie. Tirò lo sciacquone e con un po’ di sapone cominciò a strofinare le mani. Pensò a quanti microbi posso trovarsi in un bagno pubblico, e allora strofiniamo che è meglio.

“Grazie per la carta igienica” La voce si avvicinò alle sue spalle.

Isabelle guardò meglio la ragazza. Raccolse il sapone in una mano, aprì il rubinetto e imitò i suoi gesti. Con la coda dell’occhio osservò meglio la tipa. Ha lunghi capelli scuri, magra, occhi chiari e una bella pelle abbronzata.

-Figurati per così poco- Disse asciugandosi le mani.
“Comunque piacere mi chiamo Jennifer” Disse porgendole la mano.
-Piacere mio, mi chiamo Isabelle-

Le due ragazze si strinsero la mano. Jennifer sorrise ringraziandola ancora e uscendo dal bagno. Isa la guardò e nel momento in cui le sfiorò la mano, sentì una scossa come se avesse infilato le dita in una presa elettrica. Aggrottò le sopracciglia pensando che questa Jennifer in realtà sia la Jennifer di cui ne parla Madeline. Ma Isa rise, impossibile si disse.
Sarebbe troppo scontato e poi sa che Mad, si comporta sempre in questo modo. Un giorno è interessata a qualcosa e ne parla in continuazione, e il giorno dopo quella cosa che tanto portava interesse in lei, è sparita, come se non fosse mai esistita.
Cosa più importante, se questa Jennifer veramente esiste, quante probabilità ha di incontrarla?

++++++

-Grazie per avermi accompagnata a casa. Non dovevi disturbarti- Disse Jennifer entrando nel vialetto di casa.
-Non preoccuparti, sai che non mi pesa-
-Alex…vuoi entrare?- Disse titubante –Posso offrirti qualcosa?- Disse prendendo le chiavi.
-Ehm…non so se sia il caso di farlo- È impacciato, e Jennifer se ne è accorta.
-È colpa mia vero?- Abbassò la testa.
-Ma no, è solo che…- “Come glielo spiego ora?” Pensò il biondo.
-Se è per il bacio, ti chiedo scusa. So che probabilmente non ti serviranno a nulla le mie scuse, ma voglio davvero sapere se è quello che ti turba- Lei lo guardò intensamente.
-Non è per quello, anzi…forse solo un po’-
-Tu mi piaci- Si avvicinò a lui –Non ti dirò bugie, mi piaci molto Alexander. Ma io non ti piaccio è evidente. Scusami giuro che non ti disturberò più- Fece per allontanarsi da lui ma Alex le strinse il polso fermandola.
-Non devi mai più dire una cosa del genere- Affermò deciso –Sei molto carina- Si morse la lingua perché avrebbe voluto dire “sei molto bella” –Sono solo confuso, sta andando tutto così di fretta…-
-Scusami Alex, non dovevo baciarti- Aprì la porta di casa.
-Jenny, sei arrabbiata con me?-
-Non ti pare che ci stiamo comportando come bambini all’asilo?- Sorrise e con lei il biondo.
-Si, devi scusarmi. Io non mi comporto così-
-Beh, entri o no?- Disse spalancando la porta di vernice rossa.

Cosa doveva fare? Entrare o tornare a casa?
Alex rigirò tra le mani le chiavi dell’auto, ah ma perché capitano tutte a lui, pensò il biondo.
Ah questa è una maledizione e Jenny è un diavolo tentatore. Si, lo sta tentando e Alex come un pollo ci sta cascando con tutte le piume. Jennifer lasciò la porta aperta sparendo lungo il corridoio.

Sospirò, fece un passo avanti chiudendosi la porta alle spalle. Lei era lì ad aspettarlo in cucina, con un grembiule azzurro, i capelli raccolti in una cipolla disordinata e un sorriso stampato sul volto.

-Lei è il diavolo…me ne pentirò- Sussurrò il biondo raggiungendo la mora.

++++++

Casa Fuhrman ore 15:30

Isabelle è distesa a pancia in giù sul letto, ha il cell acceso sperando in un mess di Alex.
L’ultimo è stato qualche ora fa, diceva “Ho avuto un imprevisto, scusami non posso venire da te Bells. Ti chiamo, baci Alex” sembrava così freddo quel mess. Isa appoggiò la testa su un cuscino portandone al petto un altro.

-Chiamami Alex, ti prego…ho bisogno di sentire la tua voce- Sussurrò triste la mora.

Provò a chiamarlo diverse volte, ma una voce fastidiosa diceva “non è al momento raggiungibile” per la rabbia gettò il cell hai piedi del letto. La sua cagnolina saltò sul letto annusando le mani della ragazza. Le leccò una guancia e Isa ricambiò le coccole alla sua cagnolina.

-Ti voglio bene, Lilly- Disse accarezzandola.
-Bauu…-
-Alex mi chiamerà, ne sono certa- La cagnolina si accucciò al fianco della sua padroncina, come per confortarla. Isa sorrise continuando a concederle dolci carezze.

  
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