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Autore: Denny_Chrissie    02/02/2014    1 recensioni
La vita nel Palazzo dei Volturi prosegue tranquilla dopo l'ultimo incontro con i Cullen. Tranquilla finchè un'umana ed il ritorno di una vampira, di una Voltura, assente da un po' non la stravolgeranno...
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Ciao a tutte/i eccoci arrivati allo scontro tra Felix ed Alec. Speriamo che vi piaccia come si sta evolvendo questa storia. Se volete fateci sapere i vostri pareri li ascolteremo con piacere positivi o negativi che siano. Buona lettura! Abbracci da Denny e Chrissie


Capitolo 34: Lo scontro


Ero terrorizzata per Alec, per il suo assurdo combattimento contro Felix. Lo guardai mettersi in posizione preoccupata da morire.

“Alec, no! Io non ti permetto di combattere. Non m'importa nulla di Felix e non voglio nessuna dimostrazione da parte tua. Io sono tua e tutti lo sanno. Lui se ne farà una ragione. Ti prego...” lo supplicai mentre lui se ne andava al centro dell'arena.

Alec però ormai non mi stava ascoltando, era solo deciso a stabilire delle regole.

Prima che Felix potesse rispondere corsi da loro.

“Visto che non mi volete ascoltare, a questo punto sono io che stabilisco delle regole.” ringhiai.

“Se Alec non può usare i suoi poteri, tu non puoi e non devi nemmeno pensare di fermarlo strappandogli qualche arto. Se dovessi vedere un solo pensiero in quel senso e se osassi fare del male, anche involontariamente, in modo serio ad Alec. Io userò il mio potere per fermare tutto. Io posso usare i miei poteri visto che non combatto. Sappi comunque che poi non sarò affatto delicata con te e ti torturerò fino alla morte, se non mi fermano prima.” ringhiai.

“Naturalmente userò il mio potere anche in caso contrario. In caso che fosse Alec a farti del male ed anche lui avrà una punizione. Questo lo giuro. Allora accettate le mie regole?” chiesi.

Accettarono subito purtroppo, così ritornai dalle ragazze e mi strinsi a Jane e Denny tremando. Rimasi stupita dalla forza e dall'agilità di Alec, non me la sarei mai aspettata. Sorrisi malgrado la situazione non fosse divertente. Al pensiero che la sua forza era dovuta, probabilmente, solo dall'amore che provava per me... I suoi pensieri arrabbiati mi colpirono. Non avrei avuto bisogno di una dimostrazione del genere per sapere quanto mi amava, ma mi dava un sottile piacere vederlo battersi per me, per il nostro amore, anche se era inutile visto che sarei stata per sempre sua.

Quando Felix iniziò a reagire all'attacco, tremai sperando di riuscire a controllarmi.

Jane ascoltando le parole che Felix diceva ad Alec mentre lo colpiva, era sempre più confusa, non capendo come lui potesse amarla ed allo stesso tempo combattere per me, sempre se era vero che l'amava.

“Hai ragione Jane, per questo motivo questo combattimento è ancora più insensato.” dichiarai.

Strinsi felice Alec tra le mie braccia quando Felix si dichiarò sconfitto più dalle parole di Alec che dal combattimento in sé.

“Amore come ti senti? Spero non ti abbia fatto troppo male.”dissi accarezzandolo.

“Perché non mi hai ascoltato? Perché avete dovuto fare quello stupido ed insensato combattimento?” gli chiesi quando si sedette accanto a me e Jane.

“Ora lui soffre immensamente e tu ti senti in colpa. Demetri ha ragione dicendo che non avete risolto nulla. Siete riusciti solo a stare più male. Non potevi lasciare correre? Lui ama Jane, era una parentesi breve la sua infatuazione per me. Non potevi far finta di nulla in nome della vostra amicizia?” domandai.

“Chris sei davvero sicura che mi ama?” chiese Jane confusa.

“Certo! Non so tra voi due chi è più stupido quando si tratta di sentimenti. Non ci capite proprio nulla eh?!?” esclamai.

“Denny, forse hai ragione. Non è veramente un bene lasciarlo da solo. E' disperato, convinto di aver perso il suo migliore amico, la mia amicizia e Jane. E' a pezzi. Io non posso andarci, sennò penserebbe che la mia sia solo pietà avendo letto i suoi pensieri, ma voi due potete andarci.” dissi indicando Demetri e Denny.

“Vi prego, convincetelo a tornare qui. Io non voglio rinunciare alla sua amicizia e sono certa che lo stesso vale per Alec. Per te Jane non parlo. Devi parlare con lui il prima possibile. Andate da lui. Quando tornerete decideremo cosa fare. Vi prego...” chiesi loro.

 

Pov Alec



Mi posizionai al centro dell'arena e mi misi in posizione d'attacco.

“Regole e che qualcuno dia il via.” dissi serio senza distogliere lo sguardo da Felix che si preparava a mettersi in posizione.

Non m'importava che fine avrei fatto, ma avrei lottato dando tutto me stesso pur di ottenere quella vittoria e far capire a Felix che non doveva provarci con lei.

“Lo scontro sarà senza l'uso dei poteri suppongo, od hai delle altre regole da dettare?” domandai ringhiando a Felix.

Nervoso, tentai di controllarmi serrando i pugni.

“Non, e ripeto NON devi chiamarla mai più piccola. E' chiaro? Non è tua e non è tanto meno piccola!" ringhiai e mi rimisi in posizione d'attacco. Avevo accettato le regole senza rifletterci, dovevo solo uscirne vincitore, era questo ciò che m'importava realmente.

Corsi addosso a lui e quando sembravo così vicino dallo scontrarmi, balzai in aria e rigirandomi l'afferrai per il collo alzandolo da terra e ributtarlo giù facendogli sbattere la schiena. Mi stava bastando ripensare ai due giorni che avevano passato assieme, al modo in cui le parlava e chiamava, al bacio che qualche ora prima c'era stato, per ritrovarmi ad avere così tanta forza ed agilità.

Non appena lo vidi rialzarsi, lo ripresi immediatamente e lo feci schiantare contro una parte delle scalinate spingendolo con tutta la forza che avevo. Non l'avrei ucciso, né l'avrei fatto soffrire in chissà quale modo, ma doveva lasciarmi Chris.

Quando Felix iniziò ad attaccarmi con quelle parole, rimasi momentaneamente immobile, come potevo dargli torto? In fondo l'avevo fatta soffrire duramente, portandola anche a tentare di togliersi la sua immortale vita che aveva scelto per me. Era riuscita anche a perdonarmi nonostante quell'immenso dolore e mi amava come io amavo lei.

Secondo Felix io ritenevo Chris come un oggetto, ma si sbagliava. Lei era una vampira, una ragazza della quale mi ero innamorato e che avevo rischiato di perdere per un mio errore, ma che non avevo più intenzione di perdere.

A quel pensiero, mi rialzai velocemente in piedi ed iniziai a correre verso di lui per poi passare sotto le sue gambe ed afferrargliene una per farlo cadere. Non appena cadde con la faccia per terra, lo ripresi immediatamente e lo feci sbattere nuovamente sulla scalinata per poi prenderlo per la gola e lanciarlo dall'altra parte dell'arena. Gli ritornai vicino per risollevarlo e prendendogli i polsi, andai dietro di lui.

“E' vero, potrebbe anche meritare qualcosa di meglio. L'ho fatta soffrire più di quanto non abbia sofferto io. Ma mai la tratterei come un oggetto!” ringhiai facendolo chinare a terra.

“E poi tu, tu dovresti stare in silenzio. Amavi mia sorella e non appena sei venuto a sapere che a lei probabilmente non interessavi, ti sei tuffato su Chris. Ed io sarei l'egoista? O forse sei tu che per la troppa somiglianza fra loro hai preso un abbaglio? Chris è mia perché lei ha scelto già da tempo con chi stare.” sibilai e lo buttai a terra pestandolo sulle costole per poi calciarlo e farlo finire nuovamente dall'altra parte dell'arena.

Ero infuriato, come poteva criticarmi così? Lui che non aveva mai trovato il coraggio di dichiararsi a mia sorella? A quei pensieri corsi nuovamente all'attacco e lo lanciai un'ultima volta a terra. Rimasi confuso per un istante, come poteva arrendersi? Non pensavo di essere stato così crudele, ma ero certo di aver ottenuto ciò che volevo e cioè che stesse alla larga da Chris.

Vederlo però così scoraggiato ed andarsene solo, mi procurò alquanto fastidio, così lo fermai.

“Sicuro di voler stare solo? Se cambi idea noi siamo qui.” dissi appoggiando una mano sul braccio di Felix e corsi da Chris ad abbracciarla, per poi abbracciare anche Jane.

“Forse son stato duro con le parole... Quasi mi dispiace di essermi rivolto con quel tono con lui.” dissi sincero andandomi a sedere tra Jane e Chris.

Scossi la testa non appena Demetri e Denny se ne andarono ed iniziai a guardare Chris che sembrava alquanto preoccupata assieme a mia sorella.

“Comunque amore dovevo farlo. Dovevamo avere questo scontro, che fosse stato di parole o di azioni non aveva importanza. Se ora è arrivato a pensare di aver perso la mia amicizia non so se dire che si sbaglia o meno. Aveva promesso di smettere di pensarti ed invece se n'è uscito col volermi sfidare. Accettando lo scontro volevo che capisse anche l'errore nell'aver chiesto una cosa simile quando pochi minuti prima aveva fatto tutt'altra promessa.” dissi mantenendo il tono più pacato possibile.

“Comunque sorellina non ci stiamo sbagliando. Felix diciamo che me lo confessò in privato.” dissi iniziando a sogghignarmela.

In realtà più che avermelo confessato eravamo arrivati ad una situazione simile. Non era la prima volta che litigando eravamo arrivati a batterci, ma quella volta ero stato io ad arrendermi e lui a sbottare improvvisamente dicendo che gli piaceva mia sorella.

“Speriamo risolvano qualcosa quei due.” dissi pensoso mentre portavo Chris tra le mie braccia per poi darle un lieve bacio sulle labbra.


 

Pov Felix



Ascoltai Christine sentendo aumentare la mia rabbia. Lei pensava solo a lui. Era preoccupata per lui. Poi però, quando arrivando quasi alla conclusione del suo discorso mi disse che avrebbe fatto lo stesso anche per me, mi sentii un po' meglio. Allora teneva anche a me. Non era tanto, ma era pur sempre un inizio.

“Ok piccola, ci sto.” dissi strizzandole l'occhio.

“Alec se ci stai anche tu, possiamo iniziare. Lascio la prima mossa a te.” ringhiai.

L'agilità e la forza di Alec erano una piacevole sorpresa. Mi sarei divertito prima e poi avrei vinto. Mi rialzai dalle scalinate e mi buttai su di lui facendolo volare dall'altra parte dell'arena. Mi avvicinai a lui e cominciai a prenderlo a pugni in maniera sempre più forte proporzionalmente alla rabbia che mi invadeva pensando a lui e Christine. L'aveva fatta soffrire immensamente ed era stato ricompensato. Non era giusto. Lui non poteva averla dopo ciò che le aveva fatto. Aveva bisogno di qualcuno che poteva proteggerla ed amarla e non avrebbe mai pensato a nessun altra, non di uno che aveva deciso di stare con lei solo dopo aver capito di star perdendo entrambe le ragazze che lo amavano.

“Tu non la meriti. Stupido egoista! Lei ha bisogno di essere amata incondizionatamente ed io lo farò. Tu invece ami solo te stesso, non potrai mai farlo! Lei non è tua! Lei non è una cosa! Lei è solo di sé stessa e tu puoi solo ringraziarla di concederti un po' di considerazione!” urlai prendendolo per il colletto della camicia e sbattendolo a terra con rabbia.

La sua replica e le sue parole su Jane mi fecero riflettere. Non aveva tutti i torti. E se in fondo avesse ragione? Per quale motivo non riuscivo a parlare con Jane ed ero ancora tanto arrabbiato con lei? Mentre Alec continuava a colpirmi voltai lo sguardo a guardarle. Erano vicine, abbracciate e spaventate. Dovevo fare chiarezza con me stesso. Non potevo farle soffrire senza essere realmente sicuro di me.

Quando Alec mi sbatté a terra nuovamente, scoprii di non aver né la forza, né la voglia di combattere ancora.

“Hai vinto. Mi arrendo.” soffiai.

“Ti prometto che starò lontano da lei. Se vorrà, sarà lei a cercarmi. Io in questo momento non sono affatto una buona compagnia. Né per lei, né per nessuno. Complimenti, bel combattimento amico mio.” dissi tristemente rialzandomi con fatica ed avviandomi verso l'uscita dell'Arena.

Sorrisi debolmente ad Alec quando mi poggiò la mano sul braccio in segno di sostegno dicendomi che se volevo, loro c'erano.

“Ok, se e quando sentirò di poterlo fare, tornerò.” dissi ed uscii dall'arena.

In preda allo sconforto me ne andai nella mi stanza e mi buttai sul letto. Avevo bisogno di pensare. Per la prima volta, mi ritrovai a pensare che fosse stato meglio non essere diventato vampiro.


 

Pov Demetri



Sentendo ciò che Felix urlava mi venne quasi da ridere, era ciò che avevamo detto a Chris quando aveva deciso di farla finita ed era la stessa descrizione che avevo dato io di Alec, un egoista egocentrico. Ma quando pensai a Denny, considerai che forse, tutto quell'egoismo che Alec aveva nei confronti di Chris, non fosse del tutto sbagliato.

Denny non aveva fatto che tenermi stretta la mano durante tutto il combattimento ed anche se me n'ero accorto, la avevo lasciata fare. Non mi dispiaceva quel suo piccolo calore. Quando però se ne rese conto, la levò immediatamente ed andò a parlare con gli altri mentre io rimasi lì immobile a fissare il soffitto.

“Se si vuole vedere come sta realmente, non credo d'essere la persona adatta o forse sì. Comunque con questo scontro non credo abbiate risolto chissà cosa. Penso semplicemente che si siano creati nuovi dubbi in quella zucca vuota di Felix.” dissi sospirando.

“Ora avreste delle intenzioni particolari?” chiesi volgendo finalmente lo sguardo su tutti e quattro.

Non ero certo di volerci andare a parlare con Felix, in fondo non me ne aveva voluto parlare fino ad ora, figuriamoci se proprio dopo quanto accaduto l'avrebbe fatto.

“Io non credo sia realmente il caso di lasciarlo solo.” disse Denny e vedendo il suo sguardo e quello di Chris supplichevole, notando soprattutto la mia incertezza, non potei non tirare un sospiro.

“D'accordo... Andremo io e Denny a parlare con Felix e vedere se viene qui, ma a una condizione. Jane gli devi parlare. Dovete sicuramente mettere le cose in chiaro. Qualsiasi cosa tu gli abbia detto quando eravate soli, dovete chiarirvi.” dissi stizzosamente e presi Denny per mano trascinandola via dall'arena, deciso a parlare con Felix per farlo ragionare e chiudere così quella ridicola storia.
 
  
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