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Autore: AyeRivaille    02/02/2014    2 recensioni
"Che diavolo vuole da me? Che diavolo vuole dalla mia vita?! Come fa ad essere così freddo anche in una richiesta come questa? NON DOVREBBE ESSERE IN CAMERA SUA A DIVERTIRSI ADESSO?!
Dunque, io mi chiedo... Sono le 4.45/5.00 di mattina, inizio primavera, fa ancora freddo, siamo sperduti nel niente, ed è ancora buio... Quante cavolo di possibilità ci sono che lui, proprio lui, l'Heichou in persona abbia avuto la mia stessa idea e sia
uscito a prendere aria? Quante?! Rispondo io. NEMMENO UNA. Nemmeno mezza. Nemmeno un millantesimo di miliardo di milione di mezza (millantesimo?). Odio questa cosa. La odio. Il dolore ha lasciato spazio alla rabbia.
Ho l'impressione che potrei andargli vicino e spaccargli ogni minimo osso di quel corpicino minuscolo (...)"
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo, personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Eccolo là. L'ha baciata. L'hai visto? L'ha baciata. O lei ha baciato lui. O si sono baciati a vicenda. No? L'hai visto. Basta. Adesso prendi e te ne torni in camera. L'hai voluto il caporale? E ora ti arrangi! Ah. Ti sta bene... Ti sta bene, bella! Ci dovevi pensare prima. Ah!"

Penso tutto questo mentre trattenendo le lacrime cammino a diecimila km/h verso la camera dove dormo senza rendermi conto che in realtà sono un'idiota perché la camera è esattamente dalla parte opposta a quella verso cui mi sto dirigendo. Forse è meglio se cambio direzione. Mi volto e continuo a camminare spedita.
"Non è giusto però... Non è giusto... Io... Io... Io non me lo merito... Io non me lo... Io non..."

SBOOM! Perfetto. Sono andata a sbattere contro qualcosa. No... Sono andata a sbattere contro qualcuno. Meglio. E che diamine. Contro chi diavolo ho sbattuto stavolta?
"E cosa sarebbe che non ti meriteresti, Shina?"

Questa. Voce. Questa dannata voce. Con chi altri potevo andare a sbattere se non con l'Heichou in persona? Ma non era impegnato? Non si stava divertendo dentro quella maledetta stanza? Pensavo che, sai, un bacio, un abbraccio e poi si passa a qualcosa di più... Ma che sto dicendo?
"Niente, Heichou, buonanotte"

La mia voce è soffocata. La sua, ovviamente, freddissima, come sempre. Con un movimento veloce lo supero sfiorando involontariamente la sua mano con la mia. E vengo invasa da un'ondata di gelido profumo, che mi colpisce, mi sommerge, penetra nel mio corpo. Mentre mi allontano sento che l'Heichou dopo essere stato fermo qualche secondo inizia a camminare nella direzione opposta alla mia (poi in realtà mi accorgo che indifferente cambia direzione anche lui perché aveva sbagliato ma non voleva farsene accorgere)

"Niente, Heichou, niente... Non c'è niente che non mi meriti, no no! Figuriamoci! Figuriamoci!"

Entro nella mia stanza e chiudendo la porta mi ci appoggio di peso.

"Non c'è niente che non mi meriti... Non c'è niente... Non c'è... Non c'è..."

Inizio a singhiozzare. Scivolo a sedere, rimanendo sempre appoggiata alla porta, e stringendomi le ginocchia con le braccia ci appoggio sopra la testa piangendo. Dannazione. Mi odio. Odio il fatto che lui possa farmi questo. Non è da me. Non è da me cedere ad un amore, non è da me cedere, punto! Non è giusto... Non riesco a chiudere occhio tutta la notte. Ancora non ci posso credere che sia finita così. Sempre seduta per terra guardo la luna che mi si mostra dalla finestra. Riesco ad addormentarmi solo verso le 2.00 ma alle 4.30 sono di nuovo sveglia, mi alzo, decido di uscire. Facendo piano per non svegliare nessuno cammino per il corridoio a piedi nudi, e passando davanti alla camera dell'Heichou non mi fermo neanche, semplicemente passo oltre.
Esco. Appena esco sento l'aria fresca che mi attraversa. Mi siedo sull'erba, nonostante ci siano miriadi di sedie, panchine, sdraio sparse per tutto il prato (e bene si, la Legione, soprattutto in estate, ma anche in inverno, quando finisce di lavorare si rilassa sdraiandosi sul prato davanti al vecchio castello che ci fa da base). L'ho sempre fatto di sedermi per terra. Mamma mi tirava certi urli da far paura quando ero piccola. I miei vestiti potevano sporcarsi, diceva. Non si addiceva ad una signorina del mio rango, poi!
Respiro forte l'aria fresca, per sentire un po' meno dolore. È ancora buio, il sole inizierà a salire fra poco, comunque. Io sono completamente immersa nei pensieri, gli occhi ancora rossi dalle lacrime, un dolore forte che mi attanaglia la testa, e uno ancora più forte che mi attanaglia il petto. Con un intervallo medio di circa 7 secondi e 44 millesimi tiro su col naso, sembro un cagnolino da tartufo, e in più i miei capelli sono un cumulo di nodi, cosa che io personalmente non concepisco possibile, considerando che sono corti.

"Non riesci a dormire, Shina?"

No. No no no. NO. Assolutamente no. Non è possibile. Il destino mi odia.
"HEICHOU?!"

"Non è proprio la risposta che mi aspettavo, ma lo prendo come un sì"

Non è possibile. Come ho fatto a non vederlo?! Dov'è?! Eccolo. Proprio davanti a me, su una sedia, in penombra. Mi dà le spalle. Ma perché?! PERCHÈ?!?!

"No, Heichou, non riuscivo a dormire, ma ora sembra che un po' di sonno mi stia venendo, penso che tornerò nella mia stanza..."

"Rimani qui un altro po', Rose"

Che diavolo vuole da me? Che diavolo vuole dalla mia vita?! Come fa ad essere così freddo anche in una richiesta come questa? NON DOVREBBE ESSERE IN CAMERA SUA A DIVERTIRSI ADESSO?! Dunque, io mi chiedo... Sono le 4.45/5.00 di mattina, inizio primavera, fa ancora freddo, siamo sperduti nel niente, ed è ancora buio... Quante cavolo di possibilità ci sono che lui, proprio lui, abbia avuto la mia stessa idea e sia uscitoa prendere aria? Quante?! Rispondo io. NEMMENO UNA. Nemmeno mezza. Nemmeno un millantesimo di miliardo di milione di mezza (millantesimo?). Odio questa cosa. La odio. Il dolore ha lasciato spazio alla rabbia. Ho l'impressione che potrei andargli vicino e spaccargli ogni minimo osso di quel corpicino minuscolo -non che io sia alta eh, ma io sono una donna!- Che gli rispondo? Che gli rispondo?? "Si certo, Heichou, rimango qua a farmi spezzare ancora il cuore da lei" "No, Heichou, preferisco tornare in camera mia a logorarmi dal dolore per il cuore che lei mi ha spezzato". Che gli rispondo? Che gli rispondo? Non gli rispondo. Non gli rispondo. Perfetto, non gli rispondo.

"Cosa pensi delle persone, Rose?"

Che razza di domanda è?!

"Cosa vuole dire, Heichou?"

Lo ammazzo. No, davvero. Lo faccio fuori. Vorrei capire perché poi, a volte mi chiama Shina e a volte Rose. Non lo capisco, non lo capisco, mi spiace, proprio non riesco a capirlo.

"Nel senso che ti ho detto. Cosa pensi delle persone? Quelle che ti circondano, quelle che popolano questo mondo marcio? Cosa pensi, delle persone Shina?"

"Cosa penso delle persone, dice? Cosa penso delle persone... Bene, se lo vuole sapere... Penso che a questo mondo ci siano due tipi di persone: quelle che combattono, e quelle che se ne fregano. Le prime meritano ciò che hanno, ma spesso non hanno niente, le seconde non si meritano ciò che hanno, ma spesso hanno tutto. Questi ultimi sono la feccia dell'umanità, di ciò che ne resta, chiusa tra queste mura. Questi pensano solo a loro stessi, al loro bene, e a nient'altro. Quelle che combattono invece, che non mollano mai fino alla morte, per un ideale, per un fiore, per la libertà, quelle meritano davvero un mondo di pace. Ed è per loro che io sono qua, nella Legione Esplorativa..."

"Quindi tu non ti ritieni far parte di questa categoria? Ti contraddici, mi pare..."

"Si sbaglia, io non mi contraddico affatto Heichou. Io combatto per loro, ma combatto anche per me stessa. Penso che noi che facciamo parte della Legione rischiamo la nostra vita mettendola a servizio di questa categoria di persone, della quale, a sua volta, facciamo parte anche noi. Alla fine, Heichou, dentro ogni uomo si alterna una parte buona e una parte cattiva, e quello stesso uomo si comporta in un determinato modo a seconda se prevalga l'una o l'altra. Questo per dire che dentro anche al più buono degli esseri umani, esiste una più o meno grande parte di egoismo, che lo porta alla fine a desiderare il bene per sé, una specie di istinto primordiale che ci avvicina molto agli animali. E badi bene, non mi sto contraddicendo. Ognuno decide da sé se questo istinto primordiale vorrà farlo prevalere oppure no, decidendo di conseguenza da sé se verrà inserito nel primo o nel secondo tipo di persone elencate prima"

Che discorso importante che ho fatto.

"Penso tu abbia ragione, Shina"

Naaaaah. Non ci credo. Mi ha dato ragione.

"E io, Rose, in che categoria sono?"

"Beh, Heichou, mi sembra ovvio, nella prima"

"Capisco..."

Passano degli attimi di silenzio, in cui sento che Levi è immerso nei suoi pensieri. A che diavolo potrà mai pensare di tanto brutto uno che si è appena baciato con la ragazza della sua vita?

"E delle persone che a te sono vicine cosa pensi Rose? Cosa pensi di me?"

Aiai Heichou, errore da parte sua. È già la seconda volta consecutiva che mi chiama Rose.

"Cosa penso di lei?"

Cosa penso di lui. Questo bastardo mi ha appena chiesto cosa penso di lui. Cosa penso di te, eh? Lo vuoi sapere? Penso che tu sia la persona più menefreghista e impassibile del mondo, freddo come il ghiaccio, puoi congelare un fiore appena sbocciato solo guardandolo. Sei terrificante quando posi lo sguardo, sei pieno di te, in una maniera spropositata. Non riesco a capire come faccia un nanerottolo come te ad essere tanto pieno di sé. Penso che il tuo profumo e la tua voce mi facciano impazzire, penso che tu sia un bastardo e che non ti meriti una persona d'oro come Petra. No, tu ti meriti una scapestrata, una pazza da legare che ti faccia impazzire, proprio come me. Penso che tu nasconda i tuoi sentimenti, che tu rimanga indifferente solo per smettere di soffrire, e non è detto che tu ci riesca. Penso che tu sia la persona migliore che abbia mai incontrato e l'unica, insieme a mio fratello, che sia in grado di scaldarmi, nonostante la tua freddezza.

"Penso che lei sia una persona speciale, Heichou"

Stringo gli occhi e mi mordo le labbra. Che cavolo ho detto? Non era quello che intendevo. Non volevo dirlo! Oh cazzo, cazzo. Ho pensato a voce alta. Vedo che gira leggermente la testa, mi guarda con la coda dell'occhio. Sospira. Si alza. Cammina verso di me, mi appoggia una mano sulla testa, per un secondo. Poi rinizia a camminare, superandomi ed entrando dentro.

"Speciale... Già, ma per chi? Spesso vorrei solo essere una persona normale..."

Non l'avevo mai visto così. Mai. Non c'è spazio per i dubbi, le debolezze, i pensieri nel Levi che conosco io. A quanto pare è umano anche lui. Improvvisamente mi torna in mente tutto ciò che avevo visto prima ma mi appare come un sogno, un ricordo lontano. Il dolore si è calmato, non lo sento quasi più, sento solo una sensazione confusa. Mi sdraio e guardo il cielo che inizia a colorarsi. Poi mi alzo anche io, torno in camera e, finalmente, mi addormento.



Grazie per aver letto! ^_^
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Ciao a tutti!
Eccomi qui con un nuovo capitolo ^^
Niente discorsoni, spero che vi piaccia! ^^
Se potete lasciate un commento, mi farebbe davvero molto piacere ^^
Un saluto a tutti

AyeRivaille
  
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