Uh signur! XD

Uh signur…

Perché quando decido di togliermi il chiodo dalla testa, lui mi deve riapparire di fronte?

Uhm.

FUCK.

10 giugno.

Giornata di merda a causa di un esame andato mezzo male e della sua vista mano nella mano con quel tappetto boccoloso di arriccia capelli, con un paio di jeans che non si potevano guardare, una canotta nera scollatissima [ha le tette abbastanza grandi la tipa] con appuntato una specie di pappagallo fucsia che scoppiava in mille piume, e pooooi un maglioncino bianco portato sulle spalle alla Gigggino D’Alessio anni ’80 con le maniche usate come sciarpa, a fare il giro del collo e coprire la scollatura…

Sta cessa.

Già mi sta sul cazzo guarda!!!

Comunque, questo l’ho già detto.

Passiamo a martedì 11 giugno.

Il giorno in cui di solito il Chiodo si fa vedere.

Allora penso.

Verso le quattro faccio la mia correzione del progetto del laboratorio di costruzione delle opere architettoniche [ricordate? Quella brutta bestia, di cui parlavo l’altra volta…] e mi metto d’accordo con Veronica per vederci con Giuditta e andare al rettifilo a fare un po’ di shopping..

[Per chi non fosse pratico di Napoli, il rettifilo, alias Corso Umberto, è uno dei tanti corsi più famosi e conosciuti…certo ce ne sono di più rinomati ed altolocati… ma questo è di sicuro il più antico!]

Mi metto in spalla il mio zaino da scalatore, [uno degli indizi principali per riconoscere lo studente medio di architettura] e sento il cellulare vibrare.

Rispondo.

E’ mia madre che mi informa che l’ortopedico mi ha fissato un appuntamento per oggi e che devo cercare di recuperare mio padre, per fare in modo che mi venga a prendere all’università , passi a prendere lei e poi andare dal medico.

Ah, già, certo…

Voi non lo potete di certo sapere perché mai devo andare dall’ortopedico!!!

Insomma, era una mattina di due settimane fa…

Un martedì!

Un martedì in cui il chiodo non venne ora che ci penso bene.

Comunque corro per cercare di prendere il treno, è lì sui binari, ho fatto il biglietto e l’ho obliterato di corsa, è tutto bagnato, le scale sono rotte, e ho le converse…

…

Ergo…

…volo per due rampe di scale fino a terra…

Sbattendo ovunque e facendomi davvero male.

A terra ansimo, riesco ad alzarmi e continuo a correre per cercare sempre di prendere il treno…

Ovviamente! Dall’altro lato del sottopassaggio il treno è partito proprio mentre io mi avvicinavo alle porte!!!

FANCULO.

Così mi sono resa conto che le ginocchia mi facevano un male cane, in particolare il sinistro.

E’ triplicato rispetto al destro, era nero e viola per l’ematoma, bruciava dentro, faceva un male del cazzo e non potevo camminare.

O zampettavo su un piede o mi appoggiavo a qualcuno…

Vabbèh, ma sto divagando.

Fatto sta che con mio rammarico, chiudo la chiamata con mia madre e avviso Veronica e Giuditta che non potrò esserci per lo shopping rettifiliano pomeridiano…

[oddeo anche la rima!!!]

Mentre metto il cellulare in tasca e mi appresto ad avvicinarmi alle scale.. [sono al 3° piano]

…

Indovinate chi scende dal 4°?

….

ESATTO.

LUI.

IL CHIODO.

Sta scendendo le scale a 3 a 3 ad una velocità assurda, per un momento temo che mi si spiaccicherà contro…

[e la mia mente perversa pensa: magaaaaaari… così ho la scusa che mi ha spaccato un ginocchio e mi faccio portare in giro in braccio, e dovrà parlare per forza con me, e magari mi dirà anche il suo nome, parleremo di tante cose e mi inviterà a prendere una birra, e lì i nostri visi si avvicineranno e ci baceremo!!!! …… se e magari i ciucci volano!!!]

Lo osservo.

Sembra che deve andà al mare!!!

A dei jeans che gli arrivano al ginocchio.

Le sue immancabili Vans.

Non sono quelle marroni.

Sono ALTRE.

Ma quante ne ha?

Piccoli calzini fantasmini neri che riesco a vedere solo perché me lo sto mangiando con gli occhi.

Una maglia nera, coff coff, a giro maniche…

Bleeeeeeeah, si lo so a giro maniche…

E chi schif compà!!!

Però almeno ho visto le sue braccine!!!

E le sue gambine!!!

E ha gli occhiali tra i capelli!

E sta armeggiando col cellulare.

Si ferma di fronte a me.

Mi fissa.

Torna con lo sguardo sul cellulare.

Poi istintivamente rialza lo sguardo e mi fa la solita occhiata: O_O come se fossi una psicopatica.

E questa volta non ho fatto davvero niente per sembrarlo.

Dato che sono immobile, aspettando che lui scendesse le scale davanti a me…

[Così non vede che scendo zampettando tipo gallina!!! O tipo Gobbo di Notre Dame…]

E’ davanti a me.

Mi batte fortissimo il cuore.

Mi tremano mani e gambe.

Lui E’ davanti a me cazzo.

Si abbassa gli occhiali sul naso e fingendo di armeggiare col cellulare vedo che mi fissa con la coda dell’occhio.

Sorrido nella mia mente.

Arriviamo in cortile, io mi guardo intorno per vedere se becco campo così chiamo mio padre.

E lui si ferma, si gira e vede che sono al telefono.

Aveva alzato gli occhiali appena sceso in cortile.

Adesso mi fissa.

Li riabbassa.

Armeggia ancora col cellulare.

Poi si allontana.

Ma riesco ancora a vederlo.

E lui vede me.

Ne sono sicura.

Ora, anche se è fidanzato, io so che non mi guarda perché gli piaccio o robe del genere.

Ma solo perché pensa che sono una psicotica.

Ma almeno mi fissa quando mi vede!!!!

Ahahahahhahah…

Faccina gongolante….

Anzi…

Muahahahahahah…

Beh come andremo avanti?

Cosa succederà?

Voi che ne pensate?

Io so solo che mentre chiamavo mio padre, dovevo stare rigida come na mazza di scopa perché le mani mi tremavano così furiosamente che non riuscivo nemmeno a comporre il numero!!!

Sono pazza lo so.

Pazza da legare…

Ma che ci volete fa?

Questo è il bello di sta ad architettura, NON TI ANNOI MAI!