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Autore: Scation_98    02/02/2014    1 recensioni
Ciao, mi chiamo Sam e ho 15. La mia vita è strana molto strana , questa volta vi racconto la mia storia, quella vera. Qualcosa ha mandato tutti i miei sogni in frantumi, li ha resi assurdi e irrealizzabili e così, a causa di tutto questo , sono caduta in un baratro dal quale non riesco ad uscire e la luce dell’uscita si allontana sempre di più. Ho molto amici al mio fianco: Masia, Andie , Fred e Marc. Loro sono gli unici che non se ne sono mai andati e spero che non lo faccino mai! Tutti i nomi, compreso il mio, sono un modo per nascondere il mio vero nome ma tutto quello che racconto è successo davvero a me , Sam, nonché l’autrice di questa autobiografia. Spero che vi piaccia, buona lettura ;)
-Sam
Genere: Commedia, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Quando fui davanti a lui abbassai lo sguardo, non ero mai riuscita a sostenere lo sguardo degli altri.
Lui prese il mio viso fra le sue mani, restò a guardarmi prima di baciarmi come sul pullman.
Mi accarezzava i capelli mentre sentivo la sua lingua accarezzare i miei denti per poi unirsi alla mia, si staccò lentamente dalla mia bocca per riempire di baci la mia guancia, la mia mandibola, il mio collo.
Presi le sue spalle tra le mani e lo allontanai un attimo.

“Siamo in strada Chad!” dissi io soffocando una risata

Lui non rispose nulla, intrecciò le sue dita alle mie e iniziammo a passeggiare. In strada si incontrava di tanto in tanto qualche coppia di anziani e persone di mezza età praticare jogging.
Ci dirigemmo verso la spiaggia.
Arrivati sul lungomare lui mi lasciò la mano per potersi sfilare le scarpe e tenerle con la mano con cui non avrebbe stretto la mia e io lo imitai con movimenti molto più goffi e scoordinati dei suoi.
Camminammo sulla sabbia fredda, un po’ umida a causa della pioggia dei giorni scorsi, senza lasciarci mai le mani finché non giungemmo alla scogliera.

“Vuoi che ti porto in braccio per salire sugli scogli?” chiese lui sorridendomi

“Oh no, ce la faccio. Io e Fred siamo saliti spesso qui!” dissi io arrossendo leggermente

Sorrise.

Continuò a tenermi la mano anche mentre salivamo sugli scogli, forse per paura che cadessi o forse perché semplicemente voleva sentirmi vicina, e arrivammo alla fine della scogliera che terminava a parecchia distanza dalla riva da cui eravamo saliti, eravamo nel mezzo del mare.
Mi aiutò a stendermi su uno scoglio molto largo e piatto per poi adagiarsi al mio fianco.
Mi accarezzava il viso, i capelli, il collo e le braccia facendomi venire i brividi. Morivo ad ogni suo tocco.
Restammo in silenzio per un po’ finché lui non riprese a baciarmi. Mi teneva stretta, mi faceva sentire protetta. Continuammo così per un po’ per poi staccarci.

“Sam…” iniziò lui

“Dimmi”

“Ti amo.”

Lo disse con un tono di voce caldo, rassicurante. Lo disse come lo dice un bambino dell’asilo alla sua amichetta mentre giocano con le macchinine, lo disse con un sorriso stampato sul viso ma la cosa più importante è proprio che lo disse.

Rimasi un po’ in silenzio a guardarlo, non distolse lo sguardo da me neanche per un secondo.

“Chad..” dissi io arrossendo pericolosamente

“Si..”

“Ti amo anche io.”

Lo dissi tutto d’un fiato, senza pensarci e forse anche mangiandomi qualche sillaba.
Lui sorrise.

*mente di Chad*
Non avrei mai pensato che anche lei mi amasse. Come può una creatura tanto meravigliosa amare me? Quanto è bella quando arrossisce, quando mi tiene la mano e quando impacciatamente mi segue sorridendo.

Restammo sdraiati senza dire nulla.

“Sam…”

“Si?”

“Vuoi essere la mia ragazza?”

“Si.”

Ci guardammo intensamente e tornammo a baciarci.

Mi accompagnò a casa quando era già molto buio e quando tornai non c’era ancora nessuno alché lui pensò che sarebbe stato opportuno rimanere per farmi compagnia fino all’arrivo di qualcuno per impedirmi di fare cavolate.

Andammo nella mia cameretta, accesi il pc e misi un po’ di musica: Black Veil Brides- Perfect Weapon.
Iniziammo a cantare insieme le loro canzoni, a ballare le canzoni un po’ più “tranquille” e facendo finire tutto con un bacio. Eravamo distesi sul letto a baciarci quando mio fratello Andrew aprì la porta della mia camera.

“SAM.” urlò facendomi sobbalzare

Io e Chad rimanemmo immobili uno affianco all’altra ed anche Andrew non si mosse di un millimetro finché Chad non decise di rompere il ghiaccio.

“Ehm salve! Io sono Chad!” disse porgendo una mano ad Andrew

Se la strinsero e rimasero a guardarsi per un po’.

“Che ci fai in camera di mia sorella?” chiese mantenendo la calma

“L’ho accompagnata a casa poco fa e non c’era nessuno allora ho pensato di rimanere per farle compagnia e non lasciarla sola.”

“ E chi sei tu per farlo?”

“Il suo ragazzo.”

Il silenzio piombò nella stanza.

Gli occhi verdi di Andrew e quelli blu di Chad sembravano unirsi tanto che si fissavano mentre io rimasi ancora seduta sul letto a guardarli.
 
  
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