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Autore: Ibelieve93    02/02/2014    2 recensioni
Un ragazzo che crede che la sua vita sia senza senso .
Lily , la sua ragazza , condivide il suo stesso tormento .
Ma una notte, si renderanno conto di quanto l' amore sia prezioso.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Angolo di luce
 
 




Nella nebbia.
Gettato sui gradini di una chiesa, nel cui Dio neanche credevo , continuavo a sperare comunque in un miracolo , capace di trascinarmi fuori da quello schifo che ancora mi ostinavo a chiamare vita .
Un miracolo ,  che forse non sarebbe mai arrivato:  né per me , né per nessun altro.
Assieme a lei , alla mia ragazza , che conoscevo sin dai tempi del liceo , continuavo a contare i minuti che ci avrebbero separati da quella triste realtà, dalla quale volevamo scivolare via… almeno per un po’.
Ci sentivamo così vuoti, così spenti, così inutili alla vita stessa, che niente aveva valore ai nostri occhi.
Neppure tutta quell’infinità di beni di cui disponevano i nostri genitori.
L’ennesimo ago  nel mio braccio , l’ennesimo ago nel suo braccio…ci avrebbe condotti in quel mondo in cui anche se per poco tempo , saremmo stati bene .
Che senso aveva questa vita reale ?
Cosa poteva offrirci la vita stessa ?
Era iniziato tutto per gioco , per sballarci non avendo niente di meglio da fare , ed ora…ora il divertimento non c’era neanche più .
Neppure questo era rimasto in queste fredde membra  . 
C’era solo il continuo bisogno , quella continua voglia di sfamarci, di farsi .
Eravamo diventati insaziabili .
 Ci trovavamo in un tunnel senza inizio e senza fine, alla disperata ricerca di un angolo di luce .
Prigionieri di quelle sostanze .
Ma come trovare quell’angolo di luce…quella via d’uscita ?
Un passante , avvolto nel suo giaccone per coprirsi dal freddo , ci guardò con disgusto .
Come se fossimo feccia .
La feccia della società.
Risi amaramente davanti a quella reazione, non inaspettata...anzi.
Ero  abituato a quegli sguardi di disprezzo, oppure ad occhi indifferenti dei passanti .
Quelli come me e la mia ragazza erano guardati , giudicati , principalmente  a quel modo , ma a me non importava più oramai.   
Ero sul punto di raggiungere quel mondo astratto , al di là dei miei sensi . 
La siringa mi scivolò dalla mano e trassi un profondo respiro ...in attesa.  
Liliana era distesa proprio accanto a me .
Stringevo forte la sua mano destra in una delle mie , come a volerla tenere con me anche in quella non-realtà.
 Il color celestino dei suoi occhi , mi accompagnò fino al momento in cui iniziai a veder il mondo reale distorcersi , annullarsi .
Ma quella volta... fu diversa dalle altre .
Quella volta, iniziammo a sentirci male, invece che star bene .
Qualcosa in noi cambiò radicalmente .
Sentii letteralmente il mio corpo gridare, urlare dal dolore.
 Ed invece di provar piacere, mi ritrovai fra le freddi braccia della morte, ormai pronte ad accogliermi…ad accoglierci. Entrambi.
Mi mancò il respiro.
Il fiato , anche per via del freddo di quella notte ,  si mozzò non appena provai a riempire i polmoni d’aria .
La paura mi attanagliò le viscere mentre l’oscurità avanzava .
Lily.
Non sentivo più neanche lei al mio fianco .
In me si scatenò quello spirito di sopravvivenza , voglia di vivere, che non avevo compreso di possedere :  almeno non prima di quel folle momento .
Qualcuno , non so ancora chi , ebbe pietà di noi , e chiamò i soccorsi .
Ricordo , seppur in maniera molto confusa,  ancora il color blu intenso delle sirene lampeggianti dell’ambulanza , del  loro suono così acuto… capace di ferirmi i timpani.
Ricordo di alcune braccia, che mi sollevarono da quei freddi gradini e mi posarono su una barella, ed una calda mano che accarezzò il mio volto .
“Perché questi ragazzi vivono in questo modo? Perché se possiedono tutto…si riducono in questo stato? Perché dar questo dispiacere ai loro genitori?” disse una voce, quasi commossa
“ Come ogni sabato sera. Ormai è sempre così . ” rispose un’altra in tono duro.
Avrei voluto urlare.
Avrei voluto gridar che non sapevo neanch’io perché  mi ero ridotto in quello stato pietoso .
Io non volevo dar dispiacere ai miei genitori.
 No!
Ma aiutatemi , fatemi uscire da questo baratro!
In quel momento mi risposero soltanto le tenebre, che mi trascinarono via con loro .
Quando mi risvegliai ero solo in quella stanza d’ospedale .
I miei non potevano esser lì con me , dato erano a circa 1300 Km di distanza dalla città in cui mi trovavo .
E non erano passate tante ore dal fatto , tanto da poter dar loro il tempo di arrivare da me .
Da me…che sinceramente non avrebbe avuto neanche il coraggio di guardar loro in faccia.
Avevo deciso di trasferirmi per studi un anno fa , quindi di allontanarmi da casa  .
L’Università in un’altra città mi sembrava un ottimo cambiamento,  accettabile , per chi , come me, voleva dar un senso alla propria vita .
Dopotutto si diceva : cambio città cambio vita , no? 
Ed invece…quella scelta mi aveva portato in un mondo perfino peggiore: quello della droga .
Invece di affrontare i problemi , avevo cercato di fuggir da loro .
Senza successo.
Ed avevo trascinato con me la mia dolce Lily.
Oddio! Lily! Come stava lei adesso?
Provai ad alzarmi dal letto , seppur ero ancora parecchio stordito , e strappai via con una smorfia l’ago della flebo che mi avevano infilato nel braccio destro  .
Mossi qualche passo per essere sicuro di aver la forza di restare in piedi.
Ed una volta avuta la conferma , mi avventurai per i corridoi dell’ospedale con ancora addosso  gli abiti che avevo prima di tutto quel gran casino .
Non ero morto.
Non mi ero ucciso . Meno male .  
Chiusi le mani a pugno, disgustato da tutto ciò che avevo fatto per rovinar me stesso .
Ero io che stavo distruggendo la mia vita, nessun altro .
E forse ero sempre io ad aver distrutto la vita della mia ragazza…che schifo!
Che razza di uomo ero ? Buttar la mia vita così…
Mi facevo veramente pena.
Mi informai il prima possibile sulle condizioni di Lily , e con mio grande sollievo…scoprii che anche lei era scampata alla morte per un soffio .
Non appena la vidi , distesa su quel letto , delle lacrime sgorgarono da quei suoi piccoli occhi e mi riempirono d’amore.
Ed in quel momento capii  che il miracolo che cercavo…
io  l’avevo già avuto :
Era lei.
 
“ Cosa abbiamo fatto?” mi domandò mentre mi sedevo al suo fianco.
Scossi la testa: “ Io…non ne ho idea”
Lei deglutì intrecciando le dita con le mie : “ Sai, prima ho visto una donna con suo marito,  attraverso la porta aperta della stanza …erano così contenti di star insieme. Erano venuti a trovare una ragazza che aveva subìto un intervento fortunatamente di poco conto da quel che mi ha detto un’infermiera . Perché noi non siamo contenti come quella coppia ?”
Le accarezzai il volto : “ perché ancora non avevamo capito che il miracolo che cercavamo eravamo noi, ed il nostro amore”
Lei mi guardò confusa .
“ Mai più. Mai più dobbiamo mettere in pericolo le nostre vite, come abbiamo fatto qualche ora fa .
Ho rischiato di perderti, Lily…ed allora sì, che se fossi morta avrei perso tutto veramente .”
Lei capì cosa intendevo .
Noi davamo per scontato molte cose .
La vita di ogni giorno, i nostri studi, il nostro stare insieme , e volevamo altro …sempre di più, senza mai fermarci , invece di sfruttare al meglio quel che avevamo già...
Dovevamo rendere grazie ai nostri genitori per non aver mai abbandonato i loro figli …ed al buon Dio  , dato  eravamo ancora in vita .
Sì, ecco un altro miracolo :  la mia stessa vita e quella di Lily .
Le nostre vite, il nostro amore erano già dei miracoli .
La mia vita, la sua…avevano un senso .
Continuare a lottare per amore nostro e dei nostri cari nonostante le avversità , per raggiungere i nostri sogni .
Avevo anch’io dei miracoli
Tre “piccoli” miracoli sotto al naso , e non me ne ero mai accorto prima!
“ Ho voglia di ricominciare ” le comunicai con un sorriso .
“ Non si può tornare indietro” sussurrò lei  in lacrime , che desiderai con tutto il cuore di cancellarle per sempre da quel suo volto grazioso .
“Ma possiamo andare avanti…” ribattei deciso, per poi aggiungere e concludere : “ …mai più soli . E’ una promessa”
 
  
Angolo Autrice
 
 
Ciaooooo ragazzi ^^ anche questa one-shot , come un’altra che ho scritto , trae spunto da una storia vera che ho ascoltato…   
Ed è incredibile sapere come l’AMORE ci rende unici e uniti come nessun’altra cosa riesca a fare ^^
Detto ciò , spero vi sia piaciuta :)
Non siate timidi ^^ mi piacerebbe sapere cosa ne pensate ^^
Un bacione <3 a presto ;) 
   
 
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