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Autore: Jelena_99    03/02/2014    3 recensioni
Sera gente! Ormai non riesco più a stare con le mani in mano, devo scrivere! Comunque, questa è una piccola raccolta sulle coppie di Violetta. Spero possano piacervi (:
SCRIVO ANCHE SU RICHIESTA.
1. Leon x Violetta;
2. Maxi x Nata;
3. Federico x Lena;
4. Diego x Ludmilla;
5. Tomas x Violetta;
6. Federico x Ludmilla;
7. Marco x Francesca;
8. Leon x Lara;
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione!: Potrebbe esserci un leggero Spoiler per chi non avesse letto l'ultimo capitolo della saga di Hunger Games

Maledissi la Collins l'ennesima volta in quella giornata. Spiegatemi come si può uccidere Finnick Odair! Quel ragazzo ha tutto: bellezza, perfezione, è attraente, intelligente, bravo a combattere, e soprattutto ha un cuore che ha donato a una ragazza che nessuno amava come faceva lui. Poi ha dedicato così poco tempo nel descrivere la sua morte! Lui che è uno dei personaggi più amati di tutta la saga! Chiusi il libro, presi un bel respiro, ma proprio niente. La morte del mio amato Odair mi aveva sconvolta. Vorrei tanto un ragazzo come lui. Sospirai e mi lasciai andare qualche lacrime, Finnick mi ricordava Leon. Unica pecca: Leon era fidanzato con Violetta. Un amico mi aveva anche detto che le aveva fatto la grande proposta. Mi mancava quel ragazzo, tanto, troppo. In realtà lo vedevo ogni giorno al motocross, non ero più la sua meccanica, aveva fatto richiesta per un'altra, così da non far ingelosire la sua ragazza. Ci rimasi male e non poco. Insomma, ti sono stata accanto, ti ho amato come nessun'altra ha mai fatto, anche sapendo che il tuo cuore non era mio e tu mi scarichi così? No, non va bene. Mi ricordai che dovevo andare assolutamente a lavoro, ero in ritardo enorme. Mi affrettai a prepararmi, mi pettinai i lunghi capelli castani e li raccolsi in una coda ordinata. Afferrai le chiavi e corsi giù, pronta a dirigermi verso la pista, che distava poco da casa mia, non per questo avevo scelto questa abitazione. Prima di entrare presi un bel respiro, preparandomi al fatto che avrei dovuto vedere Leon, anche se a qualche metro da me. Mi feci più determinata e cominciai a muovere le gambe fino ad arrivare alla mia postazione. 
-Ehi Lara!- esclamò una voce maschile che mi fece sobbalzare. Riconobbi il ragazzo che mi aveva richiamata e sorrisi spontaneamente.
-Charles! Non ti aspettavo! Cosa ci fai qui a quest'ora?- chiesi, alzando un sopracciglio con un sorriso divertito sulle labbra. Charles era colui a cui guardavo e aggiustavo le moto prima di ogni gara o allenamento. Era alto, con qualche muscolo qua e là, occhi marroni e profondi, capelli del medesimo colore e di carnagione molto scura. Era dolce, gentile e sempre disponibile, un amico su cui puoi contare sempre, era come un fratello per me, ci tenevo molto a lui. 
Lui rise genuinamente e mi baciò la fronte: -Sono qui per guardarti a lavoro, piccolina.- disse, facendomi l'occhiolino. Arrossii un po', non era da me, ma quando lui mi chiamava in quel modo mi sentivo speciale. Non fraintendetemi, ripeto che per me era come un fratello.
-Non ti credo, Beckendorf, dimmi la verità.- sussurro appena, mentre lui dà un'occhiata a qualche foglio sparso qua e là sulla scrivania. Lo sentii scoppiare in un'altra risata sonora: -Non ti preoccupare, Baroni, sono qui solo per allenarmi un po', mia madre se n'è andata di casa e voglio svagarmi.- la sua confessione mi raggelò. Charles era forte, lo ammiravo per questo. Poco dopo mi accorsi che stava sventolando una mano davanti ai miei occhi castani, dato che essendo immersa nei miei pensieri mi ero scollegata dal mondo. Rise ancora e mi stampò un bacio sulla guancia. 
-Allora, Baroni, vieni a cronometrare il mio tempo dei famosi cinque giri alla Beckendorf?- mi propose ed io annuì semplicemente, mentre un sorriso sincero compariva sul mio volto. Presi il cronometro e insieme ci dirigemmo verso la pista. Si sistemò sulla sua moto, mentre io ero pronta a far scattare il tempo. Lo vidi esibirsi con i suoi famosi cinque giri alla Beckendorf. Era così che avevano soprannominato il suo record: riusciva a fare cinque giri di tutta la pista in solo nove minuti. Mi sorprendeva sempre quel ragazzo. Appena finì, venne a chiedermi il risultato.
-Nove minuti e due secondi. Non ti smentisci mai, Beckendorf!- risposi e gli battei il cinque, mentre un sorriso compiaciuto gli decorava il viso. 
-Vado a lavarmi le mani, ci rivediamo dopo dolcezza.- affermò e lo salutai con un cenno del capo. Andai verso il nostro “ufficio”, se così si può definire, per annotare il tempo di Charles e confrontarlo con quello delle altre volte. Controllai il calendario, era il 3 febbraio del 2014. Ultimo allenamento: 30 gennaio 2014; tempo: nove minuti e ventiquattro secondi. Migliorava passo passo.
-E come dicono in giro? Tu e Beckendorf?- sbarrai gli occhi a sentire quella voce che sfiorava le mie orecchie. Inspirai ed espirai, quel ragazzo non doveva assolutamente prendersi gioco di me in questo modo, non posso accettarlo. Mi bastava solamente che mi avesse scaricato una volta, non c'era bisogno di un'altra. Mi voltai, facendo il mio migliore sguardo folgorante: -Anche se fosse, Vargas? Cosa ti importa più?- domandai velenosa, pronta a spegnerlo in pochi secondi. -Anzi, posso anche provare ad indovinare perché sei qui: Violetta ti ha lasciato per un altro ragazzo e tu cerchi la ruota di scorta, ovvero me. Ma stavolta non attacca Leon, sono stanca delle tue prese in giro, di tutte quelle frasi false che uscivano dalla tua bocca ingannatrice. Sono quasi contenta che lei ti abbia scaricato. Non fraintendermi, non voglio essere maligna, ma almeno ora ti senti come mi sono sentita io quattro anni fa!- dissi tutto d'un fiato. Avevo capito la sua situazione solo studiando i suoi occhi malinconici e tristi. 
-No, Lara, non è andata esattamente così.- mormorò, mentre puntò i suoi occhi verdi dritti nei miei, feroci e bastardi. -Non ho lasciato Violetta.- perché questa frase mi ha spezzato il cuore?, pensò una parte di me. -Ma il destino è beffardo, sai? Se una volta era lei la ragazza sempre indecisa, ora lo sono io.- affermò, lasciandomi incredula. Aveva detto davvero quello che avevo sentito? Mi ricomposi subito, cercando di mascherare ogni simbolo di insicurezza. Presi un bel respiro e dissi: -Bene, fammi indovinare: l'altra ragazza sono io? E cosa ti manca di me? I momenti in cui mi prendevi per il culo? O quando ti adulavo, dicendoti che eri il migliore sia nel fattore della musica, che in quello del motocross?- sputai con tutto il veleno avevo in corpo. Non volevo cadere nel suo tranello, non di nuovo. 
Lui ignorò quello che avevo detto e continuò: -Ricordo ogni giorno insieme a te, mi manca ogni tuo incoraggiamento, mi manca trovarti alla nostra postazione, mi manca vederti lavorare sulla mia moto, mi mancano le tue battute sarcastiche, mi manchi tu.- 
-Non cercare di comprarmi con queste frasette da film, Leon. Io ricordo ogni lacrima sprecata, ogni fazzoletto usato buttato nel cestino della spazzatura. Non sono una ragazza a cui piace essere presa in giro. Mi dispiace per te Leon, ma questa volta hai perso, sono stanca delle menzogne.-
Me ne andai, lasciandolo lì, dicendomi mentalmente che era il momento di cambiare pagina una volta per tutte.

Note Dell'Autrice:
* Charles Beckendorf non mi appartiene, mi sono ispirata al personaggio di Percy Jackson, i diritti vanno tutti a Rick Riordan. 
Beh, che dire, questi due mi ispirano amore e depressione allo stesso tempo, addizionando anche il mio pessimo umore nelle ultime ventiquattro ore n'è uscita una flash triste e un po' malinconica. Spero che voi l'apprezziate lo stesso, anche se la Leon\Lara credo sia shippata solo ed esclusivamente da me, ma che ci possiamo fare, shippo sempre le coppie meno shippate (che cosa ho detto? ahahaha). Questa la dedico a me stessa (?) perché... ma perché sì (?). Magari per sentirmi un po' più su, chi lo sa :') Ora, forse la maggior parte di voi neanche lo conosce, essendo una fan di Hunger Games, vorrei fare un piccolo tributo a Philip Seymour Hoffman (Plutarch), sperando che adesso un po' di pace se la possa godere. Bene, ora la seconda Lana Del Rey (?) vi saluta e vi dà un bacio enorme,
Jelena





  
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