Pov Hettie
Uscii di corsa dal ristorante. Gl’occhi mi bruciavano, tremavo e mi sentivo male. Josh non mi rispondeva né a messaggi né a chiamate. Horan con quelle battute di merda. Sospiravo. Non devo piangere, non di nuovo. Tutto si sistemerà. 

“HETTIEE!” mi chiamò Horan

Non mi voltai, continuai a camminare.

“HETTIEEE! ASPETTA!” mi chiamò nuovamente lui 

Continuai a camminare. Sentivo la gola in fiamme. Non volevo fermarmi, se l’avessi fatto sarei scoppiata a piangere di nuovo. 

“HETTIE FERMATIIIII!” gridò 

Cazzo fa? Grida per strada. La gente iniziava a guardarci.

“..per favore..” disse con voce spezzata

Mi fermai. Gli presi la mano, che lui strinse immediatamente. Lo portai in un vicolo, così potevamo parlare da soli.
Arrivati gli lasciai la mano calda e gli diedi le spalle. 

“mi dispiace..” disse lui

“…” 

“quello che ti ho detto.. è stato.. da stronzo!” 

“…”

“non volevo offendere il tuo.. ragaz-” 

“NON DIRE QUELLA PAROLA!!” esclamai “p-per favore” chiesi balbettando

Lo sentii respirare, non disse nulla. Aspettava le mie parole.

“lui.. ecco..” iniziai

Guardai verso l’alto e iniziai a sospirare.

“mi ha… mi ha lasciata!” finii

Quella frase era impronunciabile. Così irreale. Non potevo credere che io.. e Josh
Il mio respiro si faceva irregolare. E le lacrime lentamente percorrevano le mie guance.

“ah.. Mi dispiace molto” disse lui

“ma per piacere! Non dire cazzate!” mi voltai “lo so che non lo pensi veramente!”

“questo non è vero!” disse lui con tono deciso

“invece si! È dalla terza che tu e tuoi “amichetti fichetti” rompete il cazzo!” gli risposi singhiozzando

SILENZIO

Lui mi guardava, senza dire nulla.
Mentre io guardavo l’asfalto. 

“sono sicura che sei felice di vedermi in questo stato!” esclamai stringendo i pugni. 

Si limitava a guardare il mio dolore. 

“SU! DAI! Ridi di me.. tanto quando me ne andrò lo farai… allora tanto vale che ci sia. no? È più divertente.. non credi?” 

Guardava la sofferenza che usciva dai miei occhi. 

“è divertente vedere chi odi soffrire!”

sotto forma di lacrime. 

“STAI ZITTAAAAAA” gridò lui

Sentii il mio cuore sobbalzare. Alzai d’istinto la testa e lo guardai. 
I suoi occhi. Rossi e brucianti. non si limitavano a guardarmi. Soffrivano con me. 

“IO NON TI ODIO!” continuò 

“NON TI HO MAI ODIATA! E MAI RIUSCIRò AD ODIARTI!” 

I suoi occhi azzurri erano immersi in un mare rosso. 

“SE C’è QUALCUNO DA ODIARE.. QUELLO SONO IO!!” 

“cosa?” chiesi in lacrime 

“Non posso odiarti. Non posso dimenticarti. Non posso vederti così.. è per questo che mi odio!” disse cercando di asciugarsi le lacrime

Non capivo.

“Mi odio, perché non sono riuscito a proteggerti. Perchè non ti ho portato via da quel cazzone di Hutcherson. Perché non sono riuscito a dirti che per me tu sei più importante della mia stessa vita” 

Singhiozzava.

“io..” sussurrai

Io.. gli piaccio.

“sono ridicolo..” disse lui voltandosi dall’altra parte “adesso non mi aspetto che tu ricambi i miei sentimenti.. ovviamente”

Pov Josh
Presi il cellulare e lo accesi. Ridacchiai.

“che ridi tesoro?” disse Rose

“niente di che.. accendo il cellulare” dissi io 

Pregustavo già l’incalcolabile quantità di chiamate e l’ordata di messaggi che mi aveva inviato Hettie. Che fessa. L’ho proprio appindolata. 
Guardai la schermata e scoppiai in una fragorosa risata.

“che c’è di divertente?” disse Rose prendendo il mio cellulare

“25 chiamate e 27 messaggi.. chi cazzo è questa sfigata?”

“non chiamarla sfigata.. lei è solo rimasta vittima delle mie parole!”

Non ero bravo a scuola, né con i lavori e tantomeno a relazionarmi con gli adulti ma c’è una cosa in cui sono sempre stato bravo. Le parole. 
Ammaliare le persone e farle credere che sono esattamente ciò che cercano. Dargliene un assaggio alla volta. E man mano diventare sempre più importanti. In poche parole diventare la loro droga.
Non credevo che fosse di riuscirci ma Hettie è la mia donno oppure dovrei dire la mia serva. Nelle mie mani è come creta. Se voglio una cosa lei me la compra. Se le dico di indossare un vestito, anche se non le piace, Lei lo mette.
È un’idiota. 
E la parte migliore è che lei non se ne accorge. 

“me ne vado!” dico alzandomi dal letto di Rose

“cosa? No!” disse lei

Rose è un’altra delle mie ragazze. Lei è stata la prima che ho catturato nella mia rete. Solo che lei pur sapendo cosa faccio, continua ad amarmi. Cretina. Io non amo nessuno.

“ciao” 

“ciao.. torna presto!”

“sisi”

Salgo sulla moto e mi allontano dalla roulotte di Rose. Percorro un po’ di Km e mi fermo. Prendo il cellulare compongo il numero di Hettie.
L’ho fatta disperare abbastanza.

“Hettie”

“mi dispiace ma il cliente da lei chiamato non è al momento raggiugibile-”

“cosa?” chiudo la chiamata e riparto con la moto

Strano. Non ha risposto. 

“cazzo succede?”

Vedo in lontananza Azura, l’amica di Zuri. Mi fermo e le vado incontro

“hai parlato con Hettie??” dico con rabbia

“come ti permetti di parlarle così?” dice Malik

Lo ignoro. Si irrita e vuole darmi un pugno.

“No fermo Zayn..” lo ferma Azura

“Si, ci ho parlato ed è distrutta! tu una come lei non la meriti!”

“STAI ZITTA!” dico con rabbia 

“NO. NON STO ZITTA JOSH! TU NON SAI AMARE NESSUNO APPARTE TE STESSO! 
DA QUANDO HETTIE STA CON TE, NON è Più LA STESSA, NON SORRIDE Più COME PRIMA,OGNI 
COSA CHE DICE DEVE ANDARE BENE A TE! POI TI STUPISCI SE NON GLI PIACCIONO I POSTI ‘ROMANTICI’ IN CUI LA PORTI?? CAZZO UN LAGO, UNA BAITA, NON LO SO.. MA NON UNA DISCARICA!!”

“No fermo Zayn..” esclamò Azura mentre Malik stava per darmi un pugno in pieno viso.

Odiavo le persone come lei. Che giudicano gli altri. Cercai di prenderla ma Malik si mise in mezzo e mi colpì in faccia. Caddi a terra. Il pugno non era molto forte e non mi fece molto male così mi rialzai subito.

“stonza” borbottai

Malik non era nella cerchia delle persone che odiavo, anzi ero stato io ad insegnargli a fare a pugni. Ma lei, avrebbe rovinato quel ragazzo, non potevo permetterglielo.

Salii sulla moto e corsi sull’asfalto. Decidi di andare al bar per pensare cosa fare.
Entrai nel bar di Boe.

“Hey Josh!”

“Dammi un birra”

“ti girano..eh!”

“dammi una birra!”

“eccola”

Vengo da Boe da quando so camminare. Lui è il mio barista di fiducia.
Bevvi qualche boccale, e quando trovai una soluzione uscii. Era buio.

“Devo essere stato molto lì dentro!” esclamai

Salii sulla moto e iniziai a guidare. Destinazione Casa White. 
Parcheggiai la moto un isolato più in là.
Camminai fino alla casa. Misi i guanti di Hettie.
Suonai il campanello. 
Fu una donna ad aprirmi. 
Da lì fu tutto molto veloce. 
Entrai, la colpii in testa lei cadde. Le bloccai le braccia al pavimento. Ma lei calciava così la colpii un’altra volta. Svenne. Presi un coltello dal cassetto della cucina e la accoltellai. Poi si fermò tutto.
Intorno a noi c’era solo il silenzio. Presi un foglio e ci scrissi ‘QUESTO è QUELLO CHE ACCADE
QUANDO SI AFFRONTA JOSH.’

Uscii dalla porta sul retro e ritornai alla moto partii e me ne andai. Decisi di mandare un messaggio a Dan.

“trentaduesima casa nel quartiere di greenwhitc è morta una donna, sbarazzati delle prove su di me!”

Dan era un mio amico. Lavorava nella polizia. Lui mi avrebbe permesso di non andare in prigione.

Tornai a casa per prendere la macchina di mio padre e verso le nove di sera telefonai a Hettie.

“Josh!” esclamò lei

“H-Hettie!” cercai di dire con voce triste

“Josh cosa c’è?” chiese

“Dove sei?” le chiesi

“alla pizzeria con i miei perch-”

“fatti trovare fuori! vengo a prenderti!”

“cosa? ma? Aspetta-”

Pov Hettie
Lui chiuse il telefono senza nemmeno darmi il tempo di parlare. I miei stavano pagando il conto e io intanto ero con Will.

“chi era?” chiese lui mangiandosi il suo gelato

“Josh dice che sta venendo qui” risposi 

“non parlare con lui..” disse

“cosa?” chiesi

“non mi piace come ti parla poi ti fa piangere!” disse 

Sorrisi gli accarezzai i capelli e pulii la bocca sporca di gelato.

“secondo te che devo fare?” 

“non vederlo! Per piacere” disse lui convinto

“almeno uno di noi sa cosa fare”

*FLASH BACK*
“che significa che non sei riuscito proteggermi?” chiesi asciugandomi le lascrime

“significa che non dono riuscito a salvarti da Lui”

“lui chi?”

“Hutcherson”

___________

“non mi piace quel ragazzo Hettie!” disse Zuri

“chi Josh?” chiesi

“si quello.. sembra uno da usa e getta!” esclamò

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“Ti sta benissimo quel vestito!” esclamò Nessa

“grazie.. ma Josh vuole che ne metta un altro!” 

“mammamia che palle Josh lì Josh qui”

“dai non essere stronza” la scridai

“Hettie a me sembra che ti sta controllando”

“non dire cazzate!”

___________

“mi ha dato buca un’altra volta..” dissi piangendo

“Hettie.. quel cazzone coglione non ti merita” dissero Zuri e Nessa insieme

“ma lui mi piace”

“lo sappiamo”

___________

“perché sto soffrendo secondo te?” chiesi

“Beh accettiamo l’amore che pensiamo di ricevere” disse lui

“capisco” dissi con tono sconfitto

“tu puoi meritare di più” 

*FINE FLASH BACK*

“sai una cosa Will?”

“cosa?” chiese lui curioso

“non vedo l’ora di andare a casa e stare con la mia famiglia” dissi sorridendo



 

L'angolo COLORATO delle autrici
Kittanize: Ed è uscito anche il settimo capitolo!

Volpe: il prossimo tocca a me!

Moni: Allora movte!

Kittanize: Zitta moni! che tu quando scrivi fai cagare!

Moni: Non è vero!

Volpe: Io quei puntini e quelle risate te le ficco su per il culo

Moni: ahah

Kittanize: Esistono le virgole, USALE!

Volpe: io e Kitta dovremmo scrivere una FF senza di te!

Moni: NO STRONZEE..

Kittanize: Allora Lettori spero che la storia sia stata di vostro gradimento (e comprensibile!).

Volpe: Recensite PLEASE!

Moni: Se non è ovvio i capitoli sono scritti uno per uno. Hettie (Kitta), Nessa (Volpe) e Zuri (io).

Volpe: IL PROSSIMO IOOO

Kittanize: Nemmeno noi sappiamo cosa succederà nel prossimo capitolo! Infatti in teoria La madre i Zuri non doveva morire MA qualcuno a fatto come gli pare -.-

Moni: Opss..

Volpe: Continuate a seguirci!!