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Autore: Ale_Hutcherson    03/02/2014    0 recensioni
Ever è una adolescente di 17 anni. Ha una vita difficile. Picchiata da suo padre fin da piccola, costretta a lavorare nei campi ogni giorno e vive una vita senza amici, feste o ragazzi. Nathan, suo vicino di casa è l'unico con cui Ever ogni tanto interagisce. Un giorno andando in bici scoprirà la sua vera natura : essere un Discendente. Insieme a Nathan passerà molte avventure dove cresceranno insieme e verranno fuori a galla storie che non potevano mai immaginarsi fossero vere..
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Sento qualcuno che mi tampona la fronte con uno straccio di acqua fredda. Non apro gli occhi. Mi ricordo ben poco di quello che è successo prima che io sono svenuta. Mi viene in mente ancora il viso preoccupato di Nathan che corre verso di me prima di esser caduta. Ma perchè? Perchè sono svenuta? Stavamo facendo una passeggiata.. Aspetta io e Nathan una passeggiata? E quando mai? Ah si ero caduta dalla bici e lui mi aveva trovato per terra.. In un lampo mi vengono in mente tutti i momenti di questo pomeriggio. La caduta, la visione, il marchio,Nathan, la sua confessione, il nostro abbraccio..e poi il suo marchio. Le mie palpebre si alzano di scatto e riesco a inquadrare dove sono. Una foresta?Un bosco? Non ne ho idea..Sento l'acqua che scorre quindi sono vicina a un fiume. Accanto a me c'è Nathan preoccupato che mi fissa per vedere la mia reazione. Io sobbalzo alla sua vista. Mi ricordo di quella "cosa" che abbiamo in comune anche se il perchè non lo so ancora. < Ever.. > Un sussuro dolce e amichevole. Non mi sembra neanche umano. < Ever ti prego ascoltami..Non spaventarti. Siamo uguali. Dobbiamo unirci e fare una squadra. > Uguali? E lui come fa a saperlo? < Tu da dove lo sai che siamo uguali? > Farfuglio le parole in bocca, mi sento ancora troppo debole. < Quando ti ho portato qui per curare il graffio che hai sulla fronte dopo che sei svenuta ti ho tolto la giacca perchè stavi iniziando a sudare e lo visto. Ever so che può sembrarti una cosa stupida e anormale ma credimi. Ascolta tutto ciò che ti dirò. Io so tutto dei "Discendenti" e posso aiutarti. > < Discendenti? Che razza di persone sono? > Quel nome mi mette i brividi in tutto il corpo. < Prima riprenditi un po', poi ne parliamo con calma di tutto quello che devi sapere. > Mi metto a sedere mentre Nathan mi tende una bottiglia di acqua fresca. Il liquido scorre giù nella mia gola e mi lascia una sensazione di fresco. Mi rilasso e lascio cadere la testa di lato mentre guardo il fiume scorrere. Non mi ricordo di aver visto questo posto mai in vita mia. < Nathan..Dove siamo? > < Questo è il mio posto preferito. Vengo qui quando sono nervoso, quando non ho niente da fare o quando devo leggere i miei libri. > Suoi libri? Non pensavo che uno come lui legga. < Tu leggi? Cosa leggi? > Nathan tira un'altro sospiro e si rabbuisce. < Devo, da quando sono diventato così. Sono libri che parlano della nostra storia, esistenza, dei nostri poteri, dei pericoli. Tutto e di più. Gli ho ereditati da mio padre prima che morisse. Vedi Ever sono tante cose che devo spiegarti. Prima di tutto non si diventa Discendenti per caso. Un motivo c'è se ci hanno scelto. In più questa nostra caratteristica si eredita da un famigliare. Io lo preso da mio papà, anche lui lo era prima che morisse in una battaglia. > < Cosa?Che battaglia? > < Ever..è meglio che ti spieghi tutto fin dall'inizio. > Si sistema più vicino a me e inizia a parlare e parlare. Scopro un sacco di cose. Cose che pensavo esistessero solo nei miei sogni non nella nostra realtà. Il primo Discendente è nato secoli fa. Si dice che Zeus si era innamorato di una donna umana. Come si sa gli dei sono immortali mentre noi no, lui però era perso per questa donna. Xiona si chiamava. Si sposarono ed ebbero un solo figlio, Taiz. Taiz non era una semplice persona e non poteva essere nemmeno un deo così diventò un Discendente. Appena nato sul suo corpo comparse il nostro marchio, sempre spalla destra. Aveva poteri straordinari, aveva le visioni, poteva portare la gente dalla sua parte con la forza del pensiero, poteva volare, si trasforma in un drago e tante altre cose di cui non sappiamo con certezza. Lui però non intraprese le orme del padre. Non voleva essere buono con tutti i poteri che aveva a disposizione così si alleò con i dei per sterminare gli umani. Gli umani non erano potenti come gli dei quindi la prima battaglia la persero e ci furono molti caduti. La popolazione era disperata, non sapevano cosa fare e chiedevano aiuto a Zeus. Zeus però, per quanto potente è, non poteva fare niente. La forza di portarsi alleati dalla parte del figlio era troppa. Durante la seconda battaglia si scoprì che Xiona era di nuovo incinta. Avrebbe dato alla luce una bambina. Questa quando è nata aveva anche lei il marchio. I genitori si preoccuparono subito che sarebbe diventata come il fratello ma si rivelò tutt'altro. Crescendo la piccola Fyona si rivelò la salvezza degli umani. Aveva poteri straordinari come il fratello ma ne aveva uno in più in cui la aiutava nella sua vittoria. L'immortalità. Ci fu un duro scontro tra umani e dei, Taiz e Fyona. Zeus gli diede una mano a lei così un giorno le disse : < Figlia mia, se tu neghi la tua immortalità con questa potrai spandere poteri agli umani così non ci saranno più tutte queste tragedie. > Fyona fece così, negò la sua immortalità per donare poteri agli umani e far si che diventassero anche loro Discendenti. Taiz si arrabbiò moltissimo così si promise che un giorno avrebbe ucciso la sorella a patto però che tutta questa guerra finisse. Lui avrebbe voluto che lei donasse a lui il suo potere così che lui sarebbe diventato immortale. La guerra finì ma stava per accadere qualcosa di molto peggio. Una sera mentre tutti dormivano, Taiz entrò nella camera di Fyona e gli impiantò il coltello nel suo marchio, solo così i Discendenti potevano essere uccisi, e lei morì. Gli anni che vennero a seguire furono molto dolorosi. Xiona morì di vecchiaia e il dolore di Zeus era così forte che non poteva più vivere come una volta così lasciò il trono al figlio Taiz. Con lui iniziò una nuova era di sofferenze e tragedie. Chi non faceva come voleva lui veniva ucciso come aveva fatto con la sorella. Molti Discendenti che si ribellarono morirono e ne sono rimasti pochi anche tutt'ora nel mondo. Si dice che adesso, al contrario del passato, Discendente non si nasce, si diventa. Se il destino ti vede pronto per una missione ti sceglie e ti fa diventare Discendente. C'è un però. Devi avere in famiglia almeno un Discendente che vive ancora o è morto per battaglia. Taiz continua a vivere ancora ed è per questo che i Discendenti continuano a spuntare. Un giorno dovrà essere ammazzato per tutto il dolore che ha fatto patire al mondo ma per adesso nessuno ci è riuscito. Alcuni dicono che è immortale, altri invece dicono che è solo troppo potente per noi. Zeus ormai non fa più niente, è ancora troppo addolorato dalla morte della sua splendida moglie Xiona. C'è una cosa su cui Nathan mi avverte : I Discendenti tra loro non possono avere relazioni. Non possono sposarsi e nemmeno fare figli sennò muiono e vengono portati all'inferno. Quando Nathan mi dice questa cosa un brivido che parte dalla schiena mi si contorce su tutto il corpo. Una storia davvero da brivido. Come fa a sapere tutte queste cose? Ha davvero una testa geniale. < è uno dei miei poteri Ever. > mi dice sorridendomi e portandomi alla realtà. < Sai leggere anche nella mente allora? > Rimango basita nel aver scoperto che mi ha appena letto la mente. < Si. Sai sono proprio curioso di vedere tu che poteri hai. Vuoi scoprirli? > < Certo, non sto più nella pelle! > < Bene, prima però dobbiamo andare a casa mia. Devo prendere un libro che ti aiuterà in questo. > Caspita! Mi ero dimenticata che papà doveva tornata sta sera alle sei e io devo essere lì, non voglio un'altra punizione. Guardo l'orologio. Manca un quarto alle sei. è tardissimo non ce la farò mai ad arrivare in tempo se sto qui con Nathan. < Nathan io devo essere a casa per le sei e manca un quarto d'ora. Non ce la farò ad arrivare in tempo nelle condizioni che sono! > < Ok ho un'idea, io salgo in sella alla bici e tu dietro e faccio una corsa, ti va bene? > < Perfetto, basta che andiamo! > Mi aiuta a salire sulla bici. Sistema la borsa nel cestino e sale anche lui. Inizia a correre come un pazzo, non riesco neanche a vedere il paesaggio che mi sta intorno. Mentre il vento della sera mi colpisce il viso, mentre il sole pian piano tramonta, mentre gli uccelli e gli animali tornano nella loro casa, io penso alla giornata di oggi e a come tutto mi sembra solo un incubo. Un terribile incubo.
  
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