Capitolo 26: La codina o la biondina?
L |
a
mattina di giovedì Alan si ridestò dolcemente, al termine di un lungo sonno
senza sogni. Dopo tutte le vicissitudini trascorse, provò una discreta
soddisfazione a ritrovarsi finalmente da solo
nel suo letto…!
Forse
non tutte le sezioni interne del ragazzo condividevano questo stato d’animo
partente dalla Neuro… tuttavia il prode Alan non mancò di assaporare in pieno
la sensazione di tranquillità che derivava da quel ritorno alla normale
routine… anche se lo sapeva solo momentaneo.
Momentaneo,
appunto… perché l’acuta squadra di James Watson era ben consapevole di come
quella tregua non sarebbe durata più di tanto: anche perché non si poteva nemmeno
usufruire del periodo riflessivo che pur s’era previsto necessario alla
controparte per decidere se porre o meno termine alle gesta di Saint Tail!
Alan
e Lisa avevano trascorso il pomeriggio precedente a ripassare le lezioni perse,
dopo essersi telefonicamente informati da Sara sul programma svolto nella
mattina. Studiare insieme era stato un ottimo espediente per passare altre ore
in compagnia “distraendosi” contemporaneamente dal problema principale; il cui
assillo non avrebbe certo consentito loro di dedicarsi allo studio con profitto,
se fossero rimasti ognuno a casa propria. Era come se quei due avessero
tacitamente riconosciuto di aver bisogno di un momentaneo “relax” prima di
riflettere seriamente su quel che a ognuno di loro convenisse fare.
Ma,
al momento di congedarsi, Lisa gli aveva preso le mani e gli aveva detto:
“Alan… ho riflettuto e credo - in fin dei conti - di aver già dato un
contributo sufficiente per la giustizia in questa città… e non è giusto che ti
faccia soffrire ancora! Perciò… per quel che mi riguarda… puoi considerare conclusa
la carriera di Seya!”
“Lisa…
dici davvero…??”
“Sì!
Io ti amo…” un lieve rossore “…ed è ora
che te lo dimostri” un rossore più marcato
“quindi,
adesso la palla è tua, tesoro!”
Philip
Marlowe fu scosso da un brivido gelido... il tempo della tregua era finito.
Il
giovane respirò e fece un cenno d’assenso alla sua amica: “Ho capito. Bene,
io…”
Lei
gli pose dolcemente una mano sulla guancia: “Pensaci con tranquillità… e
prenditi il tempo necessario. Voglio che tu sia davvero convinto, quando deciderai!”
“Certo…
e ciò che voglio anch’io!”
“Bene…
ora cerca di riposare: penso proprio che tu ne abbia bisogno!”
Alan
sorrise, aprendole l’ingresso: “Hai proprio ragione!”
“Allora
coricati presto, stasera e fatti una bella dormita. D’accordo?”
“Intesi!”
“Ciao…”
la ragazza avvicinò l’altra mano all’altra sua guancia e lo baciò teneramente,
a fior di labbra “…ti amo. Ti amo da morire!” gli confermò, prima di voltare le
spalle e andarsene.
Lui
rimase a contemplarne la figura che si allontanava, cercando di capire se le
donasse maggiormente la coda di cavallo o quell’altrettanto femminile cascata
di capelli sciolti… ma che importanza aveva, dopotutto? Era già abbastanza
esaltante il pensiero di poterle finalmente gustare tutte e due…!
“Potremmo
chiederle di tenere la coda nei giorni pari e la chioma sciolta nei giorni
dispari… o viceversa!” fantasticò Timmy Murdock.
“Perché
no?” approvò il suo capo “Quel che è certo è che non le permetteremo mai di tenere i capelli corti: quelli
stanno bene a Rina!”
“Già…
e il caschetto a Sayaka, m’immagino!”[1]
Marlowe
si voltò di scatto: “Jim, che ti venga un accidente! Vedo che non te lo togli
proprio il vizio di entrare senza bussare, eh?!”
“Anche
tu quello di tenere la porta aperta, se è per questo! Beh, allora? Qual è il
verdetto? La codina o la biondina…?”
“Continua…
continua pure a sfottermi! Noto che le mantieni, le tue promesse: è davvero un
grande aiuto, quello che mi dai!”[2]
“Ma
io mi stavo solo aggiornando. Come vuoi che ti aiuti, se non mi tieni al
corrente degli sviluppi?”
“Che
spirito di patate… certe volte mi chiedo se ci fai o ci sei!” commentò il
collega mettendo mano ai comandi dell’elaboratore emotivo. Qualche istante
dopo, il display trasmetteva ai due capi-sezione l’attuale situazione dei
rapporti interpersonali.
Subject |
C.R. Pts. |
Zone |
Notice |
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1 |
Rina takamya |
1400 |
LOVE |
official |
2 |
LISA HANEOKA/SEYA A.K.A SAINT TAIL Ï |
1127 |
LOVE |
official |
3 |
Sayaka shinomya |
794 |
AFFECTION |
official |
4 |
Sara mimori |
294 |
SYMPATHY |
official |
5 |
Kyoko mizuki |
208 |
SYMPATHY |
official |
6 |
Ryoko komori |
75 |
SYMPATHY |
official |
7 |
MARA MIMORI |
48 |
CONSIDERATION |
official |
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Current Update |
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page 1 by 1[3] |
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“Come
vedi, la biondina è ancora in testa” illustrò Marlowe “e ci rimarrà fin tanto
che non verrà raggiunta dalla sua rivale. Contento?”
“E
questo, quando credi che avverrà?”
Rimanendo
appoggiato alla console, il capo della Neuro guardò il collega di sottecchi,
cercando di carpire l’eventuale ironia nelle sue parole.
“Non
ne ho idea” rispose, infine “dipende anche da come si comporterà la signorina
Takamya nei confronti di Alan… per parte mia, puoi star sicuro che, da ora in
avanti, i trasporti del ragazzo verso la nipote del sindaco saranno tenuti a
freno… eufemisticamente parlando!”
“E
sei proprio convinto che sia esattamente questo, quello che vuole lui?” chiese
Watson, incrociando le braccia.
Il
collega si raddrizzò e mise le mani in tasca.
“Jim”
rispose, pacatamente “se non fosse così, credi proprio che le mie scorte di
fluido sarebbero praticamente esaurite? E credi anche che tutti i miei
strumenti si troverebbero in questo stato…?” gli chiese, indicandoli.
Il
capo della Cerebrale diresse silenziosamente lo sguardo verso il misuratore del
livello adrenalinico, con l’indice vicinissimo allo zero, poi lo spostò verso
tutti i galvanometri nervosi i cui vetri protettivi erano scoppiati per le
eccessive sollecitazioni.
Alla
fine scosse la testa e commentò: “Forse hai ragione tu… ma ricordati che Alan è
un galantuomo; pertanto non gli sarà facile scaricare la Takamya in maniera
indolore!” detto questo gli si avvicinò per mettergli la mano sulla spalla “Sta’
in guardia, amico…” sussurrò “…non ci tengo affatto a vederti fare la fine di
Duke Daleeny…!” gli batté quindi due colpetti sulla spalla stessa e lo lasciò
finalmente da solo.[4]
Marlowe
emise un respiro profondo e si diresse alla sua scrivania. Qui giunto si versò
un cordiale e lo sorseggiò, meditabondo. Watson non smentiva mai quel suo
caratteraccio scontroso, ma lui sapeva quanto in realtà gli fosse amico. E
questo non gli permetteva di mandarlo al diavolo con la sua battuta.
Ma
la cosa che più lo impensieriva, era quanto poco ci avesse impiegato la sua
collega haneokiana a far prendere a Lisa la sua decisione. Soddisfacendo in
pieno la sua richiesta, quella ragazza eccezionale aveva infine rinunciato a
Seya e aveva scelto Alan!
Adesso
quest’ultimo non aveva più ragioni per tergiversare. Come Lisa gli aveva detto
poco prima, ora la palla era decisamente sua!
***
“Sei
proprio sicuro di volere andare a scuola?”
“Sì,
papà. Credimi, mi sento abbastanza in forma!”
“Se
insisti, va bene. Ma allora ti accompagno in automobile e poi ti farò venire a
prendere!”
“Ma
non è necessario!”
“Sì,
invece: se ti sforzi troppo, avrai senz’altro una ricaduta!”
L’ispettore
Asuka rimase inflessibile su questo punto, anche se avrebbe preferito che il
figlio si prendesse almeno un altro giorno di riposo. Ma capiva che a spingerlo
a tornare a scuola non era solo la sua ben nota diligenza, ma anche il
desiderio di rivedere la sua compagna Haneoka!
La
sera precedente, a cena (per non affaticare il figlio convalescente avevano
ordinato qualcosa di pronto, dal momento che il padre non sapeva cucinare) il
buon Heiji aveva preteso che Alan gli raccontasse per filo e per segno cosa gli
fosse successo la sera precedente… e il ragazzo, pur cercando abilmente di non
rivelare troppi particolari, aveva comunque dovuto dirgli che, dopo aver
mancato ancora una volta la cattura di Seya pur avendone sventato il colpo,
aveva accompagnato Rina a casa sua ed era poi stato sorpreso dal temporale
rincasando a sua volta. Mentre stava passando, ormai fradicio e febbricitante,
davanti alla casa di Lisa, si era imbattuto “casualmente” proprio negli Haneoka,
che stavano rientrando dopo essere stati fuori a cena. Vedendolo in quello
stato, avevano naturalmente insistito per ospitarlo e, a questo punto, Alan
aveva spedito al padre quell’SMS di avvertimento, che - in realtà - Lisa stessa
aveva digitato sul suo telefonino, trovatogli nella tasca dei calzoni; mentre
lui - già privo dei medesimi - era appena passato dallo svenimento al sonno!
La
storiella era un po’ macchinosa, ma era sembrata reggere. In un primo momento
James Watson aveva pensato di raccontare che il suo assistito si era fermato a
dormire dai Takamya… ma il collega della Neuro aveva risposto picche: guai se
l’ispettore, in seguito, si fosse casualmente informato presso il sindaco!
Ad
ogni buon conto, la ragione principale per cui Alan aveva rinunciato a restarsene
a letto (come avrebbe invece desiderato il capo dell’Immunitaria Parker) era il
timore che le sue due “pretendenti” (ormai burocraticamente definite principali) venissero - certo più su
iniziativa della bionda - proprio quella mattina ai ferri corti davanti a tutta
la classe, per l’indubbia grande gioia di un certo Sergio Mantano!
Da
quando quel giornalista da strapazzo si
era messo a dirigere il giornale della scuola, il Saint Paulia Times era diventato quasi un foglio scandalistico e
quel maledetto arrivista avrebbe sicuramente pagato oro per assistere a una
scena del genere!
No,
no… rischio di ricadute o meno, la miglior cosa da fare era impedire un fatto
del genere con la sua stessa presenza. Era anzi ancora meglio prevenirlo
prendendo da parte (una alla volta, s’intende!) quelle due testoline calde per
raccomandargli di mantenersi riservate!
Alan Asuka era perfettamente consapevole che quelle due deliziose “caterpillar” gli avrebbero lasciato un tempo piuttosto limitato per prendere la fatale decisione. Ma il responsabile della sua Neuro era altrettanto conscio della necessità di far guadagnare al C.R. di Haneoka quei 273 punti che lo separavano da quello della rivale… perché, solo dopo che il punteggio di Rina fosse stato decurtato di 200 punti in virtù del blocco preferenziale, quel benedetto ragazzo avrebbe trovato il coraggio di dire alla nipote del sindaco che lui poteva offrirle soltanto il suo affetto e la sua riconoscenza, in quanto aveva definitivamente scelto di ricambiare l’amore della ex “nemica”…!
[1] Sicuramente non a Lisa… quando vidi come s’era combinata nell’ultima puntata della serie, rimasi inorridito! Credo che l’unico personaggio femminile che ci abbia veramente guadagnato da un taglio di capelli sia stata Akane Tendo. E non perché non sia carina (Ranma mendax) ma proprio perché la chioma lunga “bambolizzava” eccessivamente la sua femminilità.
[2] Il capo della Neuro si riferisce all’intenzione che il
collega della Cerebrale aveva espresso nel capitolo 20.
[3] I cognomi delle amiche Kyoko e Ryoko me li sono chiaramente inventati, poiché nella storia non se ne fa alcun cenno. Il punteggio di Lisa, dopo il primo bacio seguito al risveglio di Alan nel suo letto (capitolo 23) che l’aveva portato a 1010 punti, ha oscillato fra ulteriori manifestazioni d’affetto e “tiri mancini” come lo “smascheramento” del capitolo 24, fino a stabilizzarsi alla quota che vedete. Il punteggio di Sayaka è calato invece di 200 punti quando quello di Lisa lo aveva raggiunto mentre lei si baciava con Alan, in virtù del “blocco preferenziale” goduto dal C.R. di Haneoka, evidenziato dal simbolo del lucchetto. Il punteggio di Rina è invece ancora quello raggiunto la sera del mancato furto di Seya alla pinacoteca. Infine, il relativamente (basso) punteggio attribuito a Mara Minori (la novizia della cappella) è dovuto principalmente al rispetto provato dal ragazzo per la sua veste religiosa.
[4] Duke F. Daleeny era lo sfortunato responsabile della Neuro di Kyosuke Kasuga, il protagonista di Kimagure Orange Road. Come narrato nel lungometraggio Voglio tornare indietro (Ano Hi Ni Kaeritai) del 1988, dopo avergli confessato il suo amore, Madoka Ayukawa aveva dato al ragazzo l’aut-aut: o lei o la sua amica! Incapace di piantare ad Hikaru Hiyama un coltello nel cuore, Daleeny era rientrato quella sera stessa nel suo alloggio, aveva redatto una lettera per il suo Coordinatore (K1) deplorandosi per non essere stato in grado di fare il suo dovere, anche nei confronti di entrambe le ragazze… dopodiché, si era tragicamente suicidato! Come prescrive il Regolamento Biologico, qualora il capo della Neuro venga improvvisamente a mancare, le sue funzioni vengono temporaneamente assunte dal responsabile della Cerebrale. Jonas Marcus - l’elemento in questione - che idolatrava l’ex teppista quanto detestava la sua migliore amica, ebbe così modo di prendere in mano la situazione, con le conseguenze che tutti i fan della serie animata hanno appunto potuto vedere attraverso le scene del film.