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Autore: November Rain_    03/02/2014    1 recensioni
Qual è il modo migliore per migliorare il proprio inglese se non passare l'anno Inghilterra? Beh, oltre ad apprendere nuove cose si fanno ovviamente nuove conoscenze e quest'ultime non sono sempre piacevoli, ma bisogna comunque cercare di lasciar perdere e andare avanti, no?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 24
Sveglia.
 

Stavo iniziando a sentire delle voci che si facevano sempre più vicine, non capivo le parole, ciò nonostante mi sembravano famigliari. Improvvisamente tutto cessò.
Qualcosa però mi fece tornare a galla, la voce iniziava a farsi sempre più chiara, era bellissima, stava cantando. Quella voce. Sapevo benissimo a chi appartenesse, nella sua voce c'era tristezza, volevo riuscire con tutto il cuore a capire le parole, così mi sforzai.

Don't wanna be without you

But it makes this harder
And the tears stream down my face

If we could only turn back time

You know I'll be
Your life, your voice your reason to be
My love, my heart
Is breathing for this
Moment in time
I'll find the words to say
Before you leave me today.

Furono quelle le uniche frasi sparse che riuscì a capire. Mi sentì mancare l'aria nel realizzare il senso di quelle parole. Dovevo aprire gli occhi, ora.
Riuscì ad aprirli in due fessure, ed eccola lì la sagoma del ragazzo che cantava. Non feci caso ad altro se non a lui. Affianco ad esso, si trovava un posacenere strapieno di sigarette consumate.
Aprì di più gli occhi per osservare meglio, ma in quel momento si girò e il mio sguardo incontrò il suo.
Quegli occhi, che io amavo, erano tristi, circondati da delle grandi occhiaie per la stanchezza e rossi, come se non avesse fatto altro che piangere. Nel momento in cui realizzò che ero sveglia sgranò gli occhi, si mosse in avanti verso di me titubante, era insicuro, ciò nonostante continuò ad avanzare.
Si appoggiò sul mio petto iniziando a singhiozzare. Tutto mi rivenne in mente: lui con quell'altra. No, non doveva continuare così.
«Zayn» mormorai piano con poche forze «Vattene» ripresi dopo aver preso un sospiro profondo.
Lui alzò lo sguardo incrociando nuovamente il mio. Era distrutto, non riuscivo a tenere il suo sguardo, odiavo vederlo soffrire, così distolsi lo sguardo ed aspettai.
Si passò una mano sugli occhi ed annuì rialzandosi. Posò le sue labbra sulla mia fronte e si avviò alla porta sussurrando qualcosa che mi sembrò un “aspetterò”, tirando poi fuori il cellulare dalla tasca.
Non potei non guardarlo un'ultima volta di spalle.
In realtà era l'unica persona che avrei voluto al mio fianco, ma se mi ritrovavo in quella situazione era per colpa di ciò che avevo visto. Ciò che avevo scoperto.
Poco dopo nel corridoio avvertì dei rumori, non erano dei passi, ma più una corsa.
Harry corse fino alla mia camera e non appena entrò mi guardò sorridente.
«Finalmente ti sei svegliata» affermò avvicinandosi al mio letto, sedendosi accanto.
«Perché da quanto ero così?» chiesi ingenuamente.
«Quasi tre giorni» rispose lui carezzandomi la mano.
«Davvero? A me sembrava di aver appena chiuso gli occhi» dissi.
«Tra poco arriveranno tutti, ne sono sicuro. Za» si bloccò su quel nome «Sì insomma, saranno stati avvisati tutti» concluse evitando di nominare il suo amico.
Sorrisi leggermente «Harry, non mi da fastidio se lo nomini. Tranquillo...»
«Sicura?» chiese aggrottando le sopracciglia.
«Sì» confermai.
«Ma allora perché l'hai mandato via dalla stanza?» domandò confuso.
«È meglio per entrambi» risposi dopo aver pensato.
Lui annuì e terminò li il discorso, forse per non farmi pensare e distrarmi.
Ovviamente dopo l'arrivò del riccio, si presentò il medico per controllare le mie condizioni. Per fortuna andava tutto bene, però decisero di tenermi in osservazione un altro giorno.
In poco tempo arrivarono davvero tutti.
«Giada!» urlò Eleanor camminando a grandi passi facendo il suo ingresso nella camera.
«Ehy» ricambiai il sorriso.
«Ci hai fatti preoccupare!» mi sgridò Lena.
Mentre Daniela si fermò davanti al mio letto, era al telefono con mia madre, la stava rassicurando.
«Dice che vuole sentirti dopo che riposerai un po'» mi avvertì chiudendo il telefono.
«Sono così felice che stai bene!» esclamò Niall abbracciandomi piano.
«Non sai quanto lo sia io» sussurrai cercando di nascondere la tristezza. Infatti non è che stessi proprio bene, mi mancava qualcosa.
«Devi mangiare tanto per rimetterti in forze» ordinò con tono paterno Liam.
«E se non riuscirai a finire tutto il cibo, potrai sempre chiamare me!» si offrì Niall facendo ridere tutti.
Ogni tanto lanciavano occhiate verso la porta, ma non mi davano risposte quando chiedevo che ci fosse lì fuori.
«Meglio portare via questo» sussurrò Louis ad Harry per non farsi sentire da me.
«Cosa?» chiesi io curiosa. Avevo un radar al posto delle orecchie.
«N-nulla» balbettò Louis, colto alla sprovvista.
Harry tuttavia prese il posacenere, così capì che si stavano riferendo ad esso.
«No, lascialo lì» protestai io.
Lui mi fissò «Sicura?»
Mi limitai ad annuire. Era sicuramente di quel maledetto ragazzo, però non mi sentivo di lasciarglielo portare via, era l'unica cosa sua. Che cretina che sono a ragionare in questo modo, però proprio non potevo lasciarglielo fare.
«Dovete andare via» li informò un'infermiera facendo il suo ingresso «La paziente ha bisogno di riposo, se ci sarà bisogno di qualunque cosa, verrà informato il ragazzo qui fuori» annunciò.
I ragazzi sbuffarono.
«Ti sei appena svegliata e già dobbiamo andare...» si lamentò Louis.
«Appena uscirò recupereremo il tempo perso» risposi facendogli l'occhiolino.
«Ci contiamo!» disse Hanna lasciandomi un bacio sulla guancia.
«E dovrai divertiti» mi ammonì Niall.
«Ma sempre nei limiti consentiti» aggiunse Liam.
«Dai, ora andiamo» affermò Lena.
«Tanto messaggeremo» mi rassicurò Daniela.
«Starò bene, tranquilli» borbottai.
Dopo i baci e gli abbracci dei ragazzi, arrivò il turno di mio fratello.
«Domani parleremo di tutto, ok?» chiese.
«Ok» risposi senza chiedere spiegazioni su quel tutto.
«Verrà sicuramente anche mamma, non vede l'ora di vederti sveglia» confessò abbracciandomi.
«Dalle un bacio da parte mia» gli ordinai ricambiando l'abbraccio.
«Ovvio» rispose salutandomi con la mano dalla porta.
Così mi ritrovai sola, in quella stanza triste. Mi girai su un fianco, verso la finestra per guardare fuori.
Io odiavo gli ospedali, non li ho mai sopportati ed ogni volta che mettevo piede dentro uno di essi sentivo il ribrezzo. Ma ora stavo io li, dovevo sopportarlo un giorno e basta, dai alla fine cos'è un giorno? Passa velocemente, no?
Mi sentivo a disagio, come se qualcuno mi stesse osservando dalla porta. Mi girai per controllare e mi sembrò di vedere Zayn lì, fuggire prima che potessi vederlo.
Dovevo essere messa abbastanza male per immaginare una cosa del genere, era meglio riposare.
Mi misi comoda e chiusi gli occhi, scacciando via tutti i brutti pensieri e ricordi, così mi addormentai nel modo più tranquillo possibile. "Chissà che stava facendo Zayn in quel momento" fu il mio stupidissimo ultimo pensiero.





 

Ciao bella gente!
Ecco qui il risveglio della nostra Giada!
So che il capitolo non è molto lungo, ma 
preferivo andare avanti con la storia quindi....

Eccolo qui! Grazie per la lettura x

 
  
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