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Autore: _joy    04/02/2014    7 recensioni
"... Tu sei giusta per me. E io ti voglio per me. In modo egoista, folle e assolutamente deciso. Non voglio nessun’altra. Non sceglierò mai nessun’altra. Voglio te e solo te. Voglio che tu mi sposi, che passi la tua vita con me. Voglio che invecchiamo insieme. Voglio che tu sia la madre dei miei figli. Voglio tanti figli e voglio crescerli con te. Voglio passare le mie giornate con te al mio fianco, voglio ascoltare i tuoi consigli e voglio studiare con te qualsiasi cosa ti appassioni. E voglio che tu sia accanto a me ogni notte della mia vita, da oggi… alla mia ultima notte"
Cosa accadrebbe se Hermione Granger venisse catapultata a Narnia e incontrasse il principe Caspian? E se quel mondo magico fosse minacciato da un'antica nemica? E se quell'antica nemica fosse legata misteriosamente a Gellert Grindewald? Chi potrebbe salvare Narnia, allora?
[Caspian/Hermione]
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Caspian, Jadis
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache della Grande Magia'
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Hermione era stata baciata solo una volta, nella vita: da Victor Krum.
 
Ed era stato carino.
Krum era più grande, era gentile e lei gli piaceva molto: lo aveva sempre reso chiaro.
Lei non si era innamorata di lui, ma era stato bello essere corteggiata da un ragazzo gentile, che in lei non vedeva l’amica fidata, o la compagna di banco brava che ti serviva per copiare i compiti, o la compagna di scuola precisa, discreta e ottima confidente.
Krum aveva visto Hermione e questo a lei era piaciuto molto.
E la sera del Ballo del Ceppo – la prima serata in cui si era sentita davvero carina e affascinante – lui l’aveva baciata.
E Hermione aveva ricambiato il bacio.
Il suo primo bacio.
Era stato giusto il momento e adatta l’atmosfera, ma nulla di più.
Per questo, lei aveva scoraggiato ulteriori tentativi di lui nei giorni seguenti.
Comunque, il primo bacio c’era stato ed era stato un primo bacio non male.
 
 
Ma “non male” era lontano galassie intere da quello che stava provando ora.
 
Caspian aveva catturato le sue labbra con una voracità che la timida Hermione non pensava neppure esistesse e le aveva preso il capo fra le mani, come per trattenerla.
Come se lei potesse avere la tentazione di spostarsi.
Senza neppure un pizzico di esitazione, la ragazza rispose al bacio: senza riserve, senza pudore e senza paura alcuna.
Quando Caspian si staccò impercettibilmente da lei, ebbe un fremito e passò le braccia attorno alle spalle larghe di lui, stringendolo forte.
Ma il re non si stava allontanando, si era interrotto solo per mordicchiarle dolcemente il labbro inferiore.
A Hermione sfuggì un sospiro e rafforzò la stretta sulla pelle di lui, che era ancora senza camicia.
Fece scorrere timidamente le mani sulla schiena nuda, apprezzando il profilo dei muscoli guizzanti sotto le mani.
Lui gemette, piano, provocandole uno strano senso di euforia al pensiero di essere capace di provocargli piacere solo sfiorandolo.
A quel punto, Caspian dischiuse le labbra e la sua lingua cercò e stuzzicò quella di lei, dapprima dolcemente e poi più audacemente.
E il battito di Hermione accelerò, fuori controllo.
Era stupendo.
Lui  era stupendo.
Rispose al bacio lasciandosi guidare, con la stessa passione di lui.
Quando Caspian la prese tra le braccia, lei gli passò un braccio attorno al collo e fece scivolare l’altra mano sul petto di lui, accarezzandolo con reverenza.
Stavolta, il gemito di lui fu più forte.
La baciò con più fame, con desiderio.
E lei rispose allo stesso modo.
 
Quando si separarono, entrambi ansimavano ma Hermione si sentiva la persona più felice di Narnia, della Terra e degli altri mondi che – eventualmente – potevano esistere.
Aprì piano gli occhi e vide che lui aveva ancora le palpebre socchiuse.
Dolcemente gli sfiorò i capelli con una carezza e gli prese il viso tra le mani.
Stava sorridendo, quando lui aprì di colpo gli occhi, la guardò per un secondo, poi la posò di nuovo sul masso e abbassò lo sguardo, mormorando:
«Accidenti…io…scusami…»
 
Il cuore di Hermione sprofondò.
Scusami?
Per cosa? Per la cosa più bella del mondo?
Che cavolo si doveva rispondere a uno che ti diceva “Scusami” dopo un bacio del genere?
Nessuno dei suoi libri glielo aveva mai rivelato, per cui Hermione balbettò un “Nulla” poco convinto e abbassò lo sguardo sulle sue mani, in grembo.
Seguì un minuto di pesantissimo silenzio, dopo il quale il re fece un cenno poco convinto verso il cavallo, schiarendosi la voce:
«Eh…ehm…se…»
«Hum, sì…» balbettò lei, arrossendo.
 
Stava succedendo qualcosa di terribilmente stupido e sbagliato: cos’era quell’imbarazzo?
E perché mai, per tutte le rane saltellanti, Caspian si era diretto verso il cavallo mollandola lì?
Hermione deglutì e si appellò alla sua forza d’animo per schiarirsi le idee, poi si sollevò in piedi esitante, da sola.
Accennò un passo, ma la caviglia le faceva proprio male, per cui barcollò e si mantenne in piedi a stento.
Il sovrano lanciò un’occhiata alle sue spalle e, vedendola in palese difficoltà, tornò sui suoi passi.
Tese le braccia per prenderla e i loro occhi si incontrarono: quelli di lei colmi di stupore e quelli di lui di imbarazzo.
Entrambi arrossirono, ma comunque lui la sollevò di peso e la portò verso Destriero.
Fece il breve tragitto praticamente in quattro passi: per non tenermi in braccio, pensò lei, sgomenta.
Del resto, lui era ancora a petto nudo.
Evidentemente la consapevolezza che avrebbero cavalcato con solo la stoffa della camicia di lei a dividerli si fece strada in entrambi perché Hermione arrossì come uno dei Fuochi d’Artificio Weasley più rossi e Caspian si affrettò ad infilare il giustacuore, anche se la situazione non cambiava poi di molto, perché aveva comunque le braccia e il petto esposti.
Salì a cavallo, prese le briglie tentando di evitare il più possibile che le sue braccia la sfiorassero e toccò con i talloni Destriero: fu la cavalcata più lunga, silenziosa e difficile di sempre.
 
*
 
Eppure il viaggio di andata era stato così piacevole.
Hermione ormai era passata dallo stupore, allo sgomento, alla rabbia più fosca.
Come osava quel cretino trattarla così?
Buon per lui che non aveva la bacchetta, perché come minimo gli avrebbe lanciato una Fattura Orcovolante.
Come osava baciarla come un assetato che cerca l’acqua e poi ignorarla così?
Era idiota, allora!
Certo, era un maschio… quando mai i maschi facevano cose razionali?
Ma perché lei incappava sempre in degli idioti cerebrolesi?
Ma perché era entrata in quel dannato armadio, era finita a Narnia e aveva conosciuto quello stramaledettissimo re?
Perché, perché, perché?!
 
 
Caspian non stava meglio di lei.
Cercava di ignorare il fatto che il fianco di Hermione premeva contro il suo petto nudo praticamente ad ogni passo del cavallo… ma come faceva ad ignorare il fatto che lei sedeva tra le sue gambe aperte?
E poi aveva un profumo così tentatore… ma lo aveva sempre avuto?
Sospirò e gli caddero gli occhi sul profilo del seno di lei.
Dannazione.
Fissò subito la strada, ma sentì una contrazione al basso ventre.
Ma che diavolo gli stava succedendo, per Aslan?
Lui non era tipo da baciare una donna preso dalla passione e poi sentirsi in colpa come uno scolaretto imbelle.
Che poi, aspetta… quale passione?
Si stava parlando di Hermione!
Le lanciò una cauta occhiata e quello che vide gli provocò una stretta al cuore.
 
Lei gli piaceva.
Gli sembrava davvero molto, molto carina, con quei capelli ribelli, il nasino dritto e le lentiggini.
E quelle labbra carnose.
No, no, aspetta.
Ma da quando era così carina?
Quando si era trasformata da spiritoso folletto studioso in quella ragazza che gli sedeva in grembo, così femminile, così….desiderabile?
Accidenti a Cornelius che gli aveva instillato idee folli in testa!
Non che lui fosse suggestionabile, chiaro: i suoi consiglieri cercavano da tempo di spingerlo verso Lilliandil e lui aveva sempre reagito come un pezzo di marmo… e ora? Che diavolo gli succedeva?
Solo a sfiorare Hermione si sentiva avvampare.
Desiderava baciarla di nuovo, stringerla, toccarla.
Toccare la pelle di lei, sfilarle gli abiti.
Il re chiuse gli occhi e trattenne un’imprecazione.
Che aveva combinato?
L’aveva vista lì, così assorta e concentrata, e l’aveva colto un desiderio folle di baciarla.
E non aveva aspettato di analizzare la cosa: si era tuffato subito su quelle labbra invitanti.
Lui, che non desiderava una donna da quando aveva visto Susan Pevensie per la prima volta.
Lui, che aveva rifiutato donne dal momento della sua salita al trono.
Che si innervosiva solo a sentire la parola “matrimonio”.
 
Calmati, non c’è niente di male a desiderare una donna – si ripeté.
Quello era poco ma sicuro.
Certo, magari poteva sorgere il dubbio su come mai, tra tutte e compresa la sfolgorante Lilliandil, lui all’improvviso si ritrovava ora con il fiato corto, di fronte a quella che, a colpo d’occhio, gli era parsa una bambina.
Per Aslan, sto impazzendo!
 
 
Mai la vista di Cair Paravel fu più gradita, a nessuno dei due.
Ovviamente, per la legge della fortuna, c’erano un sacco di persone riunite nel cortile al momento del loro arrivo, che poterono ammirare il re mezzo svestito, la strana ragazza arrivata da un mondo lontano zoppa e irascibile e un cavallo affaticato.
Lilliandil, affascinante in tenuta da amazzone, osservò con occhi sgranati Caspian scendere da cavallo con un viso a dir poco scuro e – cosa ben più rilevante – senza la camicia; sollevare dalla sella una Hermione che guardava ostinatamente da un’altra parte e passarla tra le braccia di uno stalliere.
A quel punto sì che lei gli rivolse un’occhiata di sommo disprezzo.
Poi girò il capo, naso per aria, e non rispose nemmeno a una frase del re.
Lo stalliere la portò in braccio nel castello e la stella si mordicchiò nervosamente il labbro.
Aveva sperato di convincere Caspian a cavalcare con lei, ma chiaramente la maledetta piccola intrigante era arrivata per prima ed erano stati fuori, insieme, per buona parte del giorno.
C’è da dire che non sembravano essersi divertiti molto, a giudicare dalle loro facce… che però non spiegavano come mai lui era mezzo svestito.
Lilliandil non era stupida e sapeva di non potersi permettere di affrontare il sovrano sull’argomento.
Soprattutto, non mentre lui imprecava contro gli stallieri, gli aiutanti, il cavallo e ogni persona che gli passava anche solo davanti.
Rimase quindi al suo posto, sorridendo speranzosa all’indirizzo del sovrano quando questi salì le scale di accesso al castello, ma tutto ciò che ottenne in risposta fu un secco cenno con il capo.
Represse un ringhio di rabbia e, una volta che lui fu sparito, si rivolse mielosamente a una delle serve, chiedendo a voce ben udibile che fosse preparato un bagno al suo caro sovrano, che amava tanto le attenzioni premurose di tutti loro.
La servetta sorrise, rapita da tante premure d’amore, e Lilliandil ringraziò con tono zuccheroso.
Poi, andò a cercare di scoprire che diavolo era successo tra Caspian e la ragazzetta dai capelli crespi.
 
Ma fu inutile: Caspian si chiuse nelle sue stanze, rimandò indietro il pasto e rifiutò di vedere chiunque.
A trovare Hermione, invece, andarono il dottor Cornelius, Tartufello, Cora e un medico di corte.
L’unica cosa che Lilliandil riuscì a sapere fu che l’intrigante sapientona si era storta una caviglia, ma non era nulla di grave.
Peccato – pensò, stizzita  – se si fosse rotta una gamba, almeno non sarebbe venuta al ballo del Solstizio d’Estate. Invece me la ritroverò anche lì, ci scommetto.
 
 
Non che il ballo fosse tra i pensieri di Hermione, al momento.
 
La caviglia non era rotta, ma era l’unica buona notizia.
Tartufello le portò delle bacche e le fece tanta compagnia strepitando: normalmente, lei lo avrebbe molto apprezzato, ma in quel momento era talmente furiosa e delusa che le dava solo ai nervi.
Si impose comunque di sorridere e ringraziare, ma tra le domande preoccupate di Cornelius, i rimproveri di Cora e le esclamazioni del tasso rischiò seriamente di esplodere come uno Schiopodo Sparacoda e incenerire tutti.
 
Caspian non venne neppure a vedere come stava e questa fu la delusione peggiore.
Quando, finalmente, la lasciarono riposare tranquilla lei si lasciò cadere tra le lenzuola e rimuginò sul comportamento di lui.
Ricordava il suo stato d’animo al momento del suo arrivo a Narnia, ma Ron sembrava talmente lontano, talmente ragazzino se paragonato a Caspian, che le venne quasi da ridere.
Se quella era delusione… no, questa sì che lo era.
E pesante, anche, ma lei cosa poteva farci?
Certo che era brava con i libri e tutto, ma con i ragazzi era proprio negata.
Nemmeno sapeva come aveva fatto ad attrarre il re al punto che lui l’aveva baciata, ma tanto era già scappato, quindi a che pro porsi la domanda?
Complimenti, Hermione.
Una E in conquista amorosa.
 
 
Nelle sue stanze, Caspian percorreva a grandi passi il suo salotto, come un leone in gabbia.
Non voleva mangiare, non voleva dormire, non voleva vedere nessuno e tantomeno voleva il bagno che gli aveva ordinato Lilliandil.
Chi accidenti credeva di essere, quella, per ordinare qualcosa per lui?
Sua moglie?
Bè, si sbagliava di grosso.
Tanto per dirne una, l’unica emozione che gli suscitava la stella era il desiderio di torcerle il collo… un desiderio ben diverso da quello che lo aveva messo sottosopra per quella ragazzetta testarda, impulsiva e simpatica che probabilmente era in camera sua, al momento.
Magari a letto, magari senza vestiti.
Caspian si buttò sul divano, per rialzarsi subito e ricominciare a camminare.
Cosa voleva?
Facile rispondere, anche troppo.
Voleva Hermione.
Per fare cosa?
Bella domanda.
Per sapere come stava.
Per guardarla.
Per capire cos’era quello strano fermento nel petto che gli provocava.
Per baciarla di nuovo.
 
Imprecò ad alta voce.
Molto meglio evitare di vederla, decisamente.
 
 
***
Buongiorno!
Ve lo aspettavate? Dite la verità: no, eh?! ;)
Scusate per il ritardo nell'aggiornamento: so che di solito posto di lunedì, ma avendo aggiornato venerdì scorso, ieri mi sono dedicata all'altra storia che sto scrivendo al momento
e che si intitola "Nothing Else Matters" (Ovviamente fandom Ben Barnes, per chi volesse darci un'occhiata:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2402160&i=1 ).
Mi resta solo da ricordavi la mia pagina Facebook (https://www.facebook.com/Joy10Efp), dove presto potrete vedere in anteprima il vestito per il Ballo del Solstizio che indosserà Hermione (non dimenticate che c'è un ballo alle porte!!), grazie alla bravura della mia gemella astrale, Susan!! <3
Buona lettura,
Joy

   
 
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