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Autore: Clacli The Dreamer    04/02/2014    1 recensioni
Questa che sto per raccontarvi è la storia di una ragazza,una ragazza dall'atteggiamento sicuro e deciso,una ragazza che è pronta ad affrontare qualsiasi cosa pur di difendere il suo onore e la sua famiglia....ma soprattutto questa è la storia di una ragazza che ha perso la capacità di sognare ad occhi aperti e fantasticare.Una cosa terribile a parer mio!.Come mai le è successo ciò,vi starete chiedendo voi.Beh,per scoprirlo perché non aprite la pagina e leggete?
Una storia ricca di amore,passione,fantasia e amicizia attende solo voi!
Allora?Cosa aspettate?
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Salve a tutti!Io sono Clacli Frost,frequento la seconda media,ho 11 anni e mezzo (visto che 12 li compio a febbraio) e questa è la mia prima storia in questo fandom,quindi siate buonini...per favore!
Vabbè,dai sto dando fastidio e quindi io vi lascio col dirvi che aspetto delle vostre recensioni,buone o cattive che siano,mi raccomando!
Ci vediamo dentro!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                 Capitolo due 

                                                                L'INCIDENTE 

                                                               (Seconda Parte)                                                               


Avril e Lucy Forester ormai avevano finito la cena da almeno una mezz'oretta e in quel momento si trovavano sul divano davanti alla televisione a vedere il film preferito di Avril 'Ribelle the brave'.La piccola non sapeva perché l'affascinava tanto quel film,le piaceva e basta,in particolare modo la protagonista.
-Quando sarò grande diventerò come lei-disse ad un tratto-si,diventerò forte e coraggiosa come questa ragazza!-
La zia sorrise dolcemente mentre accarezzava i bei capelli della nipotina.
-Oh,su questo non ho dubbi tesoro-concordò-Già,diventerai proprio come la nostra Merida*-
Avril si gonfiò il petto e si alzò dal divano,prendendo la sua spada giocattolo.
-Combatterò contro i cattivoni e salverò il mondo-affermò mentre faceva roteare,in modo abbastanza goffo,il giocattolo-E poi mi sposerò con un bel principe e diventerò principessa!-
La piccola ebbe appena il tempo di finire la frase che,inciampando sui suoi stessi passi,cadde a terra con un piccolo tonfo.
La zia rise mentre si alzava dal divano per aiutare la sfacciata nipotina,che intanto aveva fatto un piccolo broncio ed incrociato le braccia al petto.
-Ne sono certa Vostra Maestà,ma ora è il momento di recarsi nella sua regale camera a fare un bel meritato riposino-ridacchiò Lucy prendendo in braccio la bambina e salendo le scale che portavano alla sua camera.
-Signorina  Lucy,lei non dovrebbe darmi ordini-disse Avril con aria di superiorità-Io dovrei darli a voi-
La zia sorrise dolcemente alla risposta della bambina e,con la mano libera,aprì la porta della sua camera.Appena dentro poggiò con delicatezza Avril sul letto e le rimboccò con cura le coperte.
-Ma io non ho sonno,zia!-si lamentò la bambina-non posso restare sveglia ancora un po'?-
La nominata ridacchiò e diede alla bambina un bacio sulla fronte.
-No,piccola diavoletta.È tardi e tu devi riposare-disse-e poi scommetto che muori dalla voglia di fare bei sogni-
La bambina sbadigliò assonnata e si stropicciò gli occhi con il dorso della mano destra.
-Si,forse hai ragione,zia-affermò-Buona notte,allora-
La donna sorrise ancora una volta e diede un bacio sulla guancia della nipotina.
-Buona notte,tesoro-sussurrò-e sogni d'oro-
Fece per andarsene quando la voce della bambina la fermò:
-Zia..-disse
-Si?-
-Quando mamma e papà tornano....mi potresti svegliare?-domandò la bambina tra uno sbadiglio e l'altro.
Il volto di Lucy si oscurò per un attimo e poi parlò:
-Certo,tesoro.Ora dormi-
Detto questo la donna spense la luce della camera e chiuse la porta dietro di se.Fatto questo scese le scale ed arrivò al piano di sotto.Dopodiché si lasciò cadere sul divano con la testa tra le mani:a dir la verità anche lei si stava preoccupando per sua sorella e suo marito.Sembravano essere scomparsi nel nulla.
Lucy sospirò e si alzò dalla sua posizione seduta per andare davanti alla finestra:fuori era tutto ricoperto di neve,ma ormai la bufera si era calmata.
La donna appoggiò la fronte contro il vetro,quando all'improvviso il campanello della porta suonò,facendola sobbalzare.
"Chi sarà mai a quest'ora?"si chiese tra se.
Il campanello suonò ancora e Lucy fu costretta ad aprire,rivelando un uomo bruno con la barba,che indossava l'abbigliamento di un poliziotto.
La donna si sentì stringere il cuore alla vista,intuendo che qualcosa non andava.
-Cosa...cosa la porta qui,signore?-chiese con voce tremante.
L'uomo si tolse il cappello rivelando una testa pelata.
-Lei è la signorina Lucy Forester,parente di Amanda Forester e William Mc dover?-chiese l'uomo con voce autorevole e calma.
-S-si sono io-rispose con cautela la donna-È successo qualcosa?-
L'uomo la guardò per un lungo attimo e poi parlò:
-Sfortunatamente si,signorina-disse.Lucy si sentì mancare un battito-Vede....è stata trovata l'auto dei signori Forester sul fondo dell'autostrada che conduceva alla piccola cittadina di Manor,ma i loro corpi non sono stati ritrovati.Io e i miei colleghi supponiamo che,per via del ghiaccio sull'asfalto,l'auto sia scivolata ed abbia perso il controllo.Mi dispiace,signorina.-
Il cuore di Lucy saltò un paio di battiti mentre lei si metteva le mani davanti alla bocca,cercando di trattenere i singhiozzi.
-No,n-no.Non-non può essere-mormorò tra le lacrime.
-Lo so,signorina.È una perdita terribile.Non sa quanto io sia dispiaciuto.Riguardo alla bambina,resterà sotto la sua tutela.Ancora una volta mi dispiace e...arrivederla-
Detto questo l'uomo si rimise il cappello,fece un piccolo inchino e se ne andó.
Lucy chiuse la porta dietro di se e si lasciò scivolare fino a terra.Dopodiché avvolse le braccia  intorno a se e il suo corpo fu scosso dai singhiozzi.
Quello che la zia non sapeva però era che Avril Forester aveva assistito a tutta la scena,dietro un muro.
Gli occhi della bambina si riempirono di lacrime,ma se le asciugò con rabbia e corse fino alla sua stanza.
Lucy alzò la testa sentendo dei passi che salivano le scale di fretta e furia.
-Avril...-mormorò-....ha sentito tutto-
Senza perdere tempo la donna si alzò in piedi,corse su per le scale e spalancò la porta della stanza della bambina:questa si trovava sul letto con il viso immerso nei cuscini e il suo corpo era scosso da acuti singhiozzi.
Lucy non perse tempo e prese la bambina in braccio che,con sua immensa sorpresa,si divincolò dal suo abbraccio e si alzò in piedi.Il viso era ricoperto di lacrime e nei suoi occhi si leggeva tristezza,disperazione e rabbia.
-Non mi toccare!-urlò la bambina-hai detto che sarebbe andato tutto bene,hai detto che mamma e papà sarebbero tornati a casa non appena si fosse calmata la bufera.E invece adesso sono morti!Morti zia!Non li rivedrò mai più!Mai più!-
La zia si avvicinò piano alla bambina e l'abbracciò una volta di più.In quel momento però Avril non resistette:immerse il viso nel petto della zia e pianse mentre quella  le accarezzava dolcemente i capelli.
-Shh...shh,tranquilla tesoro,tranquilla-sussurrò-hai ragione,è stato uno shock anche per me.Ma lo sai dove sono adesso mamma e papà?-
La bambina scosse la testa in segno di diniego e la zia sorrise tristemente.
-Allora te lo dico io.Vieni,siediti vicino a me sul letto-le propose sedendosi sopra il materasso 
La bambina fece come le era stato detto e,dopo aver tirato su col naso,si unì alla zia che la tirò a se e le accarezzò i capelli.
-Adesso mamma e papà si trovano in un posto bellissimo,circondati da tanti angioletti-incominciò Lucy-questi angioletti gli stanno donando nuovi abiti tutti colorati!Viola,rossi, rosa ecc.Ma  soprattutto gli stanno donando una nuova vita,un nuovo inizio.E sai cosa vorrebbero mamma e papà in questo momento?Vorrebbero che tu sia felice,Avril e se tu non sei felice loro non lo sono...ma se invece tu credi in loro e rimani così come sei allora riceveranno la libertà eterna.Hai capito adesso?-
La bambina annuì e sbadigliò.
-si zia,ho capito.Ma devo dirti una cosa-disse guardando Lucy negli occhi.
-Si,tesoro.Dimmi tutto-
-Non riuscirò mai più ad essere la stessa-
Lucy sbarrò gli occhi verdi come il prato e,prima che potesse obbiettare,la bambina si era addormentata e russava pesantemente.
Con un sospiro la zia l'appoggiò sul letto e le rimboccò le coperte,dopodiché le diede un bacio sulla fronte.
-Lo so,Avril....neanche io-sussurrò.
Poi,dopo un ultimo sguardo alla bimba addormentata,spense la luce e chiuse la porta dietro di se,non notando però la lacrima silenziosa che scivolò lungo la guancia di Avril Forester.
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Merida=protagonista del film "Ribelle the brave"
  
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