Anime & Manga > BeyBlade
Segui la storia  |       
Autore: Lenn chan    28/11/2004    2 recensioni
Una voce attraversa mille anni di storia per giungere fino a lei. E'davvero questo il suo destino? E'davvero questo ciò che vuole? Dove affonda le sue radici quel suo particolare potere? "La risposta...dovrai cercarla in te stessa, e solo quando l'avrai trovata potrai accettarti per quello che sei..." Aveva a che fare con quelle creature ancora prima di sapere della loro esistenza...
Genere: Azione, Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Takao Kinomiya, Max Mizuhara, Kei Hiwatari, Rei Kon, Hilary, Yuri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Arieccome

Arieccome!!! Avevo detto che questo cap sarebbe stato più lungo…e in effetti lo è ma…di poco!! Il problema è che non ho il tempo materiale!! Spero che vi accontenterete lo stesso (ma a noi andava bene anche una riga! Sul serio! nd.tutti) (come siete comprensivi! Sono commossa! nd.me) (non ha capito l’ironia della frase nd. tutti)…grazie a tutti quelli che hanno commentato e scusate se non faccio i nomi ma non me li ricordo tutti, perché tra un sito e un altro ho ricevuto ben nove commy!! Grazie a tutti!!!!! E ora…si comincia…

 

 

Rigirò tra le mani la lettera che aveva ricevuto quella mattina, il colore bianco candido della busta era spezzato dal nero dell’inchiostro in alto a destra sul retro che indicava l’indirizzo a cui era stata spedita la comunicazione. Sul davanti era chiusa da un sigillo portante la sigla della Beyblade Battle Association, ovvero la BBA. L’aprì e ne estrasse il foglio perfettamente battuto al computer facendo scorrere i suoi occhi su quelle poche righe che lo informavano della convocazione. Inarcò le sopracciglia domandandosi come mai il presidente avesse deciso di richiamare le squadre proprio in America mentre un rumore assordante cominciava a farsi sempre più intenso. Gettò uno sguardo fuori dalla finestra, verso il cielo, dove una serie di aerei militari sfrecciavano uno dietro l’altro dirigendosi a nord in direzione della base. Era mercoledì, il giorno delle esercitazioni, e come ogni volta i veicoli dell’aviazione passavano a bassa quota proprio sopra la loro palestra, distanti solo pochi chilometri dalla caserma di Mosca. Tutto sommato, pensò, non sarebbe stato poi così male allontanarsi dalla Russia. Si appoggiò allo schienale della sedia, nell’ultimo campionato di beyblade la sua squadra si era classificata seconda in finale…questa volta sarebbe dovuta andare diversamente. La porta della stanza si aprì con un cigolio costringendo il capitano della Neoborg ad aprire gli occhi e puntarli in quelli dall’altro arrivato; ora che ci pensava doveva ancora riferire la notizia ai suoi compagni.

-E’ arrivata una lettera dal presidente Daitenji- proferì senza entusiasmo. Lasciò scivolare il foglio, accuratamente ripiegato in precedenza, sul tavolo fino al capezzale opposto, quel tanto che permise a Kai di prenderlo in mano e leggerlo. Alzò lo sguardo dalla lettera per rivolgersi a Yuri –Perché proprio in America?- domandò con la sua solita impassibilità.

-E io come faccio a saperlo scusa- si alzò dirigendosi alla finestra. Gli ultimi aerei si stavano allontanando diventando puntini sempre più piccoli nel freddo e azzurro cielo moscovita, almeno per altre tre o quattro ore sarebbero stati in pace, fin quando non sarebbero passati di nuovo. Si voltò, ma il ragazzo che fino a poco prima si trovava con lui aveva già lasciato la stanze per andare chissà dove, sparire e apparire all’improvviso era una delle sue specialità di cui poteva considerarsi maestro. Nessuno riusciva a fargli cambiare idea cocciuto e orgoglioso com’era. Il russo si sedette sul davanzale poggiando la schiena a quella parte di muro che incorniciava la finestra, non facendo caso alla sparizione del compagno, abituato ormai al suo comportamento.

Kai intanto aveva trovato uno spazio tranquillo dove starsene da solo per i fatti suoi, sdraiato sull’erba all’ombra di un albero. Quel giorno faceva particolarmente caldo per il clima primaverile della Russia, era un peccato non approfittarne. Le urla di alcuni bambini lo ridestarono dai pensieri in cui era immerso, si levò a sedere per vedere con i suoi occhi cosa fosse tutta quella confusione; dei ragazzini stavano giocando a beyblade, entusiasmandosi a vedere le loro trottoline scontrarsi l’una contro l’altra. Il russo piegò una gamba al petto e la circondò con un braccio continuando a guardare quei bimbi mentre si divertivano.

Chissà perché Daitenji aveva convocato la sua squadra, quella di Takao, Max e Rei in America solo per comunicargli delle novità riguardo il prossimo campionato, dal momento che avrebbe potuto raggiungere lo stesso scopo informando gli appassionati di questo sport tramite la televisione e i giornali, proprio come aveva fatto negli anni precedenti. C’era qualcosa di strano in tutto ciò…troppo vago per i suoi gusti.

 

Che strano, pensava Rei nello stesso istante mentre rimetteva a posto la lettera nella sua busta, solitamente avvertivano del campionato mondiale di beyblade alla televisione invece quella volta il presidente della BBA chiedeva la loro presenza in America. Forse tra le novità c’era anche quella di non far saper nulla in anteprima anche se la trovava una cosa senza senso…infatti non aveva senso, altrimenti non sarebbero stati convocati nemmeno loro! Portò la lettera con sé ed uscì per cercare i suoi compagni di squadra, non mancava molto a sabato e doveva comunicargli la notizia. Si allontanò dal villaggio, sapeva già dove andarli a cercare; prese la scorciatoia per il bosco risparmiandosi un bel tratto di strada e sbucò in una piccola radura verdeggiante, di cui gli alberi ne tracciavano il perimetro e la nascondevano agli occhi di chiunque non conoscesse quel posto incantevole, dove la squadra dei Baihuzu era solita allenarsi. Scorse i suoi amici sulle rive del laghetto che si apriva nel bel mezzo del prato, immersi nel dolce far niente, rilassandosi sotto la leggera brezza di primavera che portava con sé un profumo di fiori nuovo e delicato.

-Salve ragazzi-

-Ciao Rei!- Mao rispose al saluto, poi curiosa della busta che stringeva nella mano chiese indicandola –E quella?-

-E’ del presidente della BBA-

-Daitenji?- domandò Lai. Rei annuì e gliela mostrò –Siamo convocati insieme ai Bladebreakers Revolution, gli All Stars e la Neoborg in America questo sabato- i due fratelli cinesi si guardarono tra loro sconcertarti poi rivolsero un’occhiata al sedicenne come a chiedere altre spiegazioni, ma il blader si limitò ad alzare le spalle facendogli chiaramente capire che non sapeva altro.  

 

-Telefono, telefono, telefono!- Takao si precipitò giù per le scale della casa non appena l’apparecchio aveva cominciato a suonare incessante.

-Guarda che se lo chiami non viene mica da te- Daichi era comodamente spaparanzato sul divano a trangugiare un pacchetto di patatine e sembrava per niente intenzionato ad alzarsi.

-ZITTO PIDOCCHIO!- urlò esasperato –Piuttosto, potresti anche alzarti e risponde dal momento che sta squillando il telefono!-

-Questa non è casa mia, non posso mica rispondere io!-

-Ah, quando non ti fa comodo non è casa tua! Ma sentilo!- sibilò alzando il ricevitore dell’apparecchio. Quel piccoletto si era stanziato in casa sua senza troppi complimenti, lui non lo aveva di certo invitato eppure adesso se lo ritrovava dappertutto, non si ricordava nemmeno più come era potuto succedere. Sapeva solo che lo avrebbe cacciato volentieri a calci se suo nonno non glielo avesse impedito…era stato anche per un po’ di tempo ospite da Max, quando si trovava ancora in Giappone, e doveva ammettere che durante quel breve periodo aveva sentito la sua mancanza…ora invece lo voleva il più lontano possibile da lui!

-Stai dicendo a me?- domandò allegra la voce all’altro capo del telefono.

-No, no, non dicevo a te…- rispose meccanicamente –Piuttosto…chi sei?-

-Ma Takao! Non mi riconosci?-

-Max! Che piacere sentirti! Come va?-

-Bene, grazie! Hai saputo?- sembrava molto impaziente di rivelargli la notizia. Sul volto del moretto comparve un’espressione interrogativa, a che si riferiva? Stava per chiederglielo ma il biondino lo bruciò sul tempo –Daitenji vi ha convocato qui in America, sabato potremo rivederci!-

-Certo che ho saputo! Me lo ha detto Hitoshi, pare che il presidente debba comunicarci delle novità! Anche se…-

-Anche se?-

-Tu sai perché ci fa venire fino negli U.S.A? La sede della BBA si trova qui a Tokyo-

-Veramente volevo chiederlo a te- quando sua madre gli aveva dato la notizia che le squadre sarebbero venute a New York gli aveva confessato che anche a lei quella era parsa una stranezza, senza calcolare che poi non si sapeva assolutamente nulla del prossimo campionato di beyblade, non solo le novità ma anche la data d’inizio, mentre solitamente si annunciava in televisione mesi prima.

-Beh…potresti chiederglielo direttamente- propose l’americano. Takao si batté una mano alla fronte –Hai ragione! Perché non ci ho pensato prima? Vado subito, ci vediamo sabato Max!-

-Takao aspetta un…- troppo tardi, ormai aveva già riattaccato. Restò qualche altro secondo con la cornetta in mano, poi sorrise mentre la rimetteva al suo posto –Non cambierà mai!-

-Andiamo Daichi!- afferrò il ragazzino per il colletto della maglietta trascinandolo giù dal divano senza troppi complimenti.

-Ehi, mollami! Si può sapere dove stiamo andando?- chiese divincolandosi dalla stretta del capitano.

-Seguimi senza storie!- spalancò la porta di casa e si trovò davanti Hilary e il professore che li osservavano sorpresi –Dove state andando?- domandò la brunetta.

-Non fare storie ochetta!- ribatté Daichi.

-COME MI HAI CHIAMATO?!- e mollò un pugno dritto dritto sulla sua testa tanto che fu costretto a portarsi le mani sulla parte lesa e massaggiarsela per quanto gli aveva fatto male. Quella ragazza era troppo violenta per i suoi gusti, ma era pur vero che se le andava a cercare lui.

-Da Daitenji- rispose senza far caso alle lagne del rosso che si lamentava per la botta subita.

-Perché vai da lui?-

-Vedi prof…- gli raccontò della telefonata appena ricevuta da parte del loro amico e dell’idea che gli aveva suggerito di andare direttamente dal presidente per chiedergli di persona il motivo di un simile viaggio fino in America. In effetti anche Kappa aveva qualche dubbio a riguardo, gli sembrava tutto troppo strano, nessuno parlava ancora del prossimo campionato di beyblade, e non aveva senso tenere la notizia segreta…

Arrivarono davanti alla sede della BBA, finalmente avrebbero potuto avere qualche informazione in più a riguardo, o almeno questo era quello che pensavano -Mi dispiace ma il presidente non c’è- la segretaria della reception si scusò gentilmente con i ragazzi che a quanto pareva avevano fatto un viaggio a vuoto.

-Vorrà dire che passeremo più tardi-

-Veramente il signor Daitenji è partito questa mattina quindi non credo che lo troverete-

-Cosa? E dove è andato?-

-Probabilmente in America Takao, ti sei dimenticato che sabato dobbiamo andarci anche noi? Sarà andato prima per i preparativi- ipotizzò il professore.

-Veramente so che andava in Grecia prima- gli rivelò la giovane donna al di là del bancone –Ad Atene per la precisione-

-In Grecia?! E che cosa ci è andato a fare?-

-Questo non so dirtelo, mi dispiace-

Takao rimase piuttosto sconcertato, come gli altri del resto. Erano venuti per capire qualcosa in più e si ritrovavano ancora più confusi di prima. Hilary poggiò i gomiti sul bancone tenendosi il mento tra le mani –Ad Atene…- sussurrò a bassa voce, quella città non aveva alcuna relazione con la loro partenza di sabato, o almeno così sembrava all’apparenza…sentì le palpebre farsi d’improvviso sempre più pesanti e un fischio penetrante attraversarle le orecchie. Chiuse gli occhi per poi riaprirli un attimo dopo ma non vide più i suoi amici, non vide più la segretaria, il bancone, la stanza in cui si trovava…non vide più nulla, se non il buio più totale…

 

TO BE CONTINUED…

 

Ora comincio anch’io a fare la bastar inside!!! Eh eh eh…e vi lascio col fiato sospeso!!! Mi raccomando, voglio sapere che ne pensate e la prossima volta mi appunto tutti i nomi così non dimentico nessuno…baci e alla prossima!!!!!!

 

 

 

 

    

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: Lenn chan