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Autore: Everlast98    04/02/2014    1 recensioni
Salve, sono una ragazza di 14anni. Il mio nome è Caterina.Vado in prima superiore. Sono una ragazza semplice, che preferisce un paio di nike ai tacchi, che preferisce un ragazzo dolce ad un ragazzo con i muscoli, che poi, a che servono i ragazzi che hanno i muscoli, ma non il cervello?. Alcuni mi reputano una bella ragazza, ma secondo me si sbagliano. Si sbagliano perché io so di essere grassa. Non sono il tipo di ragazza che dice di essere brutta solo perché vuole sentirsi dire: “No tesoro, sei bellissima.” Io lo penso sul serio. Come avete visto non ho molta autostima. Mi sento una ragazza inutile, che non piace a nessuno. Ho anche delle migliori amiche: Eva, Isabella, Lucia e Martina. Comunque oltre a dirvi che mi odio, che odio il mio corpo, vi dico che amo suonare la chitarra, amo fotografare e soprattutto amo stare con le mie best. Quando sto con loro dimentico tutti i più grandi problemi, si, perché loro anche quando sto male, riescono a farmi sorridere con ogni frase che dicono. Loro sono tutto per me.
SPERO DI AVERVI INCURIOSITI
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Friends sometimes are the first to betray-Back for you'
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Quando tutti se ne furono andati via, Niall entrò nella stanza con un sorriso stampato sulle labbra.
"Amore, i medici hanno detto che per oggi resti qui, ma domani puoi ritornare a casa."mi avviso' Niall.
"Sicuro, non ci credo?!"gli chiesi scettica.
"Come puoi pensare che io possa scherzare su queste cose!? Certo che è vero! Ho finito adesso di parlare con i medici. Non sei felice, potrai ritornare a casa!"
"Certo che sono felice di uscire...però ho un brutto presentimento..."
"Quale?"
"Lascia perdere amore."
"Dai, non mi tenere nascoste le cose!"
"Beh, ecco...posso sembrarti paranoica, ma sento che c'è qualcosa che non va, mi sento strana. Hai visto che i medici vogliono parlare solo con mia madre, sembra che ci vogliono tenere nascosti da qualcosa..."
"Ma cosa dici!?! Ti senti male? Hai sentito però cosa hanno detto i medici, puoi tornare a casa e se, per caso, qualcosa andrà storto ci sarò io al tuo fianco."
"Grazie amore."
"Lo sai che farei tutto per te. Ti amo."
"Anch'io!"

Ad un tratto entrò mia madre e mi disse le stesse cose di Niall. Dopo un po' anche i medici entrarono e iniziarono la solita conversazione che avevo avuto qualche minuto fa con Niall e mia madre. Dicevano che stavo bene, che non c'era niente di grave e che sarei potuta tornare a casa domani. Le parole dei dottori mi tranquillizzarono...speravo solo che fossero vere...forse lo dicevano solo per non farmi agitare e rimanere tranquilla!? Beh, in parte era vero, come potrebbe mai reagire una ragazza di 15anni se venisse a sapere che aveva qualcosa che non andava!? Io pensavo che non la prendesse tanto bene. Almeno speravo che il fatto che domani sarei ritornata a casa fosse vero.

#IL GIORNO DOPO

Mia madre mi portò i vestiti per farmi finalmente ritornare a casa. Mi aveva portato una camicia a fiori color panna che si annodava sulla pancia, un gilet nero, degli shorts di jeans scuri e delle scarpe chiuse nere con il tacco a spillo molto alte. Mi portò anche una borsa nera per mettermi dentro alcune cose che non entravano nella valigia marrone scuro con le rifiniture di pelle beige. Lascia i miei capelli sciolti e uscii finalmente da quel posto. Arrivammo a casa in poco tempo e lì ci trovai mio padre. Non si era degnato di sapere come stavo, di fare una telefonata e di farsi vedere per tutto questo tempo. Sembrava che avesse aspettato questo brutto momento per venirmi a trovare. Scesi dalla macchina e mi diressi a casa, facendo finta di non vederlo.
Papy:"Caterina! Ferma!"

Non l'ascoltai e continuai, per me lui non era più un padre, ma un brutto stronzo che mi aveva mentito per tutto questo tempo. Come aveva avuto il coraggio di raccontarmi tutte quelle stronzate? Come aveva potuto presentarsi qui dopo tutto quello che è accaduto? Queste erano tante delle mie domande a cui non riuscivo a dare risposte. Ero entrata in casa ormai quando sentii una voce familiare. Era quella di una donna. Feci riaffiorare alla mente i miei ricordi e dedussi che quella lì doveva essere quella stronza che l'altra volta aveva cenato con lui.
Io:"Cosa volete da me? Lasciatemi in pace!"
Papy:"Voglio solo scusarmi..."
Io:"Potevi pensarci prima! Potevi venire a trovarmi prima che accadesse tutto questo!"
Alisa:"Dagli almeno il tempo di parlare, no!?"
Come si permetteva di dirmi cosa dovevo fare o no con mio padre!? L'avevo odiata dal primo momento che l'avevo vista. Si chiamava Alisa Ferrari, ma chi diavolo si chiamava Alisa!? Era un nome orribile! Aveva i capelli biondi e boccolosi, come se fosse appena uscita dal parrucchiere, due zaffiri, da far invidia, gli facevano da occhi. Era slanciata e magrissima, proprio come una modella. La maggior parte del corpo era composta da silicone e la vocina stridula che le usciva da quella bocca ritoccata, che sembrava un gommone, era stressante. Insomma la solita puttanella che si trova in giro, ma il suo abbigliamento era molto...semplice e ciò mi sorprese. Maglietta a tre quarti blu elettrico modello pipistrello, jeans stretti e scarpe alte in pelle marrone. Portava una tracolla e in mano aveva un' IPhone ultimo modello. Si sentiva benissimo il suo profumo, assolutamente di marca, che mi stava facendo venire il mal di testa. Si era truccata con poco, ma in modo appariscente: rossetto rosso per evidenziare le sue labbra-gommone, come se ci fosse bisogno, e chili di mascara sulla ciglia. Dopo averla sguadrata da capo a piedi, la mia rabbia aumentò fino a non poterla più controllare.
Io:"Non ho intenzione di starlo ad ascoltare, non mi farò comandare da una come te, quindi fatti i cazzi tuoi!"
Papy:"Caterina! Smettila immediatamente!"
Io:"Io parlo come voglio e se qui qualcuno deve smetterla, quello sei tu! Smettila di fare il falso e sii uomo, accetta le conseguenze del tuo comportamento e lascia vivere gli altri!"

Dopo aver fatto la ramanzina a mio padre, entrai in casa con mia madre. Solo dopo essere entrata in casa mi ricordai di Niall che ci aveva accompagnato fino a qui. Mi catapultai dalla finestra e ciò che vidi fu Niall che scendeva dalla macchina e si dirigeva a grandi passi verso mio padre.

SpAzIo AuTrIcE
Ciaooo a tutti, come state!? Si' ho aggiornato come avevo promesso...credo che ci risentiremo Domenica. Oggi ho saltato un'ora di scuola per assistere al funerale di un prete che abitava a scuola nostra. Con la scuola va tutto bene, ieri sono stata interrogata a Latino e ho preso 7,5 qundi oggi non mi ha chiamato, Arte Immagine non abbiamo fatto niente, in poche parole, Scienze mi ha fatto venire un infarto visto che ha interrogato una ragazza che, in ordine alfabetico, si trova sotto di me ed Inglese tutto apposto...dicamo. Ora passiamo ai rigraziamenti:
-a tutti quelli che hanno recensito;

-a tutti quelli che l'hanno messe tra le preferite;
-a quella che l'ha messo tra le ricordate;
-a tutti quelli che, semplicemente, l'hanno letta.
Ora vado ciaooo.
  
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