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Autore: amnesiaL1996    04/02/2014    2 recensioni
"E la tua ex?" "Caroline? Quella era una stronza totale...ovunque sia, dopo tutto quello che ci ha fatto spero solo che non si faccia viva mai più"
"Guardami" "..." "Baciami"
AU Larry-Ziam, accenni Elounor e Zerrie
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Something Great

Capitolo 1

"The day we met
Frozen I held my breath
Right from the start
I knew that I found a home for my heart..."

Louis ricordava quel parco,nel centro di Doncaster,la piccola cittadina dove era cresciuto,come uno dei primissimi ricordi della sua infanzia.
Ricordava sua madre,addirittura i suoi genitori insieme,che lo portavano a giocare lì nelle domeniche pomeriggio,loro tre e il loro vecchio cane. In effetti,non era neanche sicuro di ricordarsi il suo nome,ma ricordava di certo quanto da piccolo gli era affezionato e quanto aveva pianto per la sua morte e,sinceramente,in belle domeniche di sole come quella non poteva non pensare a quanto sarebbe stato bello passeggiare per il parco con un cane piuttosto che stare seduto su una panchina da solo.
Non c’era tanta gente in giro quel pomeriggio e in quella distesa sconfinata di prato e alberi lo sguardo di Louis venne catturato da una bambina che giocava sull’altalena a pochi metri da lui,piano,quasi avesse paura di cadere se solo avesse provato ad andare un po’ più velocemente.
Era piccolina,non poteva avere più di 4 anni,ed era così adorabilmente carina da sembrare appena uscita da un film o da un cartone animato,con quei lunghi capelli biondo scuro raccolti in due codette basse e disordinate e il visino di porcellana che,insieme con le sue ballerine coi fiocchetti e il suo vestitino rosa pallido,la facevano sembrare una bambola da collezione.
Sotto il suo sguardo intenerito la bambina scese attentamente dall’altalena,sforzandosi visibilmente per tendere le punte e toccare terra il meno bruscamente possibile,e prese a correre sul vialetto in ghiaia verso qualcosa,o qualcuno,con un gran sorriso.
Sorriso che durò molto poco perché,arrivata proprio di fronte alla panchina dove stava seduto Louis,la piccola inciampò in qualche sassolino e cadde.
Si rialzò subito,ma quando Louis si sporse,un po’ preoccupato che si fosse fatta male,vide il suo visino e i suoi occhi,grandi e verdi ora che la vedeva da vicino,già pieni di lacrime mentre,inginocchiata tra la polvere,la gonna aperta tutto intorno a lei,si teneva con una mano l’altro polso,che probabilmente aveva sbattuto nella caduta.
<< Ti sei fatta male? >> chiese dolcemente,alzandosi per avvicinarsi,ma la bimba fece a malapena in tempo ad alzare i suoi occhioni umidi su di lui che una figura si precipitò su di lei,inginocchiandolesi di fronte e prendendole in una mano con delicatezza il polso sottile mentre le asciugava come poteva le lacrime dal viso con l’altra.
<< Piccola,cosa ti sei fatta? >> chiese con apprensione e nel sentire quella voce così amorevole a Louis ci volle circa un secondo per realizzare che la figura non era la madre della bambina,come aveva immaginato senza guardarla,ma un ragazzo.
Un altro secondo soltanto e si accorse di quanto dannatamente bello fosse,lunghi riccioli scuri che gli scivolavano sulla fronte e occhi verdi,viso morbido e quasi infantile,quasi senza neanche un accenno di barba,fisico tonico e visibilmente allenato,sebbene molto magro per la sua altezza,anche attraverso il cappotto che lo ricopriva. Doveva avere all’incirca la sua età,forse un paio di anni in meno,e Louis era davvero straordinariamente affascinato dal modo in cui i suoi occhi scrutavano il volto della bambina con apprensione e amore puro,come se tutta la sua vita dipendesse dalla felicità di quell’esserino di fronte a lui.
<< Mi fa male il polso… >> mormorò la piccola,tirando su col naso e singhiozzando appena e Lou si costrinse allora a riportare lo sguardo su di lei,il cuore che gli si stringeva a quella vista,mentre il bel ragazzo dai capelli ricci l’attirava a sé per stringerla in un abbraccio,pulendola come poteva dalla polvere e prendendola in braccio,alzandosi probabilmente per andare via.
Fu in quel momento che Louis non riuscì proprio a stare zitto e,ripetendosi nella propria testa che lo faceva solo per sapere come stava la piccola e non per parlare con quel ragazzo,facendo un piccolo passo avanti verso i due fece:
<< Va tutto bene? L’ho vista inciampare nella ghiaia… >>
Un secondo e gli occhi di quel ragazzo,sorpresi e non proprio amichevoli,erano fissi su di lui,a scrutare il suo viso con diffidenza.
<< Si certo >> rispose,sempre con quella voce roca e terribilmente sexy,ma ora decisamente più fredda << Ha solo sbattuto il polso,non ti preoccupare >>
E si era già voltato,pronto ad andare senza lasciar aggiungere una parola a quello sconosciuto,quando la piccola si tirò appena su,facendo comparire il suo visino sopra la spalla del ragazzo e chiedendo con quel solito tono curioso che hanno tutti i bambini:
<< Tu chi sei? >>,facendo si che il ragazzo riccio si voltasse e tornasse a fissarlo contrariato,ma allo stesso tempo quasi impossibilitato a non accontentare la piccola nel fare amicizia con un perfetto sconosciuto.
<< Louis,mi chiamo Louis >> rispose,fissando gli occhi azzurro cielo sul viso della bimba per evitare quelli gelidi e pungenti del riccio << Ti sei fatta male? >> ripeté,ancora una volta,chinando appena il capo di lato come era solito fare.
La bambina sembrò per qualche secondo incerta sulla risposta da dare,poi,rivolgendosi più al ragazzo che la teneva in braccio che a colui che le aveva posto la domanda,optò per un neutro e pratico:
<< A casa mettiamo il ghiaccio sul polso,vero? >>
Il ragazzo annuì con un lieve sorriso,i ricci che ondeggiavano tutt’intorno alla sua testa a quel movimento,e la bionda tornò allora a rivolgere un grande sorriso a Louis,improvvisamente dimentica delle lacrime e della caduta.
<< Io mi chiamo Diana >> trillò piuttosto,tirandosi su meglio per guardarlo in viso,prima di aggiungere ammirata << Sai che hai un cappello davvero bello? >>
Louis si lasciò sfuggire un sorriso divertito,una mano che saliva istintivamente a sfiorare il suo solito berretto di lana rosso,per poi scivolare in automatico il ciuffo di capelli lisci,castano chiaro,sulla propria fronte.
<< Grazie >> rispose e a quel punto il ragazzo riccio,probabilmente suo fratello,che aveva evitato accuratamente di presentarsi,sbuffò appena,attirando l’attenzione della bambina con un lieve carezza sui capelli.
<< Dì,dobbiamo andare >> fece,a voce abbastanza alta da essere sentito anche da lui,e a quelle parole gli occhi verdi della biondina tornarono sul suo nuovo amico con un sorriso triste.
<< Io devo andare…ma magari ci rincontriamo >> sussurrò,con tutta l’innocenza di una bambina della sua età.
<< Penso proprio di sì >>
Un sorriso e poi Louis restò lì,a rispondere con una mano al saluto della piccola che si allontanava sulla spalla del ragazzo e una strana sensazione alla bocca dello stomaco.
Di sicuro,quello non era stato il solito pomeriggio domenicale per Louis Tomlinson.


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