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Autore: MagikaMemy    12/06/2008    4 recensioni
Mami ha sedici anni, due migliori amici e tanti problemi di giorno. Di notte, ha tanti alleati e un keyblade in mano. Riuscirà a scoprire a cosa è dovuta l'invasione di Heartless negli altri Mondi? E, cosa più importante...riuscirà a dire a Sora, il suo migliore amico, cosa prova davvero? La mia prima ficcy!! Vi prego di leggere! ^__^°°
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Incompiuta
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CAPITOLO 8: i segreti della luna

“Sei sicuro di riuscire a farcela?” chiedo io, reggendo il mio amico, che però cerca di divincolarsi per tranquillizzarmi.

“Ma sì, sto bene, tranquilla! Prima mi ha fatto solo un po’ male la testa…”

“UN PO’??!!” ribatte Sora, incredulo “sembrava che qualcuno ti avesse appena amputato una gamba!”

“Delicato come al solito, Sora” lo rimprovero, e lui subito torna in un decoroso silenzio.

Roxas gli getta uno sguardo gelido, poi torna a sorridermi.

“Tranquilla, voi andate a chiamare Riku e Kairi. Ci sentiamo domani.”

Mi dà un bacio sulla guancia e senza aggiungere altro apre la porta ed entra in casa.

Suo padre stasera fa il turno di notte, perciò non è necessario che entri dalla finestra.

“…secondo voi cosa gli è preso?” chiedo io, in ansia.

Sora scuote le spalle, ma Naimnè mi si avvicina e mi sorride dolcmente.

“Tranquilla! Sicuramente non è niente di grave.”

Ricambio il sorriso.

Naminè ha sempre avuto la capacità di tranquillizzare il prossimo, chissà come mai.

E’ una di quelle persone che ti rilassano, con la loro voce delicata, i movimenti silenziosi.

Va verso Sora e tira fuori il suo keyblade, poi crea un varco.

“Tranquilli, ci penso io ad avvisare Riku e Kairi. Voi riandate a casa!” fa pimpante.

Io e Sora sussultiamo e ci avviciniamo, imbarazzati e in fretta.

“No, Naminè, dobbiamo…dobbiamo restare uniti!!” dico io, inventandomi una scusa per non restare sola con lui.

Sora non mi guarda, ma sfiora una spalla della nostra amica, che sembra quasi divertita.

“Naminè, non…non puoi andare da sola! E ‘ pericoloso!” si lamenta lui, diventato improvvisamente rosso.

Naminè ride, una risata leggera, quasi impercettibile.

“Sora, perché non riaccompagnia a casa Mami? E’ tanto che non state un po’ da soli.”

Io mi sento letteralmente svenire per la vergogna, ma prima che Sora possa ribattere lei gli fa l’occhiolino e si getta a capofitto nel varco.

***

Svoltiamo l’angolo, perdendo di vista la casa di Roxas.

Spero davvero che stia bene.

Ora come ora però sono presa dal mio problema principale.

IO e Sora siamo soli.

Soli, io e lui, di notte, per strada.

Lui cammina come fa sempre, con le mani dietro la testa come un personaggio di un anime che vedevamo sempre da bambini, e guarda davanti a sé come se fosse assente.

Vorrei parlare per prima, ma non ci riesco.

Direi sicuramente qualcosa di sbagliato, così mi limito a restare zitta.

“…allora, hu…come…come vanno le gare di Lili?” mi chiede lui, tranquillo.

“Cominciano domani. Lei è nel primo girone.” Rispondo, delusa che si interessi più a mia sorella che a me.

“Mh, Capito. E te? Non hai paura a stare in casa da sola anche la notte? Come è andata ieri sera?”

“Ecco…a dire il vero, ieri sera non sono stata da sola.” Ammetto io.

“COSA?!” grida lui, bloccandosi di colpo, gli occhi azzurri che mi scrutano con curiosità.

“S-sì, c’era…c’era anche Roxas.” Rispondo, tremante e sorpresa dalla sua reazione.

Lui tira un sospiro di sollievo, ma non appena si accorge di averlo fatto arrossisce e gira lo sguardo.

“Ma scusa, con chi vuoi che abbia dormito?” chiedo io, incuriosita.

Lui riprende a camminare, svelto, ma io lo prendo per un braccio e lo guardo severa.

“Rispondimi! Sai che non sopporto quando parlo e la gente se ne và! E’ maleducazione!”

“Ah, e così sarei anche maleducato, oltre che bugiardo e traditore?” fa lui, con rabbia.

Sussulto, presa alla sprovvista: cos’è questa storia?
”Aspetta un attimo,che vuoi dire?”
Lui toglie con forza la mia mano dal suo braccio, facendomi male, per di più.

Lo fisso, piena di collera e confusa, aspettando spiegazioni che non tardano ad arrivare, come se non aspettasse altro che esplodere e dire quello a cui pensa.

“Come credi che mi sia sentito quando oggi mi hai detto la cosa riguardante Kairi? Ci sono rimasto male! A me Kairi non piace!”

“Sora, perché continui a dirmi bugie?! Tutti sanno quello che provi per lei!” ribatto, con una cattiveria inaspettata.

“Allora tutti si sbagliano! Senti, non me ne frega niente di ciò che pensano quella deficiente di Selphie e gli altri! Io mi sono sentito così triste perché voi non avete capito niente! Soprattutto te!” grida, al culmine della furia.

“Ma che cosa c’è da capire, Sora?” chiedo, tra l’arrabbiato e il disperato.

“I MIEI VERI SENTIMENTI! QUELLO CHE PROVO, ACCIDENTI!!!!!”

Rimango di sasso, gli occhi spalancati come due fari.

Sento un nodo alla gola e le gambe che mi cedono.

Cerco di fare ordine nella mente.

“…tu…non sei…innamorato di Kairi?” chiedo, la voce bassissima che mi trema.

Sora ha ancora il fiatone, e piano piano si sta calmando.

Poi mi risponde, serio.

“…no.”

Il cuore sembra stia per uscire dal petto, ma non me ne importa…voglio sapere…lo voglio sapere adesso, quello che prova…

“…allora…di chi sei innamorato?”

Stavolta la mia voce è così bassa da sembrare impercettibile, ma lui mi sente benissimo e mi scruta con i suoi occhi.

Con quegli occhi così spudoratamente, deliziosamente, dannatamente perfetti.

“…al momento di nessuno. Contenta?”

Contenta? CONTENTA?!

Dio, lancerei i fuochi d’artificio per la gioia se ne avessi a portata di mano, Sora!

Resisto alla tentazione di abbracciarlo, di stringerlo e di dirgli che sì, sono felice, felice come una bambina a cui hanno regalato il giocattolo che voleva da tempo, e che ormai sembrava scontato non avrebbe più ricevuto…

Devo avere una faccia da ebete, perché Sora si mette a ridere, divertito.

“Eheh! Mi sa che sei DAVVERO contenta, eh?” chiede.

Io arrossisco di nuovo, terrorizzata.

“M-MA CERTO CHE NO! Sono…sono solo un po’ stupita che non ti piaccia Kairi!” mento io, cercando di non mettermi a gridare di gioia.

“Mmmh…” fa lui, con quel suo sorriso ancora stampato in volto e gli occhi ridenti.

Rimaniamo fermi per un minuto, poi lui sbotta in un’altra riata, stavolta però più piccola, più contenuta.

“Vieni, che si sta facendo tardi” mi dice allegro, e mi porge una mano.

Io la afferro e lui me la stringe, poi mi guarda e sorride.

La luna, da lassù, ci guarda in silenzio.

Chissà cosa direbbe, se pottesse parlare…

**

Oggi è Giovedì.

E sapete una cosa?

Sono a pezzi.

Sono a pezzi perché Roxas ha un attacco isterico ogni volta che nominiamo Demyx.

Sono a pezzi perché i miei sono tornati, e mi sono dovuta sorbire tutte le lagne di Lili perché ha perso il secondo posto.

Sono a pezzi perché ieri sera abbiamo avuto uno scontro incredibile con degli Heartless e a momenti ci rimettevo la pelle.

E sono a pezzi perché è successa un’altra cosa.

Kairi ha chiesto a Sora di mettersi con lui.

E’ successo Martedì, dopo la scuola; lei lo ha aspettato fuori dalla nostra classe, mi ha salutata e poi lo ha preso per un braccio, trascinandolo in un angolo, rossa come un peperone.

Io –che tecnicamente me ne sarei dovuta andare- mi sono nascosta e li ho visti.

Quando Kairi gli ha confessato il suo amore, Sora è letteralmente sbiancato, e non ha saputo fare altro che rimanere a fissarla come un ebete.

Insomma, alla fine, dopo che lei gli ha chiesto se potevano mettersi insiseme, lui è scappato –nel vero senso del termine- balbettando qualcosa che doveva essere ‘devo pensarci’.

Devo ammettterlo, sono in pensiero.

E’ vero che Sora mi ha detto che Kairi non gli piace, ma come reagirà?

Sono tremendamente in ansia.

“Signorina Haruno, vuole rendere partecipi anche me e i suoi compagni di classe delle sue manovre mentali?”

La voce della professoressa irrompe bruscamente nella mia testa, e sollevo il capo, che era chino sul banco.

Oddio, mi ero completamente dimenticata di essere in classe!!!!

Rossissima, cerco velocemente una risposta decente.

“Mi scusi, professoressa...non…mi sento troppo bene.”

“Mami, va tutto bene?” chiede Sora, un po’ allarmato.

Tutti in classe bisbigliano, e alcune ragazze ridacchiano.

Bèh, immagino sia divertente vedere una scema che si inventa delle patetiche scuse e il suo amico ancora più scemo che ci crede.

L’insegnante squadra Sora con cipiglio, rivolgendogli una smorfia.

“Signor Kazumi, la prego di risedersi. Haruno, vai in infermeria, ma se stai bene torna, chiaro? Devo spiegare la Seconda Guerra Mondiale.”
”Uh…certo. La ringrazio.” Dico io, alzandomi, mentre Sora mi guarda preoccupato.

Io gli rivolgo un sorrisso un po’ incerto, poi esco dall’aula.

**

“Insomma, cosa ti è preso prima?” mi chiede Sora, sedendosi sull’erba accanto a me e Naminè.

Lei mi guarda, spaventata.

“Perché, cosa è successo? Ti sei sentita male?”
”Ma no, solo un po’ di sonno represso, tutto qui. La battaglia di questa notte è stata dura.” La tranquillizzo, inventandomi una scusa.

Non mi va di dire che sono un po’ giù per il fatto di Sora, anche perché nessuno sa che ho sentito la conversazione tra lui e Kairi –ad eccezione di Roxas, anche se lui si è limitato a dirmi che non avrei dovuto farlo e e né andato. Ultimamanete è davvero strano.

Mentre noi tre mangiamo i nostri pranzi al sacco, arrivano anche Kairi, Roxas e Riku, i primi due con i loro bento in mano.

Ci salutano e si siedono sull’erba con noi, e insieme iniziamo a chiacchierare del più e del meno.

Mentre Roxas e Sora discutono della Festa dello Sport, noto che Riku non sta mangiando come noi.

“Riku, come mai non hai il bento?” chiedo curiosa.

Lui fa spallucce, come se non gli importasse di rimanere a digiuno.

“I miei sono partiti, tornano dopo domani. E io non so cucinare.”

Lo guardo, poi sposto i miei occhi sul mio bento.

Sorrido, colta da un’illuminazione.

“Tieni,” dico io, prendendo uno yakitori e porgendoglielo “io questo non la mangio.”

“E perché?!” mi chiede lui, dubbioso.

“Perché non mi va” mi affretto ad inventare una scusa.

Io ADORO gli yakitori, ma non mi piace vederlo lì senza niente da mettere nello stomaco.

Lui mi scruta da dietro la frangetta folta.

“Non c’è bisogno che mi dài il tuo pranzo, davvero.”
”Ma io questa non la voglio” ripeto, come una bambina piccola “puoi prenderlo.”

Si mette a ridere, e mi vergogno quando mi aoccorgo della sua bella risata.

“OH, CHE PIZZA! LA SMETTETETE O NO?! SIETE PATETICI!”

Tutti ci guardiamo intorno, e vediamo che è stato Sora ad urlare.

Io arrossisco sin dalla punta dei capelli, imbarazzata e confusa.

“Ma Sora! Cosa ti salta in mente di gridare a quel modo??”chiedo io, accorgendomi che tutti gli altri studenti ci stanno guardando come fossimo dei marziani.

Riku non sembra scombussolato, al contrario, guarda Sora con una tranquillità incredibile.

“…c’è qualche problema? Se non ti va di sentirci, perché non te ne vai?”

“RIKU!” sbotto io, alzandomi in piedi, ma Sora coglie la provocazione.

Eh certo, figurati se non ne approfittavano per non fasi una delle loro litigate storiche!!!

Sora sembra furioso, e si avvicina a Riku pericolosamente.

COSA.DIAMINE.GLI.E’.PRESO?

Sembrano tutti e due impazziti!!!

“Io sono liberissimo di stare dove mi pare.”

Mi do una manata in fronte, letteralmente.

Sora sta sfidando Riku con gli occhi.

Roxas si alza e cerca di intromettersi, ma Riku gli mette una mano davanti, e lascia chiaramente intendere di starne fuori.

“Assolutamente sì, come io sono libero di dire quello che mi pare. Se non ti va di starmi a sentire, puoi anche andartene. A me non interessa.”

Sora sta per ribattere, ma io mi metto tra loro, infuriata,prima che possa succedere il peggio.

“Perché non vi date tutti e due una bella calmata? Si può sapere che cavolo avete??!!”

Sora mi fissa, infuriato.

“Lascia perdere! Me ne vado!”

Prende la sua borsa dal prato, raccoglie il suo bento e si allontana, pestando i piedi per terra.

“E’ impazzito.” Dice Naminè con tranqullità, per poi tornare alle sue alghe.

Riku mi mette una mano sulla spalla e mi guarda.

“Forse ci devi fare una chiacchierata.”

Annuisco, e senza prendere la mia roba rincorro Sora per il cortile.

Note dell’autrice:

MA SORA, COSA MI COMBINI???!! XDXD QUESTO RAGAZZO MI PREOCCUPA!! (Sora: ma se sei te che mi fai mezzo matto!!!) (Me: silenzio! Faccio sempre in tempo a inserire una scena hard tra te e …) (Sora: me e…?! *tono ansioso*) (Me: …Paperino!!) (Sora: …*sviene*)

MUAMAUAUAUAUAUAUH! SOO CRUDELE! ALLORA, rafgazzi, quando arrivano queste recensioni????? Vi prego, anche una sola mi basterebbe! Mi raccomando!!!

Al prossimo chappy, ragazziiiii

   
 
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