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Autore: _ToMSiMo_    04/02/2014    1 recensioni
"Durante la settimana successiva parlare con lei non fu affatto facile. Il ragazzo del giornale non era più così preciso,e non riuscivo sempre a svegliarmi alle 6 meno dieci per via del mio lavoro. Gli unici salve che mi disse,furono quasi sussurrati. In 14 giorni,ci salutammo solo 4 volte." Bill racconta una sua storia,la sua storia con Mia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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A Simona, a cui voglio bene incondizionatamete dal 2008. Ti ho conosciuta qui e ti sei presa cura di me. 
Nonostante tutto, tu sei una parte di me. Se oggi ho ripreso a scrivere è grazie a te. 
Ti penso spesso e ti voglio un gran bene <3

24 settembre
Mia dormiva ancora tra le mie braccia,senza pensieri. Mi ricordo che invece di svegliarla preferii lasciarla dormire. Durante la notte,ero sicuro che mi avesse controllato per paura che potessi aggravarmi. Le sistemai le coperte e sentendomi meglio decisi di preparare a tutti la colazione. Le tazzine di vetro per il caffè erano già sparite dalla credenza. Ormai ero fissato che potesse farsi male un altro membro della mia famiglia e di certo non volevo che si facesse male Mia.
Caffè con un po’ di latte a Tom,espresso a me e un bel cappuccino con schiuma fino all’orlo per la mia fidanzata. Prima di incontrare  Mia mi ponevo mille domande al giorno,del tipo: “c’è qualcuno in questo mondo che mi accetta per come sono?” e quel qualcuno è arrivato ma forse solo per tramontare ancora una volta. Non esiste un modo per tornare indietro,non esiste un modo per riaverla ma esiste la speranza.  Ma per fortuna la vita mi ha insegnato a sperare anche per la più piccola cosa,ed io spero che da un giorno all’altro scrivendo qui qualcuno si accorga di quanto stia male e mi riporti la mia unica ragione di esistenza.
Voi credete che io non le abbia provate tutte,no? Beh, ho fatto di tutto ma anche per Bill Kaulitz ci sono dei limiti. Non che me li sia posti io,ma non tutto mi è permesso; ad esempio non mi è permesso arrivare al suo cuore. Vietato entrare,divieto d’accesso! Io credo che tutte voi qui sperate in qualcosa,alcune sperano anche troppo,ma siete bellissime così. Speravo di diventare famoso e il fato mi ha detto di si,di provare un sacco di cose fantastiche nella mia vita,e sono stato accontentato. Voi avete l’amore e cercate altro,ed io invece per avere la cosa essenziale per un essere umano,anche per una celebrità, mi sono ritrovato con il fato contro. Ho potuto avere tutto tranne che lei. Come se fosse più raggiungibile la luna che il suo cuore,eppure alcuni uomini ci sono stati sulla luna. Tutto questo raccontare mi ha fatto venire voglia di un caffè. Credo che vado giù a farmi una tazzina veloce,perché sul 24 settembre devo dire tanto ancora.
 
 
Scusate,ma Tom è venuto con mia nipote e quella peste non si sta due secondi ferma. Inizia con il pettinarmi i capelli perché li odia quando li porto un po’ più su e rovista tra tutte le scatole che ho nel salotto,piene di vecchi ricordi. Quando la moglie di mio fratello è a spasso con le amiche,figlia e padre si mettono nella macchina e corrono dal gelataio,al parco,al negozio di chitarre,di bambole. Si divertono sempre e poi corrono dallo zio. Mia nipote adora mostrarmi i suoi giochi,le sue bambole,le foto e i disegni che fa. Abbiamo un bellissimo rapporto,ho smesso di viziarla,perché nella vita niente è facile. Se vuole qualcosa deve conquistarlo,avere basi forti per reggere duri colpi. Credo che Tom e Sophie siano convinti di questo quasi quanto me. Per fortuna Renémy  non mi ha sfasciato la casa. Con una scusa mio fratello  è riuscito a portarla fuori. Noi stavamo dicendo? Si,cosa successe dopo che le portai la tazzina?
Allora Tom che stava a telefono con la fidanzata  non si accorse neanche del caffè che avevo poggiato sulla scrivania mentre  Mia stava ancora dormendo voltata su di un fianco. Mi sedetti sul letto attento a non fare neanche un po’ di movimento ma lei percepì anche quello.
-Buongiorno Sole-
-Primavera- dissi dandole un bacio sulle labbra.
-Come mai già sveglio?- mi chiese alzandosi sui gomiti.
-Mi sento bene, grazie a te-
-Si ma ieri avevi la febbre- si spostò,mi tirò nel letto- non è prudente tesoro uscire fuori-
-Primavera,sono stufo di essere trattato come un bimbo-
Arrossì. Si voltò dall’altro lato e sembrò sentirsi molto in colpa.
-Bill io lo faccio perché morirei se ti vedessi steso su un lettino,al freddo in un qualsiasi posto dove ci sono macchinari per farti vivere o curarti. Sei così bello- mi guardò negli occhi,le brillavano- che non meriti neanche di essere graffiato-
Mi ricordo che una strana sensazione mi prese dallo stomaco.
-Primavera se sto con te sarò protetto da tutto e da tutti-
-Se stai con me,rendi una favola la mia vita-
Ci iniziammo a baciare con molta velocità e foga. Speravo tanto che nessuno si intromettesse in quel momento ma mi resi conto troppo tardi di non averle detto quello che stavo pensando dalla mattina.
-Primavera??-
-Si Bill?- alzò il sopracciglio.
-Lo sai che io odio la cioccolata?-
Adesso per mancanza di affetto e di coccole uso molto la nutella. :D
-Si? Bill ma cosa ti è venuto?-
-Hanno aperto qui,nelle vicinanze una città fatta solo di cioccolato. E ho prenotato l’altra sera una cascata con le nocciole. Ti va di andare  a farci un bagno?-
-Ma questa è follia pura-
-Lo so troppi grassi,andiamo o no?-
Si alzò sul letto. Iniziò a saltare e corse in bagno per prima. Chiuse la porta dopo avermi fatto una pernacchia e stette dentro per più di 20 minuti.  Si,io odiavo la cioccolata ma avevo saputo da mio fratello che lei amava ogni singolo tipo di cioccolato. Per lei,rinunciavo anche ai miei gusti.
 
 
 
-Volta a destra-
-Ma Bill non farmi da navigatore, abbiamo Tom che è utile per quello- mi disse,voltando tutto a destra velocemente.
-Ma se sta a telefono da tre ore!!-risposi guardando male mio fratello dallo specchietto che a momenti avrebbe avuto un orecchio rosso fuoco.
Era così bello quello che avevo costruito,senza il mondo dello spettacolo. Mi piaceva! E mi piaceva aver trovato una persona con cui scambiare l’anima. La mia anima tenuta stretta a me troppo spesso,dovevo fare come Peter Pan con la sua ombra. Ora avevo legato la mia a quella della mia principessa.
Arrivammo in quel posto dopo aver sbagliato strada un paio di volte.
-Meno male che avevamo Tom- le dissi cingendole i fianchi.
La sua risata cristallina,echeggiava in quel luogo tanto immenso. Mia mi prese per mano,la sua pelle liscia,perfetta disegnata apposta per la forma della mie mani. Perfetti eravamo,noi.
Feci vedere alla guardia  i nostri tre biglietti e quella si aspettava di vedere mio fratello con qualcuna,ma Tom alle prese con il suo cellulare,si divertiva a fare le foto per poi mandarle alla sua fidanzata.
Entrati, c’erano le prime capanne di puro cioccolato ricoperte di bastoncini di pan di zenzero come tegole. Finestre di glassa,tappeti di benvenuto in pasta sfoglia. Tutto quel cioccolato che un po’ disgustava,rendeva felice la principessa che ogni tanto con il permesso dei  dirigenti,gustava ogni pezzo di cioccolata.
-Tò Bill,ho staccato una maniglia-
-Noo,ed ora come fanno ad entrare?- disse Tom più stufato che mai.
-Guarda fratellino che se non ti andava di venire con noi,potevi anche restare a casa- gli dissi vedendo Mia un po’ offesa per le risposte che alcune volte dava  Tom.
Notando il volto di Tom molto infastidito alle prese con quel posto,gli accompagnatori ci fecero,molto gentilmente,accomodare su delle panche e ci indicarono le cabine per cambiarci.
Tom entrò in tre secondi e ne uscì con un costume verde smeraldo,che dava troppo nell’occhio.
Io,cedendo prima il posto a Mia,indossai un costume come tanti. Mia,in bikini, era davvero qualcosa di letale. Per me non contava il sesso,no!, ma in quel momento avrei voluto stare solo con lei. Per destino forse fui accontentato perché mio fratello si eclissò in una vasca di caramelle alla frutta ed io dandole la mano la portai nella vasca a forma di conchiglia dove Mia sembrava una dea.
In pochi secondi,un tubo ci sommerse di noccioline e in altrettanto poco tempo una colata di cioccolata venne a far compagnia alle nocciole.
Appena la cascata terminò,ci diedero dei cucchiaini e Mia velocemente iniziò a mangiare quella massa volumica color  tronco albero.
-Bill fai finta che stai mangiando da una tazza piccolina- mi disse sporcandosi tutto il volto.
-Mia,mi fa molto schifo!-
-Ah ho capito,quindi come pretendi che ne possa mangiare anche io?- mi disse lasciando cadere il cucchiaio nelle profondità di quel mare.
-Ok,Mia,ho afferrato il concetto- presi il mio cucchiaio e portai la cioccolata alle labbra. Tremendamente buona.
Vide nei miei occhi,che la cosa mi piaceva e non poco e come una pazza cercò di recuperare il suo cucchiaino. Tutta sporca in viso,tutto sporco io,sembravamo dei cioccolatini.
-Bill ma questa è una lotta!-
-Mia,ma questa sostanza è buonissima-
-Cioccolata Bill-
Mi prese per un braccio per farmi voltare da lei,ma subito le misi le mie mani al collo e poggia le mie labbra alle sue. Iniziammo a baciarmi lentamente ,poi pian piano aumentammo il ritmo. La feci distendere un po’ nella cioccolata e ci iniziammo a baciare meglio. Niente ci stava disturbando,era stupendo,dolce nel vero senso della parola.
-Sole,voglio averti qui-
-Mia,non è possibile- le dissi rialzandomi appena.
-Stà zitto,che sei il primo- sorrise. E tra tutta quella cioccolata potei distinguere lo scintillio del suo sorriso anche se appena accennato.
Neanche due secondi che una campana ci avvertiva di dover lasciare la vasca che veniva poi svuotata e riempita per altre persone.
Bugia.  Avevo pagato solo per noi due e logicamente essendo quella parte del luogo una fabbrica,era normale trovarvi delle vasche. Mi ricordo che avevo ordinato quella vasca a forma di conchiglia. Logicamente,questo era uno dei vantaggi di essere famoso. Se non era per le conoscenze,non sarebbe stato possibile. Come logico mi sembra.
Ci diedero il tempo di una doccia, messe lì per l’occasione.
E quando fummo pronti,ripartimmo.
Tom si addormentò a metà viaggio. Io e Mia invece stavamo chiacchierando della giornata,delle nocciole  e della cioccolata.
-E’ stata un’esperienza da brivido. Non avevo mai fatto il bagno nella cioccolata-
-Mia,è stato bellissimo,non avevo mangiato mai tanto cioccolata in vita mia-
-Secondo me,non ne avevi mai mangiata :D-
Mentre stavo per darle un pizzico,squillò il telefono di mio fratello.
Siccome quel babbeo,non rispondeva,Mia mi consigliò di farlo al suo posto.
Se gli ricordo alla moglie la nostra prima chiacchierata,mi diventa sempre rossa. Era decisamente in imbarazzo perché vedeva in Tom un semplice ragazzo,mentre in me il suo idolo.
Presi il Nokia o quello che era e risposi.
-Tomi?- con una voce squillante.
-Hi!!-
-Tom???- ora diventava pian piano incredula
-No. I’m not Tom. I’m Bill-
-Oh- persa.
-Hi,Are You His girlfriend?-
-Yes. I go. Bye-
Così chiuse la chiamata,davvero spaventata per quello che avrei potuto dirle o non so cosa. Quando ne parliamo ancora oggi,si alza ed esce dalla stanza. Dice che è stata la sua più grande figura e noi,in famiglia,le facciamo credere che sia così,anche se ne ha fatte di peggio.
 
Mia dormì da me anche quella sera,Tom mi chiese scusa da parte della fidanzata e tutto si concluse nella normalità,ma nel mio letto,regnava un sapore di cioccolata assurdo. Mi avvicinai alle labbra di Primavera e le diedi un bacio a stampo.
-Bill che fai?-
-Come mai quando ti bacio,tu hai sempre il sapore di cioccolata?-
Sorrise,si alzò a metà busto nel letto e mi tirò per il colletto del pigiama.
Ero convinto volesse fare qualcosa di diverso,invece con una spinta mi fece ricadere giù di nuovo.
-Dormi Sole. A te troppa cioccolata ti dà alla testa-
Sorrisi e mi addormentai con la testa sul suo petto.
Oh,ragazzi vado a farmi un altro caffè. Sono diventato un caffè-dipendente.

 
 
 



Sono passati anni. Ho scritto questo capitolo nel 2009 e non l'ho mai pubblicato. Cercando tra i vecchi cd ho trovato la storia e la mia amica che ha ispirato il personaggio di Mia mi ha chiesto di finirla. In una settimana ho scritto il 6, 7, e l'8 capitolo. Infine ho dato un epilogo alla storia perchè volevo che tutto finisse una volta per tutte. Peccato che i Tokio siano spariti dai radar. Oppure sono solo cresciuta. Non ho più 15 anni. :) Buona lettura, si può dire? Ciao! 
 
 
 
 
 
 
  
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