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Autore: Iamasilhouette    04/02/2014    0 recensioni
Le piaceva anche ascoltare. Godere di una visuale perfetta nel momento in cui la persona con cui parlava le raccontava una situazione imbarazzante che le era successa, osservare i movimenti dolci o bruschi provocati dal discorso affrontato, guardare i lineamenti del viso che mutavano a seconda di ciò che veniva esposto e magari anche i termini che uscivano ripetitivi dalle labbra della persona.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eileen, prologo
Eileen 


I giorni erano monotoni, quasi le stesse scene li riempivano, e nella testa di Eileen un unico pensiero viaggiava solitario ma pesante. Sarebbe mai riuscita a trovare qualcuno che riuscisse a scavarle nel profondo comprendendo le sue paure e il suo punto di vista riguardo, in poche parole, la vita? Data la sua diciamo tenera età, dato che non superava i diciotto, l’insicurezza faceva parte di lei, e questo forse perché le esperienze che normalmente qualunque essere umano affronta, non le aveva ancora vissute tutte e del tutto. Aveva sempre pensato di non essere del tutto felice, di non riuscire a godersi al cento per cento i momenti che dovevano essere vissuti pienamente, di dover avere per forza delle risposte quando quelle risposte le aveva continuamente sotto la punta del suo naso a patata. Ma alla fin fine era semplicemente una ragazza a cui piaceva conoscere il perché delle cose, partire ed arrivare ad un punto di fine. Le piaceva anche ascoltare. Godere di una visuale perfetta nel momento in cui la persona con cui parlava le raccontava una situazione imbarazzante che le era successa, osservare i movimenti dolci o bruschi provocati dal discorso affrontato, guardare i lineamenti del viso che mutavano a seconda di ciò che veniva esposto e magari anche i termini che uscivano ripetitivi dalle labbra di colei/colui che le si trovava difronte. A volte pensava “ fortuna che posso vedere” e si rimproverava del fatto che non mettesse gli occhiali, causa della sua miopia. E poi, prendeva una seggiola, la sua preferita, quella con lo schienale robusto e comodo, e si accoccolava in essa nella terrazza con una coperta rosso sangue ad ammirare ciò che i suoi occhi, per sua fortuna, potevano mirare in diversi modi a seconda di che cosa le si presentava davanti e in che momento della giornata. A volte non si sentiva sola in mezzo ad una moltitudine di persone come era ormai noto dire, ma si sentiva leggermente vuota d’animo, monotona nella sua monotonia e noiosa, abnormemente noiosa. Desiderava far parte di “qualcosa ad alto rischio di pericolo” a volte, invece di passare il sabato sera sui social network o nel suo letto a pensare cosa le riservasse la vita. Al posto di pensare, avrebbe potuto concentrare le sue energie nella pratica, ma subito dopo si demoralizzava pensando “ma chi me lo fa fare.”. Ecco, questo, fino ad ora, era stato il suo concetto di vita, finchè un appunto sabato sera vide una notifica nella barra delle amicizie del suo fedele, fino ad un certo punto, facebook.

Piacere di conoscervi. Questa e' la mia prima storia dopo tanto tempo, ed è più che altro una sfida per me.
Son curiosa di vedere cosa può uscirne fuori, e spero che questo inizio, me ne rendo conto, molto corto ma
pur sempre un prologo, sia stato di vostro gradimento. Tramite vostri commenti mi renderò conto se come
storia può andare avanti/stare in piedi, e niente...spero di poter postare il primo capitolo il prima possibile.
Grazie di aver perso del tempo magari prezioso per "Eileen", spero di non aver fatto troppi errori di
distrazione che evidentemente non vedo, e..alla prossima!

Erica.
  
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