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Autore: Checie    13/06/2008    3 recensioni
Prima FF, abbiate pietà... Ci sono Liz, la rapsodica Tour Manager, Laura, la bassista alternativa, Ricky, il cihtarrista cannato, Meg, la tastierista santa, Zack, la voce più voce del mondo e Dan, il batterista tonto... Sono una band, ma anche un manipolo di cretini, hanno sedici anni e tanta voglia di far casino...sono i BLACK SHEEPS!!! PS: una recensione mi farebbe taaaaaaanto piacere...
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Liz10 Mattina dopo. L’ostessa Meg si avvicina minacciosa con una tazza di Nesquik (Laura ma non avevi nient’altro da farci mangiare?????) e cerca di buttarmi fuori dal sacco ad imbottitura
-Lavati i denti-
-Perché?-
-Perché di mattina ci si lava i denti…SEMPRE…-
-Aochèi-
Decido che alzarmi è la soluzione migliore. Fuori c’è Ricky (che ha già Rickato troppo), Dan che snocciola le pesche, mentre Laura fissa Toni con sguardo rapito. A quanto pare il programma della giornata è scalare un monte per arrivare al mare, cosa che mi riservo di non capire. Ci incamminiamo su pella cima e io faccio per accendermi una sigaretta quando Incredigirl (cioè Laura) mi dice di spegnere “perché deturpi l’ambiente”. Io deturpo? E il brutto muso di Toni non deturpa mica? Possiamo spegnere anche lui? Anche perché non ce la molla un attimo di fanfarare a mo’ di tortura egizia (o di piaga cinese che dir si voglia). Io starei tentando di ammirare il paesaggio, cioè Zack che cammina allegramente su per il sentiero, felice e contento molto Heidi. I BS sono fermamente convinti che fra massimo tre giorni saremo già sposati con dieci pargoli al seguito, ma io cerco di farli desistere. Non ho mai visto uno più lento di Zack nei rapporti interpersonali. Arriviamo dunque al mare (che ovviamente sta sul cucuzzolo della montagna, vero Laura?) e io e la mia omozigote attacchiamo con
-Sul cucuzzolo della montagna, ci sta un mare grande così, noi ci andremo a fare i tuffi, con addosso un paio di…slip slip!!!-
mentre tutti gli altri ci ascoltano con sommo disgusto. Ad un certo punto mi fermo su quella che sembra essere la cima della montagna e vedo davanti a me una discesa sassosa, lunga all’incirca (ovviamente) come la salita. Mi giro verso Toni
-Dobbiamo scendere?-
-Ovvio, dove è che ci sono i mari in cima alle colline?-
-Ma non era più semplice girare intorno al colle?-
Toni ha improvvisamente un’illuminazione. Cristo, non ditemi che non ci aveva pensato
-Ehi, hai ragione! Beh, facciamo così la prossima volta, no?-
Mi rifiuto di andare oltre. Credo che ora della fine della vacanza lo sgozzerò. Dai che scherzo! Toni tvb 4e…lasciando perdere…dopo un pochino arriviamo alla spiaggia e mi convinco che l’assolutamente inutile fatica della salita al colle ci sta ripagando. La sabbia finissima ed il mare fresco sono veramente il massimo che uno possa chiedere ad una spiaggia. Laura decide che l’acqua è sufficientemente calda per fare il bagno e si tuffa, seguita a ruota da Ricky. Io prendo il mio cappello di paglia nera a tesa larghissima, inforco gli occhiali da sole a mosca (neri) e mi piazzo a leggere, mentre Miss Meg, al mio fianco, si sistema i laccetti del bikini azzurro e comincia a fissare Dan con l’espressione di un tonno. Io immergo ulteriormente la testa nel libro, giusto per non sentirmi elencare i settantacinque pregi di Mr. Tonto, che comprendono l’essere biondo, l’assomigliare a Valentini (per chi lo conosce), il saper suonare la batteria, l’essere un pazzo furioso, nonché tonto cronico, e l’avere l’invidiabile qualità di sopportare la suddetta ragazza. Notevole. Meg non fa nemmeno in tempo a cercare di togliermi il libro dalle mani (per fare quanto detto sopra), che Lally-Lally la Bassista ci tira in acqua per i piedi, mandando in malora il mio cappello. Allora ci arrendiamo e ci uniamo alla Sfilata dei Tuffi. Io come tuffatrice sono una colossale schifezza, ma quello che ci lascia più a bocca aperta è Dan: si fionda in mare con una perfetta e stupefacente capriola, senza sollevare neanche mezzo schizzo al momento dell’impatto con l’acqua. Mi sfugge un applauso, subito scoraggiato dalla triste esibizione di Zack, un tuffo a bomba degno di lui. Ma è Zack, quindi lo perdono.

E proprio mentre sto ridendo con Zack del suo tuffo orrendo mi squilla il telefono. È la mamma, che deve essersi accorta che non sono in casa solo perché non mi sente più inveire contro Nick
-Tesoro?-
-Eeeeeh…ciao mamma!-
-Amore, com’è il tempo?-
-Carino-
-Hai preso freddo?-
-No-
-Ha piovuto?-
-No-
-Sei abbastanza vestita?-
-Sì-
-Mangi abbastanza?-
-Sì-
-Fa freddo la notte?-
-No-
-Ti stai divertendo?-
-Certo-
-Hai voglia di tornare a casa?-
-No-
-Amore mio, ma non ti manchiamo nemmeno un pochino pochino pochino?-
-MAMMAA!!-
-Va bene, va bene. Papà è in ufficio, ti passo Nick…bacini bacini!-
Probabilmente qualche giorno fa si è dimenticata di comprare l’acqua ed ha deciso di bersi il cervello, perché da sedici anni a questa parte non l’ho mai sentita dire “bacini bacini” con quel tono tutto mieloso
-Ou!!!!!-
-Ciao Nick…come te la passi?-
-Ogni tanto vado fuori col fratello della rossa-
-Aaaaaah, Angu!-
-E chi èlo?- (chi è? --- traduzione nel mio magnifico dialetto!NdA.)
-Ehm…il fratello della rossa-
-Che nome ciò!-
-Sai com’è…i favolosi anni Novanta…-
-Vàra (guarda NdA) che siamo nel 2008-
-Errrr…giàààààààà…ciao ciao Nick, saluta papà quando torna…-
Oddio che conversazione. La mia famiglia ha l’incredibile talento di sfinirmi dopo tre secondi che gli parlo. In compenso anche il resto dei BS non è messo molto bene: Laura chiacchiera amabilmente con i suoi ventisei fratelli, Dan ridacchia, Meg manda baci al telefono a sua mamma e Ricky ha appena sbattuto il telefono in faccia a suo papà. Dice che non si può parlare con un dottore dei propri problemi. Per chi non lo sapesse il papo di Ricky fa il fisioterapista ed è una persona molto pragmatica, mentre sua mamma, che è una correttrice di bozze, è un mito nel trovare gli errori in quello che fanno gli altri, non altrettanto in quello che fa lei.

Note di vita:
·    Lalluz la basso-ragazza si è fatta un rasta! No, dico..uno! Non importa mi rifiuto di risponderle…
·    Ci hanno pseudo-ingaggiati per un concerto a una festa di compleanno in settembre
·    Una pattuglia ha cercato di farci sloggiare dal posto in cui eravamo accampati, ma noi, chiamandoli con molto charme “maiali fascisti” (niente di personale coi fascisti, non vuole essere propaganda politica né altro di simile NdA), ce li siamo tolti di torno

Fine delle note di vita.

Vuot e vuanderful naigt!!!! This Abend haben wir der Falò...capito? (che bella notte! Stasera abbiamo il falò! NdA) Ci ho messo trent’anni a decidere cosa mettere, visto che mi so organizzare molto molto bene. Braghette nere, top nero con delle mezze schifezze viola e, ovviamente, Converse nere (con le firme dei BS). Ho dovuto anche raccattare l’ombretto viola, la matita nera e grazia che mi sono risparmiata il rossetto scuro che mi ha regalato Meg l’anno della Cresima (mi ha scioccata profondamente). Stavo riemergendo dalla tenda, quando mi sono ricordata delle Gauloises e le ho ficcate in una specie di bisaccia (nera, of course). Fuori c’era Zack che mi aspettava il quale, alla visione del mio alter ego nero, ha fatto un mezzo fischio strozzato. Quando siamo arrivati giù in spiaggia erano lì tutti presi dai salamini e dalle costatine, tranne Ricky con una sigaretta in mano e la faccia perplessa. Ho abbandonato Zack al suo destino e mi sono avvicinata al nostro disperato chitarrista che mi ha infilato le mani in borsa alla ricerca dell’accendino (regalo di Matt, quando, due anni or sono, mi ha iniziata all’arte del fumo spasmodico, cosa che mi pento di aver imparato, ma che non posso smettere). Dopo il primo tiro si è messo tranquillo e mi ha invitata a fare una passeggiata al faro, mentre la donna della sua vita cucinava maiale per tutti. E allora eccomi qui, che sono tesa e mi sono fumata due sigarette di seguito, ad aspettare che parli
-Allora come va con Zack?- esordio prevedibile, visto che da quando siamo partiti i BS non pensano ad altro
-Gnà...-
Mi fissa un po’ perplesso –Cioè?-
Prendo fiato un secondo –Eh, niente...che mi piace si vede, che gli piaccio si capisce...però, che cazzo, è rigido!-
-E` un po’ timido, devi dargli un po’ che parte, poi va-
Sospiro. Pausa. Pausa. Sospiro. Pausa. Pausa.
-Dai, Liz, abbi pazienza, non ce la fa proprio- sorride
-Sì, ma...-
-Ma, ma, ma! Non fare il primo passo e lascia passare un po’ di tempo...ce la mette tutta, fidati, è solo un po’ lento!-
Tesatesatesatesa. Giù la terza sigaretta. Morirò di cancro al polmone prima di poter dire “Zack...”
-Sei tranquilla adesso?-
-No...vado in bagno, scusa- e mi infilo in un cubicolo giallo per turisti dall’accogliente odore di pipì di gatto, mentre lui se ne ritorna da Lally-Lally, che non ha ancora finito col barbecue. Vado con la quarta. Sragiono. Poi me ne torno dagli altri e azzanno della carne tanto per fare, mentre loro divorano tutto come una guarnigione che ha appena affrontato il gelo siberiano, specialmente Dan tonto che con lo sguardo famelico si riempie il piatto per la terza volta. Guardo Zack. Mangia così, tranquillo, coi capelli mollati giù. Si gira. Mi fa la sua smorfia da gatto assassino. Mi metto a ridere, un po’ rimbecillita dalla nicotina (non la reggo molto bene, nonostante fumi tantissimo). Lui ritorna sulla costatina. Continuo a fissarlo, col boccone a mezza gola. Qualche pazzo propone un bagno, ma lo evitiamo accuratamente. Rimaniamo lì come due cretini (cosa che siamo) ad aspettare che il mondo riemerga dalle acque. Zack non mi guarda, servendosi abbondantemente di carne, come se stessimo ancora cenando. Lo so che i BS ci considerano senza speranze e sono fermamente convinti che non riusciremo mai a combinare niente, ma dopo il torneo di carte e le partite a Twister credevo che le cose potessero anche degnarsi di funzionare. E invece no, perché i ragazzi hanno terminato il bagno e lui non ha professato parola. Vengono tutti lì ad asciugarsi, ma sono tremendamente diversi da prima, prima del bagno, intendo. Sembrano più tristi, come se avessero lasciato qualcosa al mare, o forse gli è semplicemente rimasto il maiale sullo stomaco, forse Laura non è un granché come cuoca. Non saprei. È che stasera non riesco a farmi trascinare da nulla, nemmeno dalle note malinconiche e carezzevoli della Ninna Nanna dei Modena (City ramblers. NdA), mi limito a fissare le labbra di Zack che si muovono, pronunciando parole dolcissime, rivolte a nessuno in particolare. Rimango algida anche ai primi accordi de Il bicchiere dell’addio, e non mi sciolgo nemmeno su Morte di un poeta. Vorrei morire io, se Zack non mi guarda.  Poi abbiamo parlato con gli altri di tanto e di tutto, di tutto quello che vorremmo, ma non possiamo avere, di quello che Laura crede di raggiungere, ma che so non raggiungerà mai. Ci siamo divertiti a non essere noi, a credere di stare in un libro perfetto, e siamo tutti così presi, che scendono persino anche alcune lacrime. Piango anch’io, perché l’amore ci sta ricoprendo tutti e io mi sento di ghiaccio. Sono sola, con davanti agli occhi l’unica persona, a parte Laura, su cui posso riversare ogni paura, che fa uscire la voce dalla bocca, facendola tremare nell’aria, provando intensamente tutto quello che dice. Vorrei urlargli tutto il mio amore, ma lui sta cantando Un giorno di pioggia, e la pioggia la sento battere dentro di me, la sento martellare il mio cuore e mi sembra di non farcela, di amarlo troppo per amarlo sul serio. Ma quando lui, Zack, prende la chitarra ed attacca con i primi accordi di Pennyroyal Tea e sento le note che una volta sono state anche di Kurt, mi sento bene, sono rientrata nel mio territorio, nelle emozioni che posso capire ed accettare. La sua voce volutamente ruvida, da a Zack una disperazione che è sua, ma che nasconde stoicamente. È il mio pilastro Zack, posso appoggiarmi, basta che mi allunghi un braccio. Ma non lo fa. Ha terminato anche Pennyroyal Tea e sta per iniziare Where did you sleep last night, sempre con la sua chitarra, sempre con le sue note straziate e sbilenche, ma continuando a suonare per gli altri, per tutti quelli che hanno la passione di ascoltarlo. E con l’avvicinarsi delle ultime parole della canzone le mie speranze svaniscono, fino al momento in cui Zack rimane totalmente da solo, e deve lanciare gli ultimi sibili. Per un attimo sembra prendere fiato, poi si china su di me, piegandosi appena, e mi bacia dolcemente. Delicatamente, con amore, le sue labbra toccano le mie, in un brevissimo attimo. I miei occhi si illuminano, prendono fuoco. Tutti, quei tutti che prima ascoltavano Zack aspettandosi solo musica, sorridono, applaudono senza far rumore, e a Laura scappa una lacrima. È normale. Ricky la stringe, la ama. Non so se uno possa specchiare la propria felicità in quella di altre persone, ma l’abbraccio di Ricky e quello di Zack mi sembrano assolutamente uguali, come riflessi. Poi Zack mi bacia di nuovo, mentre Ricky si china sulla sua bella. Avete presente quella canzone orrenda, Il tuo bacio è come un rock? Ecco quello di The Voice è un grunge, amore e dolore, mentre quello di Ricky è uno ska, passione e ribellione. Almeno credo.



Ho di fianco Zack. ZACK. Il mio unico amore, il mio unico pensiero, la mia unica occupazione. Beh, insomma, magari un po’ meno ma era per capirsi. Trenta secondi fa ha buttato fuori dalla macchina Meg, con sommo stupore di Lalla e Ricky, e si è calato dal finestrino. Però adesso non mi parla e non alza un dito. Si gira verso di me
-Nghhh-
-Cosa vuol dire nghhh?-
-Eh, niente, ma mi sento un po’ un deficiente-
-Più che altro direi tonto. Come Dan-
-Ma Dan non era sudatones?-
-Sì, beh, ma è anche tonto-
-Ah. Ehm….senti Liz, non è che magari ti aspetti qualcosa da me?-
-Sì, un bacio, o anche due. Se non ce la fai parto io-
Mi guarda sbalordito. Poi si mette a ridere
-Sfacciata…-
-Mi dispiace, messere, ha sposato una fuorilegge-
Mi stringe a sé e mi bacia
-Però….fossero tutte così le bandite!-
Lo abbraccio fortissimo, con un brivido dietro la schiena
-Nein…ho l’esclusiva-
-Allora sarà meglio che me la tenga stretta-
-Già…-
Poi si stacca e raccatta del Nesquik insieme ad una scatola di lecca-lecca. Riunisce quegli orribili bastoncini zuccherosi in una specie di mazzo e me lo porge
-Vorresti essere la mia…urgh…ragazza?- esordisce con tono teatrale
-Beh, proprio vorrei vorrei no, diciamo che se non me l’avresti chiesto sarei morta, ecco- mi chino a baciarlo
Mi guarda ed è bellissimo. È bellissimo lui, sono bellissimi i suoi occhi. È tutto stupendamente perfetto, l’idillio irraggiungibile, tutto quello che ho sempre voluto
-Ti spiacerebbe premere Pausa?-
-No, non qui- mi stringe ancora -qui-




MIO SPAZIO:
Ahora…il capitolo alla fine mi è venuto tristino, però vabbé era una cosa un po’ sentimentale, non posso sempre mandare in vacca tutto (concedetemi l’espressione bucolica…)! Finalmente la grande svolta c’è stata, fatemi sapere cosa ne pensateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee….

AKI_PENN: ecco servito il botto fra Liz e Zack…ho paura di essere scesa un po’ troppo nel melenso, ma mi pareva che in questo caso fosse semplicemente d’obbligo!

L_S: nessun problema se non hai recensito quella volta,l’importante è che tu lo faccia ora!XDXDXD Cmq grazie per i complimenti sulle interviste, è stato divertentissimo scriverle! Finalmente Liz e Zack si sono dati una mossa, che ne pensi?
  
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