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Autore: MC_Gramma    05/02/2014    2 recensioni
Ditemi che non sono l’unica a shippare Peter e Melissa.. a quanto pare sì, ma a me piace andare controcorrente! ^^
“Tu dovresti essere morto”
Si nascose nell’ombra a quelle parole.
Lei sapeva. Scott le aveva raccontato tutto ed ora Melissa aveva paura di lui, lo percepiva dalla leggera variazione del suo odore, e per nascondere l’angoscia che gli trasmetteva si nascose celando il proprio viso, la smorfia di.. dolore, sì, faceva fisicamente male! E wolf gli mordeva, anzi sgranocchiava le costole per invogliarlo a fare qualcosa, qualsiasi cosa, invece di starsene lì impalato.
“Avete tutti questa reazione” commentò.
Il cuore di lei accelerò, al suono della sua voce, e Peter si illuse che non fosse solo la paura a farlo battere così forte.

NB: in teoria il titolo è provvisorio, in pratica.. ho la sensazione che resterà così! xD
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Melissa McCall, Peter Hale
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nota: potrei aver preso in prestito una frase da “Armand il vampiro” di Anne Rice.. 


 
 
Fu terribile trovarsi di nuovo inerme, senza forze nemmeno per aprire gli occhi, bloccato in un letto.. ma poteva trattarsi anche di un tavolo dell’obitorio per quel che ne sapeva e Peter non poteva escluderlo, sentendo il gelido piano di metallo sotto i polpastrelli.
Sentiva anche delle voci ogni tanto, ma il timpano destro non era ancora guarito del tutto – il buon Deucalion gli restituì la famosa penna in un modo davvero singolare – e per lui erano solo suoni sconnessi e fastidiosi.. l’unica cosa che sentiva distintamente era il proprio corpo che lentamente, cellula per cellula, guariva. Un processo snervante tranne per quei rari momenti, vere e proprie botte di vita, in cui si rendeva conto che un membro del branco lo stava aiutando e Peter in un certo senso si sentiva dividere in due: una parte di sé, quella più egoista, avrebbe voluto forzare quel contatto rischiando di togliere la vita a quell’anima caritatevole solo per non morire di nuovo; l’altra invece, quella che non pensava di avere, avrebbe voluto interrompere il collegamento perché Cora ne aveva certamente più bisogno.. quand’era diventato così altruista?!
La famiglia era sempre stata importante, ma lui aveva sempre adottato la filosofia “Prima per me, e per gli altri se ce n’è..” infatti aveva ucciso Laura per.. oh, rieccola! In quelle condizioni non poteva opporsi e sempre più frequentemente – così sembrava, non aveva una chiara cognizione del tempo – i ricordi invadevano la sua mente tormentata.
Quasi sentiva il fumo bruciargli la gola, mentre aspirava, e Laura, appena adolescente, che gli toglieva di bocca la sigaretta. “Il fumo uccide, zietto. Non te l’hanno mai detto?” E io quante volte ti ho detto di non chiamarmi zietto.. “Non abbastanza!” commentò lei, con aria di sfida, dando un tiro a sua volta.
Impertinente e sicura di sé già allora, per questo preferiva la sua compagnia a quella di Derek – l’aveva sparata davvero grossa con Stiles e Cora.. migliori amici sto cazzo! – eppure non aveva avuto la minima esitazione. L’elemento sorpresa fu essenziale ma in realtà.. Laura non provò neanche a difendersi, come se avesse capito.. in fondo era sempre stata una ragazza sveglia, più del fratello di sicuro, e avrebbe fatto qualsiasi cosa per le persone che amava, persino morire per mano di una di loro: non aveva gridato, non aveva cercato di fermarlo e non aveva mai distolto lo sguardo.. la parte più assurda era che Peter non percepì il minimo disagio nel dividere il suo corpo a metà ma non riuscì a chiuderle gli occhi. Ci aveva provato però, sebbene spenti, continuavano a sfidarlo – “Avanti, non dirmi che ti faccio più paura morta che viva!” – e adesso erano lì a fissarlo accusatori, non riusciva a farli smettere.. Laura, ti prego! “Non posso aiutarti, zietto.. mi hai ammazzato, ricordi?” Mi dispiace, se avessi.. “Non mentire. Io c’ero, sai?! Ti sei divertito un mondo.” No, questo non devi dirlo! Non ne vado fiero, ma era l’unico modo per sopravvivere. “E questa volta cosa pensi di fare? Non puoi uccidere Derek..” Niente, assolutamente niente. “Allora resterò a farti compagnia!” Insomma basta! Esci dalla mia testa, tornatene sottoterra o non mi interessa dove ma vattene.. “Così potrai pensare a lei? Oh, Peter caro, deve essere una gran bella femmina se sei arrivato a questo punto!” Lo è davvero!
Melissa era l’unica cosa che lo trattenesse, l’unico appiglio cui aggrapparsi, la sua ancora e Peter non era pronto a rinunciarvi, non dopo quel bacio – che poi chiamarlo bacio era esagerato – Si era detto che non poteva morire di nuovo senza sapere com’era ma non gli era bastato: per questo lottava, per questo gioiva sentendo il minimo miglioramento, e avrebbe voluto urlare a wolf di fare più in fretta, perché entrambi volevano ancora specchiarsi in quegli occhi neri, saggiare la morbidezza di quelle labbra, sfiorare quella pelle fantastica.. e non poteva più aspettare, ogni minuto, ogni secondo, era una tortura.. ecco, anche l’ultima frattura s’era saldata finalmente, cosa manca all’appello? No, non poteva più aspettare, era estenuante e lui non era mai stato un tipo paziente, ma le gambe rimasero immobili, completamente intorpidite, sotto i suoi comandi. Non fatemi questo, vi prego! Era sul punto di impazzire sul serio se non fosse riuscito almeno a vederla.. Melissa.. Melissa.. ormai era il suo unico pensiero, non c’era nient’altro, il nome di lei riecheggiava nella sua mente.. Melissa. Melissa. Melissa!
Si ritrovò a urlare il suo nome col tutto il fiato che aveva in corpo, senza rendersene conto s’era rizzato a sedere, con gli occhi ancora chiusi, finché non lo percepì: il suo odore era dappertutto, gli era rimasto addosso da.. “Sono qui” gli parve di sentire ma no, sicuramente se l’era immaginato.
“Sono qui, okay?” un lieve tocco sulla spalla lo fece girare “Deaton ha detto che continuavi a chiamarmi e.. come vedi sto bene! E.. E anche Cora.. sì, lei..”
Melissa si schiarì la voce e gli riferì – non senza un numero spropositato di ehm – che era rimasto incosciente per giorni e nel frattempo Derek era riuscito a salvarla, ma al momento Peter  non era interessato al perché o per come: lei s’interruppe vedendolo muoversi a fatica, cacciando le gambe nel vuoto, e si ritrovarono ancora una volta occhi negli occhi proprio mentre gli stava dicendo di star fermo.
E glielo ripeté, quando in un guizzo improvviso Peter le afferrò il viso e l’avvicinò al proprio.
“Ma che stai facendo?!”
Nonostante il tono percepì chiaramente che non era spaventata, non era per quello che lo respingeva o che.. le pulsazioni del suo cuore erano raddoppiate.
“Si può sapere cosa..”
“Solo un bacio, ti prego” non poté che sorridere pronunciando quelle parole “Un bacio e ti dirò tutto.”
Cristo, ormai era proprio andato!
“Perché dovrei..”
“Cos'è che le donne desiderano così spesso sentire e aspettano tanto a lungo di sentire?”
Melissa sorprendentemente s’irrigidì a quell’indovinello e, dal battito mancato, Peter comprese che sapeva la risposta: smise di opporsi e lo lasciò avvicinare, anzi fece di più.. ricambiò la pressione delle labbra che carezzavano le sue, mozzandogli il fiato per la rapidità con cui rispose al bacio.
Nulla di esagerato, non immaginatevi lappate di lingua a destra e a manca.. almeno, non all’inizio.. poi si sa, ci si lascia trasportare, le cose sfuggono di mano.. o, per meglio dire, finiscono in mano.. come le ciocche corvine strette tra le dita di lui, direttamente all’attaccatura sulla nuca (cosa pensavate.. sporcaccioni! N.d.A) Peter le tirò appena, facendole reclinare il capo, abbandonando la sua bellissima bocca per disseminare di baci il collo teso, pizzicando piccole porzioni di pelle con le labbra.
Le zanne di wolf fremevano in agguato, ma non per lei: Peter ci mise qualche secondo di troppo a capire, a quel punto Scott lo aveva già preso per il collo e schiacciato violentemente a terra, ringhiandogli contro.
“CHE DIAVOLO PENSAVI DI FARE?!” gli urlò addosso, ignorando i richiami di sua madre.
Socchiuse le palpebre e, appena si trovò davanti due occhi pericolosamente rossi, si chiese perché le cose più interessanti succedevano sempre quando lui non c’era: il piccolo Scotty era diventato un alpha e lui.. era nella merda più di quanto non avesse immaginato!
 
  
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