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Autore: sofi_gianni    06/02/2014    2 recensioni
Avrei avuto bisogno di un po’ più di tempo, ma me ne rendo conto solo ora.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai tra le risate, aprii gli occhi lentamente perché la luce mi impediva di scorgere chiaramente le forme e mi guardai attorno con una strana smorfia sul viso
. Ero tra le braccia di Will il ciò mi tranquillizzò molto, era la prova che la gita non era stata solo un bel sogno.
Sbattei le palpebre e focalizzai il resto del pullman. Accanto a me c’era Elise con le cuffie nelle orecchie ed i capelli biondi raccolti in una ‘cipolla’ sulla testa, aveva gli occhi grigi puntati sul cellulare, uno sguardo annoiato e le gambe a cavalcioni allora decisi di farmi notare e dissi:-Elise!- mi guardò di scatto e le tornò sul volto lo sguardo pimpante di sempre, esclamò:-Ben svegliata tesoro!!- Vidi che Will mi guardava dolcemente ed anche lui esclamò:-Oh.. la mia bella addormenta si sveglia finalmente!- gli sorrisi debolmente e gli diedi un bacio a stampo poi chiesi:-Per quanto ho dormito?- Si guardarono complici e con un risolino El rispose:-Bha siamo partiti dall’autogrill alle 11 sono le 18:30, fatti un po’ tu i conti!- sgranai gli occhi ed esclamai:-Cavolo! Tra un’ora arriviamo ed ho dormito per tutto il viaggio! Oh mio dio!- Will scoppiò in quella risata che adoravo ed El sorrise divertita mostrando le sue fossette ai lati della bocca.
Mi alzai stiracchiandomi leggermente e dissi a Will:-Mi vado a  fare un giro per i posti! Non ho salutato praticamente nessuno!- Lui mi sorrise e annuii.
Mi avviai verso il posto dove erano adagiati Mark e Mary e mi sedetti comodamente sulle gambe di Mary, lei era una ragazza davvero bella aveva i capelli lunghi,scuri e ricci gli occhi color caramello e uno sguardo pacifico che metteva sempre tranquillità, mi era sempre sembrata quel tipo di ragazza che si tiene tutto dentro pur di non dare fastidio gli altri ed io cercavo sempre di parlarle perché  mi metteva serenità anche nei momenti peggiori, mi disse:-Ciao El!!- sorrisi e le risposi:-Mary bella mia, ti rendi conto che ho dormito per tutto il viaggio? Ahhahaha sono irrecuperabile!- Lei divertita rivolse uno sguardo a Mark che ridendo disse:-Siamo in due!- Scoppiamo in una risata. Dopo un quarto d’ora avevo fatto il giro di tutti i posti e avevo salutato tutta la classe, tornai vicino a Will che stava parlando con Erick, il suo migliore amico , un ragazzo alto e snello con i capelli corti e neri e due occhi azzurri in cui ti perdevi, mi vide e sorrise.
Notai che aveva ad un orecchio una cuffia così mi sedetti accanto a lui e dissi:-Amor che ascolti di bello?- Li strappai la cuffia dall’orecchio e la misi al mio, la melodia la conoscevo fin troppo bene quella era la nostra canzone.
Circa un’anno prima io e Will avevamo litigato perché lui aveva perso la testa per una ragazza di un anno più grande di noi, io l’avevo scoperto e ci eravamo lasciati istantaneamente con un freddo ‘addio’, stetti malissimo. Dopo 3 giorni, la notte mi svegliai di soprassalto e sentii che qualcuno stava lanciando pietre sulla mia finestra mi affacciai e vidi un bellissimo cuore formato da tante lucerne che emanavano un bagliore dorato, in mezzo al cuore c’era Will con un microfono in mano che iniziò a cantare quella canzone, che per me è la più bella di sempre. Dopo quella bellissima serenata non potei fare a meno di perdonarlo e da quel momento ‘Unica al mondo’ diventò nostra.
Appena ascoltai la melodia sorrisi spontaneamente ricordando quella notte mi accoccolai vicino al braccio di Will pensando a quant’ero fortunata e felice, avevo 16 anni e gli ultimi due erano stati i più belli di sempre.


Arrivammo a Londra circa mezz’ora dopo, appena il pullman si fermò tutti esultarono e l’aria si riempì di un’ebbrezza magica che ‘miss. Nonfarmidelmale’ stroncò subito:-Carissimi ragazzi! Calmiamoci o torniamo subito indietro, ora con molta delicatezza raccogliete le vostre valigie e scendete ordinatamente dal veicolo utilizzando l’uscita posteriore-. Sì la professoressa era sempre così, ci minacciava con il sorriso sulle labbra e con la voce che qualcuno avrebbe potuto definire dolce, ma bastava conoscerla per capire che era un concentrato di acidità ai massimi livelli! Appena finì di parlare si affrettò a prendere la sua borsa, dalla quale non si separava MAI, borbottando un:-Stupidi bambini!-.
Io, Will ed Elise aspettammo che la confusione si calmasse un po’ per prendere le valigie e ‘scendere ordinatamente dal veicolo utilizzando l’uscita posteriore’, come aveva detto la miss, e appena misi piede per terra mi resi conto di essere, realmente a Londra! Ci trovavamo di fronte ad un piccolo parco, con il prato ed un laghetto in cui nuotavano tranquillamente delle papere, mi imbambolai a osservarle nuotare e fu Will a riportarmi alla realtà:-Amore, se ti sorprendono così un paio di papere quando andiamo a buckingham palace che fai?- Io sorrisi e annuii affrettandomi a raggiungere i compagni che avevano avanzato mentre io osservavo gli animali.
Ci fermammo davanti ad un edificio fantastico, già da fuori si lasciava presagire il lusso degli interni, scherzavo ahahaha, quell’edificio era una casa abbandonata, o perlomeno quello sembrava, e stava letteralmente cadendo in pezzi. La nostra amatissima professoressa d’italiano presentò la struttura:-Carissimi ragazzi, questo è l’Hotel Luxor’ alloggeremo qui per i prossimi 5 giorni-.
Ci fu un boato di dissenso e 30 facce incredule che guardavano miss. Nonfarmidelmale con sguardo assassino. Mark mi si avvicinò ed esclamò:-Non è possibile! Questo più che ‘Hotel Luxor’ dovrebbe chiamarsi ‘Hotel noncrollarmiintestaperfavore’!- Io scoppiai in una risata e dissi-Non ero io quella che soprannominava le cose o le persone?- Infatti avevo dato io il soprannome alla prof e Mark sorridendo disse:-Mi hai contagiato!- e se andò vicino a Mary.
Cercai con lo sguardo William e lo vidi che si lamentava con Erick ed El, mi avvicinai e cercai di alleggerire la situazione dicendo:-Oh… suvvia! Non sarà questo stupido ‘Hotel noncrollarmiintestaperfavore’ a rovinarci la gita!- Will mi guardò divertito e chiese:-Come l’hai chiamato?- Io liquidai la domanda con un gesto della mano e mi avviai verso l’entrata, appena oltrepassai la soglia sentii un fortissimo tonfo alle mie spalle, qualche gridolino e una nuvola di polvere mi investì, mi voltai di scatto e vidi che era appena caduto dal soffitto un enorme blocco di pietra a pochi centimetri da me allora urlai:-Oh cazzo!- l’uomo alla reception non sembrò farci caso, ma vedendo le nostre facce sconvolte disse tranquillamente:-Oh non preoccupatevi, succede sempre-. Oh si, perché dovremmo preoccuparci se un blocco di pietra ci sta per atterrare in testa, che potrà fare mai? Ucciderci forse… ma non preoccupiamoci! I miei pensieri furono bloccati dall’acidità della prof che disse:-Modera i termini signorina!- io la guardai sconvolta e le dissi, cercando di mantenere un tono ragionevole:-Professoressa quel coso mi stava per arrivare in testa è comprensibile un attimo di panico, non trova?- Lei mi guardò torva ed esclamò:-Hai sentito il cameriere succede sempre, non devi preoccuparti-. La guardai scandalizzata.
La gabbia dei matti.
La gabbia dei matti.
La gabbia dei matti.

Ero arrivata da meno di mezz’ora e già stavo per morire!
Presi il mio trolley e me ne andai guardando miss. Nonfarmidelmale nel modo più torvo possibile.
Aspettai che il cameriere mi desse le chiavi e mi dicesse:-Stanza numero 664, piano 6°-. Domandai: -Dov’è l’ascensore?- mi guardò sorpreso e con un bel sorriso annunciò:-Niente ascensore signorina, le scale sono in fondo a sinistra-. NONONONO. Non 6 piani a piedi ogni santo giorno. NO. Lo guardai con uno sguardo sconvolto e assassino.
Stupido ‘Hotel noncrollarmiintestaperfavore’.
 

SPAZIO SCRITTRICE
Ciao a tutti,
Sono arrivati a Londra e già Alice ha rischiato di morire una volta, perfetto :’)
Mi farebbe piacere se lasciaste una recensione ma un immenso grazie anche a chi legge e basta.
Mi scuso se il capitolo è corto :(
Un bacione
sofi_gianni
p.s. cerco di aggiornare presto

 
  
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