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Autore: nakahime    06/02/2014    4 recensioni
“Saremo energia in questo cosmo sconfinato, alla fine. E come energia noi ci incontreremo, scorrendo nel flusso dell'universo, per l'eternità.” [Spock/Kirk || Slash || Star Trek: generazioni]
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James T. Kirk, Spock | Coppie: Kirk/Spock
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Autore: nakahime
Beta: Naky94
Titolo: vecchi rimpianti.
Fandom: star trek
Pairing: Spirk (Spock/Kirk)
Rating: Pg-13
Genere: sentimentale, romantico, drammatico
Avvertimenti: slash, (possibile) OOC
Personaggi: Spock, James T. Kirk, Picard (menzionato)
Note: sono passati quasi quattro mesi dalla mia ultima storia pubblicata nella sezione. Oh mio Dio! No, non ero morta. Sono stata impegnatissima con l'università, poi sono subentrati gli esami e la depressione (una mezza schifezza, insomma). Sono un po' incerta, a dire il vero; ripartire con questa storia, non so se sia la scelta più saggia. Spero solo che vi piaccia. Spero anche di non aver fatto un casino... spero, spero, spero. Sono sempre la solita insicura del cavolo. Godetevi la lettura e, come sempre, recensioni e critiche sono sempre ben accette. Enjoy!
- La storia si svolge durante il film 'Generazioni', assicuratevi di conoscerlo almeno in generale, così che possiate capire i riferimenti.
Disclaimer: Kirk, Spock e compagnia cantando non mi appartengono. Quanto scritto è frutto della mia fantasia malata, non posseggo i diritti di un bel niente e non guadagno nemmeno un centesimo. That's all!
A Naomi che mi è stata sempre vicina e non ha smesso di credere in me.
Ti voglio bene.



Vecchi rimpianti.



“Mi amerai ancora quando non sarò più giovane e bello?”

Spock alza lo sguardo dal PADD che tiene tra le mani, sta leggendo l'ultimo rapporto circa la missione conclusasi il giorno prima. La descrizione del tenente Nichols è confusa e in più punti imprecisa.
Lo sguardo del vulcaniano si allaccia a quello del capitano che è steso sul letto e tiene una guancia poggiata al palmo della mano.
“Allora?” chiede Jim.
Spock osserva il sorriso dell'uomo, ha imparato a catalogarlo come 'ironico' ma non è sicuro che stavolta abbia lo stesso significato. C'è qualcosa di diverso sul volto del suo capitano e il vulcaniano non è sicuro di riuscire ad interpretarlo.
“Cosa vuole che le risponda?”
Il primo ufficiale sa che rispondere ad una domanda con un'altra domanda è poco logico, ma non ha  alcun elemento per comprendere a cosa si stia riferendo il suo interlocutore.
L'umano in questione medita in silenzio facendo scivolare distrattamente le dita sulla coperta.
“L'ultima missione, Spock. Ha visto quel siero come ci ha fatti invecchiare. Non ci avevo mai pensato prima, non veramente. Ma io invecchierò molto prima di te e... “ Jim sospira, lasciando la frase a metà.
Spock abbandona il PADD al suo fianco e si sistema contro la testata del letto.
“Percepisco, dalle sue parole, quella che voi terrestri chiamate incertezza. Mi sbaglio?”
Jim scuote il capo, il suo sorriso è scomparso.
“Mi dispiace, so che tutta questa emotività è stupida. So anche quanto illogico sia ipotizzare una situazione ancora lontana, ma... la missione mi ha dato da pensare.”
Il vulcaniano inarca un sopracciglio “Infatti” dice con tono pacato “è sconsigliabile lasciare che una situazione tanto lontana ed imprevedibile, la preoccupi sin da ora.”
Il capitano inspira a pieni polmoni prima di puntare le braccia sul materasso e spingersi più vicino a lui. Si poggia allo schienale e stende le gambe, emulando la posizione del primo ufficiale; le loro spalle si sfiorano appena ma un brivido di piacere cola lungo la schiena di Jim.
“E' solo che a volte penso al futuro e non so cosa aspettarmi.”
Spock tiene ancora il sopracciglio sinistro in un arco perfetto che per poco non scompare sotto la frangia squadrata.
“La presenza di una possibilità infinita di incognite rende improbabile un calcolo preciso degli eventi che si abbatteranno sulle nostre vite. Aspettarsi qualcosa dal futuro sarebbe illogico, in assenza di dati certi.”
“Lo so.” grugnisce il capitano per poi passarsi una mano sul volto.
Per il vulcaniano quel gesto significa 'frustrazione'.
“Ma tu mi amerai ancora quando non sarò più quello che sono ora? Quando non sarò più il bello e spavaldo Jim Kirk? Quando sarò solo un... vecchietto petulante e in pensione?”
Alla domanda di Jim segue solo il silenzio. Per alcuni secondi nessuno dei due parla per riempire il vuoto di suoni che ha inghiottito ogni rumore.
Spock sta prendendo il tempo necessario per rispondere mentre l'altro attende una risposta che tarda ad arrivare e che non è sicuro di voler ascoltare.
Non dubita di quello che il compagno prova per lui, ma troppo spesso i vulcaniani hanno un modo di esprimersi che non s'incastra alla perfezione con l'illogica necessità umana di rassicurazione.
“Jim... “ comincia l'altro, e Jim sa che qualcosa d'importante sta per essere confessato.
“Quando abbiamo deciso di comune accordo di intraprendere questa relazione, ero ben consapevole delle nostre differenze biologiche. Ho valutato attentamente i pro e i contro che questa situazione avrebbe comportato, per entrambi. Sono consapevole della longevità propria alla mia specie e di quanto superi la longevità umana. In media noi vulcaniani viviamo per ottanta punto otto anni in più di un essere terrestre.”
Jim si gira a guardare Spock, questi dal canto suo tiene lo sguardo puntato davanti a sé.
“Il processo di invecchiamento è inevitabile per te, così come lo sarà per me. Non per questo i motivi che mi hanno avvicinato a te, saranno meno importanti. Il tuo aspetto fisico, Jim, per quanto apprezzato è solo una delle numerose cause che mi hanno condotto a questo punto. I vulcaniani scelgono un solo compagno per tutta la vita e l'affinità mentale è la ragione più importante affinché si abbia una unione lunga e prospera.”
Le dita di Spock si muovono lentamente sulla stoffa dei pantaloni e Jim non può non contemplarle e amarle un po' di più.
“Stai dicendo che mi amerai per tutta la vita?” sorride Jim sentendo il cuore tamburellare nel suo petto come se fosse impazzito.
“Sto dicendo... “ Spock si gira a guardarlo con i suoi occhi bui, che nascondono un oblio senza fine “... che la mia vita è legata alla tua. E ignorare questo, sarebbe illogico.”
I due stanno in silenzio mentre i loro sguardi rimangono incastrati l'uno nell'altro e continuano a parlarsi e a sussurrare cose di cui le loro menti non sono pienamente consapevoli.
Se Jim non fosse seduto molto probabilmente sentirebbe le gambe tremare, in maniera molto poco virile.
Quella di Spock non è una dichiarazione tra le più sdolcinate e convenzionali, ma è tra le più sincere e di questo Jim ne è certo. Si sente pieno d'amore e sa che potrebbe scoppiare di quel sentimento vivo e pulsante che gli ruota dentro.
Non dice altro, si limita ad allungare la mano destra verso quella di Spock: l'indice e il medio si protraggono verso il dorso della mano dell'altro. Quando le loro mani vengono in contatto il vulcaniano rilascia un flebile e appena percettibile sospiro.
Il vulcaniano ruota la mano e lascia che i loro polpastrelli si incontrino, il tocco rilascia una scarica di pura energia che si propaga tra di loro e li fa tremare entrambi. E' come se le loro anime si fondessero in una sola essenza che suggella le parole di Spock, allontana i dubbi di Kirk e promette qualcosa che non si può pronunciare, per cui non esiste parola alcuna.
E' la promessa di qualcosa di eterno, immortale, che nasce tra le stelle e lì vi resterà per sempre.
“Saremo energia in questo cosmo sconfinato, alla fine. E come energia noi ci incontreremo, scorrendo nel flusso dell'universo, per l'eternità.”
Jim sorride di nuovo, poi una lacrima sfugge dal suo occhio e si fa strada su una guancia solcata dalle rughe del tempo, appartenenti ad un corpo che più non è.

Quella non è la realtà, è solo finzione; è solo una consolazione per il pensiero di ciò che ha perso.
No, è tutto quello che non ha mai avuto.
E' il Nexus a parlare per lui; la landa dei desideri e dei rimpianti.
Jim prova gioia per una menzogna che rende il suo sonno eterno meno solitario e tormentato.
Ma è solo finzione.
E' solo una recita.
Per questo motivo l'ammiraglio James T. Kirk decide di cancellare quel desiderio mai avverato, il sogno rinchiuso in un cassetto che ha sempre avuto troppa paura di aprire.
La sua mente vola ad una vecchia fiamma, un'altra possibilità mai colta. Una donna terrestre, che però non riesce a rimpiangere. Se fosse rimasto con lei, non avrebbe mai conosciuto Spock.
E' in quel ricordo che il capitano Picard lo trova.
E' lì che Kirk sta espiando il peccato di una vita intera: non aver mai confessato a Spock i propri desideri, le proprie paure.
Non avergli mai potuto chiedere “Mi amerai ancora quando non sarò più giovane e bello?”

Fine.


. Mi scuso per alcune imprecisioni sul film, ma mi sono concentrata di più sulla storia che sui particolari del film.
Inoltre la discussione sull'età è perché si presuppone che in ST la vita media degli uomini si sia allungata a 100 anni, mentre i vulcaniani vivono, in media, 200 anni. Per questo Spock afferma di vivere ottant'anni in più di un essere umano terrestre.
. Quasi dimenticavo: le frasi della fic e l'intera storia nasce dalla canzone "Young & beautiful" di Lana del Rey.
Vi ringrazio tanto per essere arrivati sino a qui.
Baci.
   
 
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