Capitolo
13:
Un
leggero raggio di sole trapassa le persiane e mi sveglia.
Automaticamente
mi giro verso la sveglia per vedere che ore
sono.
Le
10.00.
“Sono
le 10?!”
Urlo dopo essermi resa conto di essere in
ritardo per andare a scuola di due ore.
Velocemente
scendo le scale per andare a vedere se Niall è in casa,
considerando che il
letto affianco al mio era vuoto.
Neanche
il tempo di finire la rampa che sento una melodiosa voce cantare dalla
cucina.
Per
un
momento rimango lì ferma a contemplare quella voce.
E’
perfetta, angelica, resterei tutto il giorno così fosse per
me.
Ma proprio mentre me ne sto
qui ferma ad
ascoltare, la magia si blocca.
“Ehi
bella addormentata, spero
tu abbia un minimo di fame perché ho fatto del mio meglio
per cucinare qualcosa
di commestibile.”
Mi
sfugge una leggera risata e poi mi siedo a tavola, pronta a gustarmi
quel che
ha preparato.
“Sicuro
di non volermi
uccidere?” Chiedo divertita.
“Tu
scherzi, ma io ho cucinato
con tanto affetto”
Mi
spiega.
Inizio
a mangiare lentamente, ma dopo cinque minuti mi blocco e lo guardo.
“Che ho di strano?” Mi chiede.
“No
niente pensavo, pensavo al
fatto che io in questo momento dovrei essere arrabbiata con te, ma non
ci
riesco, cucini troppo bene per riuscire a tenerti il muso.”
Scherzo.
“E
perché dovresti essere
arrabbiata con me?”
Mi
chiede sorpreso.
“Perché
a quest’ora dovremmo
essere a scuola, ma tu non mi hai svegliato …”
“Eri
troppo dolce, non riuscivo
a trovare il coraggio di svegliarti.”
Si giustifica.
“Ruffiano,
so che sono tutte
scuse, tu non avevi voglia di andare a scuola, ecco qual è
il tuo problema.”
“Beccato,
ma per farmi
perdonare ho organizzato una bella sorpresa per te mentre
dormivi.”
“Mi
devo preoccupare per la mia
incolumità?”
“Ah
ah ah. E’ una cosa dolce,
credo.
Dai
ora preparati che partiamo”
“Ti aiuto a sistemare, aspetta.”
Rispondo.
Una
volta finito di sistemare la cucina
salgo di sopra e prendo dei vestiti di Gaia, cosa che lei non
dovrà sapere, e
mi vado a preparare.
“Niall,
è da più di mezz’ora
che siamo in macchina, ma non ti chiedo neanche dove stiamo andando
perché
tanto so che tu mi risponderesti con un “Sorpresa”
…”
“Come
mi conosci bene
nanerottola.”
Lo
fulmino con lo sguardo e lui attacca a ridere.
Passiamo
altri dieci minuti a scherzare e cantare le canzoni che trasmettono
alla radio
fino a quando non arriviamo a destinazione.
“Wow.”
Riesco solo a dire.
Siamo
in un immenso campo da golf.
“Presumo
ti piaccia dalla reazione.
Amo
il golf, faccio anche parte
del club, mi aiuta a rilassarmi, e pensavo che ti sarebbe potuto
piacere
provare,sempre se ti va …”
Mi
spiega lui impacciato.
“Cosa
stiamo aspettando? Credo
ci metterai un bel po’ per insegnarmi a giocare, non possiamo
perdere tempo.”
Lo
afferro per la mano e mi dirigo verso il golf cart.
Lui
intanto mi sorride e accende il motore
per poi andare verso la zona della prima buca.
“Sono
una frana, non credo che
riuscirò mai a fare entrare quella pallina nella
buca.” Dico
sbuffando.
Sto
cercando di giocare ormai da due ore, ma con scarsi risultati, il golf,
come
qualsiasi altro sport, non fa per me.
“Sì
hai ragione, ti sto
stracciando”
Esclama il biondino divertito.
“Invece
di stare lì a ridere di
me perché non vieni qui e mi aiuti?” Propongo.
Non
l’avessi mai fatto.
Lui
si
avvicina subito e si posiziona dietro di me, insieme teniamo la mazza,
quasi
fossimo una cosa sola.
Sono
imbarazzatissima, e vedo che anche lui è leggermente teso.
Insieme
colpiamo la pallina che finisce leggermente più in
là della buca, io mi stacco
frettolosamente da lui e mi giro a guardarlo, in questo momento vorrei
finire
io dentro la buca.
Mi
ricordo ancora che quando avevo più o meno quattordici anni
mi lamentav0 sempre
perché a differenza delle mie amiche io non
“sapevo” arrossire e la trovavo una
cosa dolcissima.
Ritiro
tutto, oltre ad essere impacciata ora sono anche tutta rossa, e no, non
è poi
così tanto gradevole.
“Ehm,
credo, che , ehm, dai
posso migliorare, no?”
Chiedo per spezzare il momento.
Ora
che
guardo bene anche lui è altrettanto rosso.
“Sì
sì, assolutamente, hai già
fatto un passo avanti.” Risponde
frettolosamente.
“Ti
va di mangiare qualcosa?” Cambia
argomento.
“Dobbiamo
già tornare a casa?” Chiedo
dispiaciuta.
E
come se non ci fosse mai stato quel
momento di imbarazzo lui mi prende per mano sorridendomi e mi guida
verso
l’altra parte del campo da golf.
“Addirittura
un picnic? Questa
volta ti sei veramente superato mio caro irlandese!” Esclamo
addentando il terzo tramezzino.
Siamo
seduti sul prato del club e lui ha organizzato, come avrete sicuramente capito, un
magnifico picnic, con
tanto di cestino e tovaglia a quadretti.
“Beh,
modestamente sono sempre
stato bravo a fare colpo sulle le
ragazze.”
Si
vanta con aria altezzosa.
Per
scherzare gli do contro con la spalla e iniziamo tutti e due a ridere.
“Comunque,
hai una voce meravigliosa,
stamattina ti ho sentito appena sveglia” Mi
ricordo di dirgli.
“Siamo
in vena di complimenti
oggi è?” Ridacchia
e poi riprende “ Grazie”
Dice,
infine, con una lieve nota d’imbarazzo.
“Dai
alzati un attimo” Mi
dice d’un tratto.
Io
lo
guardo con il panino a mezz’aria, con
un’espressione che dice
“ma io devo nutrirmi”
Mi
allunga una mano e a quel punto non posso fare altro che sollevarmi.
“Bene,
e ora?”
Dico semi-scocciata, anche se sono proprio
curiosa di sapere cos’ha in mente.
“Ti
ricordo che io e te abbiamo
un ballo in sospeso…”
Mi
spiega.
“Ma
non abbiamo la musica, cosa
dovremmo fare muoverci senza un senso?”
Rispondo.
“Sbaglio
o io sono quello con
la voce meravigliosa?”
Sorrido,
non riesco a fare altro.
Inizia
ad intonare “Next to you” di Conor Maynard, (http://www.youtube.com/watch?v=lF0i7_NcnlA)
e anche io nella mia mente canto
con
lui, mentre mi fa appoggiare le mani attorno al suo collo e lui cinge
le
braccia all’altezza della mia vita.
Così
iniziamo a ballare, senza alcun segno d’imbarazzo, a
differenza di prima,
stiamo uno vicino all’altro e io spontaneamente appoggio la
testa sul suo petto
e ciò mi fa solletico
devo ammettere, perché
lui sta ancora cantando e il torace vibra, nonostante questo, non ho
alcuna
intenzione di spostarmi, perché non c’è
posto migliore in cui potrei trovarmi
in questo momento.
E
proprio
quando la canzone finisce ci guardiamo negli occhi, ma noto una luce
diversa
nei suoi, sembra felice.
Felice
come non lo avevo mai visto prima d’ora.
Possibile
che stare al mio fianco gli faccia questo effetto? Sarà solo
il caso.
Ma
questo mio ultimo pensiero svanisce quando lui inizia ad avvicinarsi
sempre di
più al mio viso.
Forse
è
arrivato il momento, questo potrebbe essere il mio primo bacio, ma mi
devo
spostare? Dopotutto lui è appena uscito da una relazione, e
questo potrebbe non
volerlo davvero.
Ma
è
ciò che credo di volere io, per questo non mi sposto.
Ci
continuiamo a guardare negli occhi, sempre più vicini,
sembra quasi che lui
stia cercando di vedere una
mia reazione
,di capire se
verrà respinto.
Ma
proprio mentre le labbra sono a un soffio l’una
dall’altra, vengono accesi gli
irrigatori.
Per
un
momento ci guardiamo increduli e poi scoppiamo a ridere, come se nulla
fosse
iniziamo a rincorrerci fino a quando io non faccio un volo e lui ne
approfitta
per sdraiarsi al mio fianco.
Iniziamo
a guardare le nuvole, e non c’è alcun bisogno che
uno dei due dica qualcosa.
Inaspettatamente,
lui si avvicina a me e mi lascia un dolce bacio sulla guancia.
Io
mi
giro verso di lui, cercando di respingere la voglia di portare la mano
proprio
lì, dove le sue labbra si sono poggiate pochi secondi fa.
Non
faccio altro che sorridere e lui dice:
“Grazie.”
Non
ho
intenzione di rispondere a parole, non so neanche per cosa mi stia
ringraziando.
Ma
seguo l’istinto e mi posiziono con la
testa sul suo petto, dopo avergli lasciato un delicato bacio sulla
guancia
destra.
Non
so
per quanto tempo siamo rimasti in quella posizione.
So
solo
che ora, a casa di Louis, sul mio letto, non faccio altro che pensare a
questo
giorno così speciale, e al sorriso del mio irlandese quando
avevamo finito di
ballare.
Quel
sorriso era, a mia insaputa, diventato la mia droga preferita in
assoluto.
#SPAZIOAUTRICE
‘sera
a tutte, eccomi qua con un nuovo capitolo di Panta Rei.
Che
ve ne pare? Troppo smielato? Dai credo che ogni tanto questi
momenti Gioall cadano a pennello.
Insomma
io li amo.
Vi
prego datemi un ””“migliore
amico”””” come Niall!
Comunque
non mi sono fatta sentire per un bel pezzo, quindi colgo
l’occasione
per augarvi un buon anno (meglio tardi che mai)!
Fatemi
sapere cosa ne pensate, modestia a parte questo è uno dei
miei
capitoli preferiti *v*.
Bene
ora vi lascio.
Un
Bacio.
Free__Hugs