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Autore: November Rain_    06/02/2014    1 recensioni
Qual è il modo migliore per migliorare il proprio inglese se non passare l'anno Inghilterra? Beh, oltre ad apprendere nuove cose si fanno ovviamente nuove conoscenze e quest'ultime non sono sempre piacevoli, ma bisogna comunque cercare di lasciar perdere e andare avanti, no?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 27
Riavvicinamenti.


Nei giorni successivi il rapporto con Zayn non era cambiato. Ogni tanto ci scambiavamo qualche parola, molti sguardi, ma cercavo di mantenere sempre una certa distanza. Uscivo molto spesso solo con le ragazze, ma finivamo sempre per incontrare i ragazzi, certe volte mi assaliva il dubbio che si mettessero d’accordo apposta.
Anche scuola andava bene, le ragazze continuavano a provarci spudoratamente con Zayn, ma lui non considerava le loro attenzioni; mentre per quanto riguarda me, beh anche io avevo qualcuno dietro. Uno stupido ragazzo senza cervello, continuava a seguirmi per scuola, di nome Lucas. Era alto, castano e con gli occhi neri. Per fortuna non aveva il coraggio di avvicinarsi, dopo che l’avevo già rifiutato una volta, a causa dei ragazzi e soprattutto agli sguardi minacciosi di Zayn.
La mattinata passava lentamente, stranamente non avevo ancora visto Zayn passare nei corridoi e tantomeno in classe. Allora di pranzo dissi alle ragazze di avviarsi alla mensa, dirigendomi verso l’armadietto per appoggiare i libri.
Quando chiusi l’armadietto sussultai ritrovandomi quel ragazzo davanti.
«Giada» disse.
“Che palle” pensai.
«Dimmi Lucas» risposi.
«Sola soletta oggi eh?» domandò schioccando la lingua contro il palato.
«Se devi dirmi qualcosa fallo in fretta, sai com’è devo andare a pranzo. Mi aspettano» affermai ignorando la sua domanda.
«Ti va di fare un giretto insieme? Sai che intendo» propose con fare malizioso.
«No, mi sembra di avverti già risposto. Scordatelo. Ora se vuoi scusarmi vado» dissi dandogli le spalle avviandomi per raggiungere gli altri.
Lui mi afferrò per il braccio, facendomi girare verso di sé. Alzai un sopracciglio fissando la sua mano nel mio braccio.
«Lasciami» ringhiai tra i denti.
«Un’uscita?» ritentò.
«Ho detto di no!» dissi esasperata.
«Faremo in fretta vedrai» promise leccandosi le labbra continuando a fissarmi il corpo.
«Ma che problemi hai?» sbraitai tirando il braccio indietro.
Lui strinse la presa. «Non ci sentiranno»
Che voleva fare quel depravato?
«Ti conviene lasciarmi in pace» lo minacciai.
«Nah» si avvicinava di più a me.
Stavo per tirargli un pugno in quel visino del cazzo, se non fosse stato per un’altra mano, ambrata, che si posò sul braccio di quel ragazzo.
«Ha detto di no» disse con voce alterata il nuovo arrivato.
Subito mi girai per poter vedere chi fosse, incontrando così i due occhi scuri di Zayn.
«Che vuoi Malik?» chiese Lucas lasciandomi il braccio.
«Che la lasci stare, semplice» affermò il moro.
«Non sono affari tuoi» sbottò l’altro ragazzo.
«Eccome se lo sono. Se non vuoi ritrovarti all’ospedale, ti conviene non girarle più intorno. Capito Hale?» lo minacciò Zayn dandogli due buffetti sul viso, anche se sembrò più un ordine.
Quello annuì.
«Bravo ragazzo» gli sorrise il moro, prendendomi per la mano e portandomi via.
Sentivo prendere fuoco a quel contatto, non volevo che la sua mano non lasciasse la mia, ma questo era un male; dovevo tenerlo a distanza.
Mi fermai e lasciai la sua mano, costringendolo a girarsi.
«Non serviva che intervenissi» affermai.
«Sì, certo Giada. Prego» rispose fingendo che l’avessi ringraziato.
«Sono seria Malik» sbottai esaltando il cognome.
I suoi occhi leggermente infastiditi mi fissavano chiudendosi in due fessure.
«Sai benissimo cosa voleva» dichiarò il moro.
«E quindi?» chiesi io alzando un sopracciglio.
«Sei impazzita?»
«No, e non credo ti riguardi» risposi fingendo un sorriso «Stavo per tirargli un pugno comunque»
Sentendo quell’affermazione si rilassò ed iniziò a ridere.
«Sei sempre la solita tesoro» si lasciò sfuggire avvolgendomi tra le sue braccia.
Per un attimo impietrì. Non poteva fare così. Per me era difficile respingerlo sempre, l’aveva forse capito?
Non potei non godermi quel piccolo momento abbracciandolo, annusai il suo profumo. Non era cambiato per niente. Mi ero già abituata a quell’odore senza sigaretta.
«Mi manchi…» confessò stringendomi più forte «La mia famiglia era preoccupata per te, sai? Tutti continuando a darmi dell’idiota per ciò che è successo e mi dicono che le cose si aggiusteranno. Ma più di tutti sono io ad odiarmi. Ho permesso che ti allontanassi da me per colpa di com’ero. Ma sono cambiato per te. Sono cambiato grazie a te» terminò baciandomi la fronte.
Io rimasi senza parole, avrei voluto dirgli di stare tranquillo, che non mi aveva persa e confessargli che sarei stata accanto a lui per sempre. Ma non lo feci.
Lo tenni stretto a me e gli carezzai il viso, lo sentì sorridere. Così senza pensarci sollevai lo sguardo per poterlo vedere. I nostri visi erano a pochi centimetri di distanza. I respiri si amalgamavano tra loro. Istintivamente mi morsi il labbro fissandolo.
Lui capì ciò che pensavo e fece sfiorare le labbra, come per provocarmi. A quel punto non seppi controllarmi e le premetti contro. Il tutto durò pochi secondi, ma quel contatto scatenò un piacere immenso in me.
«F-forse è meglio andare» balbettai arrossendo, guardandomi attorno.
«Sì, hai ragione. Ci vediamo dopo» posò un bacio sulla mia guancia e si allontanò.
Lo guardai camminare.
«Zayn?» lo richiamai.
«Mia madre ha detto di ringraziarti» dissi velocemente.
«Era mio compito farlo» rispose sorridendomi.
In quel momento le nostre strade si divisero, ed io andai a pranzare dal resto della combriccola.
 
 
«Susu, cantate!» esclamai io ai cinque ragazzi.
Erano in piedi davanti a noi, nel bel mezzo del salotto. Io presi posto davanti a loro sul divano, accanto alle altre ragazze.
«Cosa cantiamo?» chiese Niall.
«Non lo so, ma dovete essere pronti per l’audizione. Dovete spaccare di brutto, così diventerete famosi ed io potrò vantarmi di conoscervi» sbottai ovvia.
Finalmente ero riuscita a convincerli di presentarsi ad X-factor, perché come si suol dire, loro hanno il fattore x. Io ero sicura di ciò che avevo appena detto, era anche il loro sogno, quindi se si fosse avverato sarebbero stati non felici, ma di più.
Alla fine decisero di cantare Torn, di Natalie Imbruglia.
Nel momento in cui iniziarono a cantare, mi venne la pelle d’oca e un sorriso, spontaneo, comparve sulle mie labbra. Zayn sapeva che adoravo la sua voce così, oltre ad averlo li davanti che mi fissava, cantò con tutto se stesso.
A fine canzone partì un applauso da parte di noi, giovani spettatrici.
«Così dovrete essere!» affermò Daniela.
«Dai, è ovvio che vi prenderanno» commentò Lena.
«Siete bravissimi!» esclamò Eleanor baciando Louis.
«Allora è deciso» disse Liam.
«Già, questa sarà la canzone!» urlò Niall.
«X-factor stiamo arrivando!» urlò a sua volta Harry saltando sugli altri due.
Arrivò anche Hanna con le pizze, così i ragazzi fecero il biss.
«Ora pizzaaaa!!!» urlò Niall fiondandosi in cucina.
Risi di cuore, era così spontaneo e mangione quel ragazzo. Sarebbe stato di finire in poco tempo un’intera dispensa.
«Quando diventerete famosi e verrete a trovarmi in Italia, vi farò mangiare io la vera pizza» promisi addentando uno spicchio.
«Davvero?» chiese il tinto con gli occhi illuminati.
Io annuì.
«Sempre se ci riusciamo» fu Zayn ad intervenire.
«Oh, ma io son sicura che voi ci riuscirete. Non avrete più tempo per noi» feci il musino guardandolo.
«E perché mai?» chiese lui.
«Avrete così tante fan scatenate, che non penserete più alle vostre amiche» risposi facendogli la lingua.
«Che stiano attente a non avvicinarsi troppo però!» si fece minacciosa Daniela «Harry è solo mio!» esclamò abbracciandolo.
Tutti ci mettemmo a ridere ed io inevitabilmente guardai Zayn. Pensavo la stessa cosa, non avrei voluto che qualcun’altra si avvicinasse a lui, a parte sua madre e le sorelle.
Dopo mangiato misero “Le pagine della nostra vita”. Adoravo quel film e soprattutto trovavo bellissima la storia d’amore tra Noah ed Allie, perché nonostante tutte le avversità, i litigi, la loro separazione ed infine le malattie della vecchiaia, tornavano sempre l’uno dall’altra. Il loro amore vinse contro tutto e li tenne uniti per sempre.
Questo è il tipo d’amore che mi sarebbe piaciuto vivere.
Senza rendermene conto passai tutto il film a mano presa con Zayn. Lo notai nel momento in cui la lasciò per andare fuori in giardino da solo, evitandosi il dibattito sul prossimo film.
Non so esattamente perché, ma poco dopo lo raggiunsi.
Mi appoggiai allo stipite della porta e lo osservai.
«Che ci fai tutto solo qui?» domandai facendogli notare la mia presenza.
Era seduto sulla panchina e stringeva in mano un pacchetto di sigarette.
«Penso» disse guardando il cielo ricoperto di stelle.
Presi coraggio e mi sedetti accanto a lui. «A cosa? Se non sono troppo invadente» aggiunsi subito dopo la domanda.
«Al film, non l’avevo mai visto. È molto bello, tutti dovrebbero provare un amore di quel tipo» diede parola ai suoi pensieri.
«La penso come te» sospirai alzando lo sguardo.
Le stelle erano così luminose quella notte, erano magiche. Illuminavano i nostri visi, posai il mio sguardo sul moro, che mi stava già guardando, e presi l’iniziativa dandogli il secondo bacio di quel giorno. Mentre le nostre labbra si muovevano sinuosamente, le mie mani si posarono sul suo viso, per carezzarlo, mentre lui passavano lentamente lungo tutta la schiena. Le sue labbra erano sempre così morbide e vogliose e, soprattutto, erano sempre mie.
«Abbiamo sceltooo» urlò Harry per informarci.
«Arriviamooo» risposi urlando a mia volta, staccandomi dal moro per tornare dagli altri.




 
Continuiamo!
Beh, tutto bene? Io abbastanza e
direi che anche per i nostri cari protagonisti
non vada così tanto male alla fine,
non trovate anche voi?
Spero vi piaccia il capitolo e vorrei che vi facciate sentire,
per sapere esattamente che ne pensate.
Detto ciò, spero vi piaccia. A presto! xx
  
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