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Autore: Leti_Bo    06/02/2014    9 recensioni
Dal capitolo 12.
'Da quindici minuti stavo stringendo la sua mano.
Da quindici minuti le lacrime scivolavano dai miei occhi, e giù sul mio collo, o sulle nostre mani intrecciate.. sulla mia.. sulla sua..
Da quindici minuti la stavo pregando di svegliarsi.
Ma sopratutto, da quindici minuti le stavo dichiarando il mio immenso amore, per lei.. sussurrandole cose dolci, con la speranza che potesse
anche solo sentirmi, riconoscere la mia voce.
Accadde ciò che non mi sarei mai aspettato.
La sua mano si mosse, stringendosi attorno alla mia.'
Genere: Erotico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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                          They call him 'dangerous', I call him 'love'

Chapter 24.
-Nothing will finish.

Harry's pov.

“Louis muoviti, guarda qua” urlo mettendogli di fronte il mio telefono, “Dobbiamo avvertire gli altri e andare” urlo, dando una spiegazione
al suo sguardo confuso.
“Harry, ragiona. Stanno cercando anche te, potrebbe essere solo una trappola” cerca di convincermi, e fermarmi dall’uscire e correre verso
il luogo indicato nel messaggio.
Ma non mi fermerò, non starò qui ad aspettare qualcosa che non arriverà. E’ rischioso lo so, ma andrò, tanto vale tentare tutto ciò che si
può, fin che si può.
“Louis non mi importa. Può essere un suicidio lo so, ma davvero non mi importa, tenterò tutto quello che c’e da tentare” urlo, avvicinandomi
a lui.
Capisco dal suo sguardo che pur di non lasciarmi andare sarebbe disposto perfino ad incatenarmi dentro ad una stanza vuota e chiusa con infiniti lucchetti di ferro scottante.
“Harry no. Non andrai a consegnarti nelle loro mani, a morire” urla lui, mettendosi tra me e la porta.
“Louis non mi importa cosa dici. Se non vuoi venire andrò da solo. Io amo Annabell più della mia vita, e se le accade qualcosa, se lei non sarà più nella mia vita io non avrò più motivo di esistere” urlo in preda alla disperazione.
Sento un nodo formarsi alla bocca della gola, gli occhi pizzicano e la vista comincia ad appannarsi.
Lui mi guarda, mi guarda come se li facessi pena. Ma non dice niente, non si sposta per farmi passare, no, ma si gira dandomi le spalle ed
apre la porta. Va verso la macchina e si volta di nuovo verso di me.
Io resto fermo a guardarlo, non capendo cosa voglia fare, ma infine si gira, e guardandomi mi dice “Vuoi salvarla o no? Muoviti”
Nella sua voce però al contrario di ciò che mi stavo aspettando non c’e rabbia, ma amore.
L’amore di un migliore amico. Lui tiene talmente tanto a me che farebbe di tutto pur di non lasciarmi solo, proprio come ora.
Corro verso la macchina. Lui già dentro al posto di guida mi sta aspettando, ed io entro sedendomi accanto a lui.
Non aspetta nemmeno che io abbia la cintura legata, sta già sfrecciando per quelle strade.

Annabell's pov.
Crystal è uscita. Sono di nuovo sola, da almeno dieci minuti.
Lei mi ha promesso che mi avrebbe tirato fuori d qui, che mi avrebbe aiutato, ma sappiamo sia io che lei che nonostante lo abbia promesso non riuscirà a mantenere la promessa fatta, perché io da qui non uscirò mai, uscire di qui ormai è impossibile.
E la promessa che le ho fatto, anche quella, entrambe sappiamo che sono solo parole campate in aria, perché non uscendo da qui,
non sarò mai in grado di far si che venga amata ed impari ad amare, proprio come pochi minuti fa le ho promesso.
Ma è stato comunque bello poter dire e sentire quelle parole, trasformate in promesse, perché per due ragazze, sorelle, che si trovano in
una situazione come questa, quelle due promesse valgono come oro.
Presto tornerà, so che prestò lui sarà di nuovo qui, ad aprire quelle ferite ancora e ancora senza fermarsi nemmeno un secondo, a pensare
su quanto possa essere un uomo schifoso.
Mi rendo conto adesso che da quando sono stata sbattuta dentro a queste quattro mura non ho chiuso occhio, e il sonno arretrato di
almeno quasi due giorni si sta facendo sentire.
Ho bisogno di dormire. Chiudere gli occhi e sognare, anche solo per cinque minuti. Credere per soli cinque minuti di essere in un posto migliore. Chiudo gli occhi, cercando di riposarmi per almeno qualche minuto.
Sento dei passi lenti e forti nel corridoio. Quei passi mi rimbombano nelle orecchie, nella mente, impedendomi di riposare gli occhi.
Questo è il suo passo pesante, il passo pesante della morte.
Qualcosa aldilà della porta si muove. Mi porto le gambe al petto, facendomi sempre più piccola su me stessa, schiacciandomi contro il muro.
Come se questo servisse a qualcosa mi dico. No, non servirà a niente, perché lui entrerà ugualmente, lui mi farà ugualmente male.
Mi preparo per veder entrare la sua alta figura, armata di qualcosa che possa farmi male, ma la porta non si apre lasciando entrare lui, la porta si apre con un botto, e viene scaraventata a terra.
Chiudo gli occhi, e mi chiudo ancora di più su me stessa.
Qualcosa non quadra. Non può essere lui, che motivo avrebbe di far esplodere una porta?
Apro gli occhi, e quando vedo la figura alta sulla porta tutto sembra essere diverso, tutto sembra riprendere colore, calore, vita.

Spalanco gli occhi. E lui fa lo stesso. 
Spalanco gli occhi per la sorpresa di vederlo li, perché tra tutte le persone che pensavo di vedere lui era l'ultimo della lista, e invece adesso
è qui, in piedi di fronte a me, con gli occhi spalancati, come se fosse sorpreso, spaventato, preoccupato..
"Annabell" sussurra. La voce quasi impercettibile. Ma l'ho sentita, e si può capire dalla sua voce quanto preoccupato sia.
Mi viene vicino velocemente, correndo per quei pochi metri che ci separano e si butta quasi su di me, avvolgendomi con le sue enormi 
braccia.
Casa. Penso. Quelle braccia ad avvolgermi mi sono mancate così tanto. Il profumo di lui, il profumo dei suoi capelli. E i suoi ricci che solleticano
il mio collo ogni qualvolta che mi abbraccia, o a solleticarmi le guance quando mi bacia.
Con le poche forze che ho lo abbraccio a mia volta, anche se la sua forza non si può affatto paragonare alla mia.
Si stacca dopo minuti che il mondo si era bloccato attorno a noi. Mi guarda negli occhi e mi bacia.
Un bacio che mi era proprio mancato, uno di quei baci da toglierti il respiro, ma al contrario, a me lo sta dando, questo suo bacio, sentire
di nuovo le sue labbra sulle mie mi da aria, mi da di nuovo vita, perché fino a pochi minuti fa pensavo che mai avrei sentito di nuovo il 
calore delle sue braccia avvolgermi, che mai avrei sentito di nuovo il sapore delle sue dolci labbra muoversi sulle mie, che mai avrei
rivisto quegli occhi verdi degni di un angelo, e che mai avrei rivisto lui, lui la persona che amo con tutta me stessa.
"Bell come stai?" mi chiede affannando.
"Adesso che ti vedo è tutto migliore. Giuro, pensavo che non ti avrei mai più rivisto, questo è un sogno" dico piangendo.
"Non piangere. Non è un sogno questo. Ascoltami bene, adesso usciremo di qui" mi dice accarezzandomi le guance, ed infine mi abbraccia,
stringendomi ancora più di prima, ma questa volta gemo di dolore quando lui sfiora le ferite ancora aperte, ma medicate sulla mia schiena.
"Che succede?" mi chiede subito allarmato.
Scuoto la testa, non voglio che veda le ferite, o almeno non adesso.
"Bell girati" dice calmo, ma io mi oppongo, e in questo modo mi alza quasi con la forza girandomi lui stesso.
Quando sento la maglia alzarsi e lasciare la mia schiena nuda sento anche la sua presa allentarsi su di me. Ha visto tutto. 
Le ferite. Le medicazioni. Il sangue.
Mi tiro velocemente giù tutto coprendomi per bene e mi volto per vederlo.
Il suo sguardo è indecifrabile. Qualche lacrima è scesa sulle sue guance, lacrime che prima non c'erano. I suoi occhi sono pieni di odio, rabbia.
Sono infuocati, posso vedere le fiamme ardere dentro ad essi, ed ho quasi paura.
Mi avvicino per abbracciarlo, e lui me lo lascia fare.
"Harry guarirò" gli sussurro, ma sembra non volerselo sentir dire.
"La pagherà. Pagherà per tutto, ed anche per questo" dice, prima di prendermi per un braccio e tirarmi con lui fuori da quella stanza 
che ormai ha già visto troppo di me, e di ciò che mi è accaduto.
Corriamo fuori, lui corre, ed io cerco di correre per ciò che posso.
Qualche passo più avanti, dietro l'angolo si intravede un ombra, mi blocco, pensando che possa essere qualcuno di pericoloso, ma lui mi tira
e quando svoltiamo in quella direzione mi tranquillizzo, è Louis.
"Oddio Annabell, sei viva" dice abbracciandomi.
"Già, a quanto pare" dico ricambiando l'abbraccio.
"Dobbiamo passare per la ancora. Gli uomini qui sono ancora svenuti, ma non so quanto durerà prima che qualcuno si accorga di tutto" 
dice Louis cominciando a camminare.
Prendo di nuovo la mano di Harry e lo seguiamo a passo svelto.
Svoltiamo in un ultimo corridoio, ed infondo, vicino alla porta dalla quale filtra un filo di luce si vede una figura alta e snella.
Cerco di oppormi ad Harry, ma loro sembrano essere tranquilli, come se della persona vicino alla porta non gliene importi niente.
Quando arriviamo vicino la riconosco, è Crystal. Le corro incontro abbracciandola.
"Grazie" le dice Harry passandole da canto.
Gli guardo confusa, e allora "Ti avevo promesso che ti avrei fatta uscire di qui no? Ho trovato il suo numero delle agende di nostro padre, 
ed ho mandato un messaggio a lui. Adesso sei libera di andare" dice.
La abbraccio ancora più forte, ed allora mi ricordo della mia promessa.
"Tu verrai con me, ricordi? Ti ho promesso che saresti stata amata e avresti amato. Andiamo" le dico prendendole le mani.
"Non posso" dice abbassando la testa.
"Si invece. Per favore. Sei mia sorella, ti voglio nella mia vita, per sempre" la imploro.
"Nostro padre.. ci ucciderà, anzi.. mi ucciderà per ciò che già ho fatto mandando un messaggio a loro"
"Appunto che quando lo scoprirà tu dovrai essere lontana da qui. Per favore Crystal" la prego di nuovo.
Annuisce lentamente, anche se con poca convinzione, ma riesco comunque a farla uscire da qui, con me, Louis e Harry.

Non appena varco la porta la luce del sole mi accecia. Mi ci vuole qualche minuto per addatre i miei occhi a questa luce che negli ultimi
giorni non avevo visto. 
"Abbiamo la macchina la. Corriamo dai" dice Louis indicando a me e Crystal la sua macchina.
Corrono, ed Harry rimane al mio passo, aiutandomi.
Quando siamo quasi alla macchina sentiamo uno sparo.
Crystal crolla davanti a me, davanti ai miei piedi, in un rantolo di dolore.


Spazio dello scrittore:
Mi odiate per come va il tutto? Non fatelo vi prego ahaha
Scusate comunque il piccolo ritardo ma ho avuto da fare.
Anyway.. vi dico solo che dovete stare tranquiile. Non so quanti capitoli mancano, ma forse.. due(?) 
Si credo due.
In ogni caso, ho visto che non vi siete dimenticate di me, ma... non è che potreste recensire di più?
Ci terrei molto.
Bene, mi ritiro a vedermi la mia maratona di criminal minds, anche se sono puntate vecchie lol
La mia mente criminale si espande.
Leti.xx








 
   
 
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