Prologo
Per la maggior parte della vita passiamo momenti di routine, non importanti e assolutamente dimenticabili.
Per giorni, settimane, mesi interi sembra non succederci niente, o almeno per me è così.
Spegnere la sveglia, buoni venti minuti per cercare di alzarsi, volare giù dal letto, vestirsi, truccarsi, mandare giù qualcosa, fumare la prima sigaretta del giorno, quella che ti apre la mente e ti fa pensare a quanto noiosa e malinconica sia la tua vita, scivolando giù, nella depressione più totale.
Poi riprendere a correre, studiare, mangiare, fumare, dormire e così per giorni che sembrano interminabili.
Ogni tanto però ci succede qualcosa di eclatante, qualcosa che ci sconvolge la vita, quasi come se qualcuno che ci scrive il destino si fosse ricordato improvvisamente di noi e guardando la nostra strada un po' troppo spoglia disegna un incrocio. A volte però quasi avvezze alla nostra monotonia non ci rendiamo neppure conto che quello sarà un momento che ricorderemo per sempre.
Ed è da qui che voglio cominciare, ora allontanata dagli anni, riesco a vedere le cose con più chiarezza e riesco quasi a sorridere davanti alla mia ingenuità, al mio vivere quasi in un mondo parallelo.