Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Astoria317    07/02/2014    1 recensioni
"Emily si avviò verso il molo con la sua migliore amica Viola, il motivo era semplice: dovevano cercare una nave per sbarcare.
Erano due ragazze in cerca di avventura, infatti una settimana dopo che si conobbero decisero di intraprendere un viaggio per realizzare il loro sogni, e senza tante preoccupazioni, da un giorno all'altro, dovettero salutare le loro famiglie con un temporaneo addio.
La nave ce l'avevano già, per gentile concessione del padre della sua compagna di viaggio, il famigerato e temuto Edward Newgate anche detto "Barbabianca"."
Questa storia è dedicata alla mia amica, nonché autrice preferita, Beadanno che in parte mi aiuterà a scriverla. Spero che piaccia.
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Nuovo personaggio, Pirati di Kidd, Sabo, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Viola VS Leon






-TU?!- per poco non urlò Viola per quanto era sconvolta -Ma che diavolo ci fai qui, mi perseguiti?!-

-Mia adorata, ma sei proprio tu! Da quanto tempo amore, mi sei mancata da morire!- disse Leon con gli occhi cuoriforme, mentre cercava di baciarla.

-Non ti avvicinare!- gli tirò un pugno -Ma tu non la smetti mai di inseguirmi? Lasciami respirare!-

-Ooh amor mio, sei favolosa quando ti arrabbi!- cercò di avvicinarsi ancora per abbracciarla, ma i suoi piani sfumarono miseramente, poiché Viola gli assestò un pugno degno di un pugile dritto in faccia, cosa che lo fece accasciare al suolo dolorante, anche se il bassista non sembrava affatto sconvolto, anzi tutto il contrario.

-Mia sirena, sei semplicemente stupenda quando mi picchi, non so se lo sai ma io trovo nei tuoi pugni dei segni d'amore- Viola a questa frase ringhiò, con un "leggero" tic nervoso all'occhio sinistro.

Leon tentò ancora di abbracciarla, ma una mistica ombra nera alle spalle della bruna sventò i suoi pervertiti piani, poiché gli lanciò contro tutti gli oggetti di metallo che erano intorno a loro. Quest'ombra non era altri che il rosso capitano Kidd, che mentre tirava a destra e a manca al fine di colpirlo, imprecava sonoramente di fronte agli occhi scettici degli altri che gli stavano attorno.

-Tocca di nuovo Viola e sei morto!- 

-Ma perché capitano, non sto facendo niente di male- implorò traumatizzato il povero dongiovanni, che nonostante le minacce del suo capitano, continuava a tentare di abbracciare il medico.

-Si invece!- urlarono all'unisono il rosso e la bruna, che intanto continuavano a tartassare il moro di calci e pugni ininterrottamente.

-Cazzo vuoi tu da me? Lo stavo picchiando prima io!- gridarono ancora in coro infuriati più che mai, iniziando una delle loro solite litigate da teatro.

-Non c'è bisogno che tu mi difenda, so cavarmela benissimo da sola!-

-E chi ti difende, lui è un mio sottoposto e odio quando fa così, non centra un cazzo con te!-

-Non parlarmi a quel modo stronzo!- 

-Ma non parlarmi tu così, non ho mica iniziato io!- 

-Vuoi scommettere?-

-Quanto vuoi-

-Va bene, l'hai voluto tu; scommettiamo 10.000 berry-

-Ma sei impazzita per caso, noi non ce li abbiamo tutti quei soldi!- si intromise Emily nella situazione, con un'atteggiamento che poco faceva trasparire calma. Ma non venne presa molto in considerazione, poiché i due litiganti erano troppo presi ad insultarsi.

-Allora, ci stai?- riprese il discorso Viola

-Ovvio che ci sto, per chi mi hai preso?!-

-D'accordo. Emily, Tiffany chi ha cominciato per prima?- le due interpellate non seppero cosa rispondere, cosa dovevano fare con quei due? Si girarono lentamente per guardarsi negli occhi, con una faccia di un misto fra incredulità e scandalo, con un breve accenno di terrore. Se davano ragione alla loro amica, Kidd le avrebbe ammazzate; se davano ragione a Kidd, la loro amica le avrebbe ammazzate comunque. Le scelte perciò erano poche e l'unica risposta che seppero dare fu questa: -Ehm, noi...non lo sappiamo- mormorarono impacciate, lasciando trapelare dietro le teste dei litiganti un enorme gocciolone, seguito poi da una vena convulsa di rabbia che non accennava a sparire, finché Leon non rientrò in azione.
-Mia cara diletta, sei fantastica quando scommetti, che determinazione!-.
Viola tagliò corto e gli assestò un altro dei suoi ganci sulla guancia, ma non fece in tempo ad aprire bocca per riprendere a litigare con Kidd, che una voce alle sue spalle la fece ridestare, invocando l'attenzione di tutti i presenti.

-Ehy Kidd!- Kidd si voltò per osservare colui che aveva osato interrompere la sua litigata e notò che la persona che lo stava chiamando era il suo braccio destro Killer.

-Ehy Killer, che ci fai qui?-

-Sono venuto a cercarti, non pensavo fossi qui- 

-Beh, cosa volevi?-

-Niente, sono solo venuto a cercarti, ma che cosa stai facendo qui con questi ragazzini?-

-Devo risolvere una questione importante, non ti intromettere-

Emily intanto fissava Killer in cagnesco, aspettando che anche lui si accorgesse di lei per poi dirgliene quattro.

-Ehy ma tu sei quella ragazzina che ho incontrato prima-

-E TE NE ACCORGI ADESSO?!- Emily era fuori di sé, se l'era presa a morte con lui dopo quello che le aveva fatto passare -Mi hai fatto correre tutto il pomeriggio, col pensiero che se mi fossi fermata mi avresti catturata e poi uccisa! Ma sei fuori?-

-Io non farei mai questo ad una ragazza carina come t...- non accorgendosi di quello che stava dicendo si tappò immediatamente la bocca, mettendosi pure le mani davanti ad essa, anche se non serviva a molto dato che indossava una maschera. L'ambrata rimase interdetta alla frase del biondo, arrossendo come non mai in vita sua. Era vero quello che aveva sentito?!

-Ma...ma tu sei cretino! Prima mi fai passare le pene dell'inferno e poi mi dici pure che sono carina, ma ti sembra il modo?!- disse furibonda mentre lo strangolava un pochino, giusto quel poco per sfogare la sua ira.

-Calma, così mi soffochi- soffiò l'altro cercando di racimolare un po' d'aria nei polmoni, ormai vuoti.

-Calma un cazzo!- lasciò la presa -contento adesso?!-

-Ah, non mi sento tanto bene...-

-Smettila di fare queste scene, chi credi di ingannare-

-Non sto scherzando, mi sento male davvero!-

-Fammi un po' guardare- si avvicinò Viola a Killer, controllandogli la respirazione e il polso. 

-Non capisco che cos'hai- disse confusa -Potrebbe essere febbre, ma visto che non posso toccarti la fronte per via della maschera non posso esserne certa-

Killer ad un tratto si sentì mancare del tutto le forze, perdendo l'equilibrio e cadendo fra le braccia di Emily, la quale cercò di sorreggerlo come meglio poteva, ma essendo affaticata per la precedente corsa, non era al massimo delle sue capacità e gli scivolò dalle braccia facendolo atterrare al suolo a peso morto.

-Aiutatemi a portarlo sulla nave- disse il medico riferendosi a tutti quanti, che la aiutarono volentieri.

Salirono la scaletta che portava sul ponte e si diressero in infermeria. Kidd spalancò la porta con un calcio e fece distendere il suo compagno sul lettino, lasciando poi 
le redini a Viola. La bruna fece preparare a Tiffany tutti gli unguenti e i vari medicinali, mentre prendeva il suo fidato stetoscopio per avere un quadro generale della faccenda. Grazie alle sue doti da medico esperto, scoprì piuttosto in fretta di cosa si trattava e si apprestò a fare la diagnosi annotando tutti i sintomi su un'apposita cartella, riferendo poi la questione a tutti quanti.

-Si tratta di una malattia contagiosa, che può essere trasmessa anche da alcuni insetti molto piccoli, questa malattia può durare al massimo tre settimane, ma nella maggior parte dei casi se il paziente è sano, più o meno una settimana e mezzo o due. Dato che si tratta di una malattia contagiosa vi consiglio di prendere un cucchiaino di questo antibiotico ogni giorno, altrimenti sapete che succede- finito di spiegare, il medico porse ad ognuno di loro un cucchiaino e l'antibiotico, che tutti ingurgitarono senza indugio. Tutti tranne Kidd.

-Io non lo prendo questo intruglio-

-Devi prenderlo, e poi non è un intruglio, è una medicina!-

-Chissene frega, io non la prendo, non hai il diritto di dirmi quello che devo fare!-

-Zitto e prendila!- cercò di cacciargli il cucchiaino in bocca con la forza, ricevendo come risposta spintoni, cosa che la fece molto arrabbiare.

-CHE CAZZO FAI?!-

-Io non la prendo quella roba!-

-Bene, peggio per te allora, ma noi due ora dobbiamo parlare, Emily fai da infermiera a Killer-

-O-ok- rispose Emily un po' esitante. Si sentiva in colpa per non avergli creduto. Inoltre il suo strangolamento non gli era stato di certo d'aiuto. Ma voleva rimediare. Si sedette in attesa che Viola ritornasse, vedendo uscire dalla porta anche Tiffany e Leon.

-Emily noi andiamo in cucina a giocare a carte, vieni anche tu?- chiese Tiffany premurosa.

-No, mi dispiace devo badare a questa maschera bucata- disse in tono scherzoso, ma dolce.

-Ok, a più tardi allora, ma dov'è Leon?-

-Mi dispiace lasciare qua da sola una bella ragazza come te, ma ti prometto che ad un solo tuo richiamo io ti accorrerò subito mia diletta, puoi contare su di me!- Leon era messo in ginocchio di fronte ad Emily, teneva con una mano le sue e l'altra mano era chiusa a pugno appoggiata a livello del cuore, in segno di fedeltà.

-Ehm...ok...-

-Oh sei così bella quando sorridi!- aveva gli occhi cuoriforme.

-Leon?- Tiffany lo richiamò alla realtà

-Arrivo, allora a dopo mia bella!-

-Ciao- li salutò e dopo concentrò lo sguardo su Killer.

Aveva l'aria serena, stava riposando come un angioletto. Le prese la tentazione di accarezzargli quei folti e indomati capelli biondi, seconda cosa che aveva notato dopo quella maschera forellata a strisce bianche e azzurre, da cui aveva iniziato a soprannominarlo "maschera bucata". Sorrise a quel pensiero, mentre gli accarezzava adesso anche le spalle abbronzate, irrobustite da montagne di muscoli, gigantesche in confronto alle sue. Era carino anche lui infondo. Al pensiero della parola carino, si ricordò di qualche attimo fa, in cui quella strana confessione la lasciò completamente spiazzata. Che senso aveva dirglielo? C'era qualcosa sotto o era semplicemente un dongiovanni come Leon? No, impossibile. Aveva visto come si era comportato fino ad ora e non cadeva ai piedi di ogni ragazza a cui stava di fronte. Lui era leale ed estremamente fedele al suo capitano, anche se lo conosceva solo da quel pomeriggio, lo poteva affermare con sicurezza. 
Riaprì gli occhi che prima erano chiusi per vagare meglio tra i pensieri e guardò fuori dalla finestra, ormai si era quasi fatto buio. Chissà perché Viola voleva parlare con Kidd...  



Intanto, in una stanza della nave, due ragazzi stavano litigando come al loro solito.

-È tutta colpa vostra se il mio braccio destro adesso non potrà più muoversi per due settimane!- urlò Kidd.

-Non è di certo colpa mia se il tuo amico si è fatto pungere da un insetto potenzialmente tossico!-

-Cosa mi dici allora della tua amica che lo stava strangolando?-

-Non metterla in mezzo, è una questione fra me e te, e comunque non è stata colpa sua, non l'ha fatto apposta!-

-Quindi adesso cosa faccio, non posso partire senza di lui!-

-Veditela da solo, non sono affari miei-

-E va bene, vorrà dire che io e Leon resteremo sulla vostra nave fino a che Killer non guarirà-

-E la tua ciurma?!-

-Li avvertirò con il mio lumacofono, tranquilla se la caveranno-

-Ma neanche per sogno! Devi prima discuterne con il mio di capitano-

-Va bene allora vado a parlarle-

Detto ciò Kidd si catapultò fuori dalla dispensa sorpassando Viola, che lo inseguì. Anche Leon e Tiffany li imitarono.

-Ehy tu mocciosa- disse Kidd spalancando la porta con uno sberlone -Devi farmi stare sulla tua nave finché Killer non si sveglia, chiaro?-

-Va bene-

-Che cosa?- urlarono Tiffany, Viola e Leon in coro, poi il capitano proseguì.

-Infondo glielo devo, non sono stata gentile prima a comportarmi in quel modo, è il minimo che posso fare-

-Ma Emily...-

-Niente ma, ormai è deciso, potete sistemarvi qui-

-Bene, dove mi sistemo?- chiese Kidd soddisfatto di aver ottenuto quello che voleva

-Ma allora io potrò stare con voi tre bellezze della natura per un po' di tempo! Quanto sono contento!- proferì Leon appena saputa la notizia

-Cosa???? Ma anche no!- ribatté Viola sconvolta

-Evvai, potremmo comporre nuove canzoni!- continuò Tiffany entusiasta

-Potete sistemarvi nella camera di Tiffany, lei si sposterà in camera mia- propose Emily 

-Perfetto, non è il massimo come vacanza ma mi accontenterò...- annunciò il rosso con un ghigno strafottente sulle labbra

-NON È UNA VACANZA EVIDENZIATORE!- gli spiegò "gentilmente" la bruna per poi continuare -E ora come farò con questi due fra le scatole, sono disperata, andrò presto al manicomio!- 



...Alla luce di tutti questi avvenimenti sorgono tre domande:

-Come farà Viola a sopportare Kidd e Leon?
-Killer guarirà dalla sua malattia?
-Cosa si cela sotto all'attacco improvviso di Kidd verso Leon e la confessione di Killer?




To be continued...
 





  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Astoria317