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Autore: Tomoko_chan    08/02/2014    11 recensioni
Tokyo, inverno. Naruto si imbatte in una buffa ragazza tremendamente goffa e impacciata.
All'inizio nascono alcune incomprensioni, ma poi i due cominceranno a frequentarsi assiduamente. Lei è la ricca ereditaria degli Hyuga, ma da sempre in contrasto col padre. Lui è un cantante, un chitarrista, un ex teppista e il leader di una band.
E così, fra risate, amici folli, musica e rock'n'roll, quale sarà il destino degli Origin e della giovane Hyuga?
[NaruHina doc] [Accenni SasuSaku, InoShikaTema, KibaHanabi]
****
Eccomi qui con una fic del tutto nuova. Ho accennato che nella storia si parlerà di musica: in ogni capitolo sarà presente una Song.
Tutte le canzoni saranno dei Negrita! Più che altro per le loro bellissime poesie.
Vi consiglio di aprire questa fic nonostante non amiate il genere Rock o Pop/Rock. E' pur sempre una storia d'amore!
Tratto dal testo:
Non ringrazierò mai abbastanza chiunque lassù abbia deciso di affidarmi a te. O forse devo ringraziare qualcuno all’inferno, perché non ho ancora deciso se sei l’angelo custode o il diavolo tentatore.
ULTIMO CAPITOLO.
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Kiba/Hanabi, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino, Shikamaru/Temari
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gli ultimi sognatori.'
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Filosofia di vita.
-
WAR!

[ Perchè? ]
 
[Negrita: War]
<< Possiamo darci del tu? >> chiese il giornalista, profondamente serio, anche se a Naruto veniva da ridere per i suoi strani occhi a palla e le sopracciglia spesse.
<< Certo, mi sentirei a disagio altrimenti! >> rispose il biondo, sorridendo sornione.
In realtà si chiedeva perché proprio lui dovesse essere intervistato, dato che non era né capace a parlare, né ne aveva voglia. Ci voleva uno come Kiba, semplice e simpatico, o Shikamaru, sbrigativo e intelligente, non certo lui, che poteva dire la cosa sbagliata in ogni momento.
Ma Hinata aveva detto << Tu sei il vocalist, hai fondato il gruppo, sei il leader! >> quando lui non si sentiva affatto leader, proprio lui che ad ogni parola intelligente di Shikamaru rimaneva scioccato e che quando vedeva Sasuke risolvere i problemi, alzando un po’ la voce e prendendo qualcuno a schiaffi, tremava di invidia. Certo, non che lui non fosse utile, anzi era quello che infondeva coraggio, che spingeva appunto Shikamaru, Kiba e Sasuke a fare quel che dovevano, ma non si sentiva all'altezza.
Aveva accettato solamente perché in questo modo era davvero libero di dire quello che voleva, libero perciò di scagionare Hinata dalle sue accuse, nonostante il suo divieto. Dopo avrebbe dovuto sentire solamente qualche piccola sfuriata, ma ormai la frittata sarebbe stata fatta, il suo nome riabilitato e tanti saluti alle fan poco giudiziose.
<< Bene Naruto, iniziamo. Come è nato il tuo gruppo? >> chiese il giornalista, che si chiamava Rock Lee e scriveva su un taccuino verde.
<< Il gruppo è nato dal sogno di due ragazzini, cioè Sasuke e io, che desideravano cambiare vita. >> affermò, ricordando i vecchi tempi << Poi abbiamo incontrato Shikamaru e Kiba ed è nata l’alchimia. >>
<< Origins, perché questo nome? >>
<< Perché tutti e quattro abbiamo origini diverse, che comunque ci hanno segnato nel tempo. >> rispose il ragazzo, ricordando quel nome scelto da Sasuke quando avevano dieci anni.
<< Ovvero? >>
<< Shikamaru ha le sue origini in una famiglia borghese, molto severa, da un padre irraggiungibile bravo in qualsiasi cosa ed incredibilmente intelligente ed una donna amorevole, simpatica e un po’ rigida. Kiba proviene da una famiglia che camminava a stenti, da un padre insoddisfatto ed una madre fredda e severa. >> prese un attimo di fiato, restio a parlare di quelle cose << Sasuke ha avuto una famiglia meravigliosa fino agli otto anni ma, dopo una lotta fra Clan, gli è rimasto sempre solo il fratello. Io sono rimasto orfano molto presto, per un breve periodo ho vissuto con mio nonno e poi in altre famiglie, ma la mia casa è sempre stata la strada. >>
Il ragazzo scrisse tutto senza fare una piega, in modo molto professionale.                        
<< Cosa apprezzi di più della tua band, del vostro modo di fare musica? >>
<< Mi piace il fatto stesso che tutti e quattro amiamo fare musica >> rispose Naruto, dopo un attimo di riflessione << E’ fantastico sapere che c’è qualcuno che ama la musica quanto te, che condivide la tua stessa passione, che ti capisce quando parli di come migliorare una canzone o delle emozioni che provi a suonarla. >>
<< E cosa stimi in ogni membro degli Origins? >> chiese nuovamente Rock Lee, prendendo appunti diligentemente.
Naruto ripensò nuovamente ai suoi amici: Sasuke era estremamente risoluto, per lui le cose erano o bianche o nere, perciò era semplice arrivare dritto al punto, alla soluzione di tutto; Shikamaru invece era riflessivo, ponderava tutte le varie soluzioni, scegliendo la migliore soluzioni fra tutte; Kiba era invece molto semplice, molto simile a lui in quel senso, sempre allegro, con una mente aperta e disponibile.
<< Sasuke è schietto e risoluto, Shikamaru riflessivo e intelligente, Kiba semplice e disponibile. >>
Poi però ripensò a quelle qualità, qualità a doppio taglio, perché al stesso tempo erano anche i loro più grandi difetti: Sasuke era testardo proprio per quella sua concezione del mondo; Shikamaru a volte si perdeva nei suoi stessi pensieri, perché certe cose non potevano essere risolte semplicemente ponderando i vari pro e contro; Kiba a volte era troppo semplice e non riusciva subito a capire le cose più complesse.
<< A volte però sono anche i loro peggiori difetti, dipende dalla situazione. >> aggiunse, dopo un attimo.
Rock lee annuì, convinto,  per poi tornare a guardarlo, pronto a porgli un’altra domanda.

<< Tu come ti descriveresti? >>
<< Testardo, caparbio, determinato e solare. >> rispose << Ma gli altri dicono che sono stupido e che ho la testa quadrata! >> rise ancora.
<< E’ evidente che il rapporto che vi lega è molto forte, pensi di poter vivere senza di loro? >>
<< Assolutamente no. >> fu istintivo, nonostante poco tempo prima avesse abbandonato tutto e tutti.
<< E loro, senza di te? >> chiese ancora il moro.
Lui si rabbuiò per un attimo, pensando a quell’eventualità. Era assolutamente certo che avrebbe lasciato un vuoto nei loro cuori, ma tutti erano capaci di cavarsela da soli, anzi, temeva che con la sua presenza spesso li avesse limitati.
<< Non so, devi chiederlo a loro! >> rispose tranquillo il ragazzo, sbottando in una risata genuina quanto isterica.
<< Grazie al tuo video, abbiamo potuto vedere come crei le canzoni. E i tuoi compagni? Scrivono? E gli arrangiamenti? >>
<< Degli arrangiamenti di solito si occupa Sasuke. È quello con l’orecchio migliore, è estremamente precisino e pretende che ogni canzone sia perfetta dal punto di vista del sound… >> sorrise, rimembrando internamente la scena, ma profondamente serio << Anche Sasuke scrive spesso, delle volte Kiba e Shikamaru mi danno dei loro pensieri che io poi sistemo, in pratica collaboriamo un po’ tutti. >>
<< E le ragazze che appaiono nei video? Non sono attrici, esatto? >> il ragazzo pose la domanda con uno sguardo vagamente malizioso.
Naruto rise, scompigliandosi i capelli con una mano.
<< Lo sembrano perché sono tutte molto belle, ma no, non sono attrici. >> rispose, sicuro che a casa avrebbe ricevuto un abbraccio grandissimo da Sakura e Ino, per aver soddisfatto la loro vena vanitosa << Sono tutte amiche di vecchia data. >>
Rock Lee rise << E’ qui che ti volevo! >> disse, con tono scherzoso << Tu e una delle ragazze, Hinata Hyuga, siete stati visti uscire da un ristorante. Lei è anche la vostra produttrice, ma sembra avere un legame stretto con voi, soprattutto con te. Diciamocelo, non si fa tutti i giorni una cena romantica con un’amica. >> lo indicò con la punta della penna, per dare enfasi alla frase << Come definiresti il vostro rapporto? >>
Il biondo ingoiò a vuoto, emozionato. Quello era il suo momento. Era sicuro che gli sarebbe stata posta una domanda del genere e spesso aveva formulato mentalmente una risposta che ora tardava ad arrivare, ostacolata dalla visione macabra delle possibili conseguenze del fattaccio: una Hinata sinistramente furiosa, chiusa nel suo mutismo, lontana, capace di lanciargli quei terribili e inquietanti sguardi che lo facevano sentire terribilmente in colpa, manco avesse commesso un massacro. Strinse i pugni, cercando tutto il coraggio dentro di sé, per poi rispondere.
<< Aprì bene le orecchie e scriviti la risposta parola per parola >> iniziò, continuando a mantenere quella suspense che tanto amava << Hinata Hyuga è una formidabile manager e produttrice musicale. Rientra nella top five dei titolari di case discografiche qui in Giappone, senza considerare che nel giro di un anno ci ha resi famosi da band da quattro soldi quali eravamo. E’ fantastica nel suo lavoro, professionale e obbiettiva. Tutto ciò non c’entra con me. Noi due siamo destinati, indipendentemente se ci avesse prodotto o meno, noi siamo profondamente legati. >>
<< Mi stai dicendo che… >> alluse il ragazzo, senza smettere di scrivere.
<< Hinata Hyuga ed io siamo fidanzati. >> rispose schietto Naruto << E non tollererò mai più di sentir parlare male di lei. Fra di noi non c’è stato mai nessun doppio interesse. Siamo soltanto molto innamorati. >>
<< Dopo tutto questo silenzio stampa, come possiamo crederti?! >> sbottò il moro << Sembra che sia stata tutta una farsa pubblicitaria! >>
<< Ah, non dire sciocchezze. >> obbiettò l’altro << Piuttosto abbi pietà di me, che quando tornerò a casa dovrò sorbirmi una lamentela dal mio capo e una dalla mia fidanzata! >>
I due risero per qualche istante, poi tornarono all’intervista.
<< Beh, mi dispiace per una fetta delle tue fan, allora. >> rispose Rock Lee << Non pensi che dichiarando di essere fidanzato perderete un bel po’ di ascoltatori? >>
<< No, perché se sono davvero ascoltatori a loro interessa solo la nostra musica. >> rispose, sincero << E se ci vogliono un po’ di bene, saranno felici per me! >>
<< Hai ragione da vendere, ma a volte il mondo del business è incomprensibile. >> rispose il moro, appuntandosi la risposta, per poi guardarlo con i suoi grandi occhi rotondi << A questo punto la domanda è lecita: come vi siete conosciuti? >>
<< Ci siamo scontrati un giorno d’inverno, sulla neve. >> raccontò il biondo, con sguardo sognante << All’inizio non le avevo dato molta importanza, era soltanto una donna ben vestita, estremamente diversa da me, ma poi la rividi, stavolta a frugare fra i CD degli Iron Maiden esposti in un negozio, così ci siamo scambiati qualche parola. Qualche sera dopo suonammo al nostro solito locale e, casualmente, Kiba incontrò Hinata. Loro, Shikamaru, Ino e Sakura, le ragazze del video, andavano a scuola insieme. Così abbiamo cominciato a frequentarci sempre più assiduamente… >>
<< Un incontro da film! >> affermò il moro << E adesso come va? >>
<< Viviamo insieme. >> rispose Naruto << E andava tutto bene finché voi paparazzi non avete combinato il guaio! >>
<< Io non sono un paparazzo, sono soltanto un giornalista serio! >> asserì il moro, arrossendo di rabbia e di vergogna << Piuttosto, sono qui per lavorare, quindi continuiamo con l’intervista. Cosa pensi sia la fama? >>
<< La fama è semplicemente un mezzo per dire ciò che pensi a più persone. >>
<< Come pensavi fosse essere famoso? Cosa ne pensi adesso? >>
<< All’inizio credevo fosse semplice e fantastico, perché ho sempre visto solo il bello, ovvero la fama, e qui mi collego alla frase precedente. Adesso invece mi accorgo che è impegnativo, richiede energie e grande controllo di se stessi, che a me manca! >>
<< Di chi ti fidi ciecamente? E perché? >>
<< Ovviamente della mia band e di Hinata. >> rispose sereno << Hinata farebbe qualsiasi cosa per me, così come Sasuke, Kiba e Shikamaru. Obbiettivamente però, mi fiderei più di Shikamaru, perché lo credo capace di prendere decisioni esatte se ignora i sentimenti che ci legano. >>
<< E qual è la tua più grande paura? >>
Naruto si arruffò i capelli nuovamente e prese a mordersi il labbro inferiore, agitato da quella domanda. Aveva ben chiaro cosa più lo spaventasse, ma confidarlo così a freddo era difficile per uno come lui. Ipotizzò mentalmente la risposta da dare, riformulò la frase più volte, mentre con i ricordi viaggiava nel passato e nel futuro.
<< E’ la Morte. >> rispose, buttandola lì all’improvviso, per poi continuare intristito << Nella mia vita la Morte mi è venuta spesso a trovare ed ho il terrore che mi porti via ancora una volta qualcuno di importante. >>
<< E se venisse per te? >> chiese il ragazzo, incuriosito << Voglio dire, non ti sto augurando niente di male, rimodulo la domanda: hai paura di morire? >>
<< In un certo senso sì, per altri versi no. >> disse, dopo un attimo di riflessione << Ho paura di morire perché ancora non ho vissuto tutta la mia vita, perché amo vivere e vorrei farlo per tanti altri anni, ma non ho paura di morire a sessant’anni o giù di lì. Come ho già detto, la Morte mi è venuta spesso a trovare e ormai abbiamo fatto amicizia. >>
<< Beh, dopo questo giro a 360° nel mondo di Naruto Uzumaki e gli Origins, credo che abbiamo finito qui. >> affermò il moro, alzandosi in piedi con un sorriso cordiale << E’ stato un piacere incontrarti e spero di cuore che ci rivedremo presto, magari con un’altra intervista! >>
<< Anche per me è stato un piacere. >> rispose il biondo, mentre si scambiavano una stretta di mano e una pacca sulle spalle << Sei bravo nel tuo lavoro. A presto! >>
Il ragazzo ripose tutto nella sua borsa da ufficio, di uno stranissimo verde acceso, per poi accompagnarlo in corridoio, dove li attendeva un’Hinata ancora inconsapevole, mentre sorseggiava tranquilla del the. Immediatamente si alzò dalla poltrona della sala d’aspetto della Moon’s eyes, dove aveva preso luogo l’intervista, per andargli incontro con un sorriso. Per un attimo Naruto si agitò, ma si rese conto che era impossibile che la ragazza sospettasse già qualcosa!
Lei salutò cordialmente il giornalista, ponendo le solite domande di rito, per poi inoltrarsi fuori dall’edificio insieme ai due.
Il sole era alto: era l’ora di pranzo. Hinata si fece schermo con la mano e guardò aldilà della strada, dove quel gruppo tutto pazzo di amici camminava sul marciapiede, verso il parcheggio,  fra le risate: aveva detto loro di incamminarsi tranquilli verso casa, perché credeva che l’intervista stesse andando per le lunghe mentre, inaspettatamente, era già finita.                                                                                                                              
Sasuke si accorse distrattamente di loro e lei lo salutò con la mano, facendogli segno di aspettarli. Anche Kiba, Hanabi e Shikamaru si fermarono, notandoli.
Hinata camminò, percorrendo metà della strada che la separava dai suoi amici, fermandosi sulla strada cementata da poco, imbiancata da quelle lunghe strisce pedonali che indicavano il tragitto.
Si voltò, rendendosi conto di camminare da sola, e vide Naruto intento a firmare quello che probabilmente era un autografo, con un gran sorriso stampato sul volto mentre incontrava gli occhi scuri del giornalista, brillanti di gioia. Gli disse di venire, quasi urlò, perché si sentiva davvero felice quel giorno: Naruto aveva fatto il suo dovere, lei aveva appena lanciato il loro secondo album, aveva da poco saputo che Sasuke e Sakura erano stati insieme, che le cose fra Ino e Shikamaru andavano migliorando.
Stava andando tutto bene, in modo perfetto, quasi da non crederci. Presto sarebbero tornati tutti sull’onda, pronti a lasciarsi trasportare senza compiere sforzi.
Era particolarmente felice, perché lei è Naruto stavano particolarmente bene.
Tanto felice da non percepire il rombo minacciosio di una macchina veloce, sempre più vicino.
                      
Ho bello chiaro in testa quel che va e non va.
Quello che risulta, quello che si sa
Non tiene affatto fede al corso degli eventi
Non tiene fede affatto ai veri avvenimenti…
Mai… mai…
La carta stampata e fresca di giornata
Rimbalza nell’edicole e comincia la crociata
Alle verità, alle ambiguità,
a quello che si è detto a quello che sarà
e va… ovunque va…
ma qual è il ruolo dell’informazione?
E chi pilota quest’aberrazione?
Chi dirige questo gioco bestiale-virtuale?
…è solo un …
 
WAR!
Nella corsa al Trono
Nella corsa al Trono
 
Perché se mi schiero e difendo un pensiero
Dico quel che penso e lo penso sul serio
Confutando i fatti aldilà delle opinioni
Dell’azienda, del mercato delle oscillazioni
Ma qual è il ruolo dell’informazione?
E chi pilota quest’aberrazione?
Chi dirige questo sabba infernale-fatale?
…è solo un…
 
WAR!
Nella corsa al Trono
Nella corsa al trono
 
Trouble in my head, trouble in my head trouble…



 
Ah ehem.. siamo già arrivati a questo capitolo? Davvero?
La frase finale di questo capitolo è molto importante,
vi avverto: i prossimi capitoli saranno addirittura un pò 
angst.
 Sicuramente qualcuno sarà stato contento di aver 
ritrovato le proprie domande all'interno dell'intervista, che anche se
breve spero vi sia piaciuta. Cosa ne dite del mio Rock Lee-giornalista?
Non so perchè ho subito pensato a lui per la parte xD
Emh... siamo alla conclusione e spero che tante anime pie lasceranno
un commentino, soprattutto chi non ho mai sentito o non sento da tanto.

Ringrazio tutti coloro che hanno recensito con tanto affetto <3
Un bacio,
Tomoko.
 
   
 
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