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Autore: Luxus99chan    08/02/2014    2 recensioni
L'esame di classe S di Erza, di cui tanto si parla, ma che nessuno racconta mai. Così ci ho provato io! Enjoy!
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Erza Scarlet, Mirajane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Erza e Mira si fecero un’altra bella sudata per arrivare fino al porto, e dopo dovettero aiutare a caricare la Fortune, per potersi imbarcare. Da sole fecero il lavoro di venti marinai forzuti, e il capitano rimase a dir poco scioccato: in neanche dieci minuti la nave era pronta a salpare!
-Bhe, suppongo sia ora di partire…-
 
Nel frattempo, in biblioteca, Cana trovò finalmente il libro che le serviva: “I suoli sacri della Gilda”. C’era una descrizione dettagliata dell’isola con tanto di mappa! Ringraziò tutti gli altri, e corse al porto. Non era sicura che Erza e Mira avessero già capito la posizione dell’isola, ma non doveva rischiare.
Arrivò appena in tempo per imbarcarsi su una nave chiamata Fortune.
Lì trovò Erza e Mirajane.
-Ragazze!-
Erza si girò contenta:- Cana! Allora siamo noi le fortunate che passeranno alla prossima fase!-
-Già!- rispose Cana -Non sto più nella pelle!-
 
Per le tre lunghissime ore di viaggio che servivano per arrivare all’isola, le tre ragazzine non poterono fare altro che rilassarsi un po’. Ma ben presto la rilassata attesa divenne una nervosa attesa, e poi una nervosa e basta. Erza e Mira si azzuffavano verbalmente per passare il tempo, e Cana scrutava l’orizzonte come se fosse una polena attaccata al fianco della nave.
Finalmente l’isola apparve davanti ai loro occhi. Senza perdere tempo Cana chiamò la carta del volo, e riuscì ad arrivare facilmente sulla riva sabbiosa dell’isola. Erza si arrangiò a nuoto, mentre Mira poté sfruttare le ali del suo Satan Soul.
Alla fine arrivarono tutte e tre. Una messaggio era inciso con un gessetto sulla pietra: “Qui è il Master. La prima di voi che riuscirà ad arrivare sul punto più alto dell’albero che sovrasta Tenroujima, potrà considerarsi promossa alla classe S. Buona Fortuna! Ps: è severamente vietato l’uso di magia del volo o di levitazione!”
Tutte e tre misero il muso. Era davvero ingiusto. Era impossibile scalare quell’albero enorme con le sole mani.
Mirajane, data la sua innata aggressività, si lancio sulla corteccia ruvida e cominciò ad arrampicarsi più in fretta possibile.
Cana usò la magia dell’alpinismo e cercò di cavarsela come meglio poteva con moschettoni e rampini. Ma era evidente che aveva serie difficoltà.
Erza non sapeva che fare. Anche se non lo avrebbe mai ammesso, Mira scivolava continuamente indietro sulla corteccia dell’albero, e si ritrovava al punto di partenza, e Cana invece si era già ingarbugliata con tutte le corde del suo set da alpinismo.
Invece la scarlatta aveva pure l’armatura che la impacciava!
Rimase a guardare per un po’ gli uccelli volare, e capì cosa doveva fare.
Invece di lanciarsi sull’albero, inseguì quegli uccelli che volavano alto nel cielo. Scoprì così il loro nido, nella parte opposta dell’isola rispetto a dove era attraccata. E scoprì anche che gli uccelli che sembravano puntini nel cielo erano lunghi quasi quattro metri. Erano del tutto simili a gabbiani, ma le loro ali erano molto più grandi e possenti, e nella schiena avevano un incavo che sembrava fatto apposta per una persona, in modo che potesse stare comodamente seduta in groppa.
Provò ad avvicinarsi ad uno di loro, ma quegli esseri erano eccezionalmente aggressivi, e al minimo movimento della ragazzina, raspavano il terreno, nervosi. Erza rimase ferma, indecisa sul da farsi. Era già un oretta che si era allontanata da Mira e Cana, e non sapeva se fossero riuscite a fare qualche progresso.
Non le restava che tentare il tutto per tutto. Cominciò ad avvicinarsi lentamente ad uno di questi uccelli. Lui cominciò a muovere la testa a destra e a sinistra. Erza fece un altro passo, e quello cominciò ad aprire le ali come se volesse spiccare il volo.
Non andava per niente bene!
La ragazzina fece un altro passo ancora, e quella specie di gabbiano spiccò il volo, passandole sopra la testa. Erza, senza pensarci, si aggrappò al collo dell’animale, e venne così trascinata sempre più in alto. Erano a circa duecento metri di altezza, quando Erza vide finalmente la punta dell’albero. Di Mira e Cana, per fortuna, nessuna traccia. Si issò sul dorso dell’animale, che tentò di sgroppare, fra l’altro inutilmente. Alla fine si arrese, e si fece perfino guidare da Erza, che con una leggera pressione alle piume a destra e a sinistra del volto riuscì a comandare perfettamente quel mezzo volante, che non aveva bisogno di magia. Il trucco stava nell’aggirare la regola del Master!
Fece un sorrisetto strafottente, individuando Mira e Cana, a meno della metà della strada che portava ai primi grandi rami dell’albero.
Guardò davanti a sé, soddisfatta. Sentiva il rango S a portata di mano!

Nota personale:
SCUSATEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE davverooooooo!!! Me ne ero completamente dimenticato di aver postato il primo capitolo! Pensavo addirittura di dover postare anche il primo! :s scusatemi davvero tanto ç.ç siete autorizzati a spararmi ma anche no.
Vi lascio qui, corro a mettermi al riparo! Un bacione come al solito!
 
  
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