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Autore: MistStrega6723    08/02/2014    3 recensioni
Dal 1° capitolo:
'Sei una strega Rachel!'
'Una s-strega? Ma no! E' i-impossibile!
'Fai mai capitare qualcosa, qualcosa che non ti spieghi quando sei arrabbiato o spaventato?'
Dal 4° capitolo:
'Devi tornare a scuola.' Disse solamente. 'Non lo dirai a nessuno, vero?' Rachel sorrise. 'A nessuno. Domani tornerò, ti porterò qualcosa da mangiare. Dormi bene, mi raccomando. A domani!'
Quando Rachel tornò nel suo letto caldo, si addormentò rilassata e felice come mai.
Suo zio era innocente e quando tutta quella storia sarebbe finita sarebbero tornati a essere una famiglia.
Se vi ho incuriosito entrate e continuate a leggere la mia FF!
Le recensioni sono molto apprezzate!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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La mattina dopo, Rachel entrò in Sala Grande sorridendo timidamente a tutti.
Il cielo era limpido sopra Hogwarts, la neve si stava sciogliendo pian piano anche se faceva ancora parecchio freddo.
Rachel attraversò la Sala e arrivò al tavolo dei Grifondoro senza mai fermarsi e quando arrivò al suo posto si accorse che qualcuno le aveva fatto un regalo.
Era un piccolo pacchetto rivestito di carta verde, accanto c'era appoggiato un bigliettino d'auguri.
Prese il bigliettino e lo lesse.
Riconobbe subito la scrittura fitta e pungente di Draco Malfoy che le mandava regali e bigliettini di quel genere tutti gli anni.
Quel ragazzo era davvero un idiota.
Quando stava con i suoi amichetti purosangue non la degnava di uno sguardo, poi però, quando si ritrovava solo si confidava con lei come un'amica.
Rachel lanciò uno sguardo irritato verso il tavolo dei Serpeverde, notando che già da prima il giovane Serpeverde la stava fissando.
Alzò gli occhi al cielo e poi strappò la carta verde che impacchettava il piccolo pacchetto.
Rachel prese la piccola scatolina e la scosse, sentendo che c'era qualcosa dentro.
La aprì e scoprì una graziosa collanina d'argento con un ciondolo a forma di gufo.
Era molto graziosa.
La rimise nella scatola giusto per deludere un pò il Serpeverde, certo che no, non l'avrebbe mai indossata davanti a lui.
Rachel si verso del succo di zucca nel bicchiere, mentre punsecchiava dai pancakes.
Quella mattina aveva Difesa contro le Arti Oscure e l'idea le piaceva alquanto.
Era diventata la sua materia preferita, quella.
'Buon compleanno, Rachel!' Urlò una voce squillante, che la distrasse dai suoi pensieri.
Rachel sobbalzò, portandosi una mano al cuore e si girò verso Harry Potter, il bambino sopravvissuto. 'Harry! Mi hai spaventata!' Esclamò lei sospirando.
'Comunque grazie.' Rachel fece un sorrisino tirato.
'Ho un regalo per te.' Disse il Grifondoro mettendo una mano nella tasca della sua toga e tirando fuori un pacchetto ben incartato.
'Non sapevo davvero cosa regalarti...'
Rachel scosse sorridendo il pacchetto, mentre Harry la guardava sorridente.
'Apri, che aspetti?'
Rachel strappò con delicatezza la carta, dentro c'era un piccolo e morbido peluche a forma di gufo, anzi, sembrava la versione morbida e coccolosa del suo gufo Siria.
'Ero in giro i miei zii in un negozio Babbano durante le vacanze. Ho pensato che il pupazzo somigliasse a Siria.' Ridacchiò il Grifondoro.
'Beh, gli somiglia davvero!' Esclamò Rachel sorridendo.
'Grazie!' Disse Rachel scoccando un bacio sulla guancia del ragazzo Harry arrossì vistosamente.
'Oh... Figurati. Devo andare. Ci... Ci vediamo in classe, ciao.'
E camminò goffamente verso l'uscita della Sala Grande, lasciando Rachel al tavolo dei Grifondoro, che continuava a fissare il piccolo gufo di peluche.
In quello stesso momento entravano Hermione e Ronald con un sorriso a 32 denti.
'Tanti auguri Rachel!' Disse la mora stritolando la bionda.
'La nostra piccola Rachel sta crescendo!' Disse Ron scompigliando i capelli di Rachel e poi unendosi all'abbraccio.
'R-ragazzi.... N-non r-respiro...' Disse Rachel con un filo di voce.
'Oh scusami...' Rispose Hermione tutta rossa in viso.
'Beh abbiamo qualcosa per te!' Esclamò il rosso entusiasto.
Le consegnarono un pacchetto abbastanza grande.
Iniziò a strappare la carta rossa e trovò dentro un libro... Ma non un libro comunque... Il libro che tanto desiderava: Shakespeare!
'Oh ragazzi... Ma io vi amo!' Disse Rachel saltandogli in collo.
'Rachel ora rischi che tu non ci fai respirare...' Disse ironicamente il rosso.
'Sei sempre il solito, Ronald!' Sbuffò Hermione.
'Beh credo che ora sia il momento di andare! Sennò chi lo sente Piton!' Esclamò Hermione tutto ad un fiato.
'Casomai non resisteresti a mancare alla lezione!'
'Smettila di fare lo scemo, Ronald!' Urlò tutto ad un fiato Hermione allontanandosi dalla tavola dei Grifondoro.
'Chi le capisce le femmine!' Rispose il rosso amaramente con un punto di ironia.
'E chi capisce voi maschi!' Rispose Rachel risentita, prendendo per un braccetto Ron dirigendosi verso l'uscita della Sala Grande.

Quando Rachel entrò nella classe di Difesa contro le Arti Oscure quella fredda mattinata di Gennaio, non c'era il professor Lupin seduto sulla cattedra ma Severus Piton, che la fissava con i suoi occhi neri e bui.
Rachel rimase qualche secondo sulla soglia della classe.
'Dov’è il professor Lupin?' Chiese.
'Questo non è affar tuo, vero Wilson?' Disse Piton alzandosi e camminando avanti e indietro per la classe.
'Diciamo solo che... Il professor Lupin non è nelle facoltà di insegnare al momento.'
Rachel capì subito. La luna piena l'aveva messo al tappeto quel mese.
La ragazzina sospirò, camminò per i banchi e si sedette accanto a Draco Malfoy, l'unico posto libero.
'Buon compleanno, Mezzosangue.' Sussurrò il Serpeverde ghignando.
'Preoccupata per Lupin? Per me ti sei presa una cotta per lui.' Rachel tirò fuori il libro di Difesa dalla borsa.
'Aaah, sta' zitto, Malfoy!' Esclamò sussurrando.
'Oh giusto, a te piace quello sfregiato di Potter!'
Rachel schiacciò con forza il piede sinitro di Malfoy, che dovette resistere per trattenere un gemito di dolore.
Il ragazzo lanciò un occhiataccia all'amica, poi tornò a guardare Piton che faceva avanti e indietro per la classe:
'... Lupin non vi sta certo caricando di lavoro... Saper affrontare i Berretti Rossi e gli Avvincini è roba da primo anno.' Borbottava Piton continuando a camminare.
'Oggi parleremo di Lupi Mannari.'
'Ma signore.' Saltò su Hermione senza riuscire a trattenersi.
'Non dovremmo fare i Lupi Mannari, non ancora, dobbiamo cominciare i Marciotti...'
'Signorina Granger. Ero convinto di dover essere io a tenere questa lezione, non tu. E io vi dico di andare a pagina 394.'Disse Piton guardandosi intorno.
'Tutti. Adesso!'
Rachel sospirò, mentre apriva il libro a pagina 394, dove l'illustrazione di un lupo mannaro feroce e cattivo dava la bella vista di se. Non era nemmeno simile a Lupin, che razza di lupo mannaro è uno che porta la cravatta, beve il tè e mangia cioccolata?
'Chi di voi sa dirmi come si fa a distinguere un Lupo Mannaro da un lupo vero?' Chiese Piton.
Tutti rimasero seduti zitti e immobili; tutti tranne Hermione, la cui mano, come accadeva spesso, scattò in aria.
'Nessuno?' Chiese Piton, ignorando Hermione, col sorriso storto di prima.
'Che stronzo...' Borbottò Rachel. 'Volete dire che il professor Lupin non vi ha insegnato nemmeno la differenza fondamentale tra...'
'Gliel’abbiamo detto.' Esclamò Rachel cercando di essere più educata possibile.
'Non siamo ancora arrivati ai Lupi Mannari, siamo ai...'
'Silenzio!' Sibilò Piton.
'Bene bene bene, non avrei mai pensato di incontrare una classe del terzo anno che non sapesse nemmeno riconoscere un Lupo Mannaro. Mi premurerò di comunicare al professor Silente quanto siete indietro...'
'Certo che lei è proprio un... Un...'
Rachel scattò in piedi, accorgendosi solo dopo di avere gli occhi di tutta la classe puntati contro.
Piton aggrottò la fronte.
'Continui signorina Wilson, avanti.' La incitò con calma.
'Prima di tutto lei ha appena ignorato Hermione che teneva la mano alzata, secondo poi io spero di avere in cambio un pò di rispetto da lei professore. Il vostro compito non è forse quello di dare l'esempio?' Lo canzonò Rachel.
'Lei fa una domanda, la signorina Granger sa la risposta. Perché non vuole ascoltarla?'
Hermione diventò rossissima, alzò lo guardò verso Rachel, che se ne stava in piedi accanto a Malfoy, che la fissava con non troppa importanza.
La classe seppe all’istante che Rachel si era spinta troppo in là.
Piton avanzò lentamente verso Rachel e tutti trattennero il respiro. 'Punizione Wilson.' Disse Piton, avvicinando al volto di Rachel.
'E se ti sento ancora criticare il mio modo di insegnare, te ne farò pentire.'
Rachel dovette ricorrere a tutto il suo autocontrollo per non urlare una fattura contro il professore, così nessuno fece un solo rumore durante il resto della lezione.
Rimasero seduti a prendere appunti sui Lupi Mannari copiando dal libro, mentre Piton andava su e giù tra i banchi, osservando il lavoro che avevano fatto con il professor Lupin.
Quando finalmente suonò la campana, Rachel uscì dalla classe come una furia, mentre Hermione le correva dietro chiamandola.
'Grazie per prima... Io... Mi dispiace per la punizione. Davvero non c'era bisogno.'
Rachel la zittì con un gesto della mano.
'Herm non ti preoccupare... l'ho fatto perchè meriti il rispetto di Piton come lo meritano tutti. Ci vediamo dopo!'
Rachel se ne andò con passo svelto mentre Hermione veniva raggiunta da Harry e Ron. Certo che qualche volta si comporta in modo strano... Ma nonostante tutto gli vogliono un bene dell'anima...

Molto lentamente, l'anno scolastico andò a morire.
Rachel si ritrovò con l'acqua alla gola l'ultima settimana, troppi compiti e troppe verifiche!
Quella fresca sera di Giugno, Rachel andava da Sirius saltellando allegramente.
L'estate si avvicinava prepotente e lei doveva trovare una soluzione; suo zio non sarebbe rimasto nella Stamberga Strillante per sempre e lei non aveva nessuna voglia di lasciarlo da solo!
Rachel si calò nel passaggio sotto il Platano Picchiatore e dopo meno di un minuto si ritrovò di nuovo nella vecchia casa, accorgendosi però di non essere sola.
C'erano delle voci.
Qualcuno era entrato.
Il panico l'assalì, percorse le scale, mentre cercava di non scoppiare a piangere.
Sentì Sirius parlare:
'Harry... è come se li avessi uccisi.' Mormorò, rauco.
'Io ho convinto Lily e James a scegliere Peter al mio posto all’ultimo momento, li ho convinti a scegliere lui come Custode Segreto invece di me… È colpa mia, lo so... La notte in cui morirono, avevo deciso di andare da Peter, per assicurarmi che stesse bene, ma quando sono arrivato al suo nascondiglio, non c’era più. Eppure non c’erano segni di lotta. Qualcosa non andava. Mi sono spaventato. Ho deciso di andare subito dai tuoi genitori. E quando ho visto la loro casa distrutta e i loro corpi… ho capito quello che doveva aver fatto Peter. Quello che io avevo fatto.' La voce gli si spezzò.
'Basta così.' Intervenne Lupin, con una nota di durezza nella voce che Harry non aveva mai sentito prima.
'C’è un modo sicuro per provare quello che è veramente successo. Ron, dammi quel topo.'
'Che cosa gli farà se glielo dò?'Chiese Ron, tesissimo.
'Lo costringerò a mostrarsi.'Disse Lupin.
'Se è davvero un topo, non gli succederà niente, garantito.'
Ron esitò, ma alla fine tese Crosta e Lupin lo prese.
Crosta cominciò a squittire ininterrottamente, agitandosi e contorcendosi, gli occhietti neri sporgenti.
Intanto Rachel rimase nascosta dietro la porta, incapace di muoversi.
Forse tutto sarebbe finito, forse avrebbe ritrovato la sua famiglia!
'Sei pronto, Sirius?'Chiese Lupin.
Sirius aveva già preso la bacchetta di Piton dal letto.
Si avvicinò a Lupin e all’agitatissimo topo, e i suoi occhi umidi all’improvviso parvero bruciare.
'Direi di si.' Rispose Sirius.
Un lampo di luce bianca sprizzò da tutte e due le bacchette; per un attimo, Crosta rimase paralizzato a mezz’aria, una piccola sagoma nera che si contorceva follemente.
Ron urlò.
Il topo cadde per terra; ci fu un altro lampo di luce accecante e poi... Dal suolo si levò una testa; un attimo dopo, nel punto in cui era caduto Crosta comparve un uomo che cercava di farsi piccolo piccolo e si torceva le mani.
Era un ometto molto basso, poco più alto di Harry e Hermione.
I suoi sottili capelli incolori erano in disordine e in mezzo alla testa aveva una larga chiazza calva.
Aveva l’aspetto raggrinzito di un uomo grasso che avesse perso molto peso in poco tempo.
La sua pelle sembrava sporca e malaticcia, come il pelo di Crosta.
Era ancora rimasto qualcosa di un topo sul suo viso.
'Tu!!' Urlò Rachel spuntando dal nulla, con il dito puntato su Minus.
'Brutto...!! Non posso credere di aver qui davanti il motivo per cui i genitori di Harry sono morti!!! '
Si avventò su di lui, quasi cercando di acchiapparlo, mentre Minus correva per la stanza.
Remus, Sirius, Harry, Hermione e Ron rimasero a guardare la scena allibiti.
'E tu...!? Cosa ci fai qui?!' Domandò Harry stupito.
'Rachel!! Piccola, dolce ragazzina!! Mi ricordo di te che eri così piccola...!'
'Non provare a parlare a mia nipote!' Esclamò Sirius, mettendosi tra Minus e Rachel, quasi avesse paura che lo sguardo dell'uomo potesse sporcarla.
La mano di Black, quella armata di bacchetta, si alzò, ma Lupin lo trattenne per il polso, gli scoccò uno sguardo di avvertimento e si rivolse di nuovo a Minus in tono leggero e disinvolto.
'Remus.'Ansimò Minus.
'Non credergli, ti prego... Ha cercato di uccidermi, Remus...'
'Cosa!?' Urlò Rachel, cercando di guardare Minus oltre suo padre.
'Che codardo!! Ammettilo quello che hai fatto!! Come diamine ha fatto il Cappello Parlante a smistarti Grifondoro!?'
'È venuto a cercare di uccidermi un’altra volta!' Esclamò Minus all’improvviso, indicando Sirius.
'Ha ucciso Lily e James... E ha cercato di rovinare tua madre.... La bellissima Amy!! Ha sposato Robert... Quello stupido!!!! Ingrato, arrogante...'
'Non dica un'altra parola contro mio padre!' Gli urlò contro Rachel.
'Lei si meritava di meglio...' Lo sguardo di Sirius diventò ancora più scuro. 'Di certo non uno come te!' Sussurrò appena.
'Non avrei mai potuto distruggerla; non avrei mai tradito Lily e James. Sarei morto piuttosto che tradire i miei amici.'
Sentire parlare Sirius di sua madre, fece accendere nel petto di Rachel una piccola fiamma. 'Dammi quella bacchetta, Remus. Voglio cmmettere il reato per qui sono stato condannato.' Disse Sirius con estrema calma.
Minus si trascinò ai piedi di Harry
'Harry... assomigli tanto a tuo padre... Sei come lui... Harry, James non mi avrebbe voluto morto... James avrebbe capito, Harry... avrebbe avuto pietà di me...'
Black e Lupin fecero un passo avanti, afferrarono Minus per le spalle e lo ributtarono a terra.
Rimase lì seduto.
Minus scoppiò a piangere.
'No!' Urlò Harry. Corse davanti a Minus, di fronte alle bacchette.
'No, lo daremo ai Dissennatori.'


*angolo dell'autrice*
Scusate per l'enorme ritardo!
Ma la scuola babbana mi sta torturando!
Anyway... Ecco il capitolo!
Spero vi piaccia!
Alla prossima!
  
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