Un altro motivo per cui non aveva più preso in considerazione l’idea di trasformare Melissa, oltre ovviamente al fatto di non essere più l’alpha, era principalmente paura.
Raccontare a Stiles e Cora di Derek e Paige – aveva omesso dei particolari e alterato un po’.. okay, un po’ tanto i fatti, ma come spiegare a quell’impiastro e alla sua adorata nipotina che aveva agito mosso da gelosia nei loro confronti? – l’aveva messo di fronte a un’eventualità che non aveva considerato: lei sarebbe potuta morire dopo il morso.
Questo, insieme alla certezza che Scott non avrebbe mai trasformato sua madre, aveva fatto sì che wolf si accontentasse.. almeno all’inizio. Col passare del tempo e l’evolversi della loro relazione, Peter aveva sempre più difficoltà a trattenerlo.
“Woh!” esclamò una volta Melissa, svegliandosi circondata nell’ordine dalle sue braccia, un’infinità di piume e ciò che restava della spalliera del letto “Ora so cosa ha provato Bella dopo la prima notte di nozze..”
Dopo aver mentalmente inveito contro l’autrice di quell’obbrobrio – “Passi il non sapere un cazzo di vampiri, Stephenie, ma non puoi bestemmiare riguardo i licantropi.. ho ucciso per molto meno!” – che contrariamente appassionava la donna, Peter si limitò a baciarla e prometterle di rimettere tutto a posto.
Fu allora che iniziò ad avere un’altra paura, sempre più reale, specie quando Melissa perse sangue per due settimane di fila: a Scott disse che poteva capitare snocciolando qualche parolone medico, ma non si trattava del ciclo mestruale.. Peter le aveva provocato una leggera emorragia interna. Leggera perché non vi fu bisogno di un intervento o altro, si ritirò da sola, ma ciò non cambiò il suo stato d’animo. Si sentiva terribilmente in colpa: cosa sarebbe successo la prossima volta, le avrebbe spezzato un osso o due prendendola con maggior furia?
Inutile chiedersi come facesse Scott, lui controllava wolf proprio grazie ad Allison. Almeno, prima di diventare Alpha togliendo di mezzo Deucalion! Di recente il giovane capobranco aveva dei problemi, sembrava tornato ai primi mesi dopo la trasformazione, e rifiutava il suo aiuto: nonostante tutto non si fidava di lui e, per quanto lui provasse a farsi ascoltare, l’altro lo ignorava.
“Posso farcela.” diceva “Non ho alcun bisogno di te!”
Oh, certo, aveva i suoi metodi! Ficcarsi le unghie nei palmi o provocarsi dolore in altri modi, e in un altro momento gli sarebbe di sicuro scappata qualche battutina sul fatto che gli veniva troppo naturale – “Sicuro di non essere un pochino masochista? Io non giudico, per carità..” – ma la verità era che Scott non si rendeva conto del rischio che correva: molto lentamente wolf avrebbe preso il controllo e se non fosse riuscito a dominarlo in fretta sarebbe stato lui, Scott, ad essere dominato. E ci andò terribilmente vicino, alla vigilia della luna piena.
Era sempre più irrequieto e aveva chiesto a Allison, per precauzione, di stargli lontano. Sfortunatamente, non ebbe la stessa accortezza dei confronti di sua madre: in un momento in cui proprio non riusciva a controllarsi, si trasformò e Scott ci mise un po’ a riemergere.. cinque minuti, dieci a star larghi.. ma furono sufficienti.
Come si può impedire ad una madre, che vede il proprio figlio cadere rovinosamente sulle ginocchia e urlare, di avvicinarsi incurante del pericolo?
Peter non fece in tempo ad aprir bocca che il giovane alpha, messo in guardia da quella presenza apparentemente estranea, le era già addosso: Melissa cadde a terra cercando debolmente di difendersi mentre Scott – anche se di Scott poco restava – tentava di arrivare alla sua gola graffiando e mordendole le braccia.
Peter gli si avventò contro, seguito dai nipoti e Isaac, e l’alpha avvertendo le potenziali minacce balzò di lato; mentre gli altri ingaggiavano uno scontro impari lui s’inginocchiò accanto a Melissa, che giaceva immobile nel sangue che sgorgava dalle innumerevoli ferite, e quando finalmente Scott tornò in sé, non prima di aver spettato tre costole a Isaac, un braccio a Derek e slogato una spalla a Cora, ormai il danno era fatto.
Però ora Scott gli dava ragione, ora era disposto ad ascoltare, ma Peter ora aveva altre priorità. Spaccargli la faccia, no – anche se l’idea era allettante – rimanere al capezzale di Melissa, febbricitante, col terrore che se si fosse allontanato l’avrebbe persa per sempre.. non che la sua presenza cambiasse le cose! Non poteva alleviare il suo dolore, era di nuovo impotente, però nessuno poté smuoverlo. Ancor più quando Allison consigliò di medicarla e ricucire le ferite, magari sarebbe servito come per Scott a innescare il meccanismo di auto guarigione: era una buona idea, ma non potevano assolutamente sedarla o avrebbero compromesso il risultato del morso.
“Il dolore fa inevitabilmente parte del processo.” spiegò Deaton.
E Peter non poté dargli torto, tuttavia non si sarebbe mai stancato di ripeterlo: la vita è una gran bastarda!