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Autore: Fantasiiana    09/02/2014    9 recensioni
Se tenete alla vostra sanità mentale vi consiglio di NON LEGGERE questa storia.
Fatti e persone presenti all'interno di essa NON sono puramente casuali, purtroppo.
Se avete un po' di sale in zucca, CONTINUATE A SCORRERE LE STORIE, NON FERMATEVI! (Per la vostra sicurezza).
Se siete degli squilibrati, CONTINUATE A SCORRERE LE STORIE, NON FERMATEVI! (Per la vostra sicurezza).
Se siete ragazzi razionali, che non credono a forze sovrannaturali o che possano minimamente esistere altre creature al di fuori dei mortali, PERFETTO! Potete leggere quanto volete, sempre che lo vogliate, ma se la storia comincia a piacervi: FERMATEVI! (Per la vostra sicurezza).
Ah, dimenticavo, sono Adèl Raicemond e, purtroppo, non sono una persona normale. Non proprio...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ade, Annabeth Chase, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi do al giardinaggio






Percy descrive l'addestramento come una cosa più o meno difficile, dove però lui accetta di non essere bravo in determinate attività perchè eccelle in altre.
E fin qui mi pare tutto a posto, eccetto un piccolo particolare: l'allenamento è straziante!
E non lo dico solo perchè non mi piace fare troppa attività fisica, no. Mi riferisco più al fatto che sono stata quasi incinerita viva dalla lava, al fatto che sono caduta in acqua durante il giro in canoa, quasi colpita da una freccia e superata nella corsa da una ninfa mezza addormentata... che camminava.
Tutto questo era aggravato dal fatto che mi avevano sequestrato Oblio fino a nuovo ordine per aver quasi cancellato la memoria ad un figlio di Afrodite. Che poi si era scoperto che l'effetto non era neanche permanente! Dopo due ore Victor il Narcisista era tornato. La punizione, inoltre, me la dovetti beccare solo io: dato che Nico era un veterano del campo, dovette fare soltanto un turno per lavare i piatti e fine. Io no. Mi ero vista strappare via l'anello da Chirone, l'unica cosa che mi faceva sentire a casa! Okay, magari non proprio strappare via, diciamo che me lo ha chiesto e io gliel'ho dato sbuffando... Ma non è questo il punto!
La punizione era ancora da decidere, però sapevo che non sarebbe tardata ad arrivare. Nel frattempo, i miei problemi mi tenevano abbastanza occupata.
Non ero ben accetta al campo, si capiva subito. Gli altri ragazzi mi guardavano con timore o con astio, cosa a cui ero abituata, ma per un attimo avevo pensato che tra i miei simili avrei potuto trovarmi più o meno bene. Ma così, ovviamente, non era.
Gli unici che mi trattavano come se nulla fosse accaduto erano Percy e Annabeth.
Lei era seria mentre insegnava e non si distraeva mai per parlare d'altro.
Lui, invece, mi insegnava la scherma con il sorriso stampato in faccia, e difficilmente riusciva a stare zitto. Parlava e mi raccontava la sua vita al campo ed ebbi la piacevole sorpresa di scoprire che neanche i suoi primi giorni erano stati un paradiso, ma proprio no. Anche lui si era... come aveva detto Nico? Ah, sì! Anche lui si era inimicato una delle Case e non aveva neanche imparato subito le cose che ti insegnavano lì. Credo che fosse per questo che continuava a perseverare nell'insegnarmi a combattere.
-Sei la figlia di uno dei Tre Pezzi Grossi- diceva. -Attiri più mostri tu che la luce gli insetti- e riprendeva a combattere senza risparmiarsi.
Per quanto odiassi gli sport, amavo la scherma. Mi piaceva sentire ogni centimetro del mio corpo tendersi per reggere la spada, scattare per parare un colpo e scartare per schivarne un altro. Amavo il corpo a corpo e l'idea di poter scaricare la rabbia sulla mia arma e su ogni colpo che infliggevo.
Era stato difficile trovare una spada che si adattasse a me come faceva Oblio.
Percy mi aveva detto che anche per lui era stato così, finchè Chirone non gli aveva regalato la spada Vortice. Cercai di avvalorarmi di questa scusa per farmi ridare la spada, ma non funzionò.

Il pomeriggio del mio sesto giorno al campo stavo seguendo il nuovo orso di strategia militare con Chirone, Clarisse della Casa di Ares, Annabeth e Percy come insengnanti e il resto delle Case -tranne Nico- come allievi. Avevamo appena visto un video tratto da 300 e Chirone voleva che ci dividessimo in quattro gruppi per riprodurre la falange spartana.
Fui assegnata al gruppo di Percy, insieme ad alcuni ragazzi della Casa di Ermes, tra cui due gemelli sulla ventina che mi ricordavano -caratterialmente, si intende- Fred e Geroge Weasley.
-Ehilà, figlia di Ade!- mi salutò uno dei due. -Io sono Travis, lui è Connor. Come te la passi?
-Ehm... Bene, grazie- risposi inarcando un sopracciglio.
-E' vero che hai cancellato la memoria ad un figlio di Afrodite?- mi chiese Connor allegro.
-Sì, però...
-Fantastico! Ci diresti come hai fatto?- continuò Travis.
-Perchè?
-Che domande! Così potremo farlo anche noi!- disse Connor.
-Non è una cosa carina...- ribattei poco convinta.
-Ma dai, non ci credi neanche tu!- esclamò Travis.
-Allora, come hai fatto?- mi incalzò Connor.
-Ehi, ragazzi, piantatela- disse un tipo con i capelli ricci biondo-platino e due occhi color dell'oro.
-Hai capito Gabriel!- esclamò Travis.
-Eggià! Mi rincresce, figlia di Ade, ma dobbiamo lasciarti- disse in tono melodrammatico Connor.
-Torneremo- esclamarono e si disposero insieme agli altri ragazzi.
-Ehm...- fu tutto quello che riuscii a dire.
-Lo so, sono due tipi eccentrici. Perdonali- si scusò Gabriel.
-Ma no, figurati! Non... Nessun problema- balbettai.
Lui sorrise. Aveva lineamenti diversi dagli altri figli di Ermes, ma allora perchè era in quel gruppo?
-Io sono Gabriel, tu sei?- mi chiese.
-Ehm... Adel. Comunque so chi sei.
Mi guardò stranito.
-Oh, no! Non prendermi per una stalker! Io... Voglio dire, Travis e Connor l'hanno detto prima, perciò...!
Si mise a ridere. Dei, che risata cristallina! Come il suono di mille usignoli! E che occhi! Erano oro liquido, più belli del sole... Un momento! Che stai dicendo? Usignoli? Più belli del sole?
-Bè, Adel, è stato un piacere fare la tua conoscenza- disse interrompendo i miei pensieri. -Ci si vede.
E si diresse verso gli altri ragazzi.
Rimasi a guardarlo incantata, finchè non tornai in me.
Ma che diavolo mi è preso?!
mi chiesi. Scossi la testa e andai verso il gruppo che già si disponeva a falange, seppur disordinatamente e tra risate generali. 

Conclusione di quell'esercizio: il nostro gruppo ottenne un cinque, dato che avremmo più o meno fatto bene se Travis e Connor non di fossero messi a urlare "Questa è Spartaaaaa!!!" all'improvviso e a correre per tutta l'arena.
Il gruppo migliore fu quello capitanato da Clarisse, probabilmente perchè la Casa di Ares era la più preparata in certe cose.
Però, mi ero più o meno divertita.
Dopo l'esercizio, Chirone mi comunicò la punizione: dovevo aiutare la Casa di Demetra ad accudire la piantaggione di fragole, perchè il campo aveva bisogno di fondi e i frutti non si potevano vendere nello stato in cui erano.
Non so come io, figlia del dio dei morti, potessi aiutare i figli della dea dell'agricoltura, eccetera, ma non ribattei.

Mi diressi al campo di fragole, vicino alla Casa Grande, dove poco meno una decina di ragazzi dall'aspetto simile curava le piante. C'era anche un ragazzo che ricordava in maniera pazzesca il Signor D, tranne che per l'abbigliamento improbabile.
-Tu devi essere Adel- mi disse una voce ripotandomi alla realtà.
Mi voltai e mi ritrovai davanti una ragazza dalla pelle rosea, una lunga treccia scura addobbata con dei fiori bianchi e con brillanti occhi verdi. Reggeva un cesto con entrambe le mani e indossava la maglietta del campo, come in quei giorni avevo imparato a fare anch'io.
-Sì- risposi.
-Piacere, io sono Cecil- rispose quella sorridendo. Poteva avere appena un anno o due più di me.
-Vuoi una mano con quello?- chiesi indicando il cesto.
-Oh, no. Non preoccuparti- disse lei continuando a sorridere. -Vieni, ti faccio vedere cosa devi fare.
La seguii verso un cespuglio di fragole dall'aria abbandonata.
Cecil si inginocchiò e io la imitai.
-Allora, ti piace il giardinaggio?- mi chiese cordiale. 
-Non proprio. Mi piace più la scherma.
-Quindi sei più il tipo da azione, eh?
-Sì.
-Capisco. Ma potrebbe sorprenderti il giardinaggio, sai?
-Ne dubito.
-Vedremo, Adel- disse lei senza scomporsi o accigliarsi. Continuava a sorridere tranquilla.
Cominciammo a lavorare. Per prima cosa, Cecil mi spiegò come potare i rami appassiti e mi diede un paio di cesoie.
Avevo appena toccato un ramo con la mano per spostarlo, quando quello si spezzò e mi appassì in mano. E non intendo solo che le foglie cambiarono colore, ma che si ripiegarono su loro stesse, si annerirono e si sbriciolarono, mentre il legno si riempiva di crepe e moriva.
Rimasi a guardarlo paralizzata.
Cecil se ne accorse e mi tolse dolcemente il ramo dalle mani, riponendolo in un sacchetto.
-Non ti preoccupare, Adel- disse e mi porse dei guanti da giardiniere. -Questi dovrebbero evitarlo.
Riprese a lavorare come se niente fosse, come se la mia aura di morte non la spaventasse o disturbasse.
Mi infilai i guanti e mi avvicinai cauta ad una foglia. Quando la sfiorai, non accadde nulla.
Sospirai e presi a lavorare.
Io e Cecil cominciammo presto a parlare. Parlammo del più e del meno, dei nostri genitori -che si odiavano a morte, ma dettagli- e del campo. Le raccontai persino di cosa era successo con la Casa di Afrodite.
-Bè, forse hai esagerato un po', ma conosco Victor e Lauren e non ti do torto.
-Mio fratello Nico dice che Afrodite si vendicherà per questo.
-Penso che abbia ragione. E' una dea crudele e se fossi in te non nominerei gli dei troppo spesso.
Annuii. Era bello parlare con lei. Era una persona allegra, tranquilla, riflessiva, che non amava farsi i fatti altrui, aveva un consiglio per ogni cosa e sapeva affrontare tutto a testa alta mantenendo la calma. Era il mio esatto opposto e forse per questo mi sembrava così interessante.
Mentre l'aiutavo ad innaffiare le piante, vidi passare poco lontano Gabriel, Connor e Travis.
Mi salutarono con la mano -Gabriel mi sorrise anche- e continuarono a camminare.
-Quindi hai conosciuto Gabriel- esordì Cecil.
-Già.
Silenzio.
-Chiedimelo- disse Cecil.
-Cosa?- chiesi stupita.
-Chiedimi quello che vuoi sapere- spiegò lei sorridendo.
-Io non voglio sapere nulla...
-Ah, no?- chiese lei furba.
-E va bene...
Stavo per chiedere se aveva la ragazza, ma mi sembrava una domanda troppo da... bè, diciamo da figlia di Afrodite. Decisi di optare per la seconda cosa che mi premeva sapere di più.
-Come mai non assomiglia agli altri membri della Casa di Ermes?- chiesi.
-Semplice: perchè non è un figlio di Ermes. Vedi, dalla guerra contro Crono non ci sono più stati indeterminati, cioè ragazzi che non sapevano chi era ail loro genitore divino. Ma quattro anni fa, quando Gabriel arrivò al campo, nessun dio lo riconobbe come proprio figlio.
-E' un indeterminato?
-Il solo. Devi sapere che gli dei giurarono sullo Stige di riconoscere ogni loro figlio, quindi la promessa va mantenuta ad ogni costo. 
-Ma allora perchè lui...
-Non lo so. Nessuno lo sa.
-Che tristezza...
-All'inizio è stata dura per lui, ma poi si è abituato all'idea. Le Casa di Ermes lo ha accolto perchè Ermes è anche il dio dei viandanti. Ma ormai è quella la sua famiglia.
Annuii e continuai il mio lavoro.
Mentre il sole stava calando finimmo di montare i paletti per sostenere le piente.
Stavo aiutando Cecil a portare gli attrezzi, quando ci venne incontro Nico.
-Ti stavo cercando- mi disse.
-Ciao anche a te- risposi. -Lei è Cecil.
Lo sguardo gelido di Nico si soffermò su di lei per un po' e giuro di aver visto qualcosa accendersi in quell'abisso. -Piacere mio.
Lei rispose sorridendo un po' imbarazzata.
-Vai a darti una ripulita e poi dirigiti subito all'arena- mi disse Nico.
-Perchè?
-Chirone ha convocato tutti per una riunione importante.
-D'accordo- sbuffai. Gli mollai gli attrezzi in mano, salutai Cecil e corsi verso la Casa 13, mentre il figlio di Ade e la figlia di Demetra prendevano a guardarsi in imbarazzo.




Angolo Autrice
Muahahahahah! Io sono un'essere crudele!
*grilli*
Okay, forse non sapete perchè, ma l'importante è che lo sapete! Comunque, lo scoprirete presto. Fino ad allora MUAHAHAHAHHA!
*grilli*
Alloooora, capitolo senza molti colpi di scena, ma in compenso colmo di nuove conoscenze. Dunque, abbiamo incontrato due nuovi personaggi importanti per il futuro della storia: Travis e Connor!
Ci siete cascati? No? Lo sapevo u.u
Dunque, Cecil e Gabriel. Non posso dirvi nulla -perchè rovinerei la sorpresa(?)- ma posso darvi qualche appunto.
Cecil  va letto Sesìl come la versione inglese... o francese di Cecilia. (io e i miei nomi improbabili u.u)
Gabriel... Nulla da dire su di lui, a parte che Adel ne è evidentemente innam...

Adel: Dillo, e ti faccio a pezzettini!

Okay, okay, calma! O.O Comunque, dato che non avevo nomi da affibiargli, gli ho dato il mio al maschile^^ Così ho messo un pezzo di me in questa storia (a parte tutto XD)
Ora vado. Null'altro da dire... mi sembra ç_ç
Purtroppo ora devo darvi un avviso importante e terribilmente triste :(
Mi rincresce, ma non posso più fare l'Angolo Sclero in ogni capitolo. La situazione si è complicata, e ho optato per farne una cosa ... diciamo non troppo frequente. Questo perchè ci metto troppo solo a farmi venire le idee (sotto pressione non mi riescono ><) e ogni volta devo aspettare giorni per pubblicare perchè non mi vengono idee decenti :(
Allora ho deciso di tornare all'idea iniziale: spontanea.
Lo so cohe molti di voi ci resteranno male, ma non so che altro fare. Non è detto che non lo pubblicherò mai più u.u Se l'ispirazione torna ben venga! Fino ad allora... dovrete accontentarvi di qualche capitolo con questi contenuti extra. inoltre, tra poco la storia si infittirà, e non vorrei che questi angoli sclero diventassero fonte di distrazione :/
Domani probabilmente mi pentirò di aver scritto tutto questo, ma dettagli D:
Detto ciò, spero che non ci restiate troppo male. Negli Angoli Autrice inserirò comunque dei commenti di tuti i personaggi, quelli mancheranno difficilmente XD
Ora vi devo lasciare. Baciii e al prossimo capitolo -dove si comincerà a parlare di imprese ;3-
Ps: Siete passati a leggere la mia nuova OS su Ade? Se vi va, passateci e godetevi la lettera che il mio dio preferito scrive alla Disney per lamentarsi <3 (amiamolo!!!!)

Angolo Sclero
Zeus: Eddai, Ade! In nome dei vecchi tempi!
Ade: No.
Zeus: Ma Poseidone...
Poseidone: Ho detto no anch'io.
Zeus: Ma siamo fratelli!
Ade: Che sfiga.
Zeus: Chi lo dice?
Ade: Nico. E' lui a insegnarmi il linguaggio giovanile.
Poseidone: Che figata, fratello!
Ade: Dammi il cinque, Pesce Lesso!
Poseidone: Wow, Fiato Morto, tu si che spacchi di brutto!
*Si danno il cinque*
Zeus: ...
Ade: Che c'è, Zeusino, butta male?
Poseidone: Tranqui, zio!
Zeus: Non sono tuo zio, sono tuo fratello.
Ade: -.-
Poseidone: -.-
Ade: Che forever alone.
Poseidone: Già, proprio un povero sfigato.
Zeus: Cosa?! Comunque... Dai, vi preeego!
Ade: Naaah!
Poseidone: Naaah!
Zeus: Ma perchè?
Ade: Perchè non ha senso.
Zeus: Ma una festa è...
Poseidone: Bello, una....
Ade: Ehm... Ehm... *tossisce*
Poseidone: Giusto. Brutto, una festa è per festeggiare, comprendi? Questa qui non avrebbe senso.
Zeus: Ma è...
Ade: No.
Poseidone: No.
Zeus: Ma sarebbe come un pigiama party al maschile! Solo noi!
Ade: O.O
Poseidone: O.O
Zeus: Allora?
Ade: MA TE SEI FUORI!
Poseidone: Già, fratello, non c'è stai col cervello!
Zeus: Ehi! Guardate che lo dico alla mamma!
Poseidone: E allora?
Zeus: Lei vuole più bene a me! 
Ade: Ti ricordo che ti ha sostituito con una pietra.
Zeus: Era per salvarmi da papà!
Ade: Ah, così ti ha detto?
Zeus: D:
Poseidone: Ha ragione, fratello, non ti voleva nessuno!
Zeus: Non è vero! Era ha...
Era: Tzè!
Zeus: E le altre donne...
Era: Ma per favore, era solo perchè sei un dio. Con alcune hai dovuto persino trasformarti in animali.
Poseidone: Zoofilo!
Zeus: Calma, calma...
Ade: E poi sei un tipo strano. Cioè, ti sei fatto nascere dei figli da una coscia e dalla testa!
Zeus: Apollo è nato normalmente.
Ermes: Già, e guarda come è venuto fuori.
*Tutti guardano Apollo*
Apollo: Aiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
Zeus: O.O
Apollo: Aiiiiiimma-omama-maweeeeh!
Zeus: O.O
Apollo: In the jungle, the mighty jungle, the lion sleep toniiiiiiight!
Zeus: Figliolo... Che stai facendo?
Apollo: Canto.
Zeus: Già, questo lo vedo... Ma cosa...
Apollo: E' un tributo al Leone Nemeo. Aiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
*Ermes colpisce con caduceo*
Ade: Ammettilo, Zeus, sei stato un fallimento sia come marito, che come fratello, che come figlio, che come padre e...
Zeus: ORA BASTA! IO SONO IL SIGNORE DEL CIELO! PADRE DI TUTTI...
Era: Ehm... Ehm...
Zeus: Giusto. QUASI TUTTI GLI DEI! NON POTETE TRATTARMI IN QUESTO MODO!
*Lo guardano tutti*
Ade: Certo, e io adoro Demetra.
*Tutti ridono*
Demetra: Che vorresti dire con questo?
Ade: Assolutamente niente.
Demetra: Volete dei cereali?
*Zeus sconsolato*
Poseidone: Rallegrati, fratello. D'ora in poi sarai ricordato come Colui Che...
Zeus: Non Deve Essere Nominato?
Poseidone: AHAHAH! Ovvio che no! Colui Che Fa Ridere Gli Dei! Però bella battuta!
Ade: Sparafolgori, che ne dici di qualche fuoco d'artificio?
Apollo: Fiiiiiiiiiiiiiiiiiiirework!
*Ermes colpisce con caduceo e prende lira*
Zeus: Fermo, sciagurato! E' proibito rubare i poteri agli altri dei!
Poseidone: Parliamo della folgore?
Ade: E di quando io ti rubavo le caramelle, da bambini?
Zeus: O.O
Poseidone: E io le figurine dei Pokèmon?
Zeus: O.O
Ade: E i poster di Lady Gaga?
Zeus: O.O
Poseidone: E l'orsacchiotto di peluche?
Zeus: Mr. Bean?
Ade: Che fantasia...
Zeus: Come hai osato? Ladro di orsacchiotti!
Poseidone: O.o
Zeus: Tuo figlio la pagherà per questo!
Percy: Ma che...
Poseidone: Se tocchi mio figlio, affronterai la guerra più dura della tua vita!
Zeus: Deve restituirmi l'orsacchiotto, entro quindici giorni, prima della mezzanotte del solstizio d'estate!
Percy: Ma siamo a febbraio.
Zeus: Taci, ladro di orsacchiotti!
Poseidone: Non accusare mio figlio, Orsacchiottomane!
Zeus: Come osi?
Voldemort: La battuta è "Tu osi..."
Poseidone: E tu chi sei?
Ade: Perchè mi copi il look?
Zeus: Silenzio! Tu osi...
Poseidone: Sì, io oso!
Percy: Io-non-ho-rubato-niente!
Zeus: Non ti credo, ladro!
Poseidone: Ma ho rubato io l'orsacchiotto.!
Zeus: No! Non coprire tuo figlio!
Poseidone *esce orsacchiotto*: Ma guarda!
Zeus: L'hai ritrovato!!! Te lo sei fatto restituire da quel ladruncolo di tuo figlio!
Percy: Guardi che io non ho...
Zeus: Taci, ladruncolo. La prossima volta che mi ruberai qualcosa ti incenerirò!
Percy: Ma io...
Poseidone: Percy, figliolo, sei stato molto coraggioso. Sono fiero di te.
Percy: Mi dite cosa...
Io: Ehi, non sapevo che scrivere! E poi questo è un Angolo Sclero, più sclero di così...!
Percy: Tu sei pazza.
Io: Grazie^^ Ora via tutti, abbiamo già spaventato abbastanza.

  
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