DRACO
Entrai a passo di marcia in sala grande, mi guardai intorno e trovai chi stavo cercando
<< WEASLEY! SEI MORTO>> gridai, prima di schiantarlo
<< STUPEFICIUM!>> Qualcuno, che pensai fosse Blaise, cercò di tenermi fermo, ma ero furioso
<< MA CHE RAZZA DI ANIMALE SEI EH? COME HAI OSATO, COME?!>> l’unica cosa che volevo fare in quel momento era ucciderlo, ma una voce dietro di me, mi riscosse
<< Draco ti prego, no…>> sentii la voce di Hermione e mi scrollai dalla presa di Blaise voltandomi
<< Hermione stanne fuori, per favore. È una cosa tra me e Weasley>>
La vidi aprire la bocca per ribattere, ma non disse nulla, probabilmente troppo distrutta per dire qualunque cosa.
<< Allora Wealsley, perché non te la prendi con me invece di picchiare la mia ragazza e trattarla come una, ehm come l’hai definita tu? Ah si, una puttana>>
Tutta la sala grande ci stava guardando, come in attesa. Vidi la Piattola girarsi verso il fratello e fulminarlo con lo sguardo, inorridita. Si avvicinò alla Granger abbracciandola. E poi ecco quel fastidioso ronzio
<< Malfoy cosa diamine stai dicendo? Ron non farebbe mai una cosa del genere!>>
<< STAI ZITTO POTTER!>> Urlai, per poi continuare << Non ti conviene difenderlo perché rimarresti deluso da quello che potresti scoprire sul tuo amico>>.
Tornai a guardare la Donnola
<< Tu non la meriti Malfoy>>
<< Oh certo e magari la merita una bestia come te, non è vero?>>
Non era più tempo di chiacchiere.
Mi lancia su di lui e iniziai a picchiarlo, ma una voce, la sua voce, mi distrasse
<< Draco smettila, non ne vale la pena… non abbassarti ai suoi livelli. Ti prego Draco, fermati>>. Mi stava pregando, stava piangendo. Mi voltai verso di lei e mi sembrò così piccola e indifesa mentre mi guardava negli occhi implorante. E in quegli occhi ambrati vidi tutto il dolore e la frustrazione del mondo.
“Perché lui non farebbe MAI quello che stai facendo tu”.
Questo aveva urlato a Weasley per difendermi, ancora una volta e io invece, stavo facendo esattamente quello che aveva fatto lui. Mi bloccai.
Quel tentennamento però, mi costò un cazzotto sullo zigomo. Crollai a terra e stordito mi guardai intorno: il pezzente era stato bloccato dai suoi amici mentre la Piattola, allontanatasi dalla Granger, gli urlava contro quanto fosse disgustata.
Sentii una pressione sullo zigomo e mi girai. La Mezzosangue si era inginocchiata accanto a me e sfiorava il punto colpito per controllare i danni
<< Innerva>> sibilò
E per l’ennesima volta mi stupì
<< Mi dispiace>>
“Mi dispiace”
Lei chiedeva scusa a me? Lei, che in quella storia era l’unica vittima? La guardai. Dovevo allontanarmi.
<< Non sei tu che devi scusarti Granger>>
Mi alzai, aiutato da Blaise e la lascai li, sola. Ancora inginocchiata.
Pansy e Dafne ci raggiunsero.
Ero un bastardo lo so, ma non volevo farmi coinvolgere, o meglio non DOVEVO farmi coinvolgere. Tutta questa storia doveva finire al più presto.
Continuai a camminare verso i sotterranei, senza voltarmi, seguito a ruota dai miei amici, fin troppo silenziosi.
DORMITORIO SERPVERDE
Entrai nella mia stanza. Ero furioso e lo zigomo mi faceva un male cane.
<< Dra…>>
<< Zitta Dafne. Non voglio ascoltare, non voglio parlare. Voglio solo rimanere solo>>.
Poco dopo un sospiro e poi sentii la porta alle mie spalle aprirsi e richiudersi subito dopo, ma quando pensai di essere solo…
<< Draco>>
<< Per favore Blaise, quale parte di “voglio solo rimanere solo” non ti è chiara?>>
<< Non ci penso minimante a lasciarti solo. Innanzitutto hai bisogno di aiuto per quello zigomo, anche se Herm…>> non gli diedi il tempo di terminare la frase
<< Non. Pronunciare. Quel. Nome. Mai. Più.>>
<< Ti piace…>>. Mi girai di scatto e lo fulminai con lo sguardo. Ti prego Blaise, non adesso la tua paternale.
<< Domani chiuderò questa storia. Per le ripetizioni mi arrangerò.>>
<< Sei scemo? Vuoi chiudere questa storia adesso, dopo quello che è successo questa sera? Non puoi lasciarla, ora. Faresti la figura dello stronzo>>
<< Non mi interessa Bla. Ho deciso.>>
<< Sei un idiota Draco e ne pagherai le conseguenze>>. Se ne andò sbattendo la porta alle sue spalle e io rimasi solo, finalmente. O forse no.
SALA GRANDE
HERMIONE
Rimasi inginocchiata sul pavimento per non so quanto tempo. Mi aveva lasciata li, da sola. Cominciai a piangere, di nuovo, finchè due piccole braccia non mi circondarono
<< Ginny…>>
<< Shh tesoro, tranquilla. Ci sono io, andrà tutto bene. Vieni torniamo in sala comune>>
Ero così distrutta che non mi accorsi che Ron si era liberato dalla presa di Harry, Dean e Neville e stava venendo verso di me. Scostò Ginny con poca grazia e mi afferrò, di nuovo. Non reagii, rimasi immobile a guardarlo senza però vederlo.
<< Sei una puttana avevo ragione io! Sei corsa subito dal tuo fidanzatino a raccontargli tutto? Be’ non mi sembra sia pazzamente innamorato di te non credi? Se l’è data a gambe. Non ti vorrà più Hermione>>
“Non ti vorrà più Hermione”.
Non mi ha mai voluta Ronald.
Cercarono di bloccarlo ancora, mentre Ginny urlava e tutta la sala grande guardava interdetta. Nessun professore. Nessuno avrebbe fatto nulla. E prima che riuscissero a bloccarlo ecco un altro schiaffo.
<< Me la pagherai Hermione>> sussurrò, così che solo io potessi sentire.
Avrei preferito morire, piuttosto che ricevere un’umiliazione del genere.
<< Ron ma che cazzo stai facendo smettila!>>
Harry
Harry…
Mi abbracciò, forte, ma io ero inerme. Ascoltavo, ma non sentivo. Guardavo, ma non vedevo.
Insieme a Ginny mi riportò nella mia stanza. Mi sedetti sul letto
<< Stai con lei stanotte Gin, promettilo>> lo sentii sussurrare
<< Tranquillo Harry, ci penso io. Vai.>>
<< Io… Ginny quello è il mio migliore amico. Cosa gli è successo?>>
<< Non lo so Harry e non m’interessa. Quell’essere non è mio fratello. Ed io adesso, devo solo pensare ad Hermione… ci vediamo domani>>
Sentii chiaramente la porta richiudersi e Ginny si sedette sul letto accanto a me.
<< Ora ci spogliamo e dormiamo va bene Herm?>>
Non risposi e mi lasciai togliere i vestiti. Mi mise il pigiama e iniziò a struccarmi.
Chiusi gli occhi, sapevo che mi stava guardando mentre toglieva il trucco e la sentii singhiozzare. Aprii gli occhi e semplicemente l’abbracciai.
Lei in tutto questo non centrava niente. La sua unica colpa era quella di avere una bestia per fratello.
<< Oh Herimione mi dispiace così tanto. Io… io…>> continuò a piangere e l’abbracciai più stretta.
Non parlai. Non parlai più.
Ecco la seconda parte!!!!