Serie TV > Criminal Minds
Segui la storia  |       
Autore: LittleMusicGirl    09/02/2014    0 recensioni
[Tratto dal testo]
"La paura è temporanea, ma il rimpianto è per sempre..." Pensai, mentre la mia anima veniva completamente scombussolata da tutte quelle emozioni che mi bruciavano dentro. Alzai lo sguardo, fino a ritrovarmi ad osservare i suoi occhi marroni, fissi a terra. Teneva in mano una cartella con dei documenti e foglietti vari. Ripensandoci, era l'essere piu innocuo del mondo, eppure, in questo momento, mi stava graffiando il cuore.
"Ti amo." Mormorai a bassa voce.
***
Questa è una piccola Fanfiction su una delle mie Serie TV preferite. So che non è tutto sto granché, però spero che un minimo piaccia :))
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prologo:
Jade Shane, un'agente dell'FBI, specializzata anche in dottorato e interrogatori, un semplicissimo giorno come tutti gli altri va in ufficio dai suoi colleghi e scopre che un killer, lo stesso che hanno cercato di prendere due anni fa e che ha ucciso la sua famiglia, è ancora in circolazione, facendo stragi di famiglie a Boston. La ragazza, dovrà fermarlo. Suo fratello, il killer, dovrà essere preso questa volta.



Capitolo Uno: Un caso illogico.
La sveglia suonò ripetutamente verso le sette del mattino. Imprecai, allungando la mano, prima immersa nelle coperte, per spegnere quell'affare, mettendoci tutta la mia volontà per non buttarlo fuori dalla finestra.
Sbuffai, trovando un pizzico di forza per alzarmi e scendere in cucina a farmi la colazione. Accesi il televisore guardando qualche stupidissimo programma di prima mattina. Personalmente, ogni cosa era stupida e irritabile nei miei confronti appena sveglia.
"Sono le otto..." Pensai, considerando le alte probabilità di un pugno in faccia da parte dei miei colleghi, quando sarei arrivata per l'ennesima volta in ritardo. Afferrai le chiavi della mia macchina e, appena scesi, mi misi al volante, accendendo la radio.
Guidai fino all'ufficio della B.A.U.
***
Spalancai lentamente la porta di vetro. Morgan stava parlando al telefono mediante un'auricolare, emettendo versi e annuendo con la testa, Hotch stava osservando delle foto appese ad un cartellone sul muro, Garcia invece stava osservando dei computer. Tutti gli altri erano seduti davanti ad un tavolino di legno, in silenzio. Mi sedetti accanto a JJ, salutando gli altri con la mano. Loro si limitarono a sorridermi, piuttosto che rompermi le scatole per il ritardo.
"Strano. Molto strano... E' successo qualcosa qui." Pensai, rendendomi conto dell'aria tesa che mi aveva investito non appena fui li dentro.
Emily mi osservava con aria torva, mentre io facevo il possibile per sfuggire al suo sguardo.
Morgan attaccò la chiamata, abbandonando le mani sul tavolo, facendo girare Hotch.
<< Shane... Sei ancora in ritardo. >> Mi fece notare. Ed eeeeeecco la normalità.
Annuii chiudendo gli occhi.
<< Lo so. >> Mormorai.
<< Ma questa volta non importa. >> Alzai un sopracciglio, inviando uno sguardo interrogativo a Reid. Lui fece spallucce arricciando il naso, poi la parola passò a Jason.
<< Sono state trovate delle vittime dentro dei cassonetti di Boston, ad Allston. >> Iniziò, poggiando davanti a me delle immagini.
<< Allston? >> Chiesi. Quella città era.... Era?... Qualcosa mi ricordava, comunque. Elle annuì.
<< Abbiamo trovato anche questo qui, sopra il corpo  di una donna, violentata. >> Spencer aprì la sua borsa, dandomi un blocco note.
Sopra c'era scritta una poesia, non nuova. La lessi tutta, senza neanche respirare, che in quel momento era molto, molto difficile.
<< Lo state facendo apposta!? Mio fratello è morto. >> Dissi. Okey, detto così potrei sembrare una pazza appena uscita dal manicomio con addosso ancora la camicia di forza, ma la verità era che mio fratello è un killer. Due anni fa uccise mia madre, mio padre e molte altre persone, ma dopo scappò. Non lo trovammo piu in America, probabilmente era scappato in chissà quale luogo. Ma come era possibile che fosse tornato? E perche? Sa che lo stiamo cercando, sa che il suo caso è ancora aperto. Avrebbe potuto lasciarci a mani vuote, con un punto interrogativo a bucare le nostre menti. Ma prima si è fatto credere morto. E poi era tornato?
Sfogliai il blocco note, notando delle chiazze di sangue ovunque.
<< Sai bene che Gabe Shane non è morto. >> Mormorò David. Lo guardai, puntando i miei occhi verdi dritti nei suoi.
<< Il fatto è: Se è tornato, c'è un motivo. Ha ucciso davvero tantissime famiglie, compresa... >> Continuò JJ.
<< Ha ucciso molte famiglie. >> Si affrettò a correggerla Reid. Sapeva che ci stavo abbastanza male per la perdita dei miei.
<< Esatto. Quindi vorrei che tu interrogassi James Williams. Fatti dire cosa ricorda di quel giorno, quando sono stati uccisi sua moglie e i suoi tre bambini. >>
<< Vuoi che lo interroghi io? >> Chiesi sorpresa. Non mi facevano quasi mai interrogare nessuno, ma questa era la volta buona.
<< Si, Spencer e Elle verranno con te. >> Disse. Annuii. Per Elle va bene, ma se volevano farmi un favore a portarmi dietro il dottore, allora stanno sbagliando tutto. E purtroppo sbaglio anche io a chiedermi ancora perché mi piaceva così tanto Reid. Una tortura senza fine, avevo realizzato da tempo di essermi innamorata di qualcuno che era troppo impegnato per potermi ricambiare.
<< Andiamo. >> Mi incitò Elle, vedendo il mio sguardo assente.
Mi alzai scattosa dalla sedia, afferrando il mio giacchetto e le chiavi della mia Citroen.
Guidai fino ad un'edificio dove tenevano tutti i killer che prendevamo, tra cui anche il signor Williams. Appena entrammo mostrai il distintivo ad una delle guardie, che ci portò nella sala dell'interrogatorio, dove mi aspettava un'uomo molto grande. Seriamente faceva paura. 
Jade maniteni la calma.
Entrai e mi sedetti, con le foto delle vittime in mano.
<< James Williams, 41 anni, giusto? >> Dissi, posando il foglio con i suoi dati sul bancone che mi divideva da lui.
<< Si. >> Mormorò con voce cupa. Degludii, lanciando un'occhiata a Spencer ed Elle che osservavano e sentivano tutto attraverso un vetro.
<< Daccordo... >> Sospirai.
<< Che cosa vuoi da me. >> Continuò l'uomo.
<< Solo delle semplici domande signore. Stia tranquillo...>> Rassicurai.
<< Ricorda quando c'è stata quella strage in casa sua? Ricorda il volto dell'uomo? >>
<< Ho gia risposto a domande simili. Ho detto di no. >>
<< Bene, sa dove andava per caso? Ha accennato qualche strana frase? >> Continuai, come se sapessi gia le risposte che mi avrebbe dato.
<< Cazzo ho detto di non sapere niente. >> Urlò alzandosi dalla sedia. Il mio cuore evitò un paio di battiti.
<< Signor Williams, stia seduto. >> Disse Elle entrando, accompagnata da Reid. La mia collega fece per avvicinarsi a me, ma io allungai una mano per fermarla.
<< Senta. Forse questa volta potremmo scoprire la verità. Non vuole sapere chi è l'uomo  che ha ucciso la sua famiglia? >> Dissi. Probabilmente le mie parole lo irritarono molto.
<< Mi stai provocando? >> Tuonò l'uomo.
<< Abbiamo trovato corpi di altre vittime. Non la sto provocando, solo chiedendo di aiutarci in questo caso. >> Dissi, guardandolo dritto negli occhi, per non far vedere che avevo un piccolo timore.
<< Ha violentato mia moglie e ucciso i miei figli. >>
<< Come? Ha visto quale tattica utilizzava? >>
<< Ha portato i miei figli nelle loro camere e li ha fatti soffocare davanti ai miei occhi. Ha staccato tutti i loro arti e frantumato le ossa. Poi, passò a mia moglie. La violentò, legandola al letto. Poi gli sparò. >> Spiegò.
<< Daccordo, questo può bastare. >>
<< Ma ora voglio che voi figli di puttana massacriate quel bastardo. >> Disse quando fui quasi per uscire. Mi bloccai udendo quelle parole per pochi secondi, poi uscii.
<< Te la sei cavata bene. >> Si congratulò Elle.
<< Non ci ha detto tutto. >> Commentò invece il ragazzo.
<< Lo so. Ma provocarlo sarebbe servito a qualcosa? Naah, non credo. Avrebbe solo mentito. Era su tutte le furie, amava ancora sua moglie e i suoi figli. >>
<< Ma ricordati che era drogato. E per colpa della droga picchiò sua figlia, la quattordicenne. Non so se ci ha aiutato per il motivo che riteniamo noto. >>
<< Teneva dei bracciali con scritto il nome dei figli. Era sotto effetto di droga, dottore. >> Continuai.
<< Certamente vuole la sua vendetta. >> 
<< E l'avrà. Quello stronzo di mio fratello morirà. Punto. >> Dissi secca, camminando piu avanti dei due. 
<< Da dove cominciamo allora? >> Disse Reid quando fummo gia in macchina.
<< Prima torniamo in ufficio e vediamo che hanno da dire. >> Rispose Elle, accanto a me.
<< Se Gabe ha staccato gli arti dei bambini... Potrebbe trattarsi di qualcosa di personale.>> Mormorai.
<< Mercato nero? >> Ipotizzò Spencer.
<< Mmmh... Non saprei. Eppure, questo è stato due anni fa. Probabilmente ha cambiato non solo soggetti, ma anche tecniche. Guardate le foto. Prima ho notato che tutte le vittime sono donne e, se fate attenzione alle loro braccia, c'è un tatuaggio. Una croce. >> Dissi, rendendogli nota la cosa.
<< Quindi? >> Disse la ragazza, osservando bene la foto.
<< Quindi forse, quella croce potrebbe essere un punto di riferimento per il killer. >> Spiegai.
<< Oppure un modo per confonderci. >> Continuò il giovane dottore.
<< Potrebbe... >> Rifletté lei.
<< Ci sta confondendo. Ancora una volta, dannazione! >> Commentai. I due annuirono.
***
Tornammo all'ufficio della B.A.U, dove ci aspettavano Morgan e Garcia.
<< Avete interrogato Williams? >> Chiese appena entrammo.
<< Non è servito a molto. Questa è la registrazione. >> Disse Spencer, dandogli una cassetta dove c'era registrato l'interrogatorio. Lo guardarono, mentre io e Reid eravamo stati incaricati di riflettere sul caso, partendo da alcuni prototipi del corpo delle donne. 
<< Allora, abbiamo visto che c'erano dei tatuaggi... Qui... >> Dissi incidendo sul prototipo un segno con la penna.
<< No aspetta che fai? >> Disse con voce un po' assente, il ragazzo.
<< Ma come che faccio? Indovina un po genio?! >> Protestai.
<< Io personalmente credo che tutto questo sia inutile. >> Commentò. 
<< Forse hai ragione... Allora, proviamo a renderci utili. Ad esempio, ripensa alle foto. Le croci disegnate sul corpo delle vittime. Probabilmente servivano a qualcosa. Forse era un modo per legarle al letto. I bambini li soffocava ma le donne, le portava al letto. Le violentava uccidendole. E' una specie di maniaco del sesso, non so se mi spiego. Ha in mente altre vittime,questo è palese ormai. >>
<< Ma non ha un senso. Perché lo fa? >> Commentò il ragazzo.
<< Non consiste in questo il nostro lavoro? >> Gli feci notare.
<< I prototipi? >> Mi ricordò.
<< Proviamo a verificare. Non c'è teoria senza pratica. >> Dissi, segnando una croce sul polso del prototipo. Presi una piccola corda e la legai dal suo braccio al bordo del lettino.
<< Vedi, il tatuaggio forse serviva a nascondere i segni. E' esattamente in questo punto che la corda sega, perciò ha fatto questo per nascondere la segatura. Ma sicuramente qualcuno le avrebbe sentite urlare... >> Commentai spostando l'argomendo da "Cosa ha fatto esattamente" a "dove ha violentato quelle povere donne".
<< Forse gli ha messo qualcosa in bocca... >> Ipotizzò il ragazzo.
<< Scotch? La colla avrebbe lasciato dei segni... Credo che fossero solo legate, nel corpo ritrovato non abbiamo rilevato alcun segno sulla faccia, eccetto lividi. >> Teoria del ragazzo, scartata.
<< Ma se non c'erano segni allora non era neanche bendata... >> Iniziò.
<< E se non era bendata, dopo averla violentata l'ha uccisa.>> Conclusi io.
<< Se rimaneva viva allo stupro. >> Soggiunse Reid.
<< Buttando il suo corpo nella spazzatura. Quale razza di idiota farebbe una cosa simile? Lo avremmo scoperto, e lui lo sapeva. E molto bene anche. >> Continuai.
<< Non ha senso tutto questo. >> Si arrese lui.
<< Non ha un filo logico, ma alla fine un senso cell'ha. Dobbiamo solo trovare l'ordine giusto dei fatti. >> Pensai ad alta voce.
Uscimmo dalla sala, andando a riferire quello che ci eravamo detti ad Hotch e gli altri.


Author ^_^
Salve geeente :DD
Questa è una Fanfiction scritta un po' così, dove ho unito diverse puntate di Criminal Minds e ne è uscita fuori questa cosa. In pratica diciamo che se ci sono errori grammaticali o frasi che non filano date colpa al Derby Roma-Lazio XD
Comunque spero che vi piaccia almeno un pochino ino ino :)) BYE BYE, alla prossima
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Criminal Minds / Vai alla pagina dell'autore: LittleMusicGirl