# Quarzo citrino
[È stato uguale.
Come allora]
Respira.
Cancella le lacrime.
Ferma il cuore.
[Non puoi scappare.
Rassegnati.]
Sanzo sorride appena.
Ironico. Verso se stesso.
La shoreijyu
sfugge di mano.
Ha ucciso.
Di nuovo. Come sempre.
Come ogni dannato giorno.
Scivola a terra.
Sudore come lacrime.
Risate che sono singhiozzi.
Continua.
È la tua strada. Non puoi tornare indietro.
Resta fedele ai tuoi passi.
Cammina.
Inciampa.
Sbaglia.
[Alzati, vigliacco.
La testa. Più in alto]
[Sei contraddizione.
Fragilità di freddezza
Sole nero.]
Trascini la tua perduta vita.
In explicit
E siamo giunti alla quarta istantanea.
Ho faticato non poco, con Sanzo. Forse perché volevo evitare di ricadere nelle scene di Pìnakes. Forse perché, con il proseguire del manga, la vicenda si sta complicando un bel po’. Comunque.
Sanzo adora farmi impazzire. E io mi diverto a rispondergli a tono.
Questo frammento, forse a maggior differenza degli altri, si colloca in un momento preciso. Volume 6 reload. Act. 24 Even a worm-11. Il tempo che intercorre fra lo scontro nel bosco e il rientro in città. La collocazione è pressappoco quella.
E la pietra. La pietra non è stata così complessa da trovare come credevo. In principio, aveva pensato all’ametista, per richiamare gli occhi di Sanzo. Poi, ho scelto di legarla a Saito, e Sanzo si è trovato orfano.
Meglio. Cambio direzione: quarzo citrinio. Una pietra alquanto particolare, che rappresenta l’energia del sole, e che spesso viene confusa con una molto simile, chiamata quarzo ametista. È la pietra delle persone fragili, insicure, piene di fantasmi e che ricercano disperatamente un equilibrio. E insieme, per il suo colore giallo, rappresenta la perseveranza. La voglia di non mollare.
Sì. Più ci penso, più mi sembra la pietra di Sanzo.