Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Darkry    09/02/2014    3 recensioni
Karol, una ragazza ricchissima, ha appena compiuto ventuno anni.
Il padre decide di regalare a lei e ad i suoi più cari amici, Tracey e Mark, una crociera di 106 giorni.
Ancora non sa che il destino la chiamerà a pareggiare i conti. Ancora non sa che lì, sulla nave, incontrerà Jake, che le aprirà gli occhi su un mondo da lei dimenticato, su emozioni messe a tacere dopo un brusco incidente.
Lì, sulla nave, Karol riscoprirà se stessa, scoprirà cosa significa amare e soffrire per amore... in un sogno fatto di ghiaccio.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 6.

 
Chiudo la porta della cabina e mi lascio scivolare sino al pavimento, la schiena aderente al legno bianco e un sorriso ebete stampato in faccia.
Devo aver fatto rumore perché le luci si accendono ed una Tracey stanca e scarmigliata mi guarda intontita.
Prende l’orologio dal comodino e poi lo rimette al suo posto, ritornando a guardarmi.
«Sono le cinque del mattino, Karol» mormora, con la voce impastata dal sonno.
«E allora?» potrebbero essere anche le otto, le tre, le dodici, non mi importa.
«Non è da te fare così tardi… hai fatto sesso?».
Strabuzzo gli occhi.
Tracey a volte è troppo diretta, così tanto da far paura.
La guardo in cagnesco e decido di ignorare la domanda. «Sembri piuttosto stanca… ti sei ritirata anche tu da poco?».
Annuisce poi apre la bocca e sbadiglia. «Ho avuto una serata particolarmente movimentata. Io e Mark siamo andati in discoteca, come da programma e gli ho detto che tu non saresti venuta e che avevi voglia di stare sola perché eri indisposta, come da programma» mi lancia un’occhiata penetrante. «Fino alla fine Mark si preoccuperà e verrà a trovarti personalmente… persino lui sa che avere il ciclo due volte al mese è anormale».
Sfoggio il mio miglior sorrisetto innocente all’occhiata significativa che Tracey mi rivolge e sto zitta sino a quando non continua a parlare. Non mi spillerà una parola, oggi. Me lo sento!
«Io ho conosciuto Ian, uno scandinavo o danese non ho capito bene, e Mark dopo un po’ è tornato in camera sua. Adesso rispondi alla domanda» aggiunge allusiva, perfettamente conscia del mio silenzio organizzato.
Deglutisco.
A Tracey non si sfugge.
«No, Tracey. Non ci sono andata a letto».
«Mhmm…» i suoi occhi si riducono a due fessure e anche se è mezza addormentata so di non poterle scappare.
«Te ne sei innamorata?».
La domanda mi colpisce con la forza di un pugno.
«Cosa? No! No, ovviamente no! Pensa si è sbavato un pezzo di carne addosso ed ha avuto milioni di ragazze e… ma dai, Tracey, che cosa ti viene in mente?» la mia stessa voce mi suona troppo stridula e avventata. Tracey mi guarda attentamente, soppesando le mie parole e alla fine sembra decidersi a lasciarmi un po’ in pace anche se uno strano sorriso le aleggia sulle labbra.
Cristo, a volte vorrei davvero avere qualcosa di pesante da sbatterle in testa.
«Ti sei divertita almeno?».
«È un interrogatorio per caso?» le chiedo, acida.
Tracey scuote la testa e si stropiccia gli occhi.
«Scusa. Vieni a dormire. Mi racconterai tutto domani» mormora crollando nuovamente sul materasso.
Rimango immobile ancora per qualche istante leggermente in colpa per il mio tono cattivo, prima di alzarmi con smisurata lentezza e di spogliarmi meccanicamente.
Te ne sei innamorata?
Me ne ero innamorata?
Infilo il pigiama e scivolo sotto le coperte pensando al viso di Jake. Socchiudo le palpebre e i suoi occhi azzurri mi guardano con dolcezza. Sorrido e ricordo il suo sorriso.
No, non mi sono innamorata.
 
 
Il sole mi batte sulle palpebre insistentemente e strizzo gli occhi nella speranza di recuperare un po’ del mio dolce sonno perduto. Qualcuno si muove sul letto e trattengo a stento l’impulso di allungare la mano e dare un colpo a Tracey che si muove come un cavallo. Dio, chissà com’è violenta quando fa sesso.
Rabbrividisco al pensiero.
Certo che svegliarsi così è una vera tortura.
Apro leggermente gli occhi e la prima cosa che noto è che le tendine dell’oblò sopra il letto sono state tirate via strategicamente, di modo che il sole possa baciarmi fastidiosamente il viso e farmi svegliare. Ma che cazz…? Inclino la testa verso il basso e i miei peggiori sospetti vengono confermati dalla faccia sorridente di Tracey, lavata e vestita di tutto punto, che mi da un buongiorno carico di significati.
Dio, perché è così ostinata?
Perché non si arrende mai??
«Allora, signorinella» esordisce con un ghigno degno del peggior serial killer sadico di questo mondo. «Mi devi raccontare la serata di ieri».
La guardo cercando di ritrarmi un pochino.
«E voglio. Tutti. E dico tutti. I particolari» i suoi occhi seri non ammettono dubbi, domande o perplessità.
«Ehm…» mormoro con voce rauca.
«Non ci sono obiezioni! Ti legherò a letto e non ti scioglierò sino a quando non avrai cantato! E se non dovesse bastare, ti legherò a letto e farò sesso col primo che capita costringendoti a guardare!! Sai che posso farlo! Sai che lo farò!!» il dito minaccioso che mi sventola sotto al naso sottolinea ogni suo concetto.
Dio, che schifo, non voglio nemmeno immaginarla fare sesso con qualcuno, figurarsi vederla!
«Allora, canti o no?».
Annuisco frettolosamente, senza vie di scampo. Tracey sorride e si rilassa, sedendosi comoda come una persona normale e aspettando che io cominci.
«Come up to meet you, tell you I'm sorry, 
You don't know how lovely you are. 
I had to find you, tell you I need you, 
Tell you I set you apart
».
«Per quanto tu possa essere intonata sappi che non me ne fotte niente del testo di ‘The Scientist’ dei Coldplay! E se non sbaglio la seconda strofa dice qualcosa come “Dimmi i tuoi segreti, fammi le tue domande” perciò Karol, non forzarmi la mano!!».
Deglutisco.
«Beh, prima di tutto abbiamo volato su un ippogrifo e abbiamo raggiunto la luna, ma non siamo riusciti a trovare il tuo senno, mi dispiace…» mormoro mortificata.
Il viso di Tracey si trasforma in una maschera di pura incazzatura. «Harry Potter posso leggermelo anche a casa da sola, grazie!» commenta, feroce.
Cos?
«Harry Potter? Stavo citando l’Orlando Furioso di Ariosto!! Se parlavo di Harry sicuramente avrei specificato che l’ippogrifo si chiamava Fierobecco e avrei detto che hai il cervello più piccolo di quello di un marciotto!» mi indigno.
«E che sei malefica come i nargilli!» aggiungo, rossa in viso.
Ma tu guarda… roba da pazzi!
«E che ti manca solo il biondo platino nella tua collezione di tinte per capelli e poi potrai far parte della famiglia dei Malfoy! E non è una bella famiglia, hanno losche parentele e sono proprio antipatici!».
Tracey mi rivolge uno sguardo assassino «Vado a prendere le corde…».
«Okay, no, no, aspetta!» allungo una mano verso di lei per trattenerla.
Tracey mi guarda, ma se prima il suo sguardo aveva solo una vaga scintilla di minaccia adesso, dopo tutto ciò che le ho detto, la vaga scintilla è solo di sana lucidità.
«Forse preferisci le manette?» sibila indispettita.
Okay, no.
Faccio un respiro profondo e cerco di sciogliere il nodo che mi stringe la gola e che non mi fa parlare.
«È stata una bella serata. Mi sono divertita…» comincio, tentando di sembrare naturale. Questo argomento mi agita profondamente. «Mi ha invitata a cena e… siamo andati su a mangiare e abbiamo parlato di moltissime cose e lui è stato così… così…».
«Scopabile?» cerca di aiutarmi Tracey che ha riacquistato la complicità di una dodicenne.
Scuoto la testa. «Beh, sì scopabile lo era…» specifico notando lo sguardo rabbuiato della mia amica, «ma il termine che cercavo era un altro…» spiego.
«Oh!» Tracey si illumina. «Forse volevi dire che avresti voluto cospargerlo di panna per poterlo leccare dappertutto, ma proprio dappertutto?».
Le rivolgo uno sguardo scettico.
«Mhmm… forse era tipo da… strappargli i vestiti di dosso?» ritenta, cercando di rispolverare tutte le metafore sessuali che conosce. Di solito va dritta al punto.
«Non era quello che cercavo di dire, Tracey mi stai distraendo! No, era così…».
«Ben disposto a fare sesso con te?».
«No, così…».
«Bello da essere spogliato con gli occhi?».
«No, così…».
«Ho capito! Era così figo, ma così figo, che non servivano nemmeno gli occhi per spogliarlo!! La forza del pensiero faceva tutto, vero? E cosa gli hai tolto prima?» chiede con curiosità, gli occhi che le brillano.
«Ma no, Tracey, lui era… così… così…»
«Che cazzo, ma porca puttana sono tre ore che era così...!! Ma così come? Trovami una minchia di aggettivo, di descrizione da appiccicare dietro a quel così!!» esclama spazientita.
«Dolce» esalo e, senza sapere perché, sorrido, ripensando al modo in cui mi sfiorava le mani credendo che non me ne accorgessi.
Guardo Tracey sorridente e mi accorgo che è completamente immobile, la bocca spalancata ed un’indistinguibile espressione di delusione pura stampata sul viso.
«Non posso crederci… tra tutti e dico tutti gli aggettivi che esistono al mondo… tu mi trovi dolce. Dolce!! Ma… insomma, Karol devo spiegarti come si fanno i bambini? La specie deve essere procreata! Non puoi ancora credere nell’amore platonico! Qui tutto si basa sul sesso, quello puro e violento, quello che ti fa godere e venire con l’estasi più cupa e profonda! Quello che…».
«Tracey, davvero, non continuare! Sei un caso umano!! Possibile che tu non sappia fare altro che pensare al sesso e quando non pensi di farlo lo fai e basta? E poi la popolazione è in eccesso e se proprio servissero altre braccia per lo Stato non mi preoccupo, perché tanto ci sarai tu a sfornare più bambini del dovuto!».
Tracey mi guarda boccheggiante, poi scende dal letto mormorando un “contenta tu” piuttosto lugubre ed esce dalla cabina.
Emetto un respiro di sollievo credendo di poter finalmente riprendere a dormire, quando la porta si spalanca di nuovo e Tracey, con espressione battagliera, mi guarda dritto negli occhi.
«Prima o poi lo farai anche tu su questa nave e so già che sarà col mitico Jake e non ne avrai mai abbastanza!! Allora vorrò tutti i dettagli sconci e allora avremo qualcosa di serio di cui parlare!».
Esce dalla cabina sbattendosi la porta alle spalle. Mi accascio sul materasso, sorridendo come in trance.
Credo di aver ferito i suoi sentimenti di donna fatta e finita.
 
 
 
Le mie gambe conoscono la strada meglio di me.
È inutile tentare di mascherare la felicità che provo, perché è qualcosa di immenso che non vuole smettere di lasciarmi andare.
Esito un momento solo davanti alla porta, ma poi spingo giù la maniglia e raggiungo la pista pimpante, girando la testa da una parte all’altra alla ricerca di Jake.
«Buongiorno!» sussulto, la voce di Jake è vicinissima, e mi giro sorridendo fino a farmi male il viso.
«Buongiorno!!» esclamo a voce un po’ troppo alta ma va bene perché lui sembra non essersene accorto.
Mi sorpassa senza smettere di sorridere e si siede sul bancone.
Sento le gambe sciogliersi sotto il peso del cuore che si è fatto improvvisamente troppo rumoroso e pesante. Anche lo stomaco mi sembra si sia ingigantito e per paura di cadere e fare la figura dell’imbecille corro a sedermi accanto a lui.
Rimaniamo qualche istante in silenzio senza sentire il bisogno di colmarlo.
Sento il suo corpo caldo accanto al mio e trattengo un fremito. Mi guardo la punta sporca delle converse e all’improvviso ‘Everything’ dei Lifehouse pervade la sala.
Guardo attonita Jake che ha acceso lo stereo e mi sta porgendo una mano atteggiandosi in un goffo inchino. Scoppio a ridere senza riuscire a trattenermi e lui mi inchioda al bancone con il suo sguardo intenso e le labbra piegate nel loro solito sorriso seducente e sbruffone.
Gli porgo la mano incantata e con un saltello atterro sul pavimento. Le braccia di Jake mi accolgono immediatamente calde e avvolgenti e mi trasportano nella dolce melodia.
Sorrido e abbandono il viso contro il suo petto, socchiudendo gli occhi. Stare con lui è così rilassante e divertente e dolce ed elettrizzante e… bello.
Ha un profumo così buono, penso sospirando.
Jake mi stringe ancora di più a sé e non c’è altro posto dove vorrei trovarmi in questo momento.
Vorrei che mi stringesse ancora un po’, che inclinasse il viso sul mio, che posasse le sue labbra sulle mie, che…
Te ne sei innamorata? La voce di Tracey invade i miei pensieri.
Socchiudo gli occhi e sbircio il suo viso attraverso le ciglia.
Gli occhi blu, l’espressione rilassata con le labbra piene e rosa leggermente curvate all’insù, il lieve accenno di barba non rasata sulla mascella, i capelli biondi spettinati che gli conferiscono un’aria da ragazzo disordinato….
Oh, mamma.
Deglutisco mentre mi becco un’occhiata incuriosita così sexy, ma così sexy… chiudo di nuovo gli occhi per non abbandonarmi a pensieri che mi farebbero assomigliare più a Tracey che ad un essere umano.
La canzone cambia ritmo, facendosi più movimentata e Jake mi trascina con sé in una danza un po’ più ciondolante. Il piede mi scivola su qualcosa.
Mi immobilizzo, terrorizzata.
Non può averlo fatto. Non può avermi fatto questo.
Le palpebre non vogliono saperne di aprirsi, il mio corpo è un fascio di nervi e il cuore mi batte velocissimo contro la gola e non per la presenza di Jake.
Mi mordo la lingua e gli occhi mi si schiudono.
Ghiaccio.
Un’enorme distesa di ghiaccio sotto di me.
Una morsa gelida mi attanaglia il petto, non respiro e ho la gola secca.
Cerco di andare indietro, cerco di tornare sul pavimento ma non riesco a muovermi e Jake mi tiene per mano e mi incita a proseguire con un sorriso sul volto.
Perché l’ha fatto?
Perché?
Non ha nessun diritto!
«Karol…» la sua voce è calda e conciliante ma è la voce di un bugiardo, di uno stronzo, di un cretino!
Strappo la mia mano dalla sua e faccio un passo indietro. I piedi adesso poggiano sicuri sul pavimento imbottito della nave e riesco a trovare la forza per deglutire mentre qualcosa mi bagna il viso.
Alzo lo sguardo su Jake.
«ESCI FUORI DALLA MIA VITA!» urlo piena di rabbia prima di girarmi e correre via singhiozzando.


 
*Angolo autrice... ^^
Lo so, lo so.. mi state maledicendo in tutti i modi e in tutte le lingue, ma non sono riuscita ad aggiornare prima purtroppo e ho anche avuto dei problemi con i link di sopra.. D: 
Da quanto tempo non pubblico?? Mesi?
:(
Spero solo che il capitolo non sia una notevole schifezza...
Baci a tutti <3
Kry*
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Darkry