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Autore: Flami151    10/02/2014    2 recensioni
Preparatevi a leggere un'emozionante rivisitazione di "Harry Potter e il Principe Mezzosangue" da un punto di vista completamente differente.
"Lui la tirò delicatamente a sé e posò le labbra sulle sue. Hermione fu travolta da una valanga di emozioni, mise una mano sul volto di lui, ancora umido per le lacrime asciugate di corsa. Continuavano a baciarsi, spazzando via cosi ogni pensiero negativo, ogni paura, ogni incertezza. Esistevano solo loro due in quel momento, non c’era posto per altro. La sua mente ora era completamente sgombra, il suo viso stretto dalle sue mani, il suo cuore andava a mille. Nulla l’avrebbe convinta a rinunciare a quel bacio."
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La confessione di Draco

Draco prese un respiro – Siediti Hermione –
Lei lo guardò con stupore, poi si sedette a gambe incrociate per terra, lui la imitò. Ora erano l’uno di fronte all’altra e si tenevano gli occhi puntati addosso.
Il serpe verde abbassò lo sguardo, si fece forza e cominciò – È iniziato tutto quest’estate, come tu ben sai dopo la vicenda del ministero mio padre era stato imprigionato ad Azkaban, gettando così disonore su tutti i Mangiamorte – ebbe un fremito per l’emozione, non aveva mai raccontato a nessuno quella storia – il Signore Oscuro non ha gradito che un mago qualsiasi a causa della sua “incompetenza” avesse umiliato i suoi seguaci. Come puoi ben immaginare aveva bisogno di una piccola vendetta, e chi meglio di suo figlio poteva essere usato per i suoi giochi malvagi? Così un giorno la mia famiglia al completo fu chiamata al suo cospetto, sapevo bene cosa mi aspettava  … – alzò la manica della camicia e mostrò il Marchio Nero impresso sulla sua pelle.
Hermione fece un sussulto, il suo corpo era pietrificato e i suoi occhi erano fissi sul braccio del Serpeverde. Lui stesso stava guardando quel segno indelebile come se fosse la prima volta. Senti la rabbia salire: rabbia contro il Signore Oscuro, contro i Mangiamorte, contro se stesso …
Si riscosse e continuò – Il Signore Oscuro si congratulò con me: quel giorno sarei diventato membro effettivo dei suoi fedeli aiutanti. Mi fece inginocchiare a terra, prese il mio braccio e lo scoprì, tutti i Mangiamorte erano intorno a me, stavano intonando il canto tipico di quella cerimonia. Sfilò la bacchetta dalla sua veste e la poggiò sulla mia pelle, il dolore fu immediato: urlai come mai prima d’ora, il mio corpo era mosso da spasmi mentre l’incantesimo penetrava nella mia carne in profondità. Potevo quasi sentire la stessa anima che moriva per fare posto a quella maledizione che si stava impossessando di me. Quel tormento sembrava non finire mai –
Ora il suo sguardo era vitreo, mentre raccontava riviveva ogni singolo istante di quella lunga agonia – Quando il sortilegio fu ultimato, sembrava che nulla esistesse intorno a me, non solo il mio corpo era stato marchiato a vita, ma anche il mio spirito. D’ora in poi non sarei più stato quello di prima –
 

***

 
Hermione era sconvolta, continuava a fissare il serpente impresso sul braccio di Draco Malfoy.
E cosi era tutto vero, Harry aveva ragione, Draco è un Mangiamorte.
Lo aveva sempre saputo, in fondo, ma qualcosa in lei si rifiutava di ammetterlo.
Ebbe come primo impulso quello di fuggire, di mettere più distanza possibile tra lei e il ragazzo marchiato. Poi alzò gli occhi, davanti a lei non c’era un Mangiamorte con l’odio negli occhi e la sete di gloria, c’era solo un ragazzo. Un ragazzo cresciuto troppo in fretta rimasto solo troppo a lungo, costretto a sopportare con le sue sole forze un peso così opprimente.
Una calda lacrima scese sul suo viso rigandole il volto, nei suoi libri, nelle sue avventure, non aveva mai trovato nulla di così coinvolgente come il racconto che aveva ascoltato.
Stava per stringerlo a se, ma lui la precedette. Sapeva che di quell’abbraccio ne aveva più bisogno lui di lei, proprio come la sera in cui si scambiarono il primo, e così lo accolse fra le sue braccia. Alcuni singhiozzi silenziosi smossero il suo corpo: quel ragazzo era talmente fragile, che non lo avrebbe giudicato per nulla al mondo.
Lui si alzò e la guardò negli occhi, non c’era vergogna sul suo viso, solo sollievo. Davvero era riuscita a dargli così tanto conforto?
Poi Draco tirò su le spalle e parlò – Il Marchio però non era l’unica punizione che Tu-Sai-Chi voleva infliggere alla mia famiglia –
Cosa può esserci di peggio?
– Il Signore Oscuro aveva un compito di vitale importanza per me. Un compito che non avrei potuto rifare. Mi disse di uccidere Silente – Hermione non riuscì a trattenere un piccolo grido di sorpresa, ma lui la ignorò – Quella, da quel momento in poi, sarebbe diventata la mia unica ragione di esistenza, se avessi fallito la mia famiglia ne avrebbe pagato le conseguenze – a quel punto le emozioni presero la meglio e Draco non riuscì più a proseguire il suo racconto, si accasciò tra le braccia Hermione e si lasciò sopraffare da un lungo pianto.
 
Hermione lo teneva stretto, ma la sua mente era altrove.
Ecco cosa tormentava Malfoy ogni sera, cosa lo teneva sveglio la notte, ecco cosa cercava in biblioteca … Che stupida era stata a non esserne mai accorta! La collana, l’idromele, erano tutti disperati tentativi di adempire al suo compito.
Ma una cosa ancora non si spiegava – Che cosa ci facevi nella Stanza delle Necessità? –
Draco alzò di nuovo la testa, poi si mise in piedi e le porse una mano per aiutarla a fare altrettanto. Lei la afferrò e poi lo segui tra le cianfrusaglie accatastate nella stanza. Solo ora si accorgeva veramente del posto in cui si trovava: era una stanza dalle dimensioni gigantesche, intorno a lei c’erano solo chincaglierie ammassate senza un ordine, sembrava quasi una discarica.
I due ragazzi si fermarono davanti a un grosso armadio, poi Draco parlò – Questo è … –
– Un Armadio Svanitore – completò Hermione per lui.
– Esatto – Draco non sembrava sorpreso – Il suo gemello si trova da Magie Sinistre. Ho pensato che se non fossi riuscito a completare il mio piano da solo, avrei potuto godere dell’appoggio degli altri Mangiamorte. Sfortunatamente questo è rotto, è tutto l’anno che cerco di riparlarlo –
Hermione era a bocca aperta – Stai cercando di far entrare dei Mangiamorte a scuola? E non pensi alle conseguenze? A tutti gli studenti che possono essere uccisi? Ai tuoi amici? –
Draco era diventato rosso, poi ulrò – Credi che non lo sappia? Credi che sia felice di tutto questo? I miei genitori verranno torturati, uccisi e non porterò a termine questa missione! Ne va della mia vita, di quelli che amo Hermione! –
Non sapeva più che dire, era ammutolita.
 

***

 
Il mutismo di Hermione stava rendendo Draco sempre più nervoso.
Ecco, ne ero certo, ora la sola persona che mi faceva sentire meno solo su questa terra mi denuncerà. Dirà tutto a Silente e io sarò sbattuto ad Azkaban, forse torturato. E i miei genitori verranno sicuramente …
– Ti aiuterò – disse lei
Draco strabuzzò gli occhi – Cosa? –
– Mi hai sentito. Ti aiuterò. Troveranno un modo di uscire da questa faccenda, insieme – negli occhi della ragazza ardeva il tipico fuoco dei Grifondoro.
– No. È troppo pericoloso, non poso permetterlo – sentenziò lui.
– Draco ma non capisci? Sono dentro questa vicenda fino al collo! Combatterò per la giustizia e per il bene degli innocenti, che sia al tuo fianco, al fianco di Harry o da sola – la giovane strega era più determinata che mai.
Draco era commosso, mai nessuno nella sua vita gli era stata così vicino, pronto a sacrificare se stesso per la sua causa.
– Escogitarono un piano Draco, non ci sarà nessuna vittima. Allora, sei con me? –
Forse è stata colpa dell’emozione, della disperazione, del sollievo di aver trovato una via di fuga ma Draco disse – Si –
 

***

 
Poco dopo i due ragazzi avevano preso posto su un paio di comodi divani fatti apparire nella stanza.
– Ricapitoliamo: devi trovare un modo di riparare questo armadio altrimenti i Mangiamorte e Voldemort crederanno che tu non ti sia impegnato a sufficienza nel tuo compito e la faranno ai tuoi genitori –
– Esattamente – confermò Draco – e anche se non riuscissi a farlo funzionare dovrei comunque trovare un modo per uccidere Silente –
Hermione si illuminò – Silente! Lui potrà di sicuro aiutarci! Baterà dirgli tutto ciò che sta succedendo e potremmo organizzare un agguato con l’aiuto degli Auror! –
Draco la guardò con sarcasmo – Non credi che i Mangiamorte si insospettirebbero se trovassero gli Auror pronti per un attacco a sorpresa? –
– Ma Draco! Tu non capisci! Silente può fermarli! Potra aiutare te e la tua famiglia! –
– No, sei tu a non capire Hermione. Mia madre è senza protezione adesso, non ho nessun modo per avvisarla, appena i Mangiamorte scopriranno la trappola lo riferiranno al Signore Oscuro che si precipiterà da lei –
A questo Hermione non aveva pensato.
– Credo che la cosa migliore da fare sia riparare l’Armadio Svanitore. Se riusciremo a prganizzare una trappola ben architettata, la colpa del fallimento non potrà ricadere solo su di te – Hermione fece una pausa – So che è rischioso, qui ci sono i ragazzi, gli elfi, i professori, ma penso sia l’unica soluzione –
 

***

 
Draco era ammaliato da lei: così astuta, così intelligente, così forte, così coraggiosa, così bella …
Passarono buona parte della notte a discutere sul da farsi. Doveva essere quasi l’alba quando …
– Ho avuto un’idea! – la voce di Draco era squillante e fece sobbalzare Hermione –
Prima di far entrare i Mangiamorte a scuola tu organizzerai un diverso per tenere gli studenti fuori dall’edificio. Una volta entrati gli Auror riceveranno l’allarmee scatteranno alla difesa dei ragazzi …
– A quel punto tu e io cercheremo di condurre indirettamente i Mangiamorte in un luogo dal quale non potranno fuggire, e quando gli Auror arriveranno saranno loro a completare l’opera! – Terminò Hermione per lui.
Ecco cosa gli piaceva di lei: ragionava sul suo stesso mondo. La differenza è che lei sfruttava quella scaltrezza per costruire qualcosa di positivo.
Era fatta, dovevano solo ridefinire alcuni particolari, ma c’era tempo, d’altronde dovevano ancora riparare l’armadio.
Si alzarono in piedi quando la luna era ormai calata: era meglio farsi trovare in camera quando i loro compagni si sarebbero svegliati.
Prima di aprire la porta della stanza Va-E-Vieni Draco strinse l’ultima volta Hermione.
– Grazie – le sussurrò in un orecchio.
Hermione sorrise – Insieme – gli sussurrò di rimando.
Si diedero un ultimo, caldo bacio prima di separarsi.


Spazio autore:
Ciao a tutti! Siete sempre di più a leggere la mia storia e a metterla tra i preferiti, vi ringrazio tanto e mi raccomando ditemi sempre i vostri pareri. Un bacio grande a tutti ci vediamo giovedì!!! ( Che ne pensate del piano? Può essere fattibile secondo voi? )

 
  
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