CAPITOLO
1: UN NUOVO DRAGO PER GLI ELFI
Jace
fissava impietrito l’uovo,le crepe si moltiplicarono fino a
che si aprì ed una
figura nera saltò fuori talmente in fretta che solo Arya
riuscì a indentificare,il
ragazzo e il resto degli elfi rimasero a bocca aperta,l’elfo
dai capelli
argentati non trovava il drago allora cominciò a girare su
se stesso preso dal
panico ‘’dov’è?!
Dov’è finito?’’ ,pensava, la
regina rideva e ogni sua risata
faceva cinguettare i pettirossi vicini quando disse: «Le
cose che cerchiamo sono sempre vicino a noi e se non
vicino magari sono sopra… » concluse ridendo, il
ragazzo allora si mise una
mano sopra la testa quasi a cercare il piccolo cucciolo e in quel
momento
avvenne il contatto con l’animale, avvertì un
bruciore come se
avesse toccato fuoco liquido e perse
i sensi.
Quando
si svegliò lo vide davanti a sé , lo
fissò
per alcuni istanti incantato dalle sue squame nere come la notte che
riflettevano il sole,il drago lo fissava con i suoi grandi occhi
neri,era
piccolo con due corna che dovevano ancora crescere e delle ali che
probabilmente non gli consentivano ancora il volo prolungato,Jace si
mise in
piedi e il drago con un balzo saltò sulla sua testa,Arya si
avvicinò e disse: «Ricordo
ancora quando avvenne il contatto tra me e Finrèn,
è stato come…» Jace la
interruppe: «Fuoco liquido sulla mano» e la regina
«Esatto,cavaliere». Quella
parola suscitò in Jace un profondo senso di orgoglio che lo
fece sentire
importante,la regina continuò: «Hai già
un nome in mente per lui? Assicurati
che gli piaccia» L’elfo guardò il
draghetto dritto negli occhi e disse:
«Baen»
-nell’antica lingua significa
dolore- il draghetto in tutta risposta fece un piccolo ruggito e del
fumo uscì
dalle sue narici poi attraverso il loro legame mentale disse
*si*,l’elfo su
sorpreso nel sentire la voce del suo cucciolo per la prima volta e cosi
presto,ringraziò l’elfa e si incamminò
verso una casupola che dava su un
laghetto,era tutta in legno e saliva attorno ad un
albero,aprì la porta e con
Baen in testa vi entrò.
Il
giorni passarono in fretta e il drago cresceva
a vista d’occhio fino a diventare troppo grande per sedere
sulla tanto amata
testa di Jace,con l’aiuto di Finrèn
imparò a volare e a sputare fuoco.
Una
mattina mentre camminava insieme al suo
cavaliere per le strade di Ellesmèra decise insime a Jace di
far visita a Rhunon,
il fabbro più bravo di tutta Alagaesia nonché
creatore di spade dei cavalieri,l’elfa
si portò le mani alla bocca e disse: «Salute a te
Jace Shur'tugal
e
anche a te Baen Bjartskular», il drago fece un lieve inchino
con la
testa mostrando fiero le sue corna e l’elfo disse:
«Salute a te Rhunon,ci
chiedevamo se avessi qualcosa adatto a noi due,dovremo affrontare il
nostro
primo volo e subito dopo dovremo intraprendere un lungo viaggio verso
una terra
ignota per iniziare il nostro addestramento»,l’elfa
offesa rispose: «Quanta
arroganza cavaliere! Mi dispiace ma non avrete niente fino a quando non
sarete
almeno dei novizi e la vostra spada la riceverete terminato il vostro
addestramento,per ora accontentatevi di questa spada comune tra noi
elfi»,lanciò
al cavaliere una spada di medie dimensioni a guardia crociata con
l’elsa in
comune acciaio,Jace la prese al volo e disse: «Mi perdoni
Rhunon-elda, la
ringrazio per questo utile regalo,torneremo per avere il tuo capolavoro
ad
addestramento terminato», si inchinarono entrambi e se ne
andarono.