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Autore: Jeo 95    10/02/2014    4 recensioni
Prendete Naruto, e trasformatelo in una ragazza: Naruko.
Aggiungete un amico un pò pigro, un rivale impassibile, un infanzia difficile, un sogno da realizzare e mille difficoltà per raggiungerlo.
Ecco la mia personalissima storia, su cosa sarebbe potuto succedere se Naruto fosse stato una lei.
Spero molto che vi piaccia, mi raccomando di lasciare anche qualche commento, anche negativo se serve per migliorare ^.^
Un bacio a tutti e a presto!
Jeo 95
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Legend of Naruko'
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NARUKO: L'INIZIO DELLA LEGGENDA 

 

 

CAPITOLO 19- TSUNADE SENJU! SCOMMESSE E IMPREVISTI! 

 

 

- È sicuro che sia l’unico modo per salvarli?- 

- Sì, solo lei può aiutarli.- 

- Allora muoviamoci.- 

Non si erano detti altro da quando avevano ripreso il viaggio e Naruko non sembrava intenzionata a voler dare spiegazioni al sensei su quanto fosse accaduto. 

Si sentiva terribilmente inutile in quel momento e parlare di certo non l'avrebbe tirata su di morale. 

Se soltanto non fosse svenuta, forse avrebbe potuto aiutarli, forse avrebbe potuto…… Potuto cosa? 

Anche se fosse rimasta cosciente lei non era un medico, non poteva aiutarli. 

La memoria era offuscata e incompleta, come se un pezzo fosse stato cancellato a forza lasciandosi dietro solo un gran vuoto. I suoi ricordi terminavano con la sensazione di potere che il suo corpo aveva percepito, come se una strana energia avesse preso il controllo sulla sua volontà, dopo di che il nulla. 

Che era successo? Cosa aveva fatto? Chi aveva liberato Shikamaru e Sasuke dalla presa di Itachi? 

Già Itachi, anche a lui continuava a pensare, come se non avesse già abbastanza problemi. 

Perché quella proposta? Perché l’aveva avvertita? E la domanda più importante, cos’era che non ricordava? 

Troppe domande, nessuna risposta. 

Sembrava che la testa stesse per esploderle, preoccupazioni, dubbi, incertezze, vuoti di memoria, ormai non sapeva pensare ad altro. 

Oltre tutto i sensi di colpa le attanagliavano lo stomaco in una presa ferrea e senza via d’uscita, si sentiva un verme viscido e subdolo. Aveva mentito a tutti, non si sarebbe sorpresa se Sasuke e Shikamaru l’avessero odiata d’ora in poi. 

Un brivido le corse lungo la schiena a quel pensiero. Odiata dai suoi migliori amici, sarebbe stato come in passato? Sarebbe tornata nuovamente sola? 

Una mano grande e gentile le si posò sul capo, e in un attimo riuscì a spazzare via tutte le sue incertezze. Quando alzò lo sguardo e vide Jiraya sorriderle dolcemente per qualche motivo realizzò un pensiero che la rese felice. 

“Non sarò mai più sola…” 

- Coraggio Naruko, vedrai che si sistemerà tutto. Sei una ragazza forte, affronta tutto col tuo miglior sorriso e vedrai che prima o poi andrà bene.- 

La biondina sorrise al Sennin, un sorriso luminoso e gioioso come ormai non ne faceva da giorni, rimproverandosi mentalmente. 

Ma che diavolo le succedeva? Non era da lei arrendersi! 

Si diede dei colpi sulle guance, come per risvegliarsi. 

“Coraggio Naruko, basterà spiegare tutto e andrà bene! Sii ottimista!” 

Jiraya la guardò con ancora il sorriso sulle labbra, pensando a quanto quella ragazza somigliasse ai genitori. 

- Va meglio ora?- le chiese. 

- Si, grazie sensei.- 

Con l’atmosfera più leggera di prima, ripresero il viaggio tra scherzi e chiacchiere, come se nulla fosse successo. 

- Dimmi Naruko, cos’è che ti tormenta tanto?- 

Aveva voluto alleggerire un po’ l’atmosfera tra loro prima di porle quella delicata domanda, doveva assolutamente scoprire cos'era successo di preciso dentro quella locanda, e per farlo aveva bisogno di lei. 

Vide la biondina sussultare e perdere il sorriso che aveva appena riacquistato. Si pentì quasi di averle posto quella domanda. 

- E-Ecco io…- 

Di nuovo. Quella maledetta insicurezza avrebbe finito per mandarla al manicomio, altro che Hokage! Era una smidollata, ormai non aveva più spina dorsale. 

Inevitabilmente esplose. 

- AAAAAHHHHHHHHHHH MA PERCHÉ DEV’ESSERE TUTTO COSÌ COMPLICATOOOOOO!!!!- 

Si mise le mani nei capelli, sfregandosi energicamente le meningi per cercare una soluzione a tutti i suoi problemi. 

Jiraya la guardò camminare più rapidamente e portarsi avanti a lui, mentre un grosso gocciolone gli scese dietro la nuca. 

- N-Naruko…?-  

- COM’È CHE SONO DIVENTATA PIÙ SMIDOLLATA DI UN VERME ACCIDENTIIIII!!!!!- 

Sembrò calmare collera e frustrazione per un attimo, finchè un aura di depressione tutta scura non l'avvolse. 

- I-Insomma mi vuoi spiegare che succede?!- chiese spazientito l’albino. 

La bionda si girò, fissando truce il sensei che indietreggiò spaventato da quell’occhiataccia. Se si potesse uccidere con l'utilizzo di un semplice sguardo, sarebbe morto stecchito in un attimo. 

- Che succede?! Succede che il mio team è stato messo completamente KO da una sola persona! Succede che un Nukenin mi aiuta e dice che vuole portarmi dalla parte oscura come alleata, per finire ho dei rapporti non ben definiti con il suddetto Nukenin!!! ECCO CHE SUCCEDE!!!- sbottò seccata. 

Jiraya però si era fermato a tre semplici parole. 

- R-Rapporti non definiti…?-  

Un rivolo di bava gli scivolò dalla bocca, accompagnato da un leggero rossore che gli colorò le guance. Si aggiunse anche un sorriso ebete che gli deformò le labbra, mentre gli occhi erano, secondo la bionda, quelli di un maniaco pervertito. 

Solo allora la ragazza realizzò la gran cavolata che aveva appena detto. Arrossì come un peperone, prima di avventarsi sull’eremita e scaricare su di lui tutta l’ansia e la frustrazione che provava da quando erano partiti. 

- MALEDETTO EREMTA PORCELLO CHE HA CAPITO!! NON INTENDEVO QUEI RAPPORTI!! È UN VERO MANIACO DEPRAVATO!!!- 

E mentre Jiraya chiedeva pietà le immagini piccanti della biondina in situazioni compromettenti non volevano uscirgli dalla mente. 

Inutile, pervertito era e pervertito sarebbe rimasto. 

*************************************************************************** 

Inizio Flashback. 

“Dove diavolo si sono cacciati?” 

Jiraya correva da un po’, cercando con lo sguardo i due strani tipi che lo avevano attaccato improvvisamente. 

Un uomo pesce dalla pelle di un insolito colore azzurrino ed una bella ragazza bionda. Arrossì e sbavò un po’ pensando alle prosperose forme della donna, sentiva già una certa attrazione verso di lei. 

Si diede miracolosamente un contegno e decise di tornare dalla sua allieva, sentiva uno strano presentimento che non prometteva nulla di buono. 

Ebbe la conferma alle sue intuizioni quando, entrando nell’albergo, vide la ragazza a terra, con altri due mori privi di senso nel corridoio. 

- Ma che diavolo è successo?! Naruko!- 

Corse dalla ragazza e la prese tra le braccia, guardarsi attorno in cerca di eventuali responsabili e nemici da poter fare a pezzi per aver ridotto così la ragazza, per poi posare lo sguardo sull’allieva quando fu sicuro che ormai la via fosse libera. 

Priva di sensi e visibilmente affaticata, deducibile dal respiro più veloce del normale, Jiraya non potè che pentirsi di averla lasciata sola. 

Digrignò i denti poi dalla rabbia, se avesse messo le mani su chi l’aveva ridotta così probabilmente non sarebbe sopravvissuto alla sua ira, l’avrebbe ucciso dopo atroci sofferenze. 

- FERMO LI MANIGOLDO, POSA LA RAGAZZA ALTRIMENTI DOVRAI VEDERTELA CON ME E LA FORZA DELLA MIA GIOVINEZZA AHAHAHAH!!!!!!!!!- 

Il ninja leggendario fece appena in tempo a voltarsi per vedere chi fosse lo squilibrato che aveva parlato quando un potente calcio lo fece spiaccicare contro la parete, neanche fosse una sardina in scatola. 

La bionda gli scivolò dalle braccia, ma prima che toccasse terra in malo modo, un uomo dai neri capelli a caschetto e le folte sopracciglia la prese al volo, per poi esibire uno smagliante sorriso. 

- AHAHAHAH ANCORA UNA VOLTA LO STRABILIANTE GAI RISOLVE LA SITUAZIONE PRENDENDO A CALCI IL NEMICO!!!!- 

Jiraya, testa in giù bellamente appiccicato al muro, fissò seccato e leggermente incavolato il Jonin che si esibiva in mosse di vittoria con Naruko ancora svenuta tra le braccia. 

“Quell’idiota…” ringhiò tra se e se. 

Si alzò lentamente, pulendosi i vestiti dalla polvere bianca del muro provocata dall’impatto. 

Gai non si era ancora accorto di lui, troppo impegnato ad elogiarsi da solo. 

- Che intenzioni hai Gai?- 

Il ninja sentì un lungo brivido corrergli lungo la schiena al suono di quella voce familiare e dal tono molto arrabbiato. Si girò lentamente, accorgendosi di quanto i suoi timori si fossero rivelati fondati. 

- J-Jiraya-san……- 

- Esatto, ti ringrazio per il bel calcio di prima Gai, bel rispetto per un ninja leggendario come il sottoscritto.- 

Il ninja verde di Konoha lanciò in aria Naruko con molta noncuranza, inginocchiandosi poi per chiedere perdono. 

- LA PREGO MI PERDONI ONOREVOLE JIRAYAAA!!!! NON L’AVEVO RICONOSCIUTA!!!!!- 

Il Sennin prese al volo l’allieva appena in tempo, lanciando un ennesima occhiataccia al ninja di fronte a lui. Poi sospirò. 

- Ok Gai, nessun rancore.- lo sguardo si fece più duro e serio.- Piuttosto, sai dirmi chi sono quelli?- 

Alla vista dei due ragazzi a terra, di cui non si era accorto prima per compiere la sua teatrale entrata in scena, sgranò gli occhi preoccupato. 

- Ma sono Sasuke e Shikamaru!! Sapevo che il giovane Uchiha era scappato, ma non credevo che anche Shikamaru l’avesse seguito!- 

Gai si rannicchiò in un angolo, dandosi dell’incapace per non essere arrivato in tempo a proteggere gli allievi del suo rivale. 

L’eremita fissò l’uomo con un gran gocciolone dietro la nuca, non capacitandosi di come potesse cambiare umore da un momento all’altro. 

Guardò il volto della ragazza ancora una volta, non mancando di lanciare anche qualche occhiatina al prosperoso seno, notando così la smorfia di fastidio che le imbruttiva il viso. 

Decisamente stava meglio con un bel sorriso. 

- Ehi Gai…- 

Jiraya lo chiamò, ma questi continuava a deprimersi, dandosi dell’inetto incapace ed ignorando bellamente il Sennin. 

E se c’era una cosa che l’albino odiava era essere ignorato. Una venetta iniziò a pulsargli in fronte, fino a quando non esplose. 

- GAI VUOI STARMI A SENTIREEE?!?!?!?!- 

- Si signore! Certo signore! Agli ordini signore!!-  

Da bravo soldatino qual’era il Jonin si mise sull’attenti, prestando finalmente attenzione al ninja più anziano, che sbuffò seccato. 

- Hai idea di chi possa essere stato?!- chiese con voce irritata. 

Fu quando l’uomo dalle folte sopracciglia abbassò lo sguardo e s'incupì che Jiraya capì, doveva essere successo qualcosa di molto grave. 

- Be in effetti, stamani qualcuno ha attaccato Konoha, riducendo Kakashi ad uno straccio, e quando Sasuke l’ha scoperto non pensavo certo che l’avrebbe inseguito con Shikamaru.- 

- Di chi parli Gai?- 

- Cercava Naruko e loro volevano proteggerla, anche se credo che Sasuke volesse anche la sua vendetta.- sospirò, ma il Sennin aveva già intuito il presunto aggressore. 

- Probabilmente, è stato Itachi Uchiha.- 

Per un momento l’eremita dei rospi si mise a riflettere, serio come mai lo si era visto. 

Da tempo ormai svolgeva indagini su una certa banda di Nukenin che voleva mettere mano ai Jinchuuriki, era anche al corrente del fatto che lo stesso Itachi Uchiha ne facesse parte, ed ora che si erano finalmente messi in moto, Naruko sarebbe stata più in pericolo che mai. 

Si morse il labbro, cercando una buona soluzione per tenere al sicuro la ragazza, almeno finchè non fosse stata abbastanza forte per difendersi da sola dai più potenti Nukenin di grado S delle 5 grandi terre ninja. 

“Al momento però, c’è solo una cosa che possiamo fare…” 

- Gai prendi i due ragazzi e torna a Konoha, io e Naruko continuiamo il nostro viaggio.- 

- E dove andrete di preciso, Jiraya-san?- chiese il ninja verde della foglia, prendendo sotto braccio i due ragazzi svenuti. 

L’uomo diede le spalle al Jonin, incamminandosi per ripartire immediatamente, si fermò dopo qualche passo girando appena il capo. 

- A trovare un nuovo Hokage.- e sparì in una nuvola di fumo, portandosi via la biondina. 

Non restava altro che aspettare il risveglio della ragazza e spiegarle che trovare Tsunade era l’unico modo per salvare la sua squadra. 

Sarebbe stata anche una buona occasione per completare l’allenamento del Rasengan. 

Fine Flashback 

Ormai era scesa la notte sul paese del fuoco, che anche nelle notti più buie resta attivo e illuminato come quando il sole brilla alto nel cielo, mentre i locali notturni che tanto attirano il genere maschile aprono finalmente i battenti, accogliendo tra le braccia di volubili e disperate donne, uomini stanchi della faticosa giornata che non vedono l’ora di poter trovare in quei luoghi un po’ di meritata pace e tranquillità. E perché no, anche qualche piccolo divertimento. 

Ed è li che Jiraya si trova, come ogni notte che passa fuori dal villaggio, un luogo a lui famigliare dove può bere e rilassarsi, divertendosi con la compagnia di giovani e belle donne nonostante il suo cuore appartenga a una sola. 

Eppure quella sera i pensieri non se ne vanno, non smette di riportare a galla quello che è successo nel pomeriggio, non smette di pensare all’organizzazione che vuole i Jinchuuriki per chissà quale motivo, e non smette di pensare a Naruko. 

Non può più negarlo, si è affezionato a quel tornado biondo pieno di vita e farà di tutto per proteggerla, l’ha già deciso. 

Esce fuori dal locale, una bottiglia di sakè in mano semi vuota e la testa ancora piena di pensieri, sia belli che brutti, sia felici che dolorosi. 

Uno in particolare fa spuntare un sorriso sulle labbra dell’uomo, un sorriso dolce, nostalgico, ma pieno di un amore che ormai da anni va avanti e non si è mai spento. 

“Chissà come sei diventata dopo tutti questi anni, Tsunade…” 

*************************************************************************** 

Il freddo della notte entra nella bocca della scura grotta isolata dal mondo, un luogo pericoloso di cui nessuno conosce l’ubicazione, dove al momento una riunione segreta stava avendo luogo tra due persone. 

- Di cosa volevi parlarmi Itachi?- 

L’Uchiha fissa il suo interlocutore con sguardo indifferente, di chi ormai non prova più nulla da anni. 

- Volevo parlarti della Jinchuuriki di Kyuubi no Yoko, Naruko Uzumaki.- 

L’uomo volge lo sguardo verso il moro, nei suoi occhi viola e caratterizzati da sei forme concentriche, vi si può scorgere una leggera curiosità, abilmente mascherata. 

- Di che si tratta?- 

- Vorrei portarla dalla nostra parte, potrebbe tornarci più utile da viva.- 

Aggrotta la fronte l’uomo, incerto sulle affermazioni del ragazzo che si trova davanti, ma l’Uchiha non si scoraggia e tiene alto lo sguardo continuando così il suo discorso. 

- Oggi ha fatto cose incredibili, degne di un Jonin di livello S, ed è solo una Gennin. Se non ci fosse stato Kisame, probabilmente mi avrebbe ferito.- 

È piatta e calma la sua voce mentre descrive ciò di cui è capace la ragazza, come se anche fosse morto non gli sarebbe importato poi molto. 

L’uomo di fronte spalanca le iridi violacee per la sorpresa, ma si ricompone subito, un capo non può perdere il contegno. 

Ci pensa un attimo, riflettendo attentamente e immaginando che per arrivare ad una proposta del genere, Itachi abbia qualcosa in mente. 

Lui non fa mai nulla a caso. 

- Come mai questa richiesta? Cosa vuoi farne di lei Itachi?- 

Il moro sospira e chiude gli occhi per un attimo, ponderando attentamente le parole giuste per formulare una risposta. 

- Perché abbiamo bisogno di un contenitore che possa controllarlo, e secondo me lei può riuscirci.- 

Non c’è dubbio o esitazione in quelle parole, che fanno sembrare alle orecchie dell’uomo dagli occhi viola quella proposta tanto irresistibile quanto impossibile da rifiutare. 

- E sia, ma va messa alla prova e a questo ci penserò io. Puoi andare.- 

Conclude qui il discorso l’uomo, lasciando solo il ragazzo che sospira anche lui, chiude gli occhi e si gira, pronto per tornare nelle sue stanze. 

Il suo piano stava riuscendo alla perfezione. 

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- ERO-SENNINNNNNNNN!!!!!!!!!- 

Un enorme polverone si alzò da lontano, mentre una furia bionda gridava e imprecava per tutto il piccolo paesino solitamente tranquillo, mentre i poveri paesani osservavano il tutto shoccati e spaventati. 

Naruko arrestò la sua carica dettata dall’ira del momento, lanciando occhiatacce a destra e sinistra. 

- EHI LEI!- 

Un povero ed innocente passante, che aveva la sola colpa di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, si vide arrivare incontro una spaventosa ragazza avvolta da un aura oscura, con la strana caratteristica di avere delle orecchie ed una coda da volpe. 

Lunghi artigli affilati e canini sporgenti, mentre una maligna aura rosso-nera l’avvolgeva da capo a piedi. 

Un vero demone, pensò. 

- S-Si?- balbettò terrorizzato, preferendo non far infuriare ancor di più il demone in questione. 

- Ha per caso visto un uomo dai lunghi capelli bianchi con la faccia da pervertito?!- 

Il povero vecchietto scosse la testa in segno negativo, incerto e spaventato, grato al demone di aver abbassato il tono e avergli evitato un infarto. 

Aveva parlato troppo presto. 

- MALEDETTO EREMITA PORCELLO DOVE TI SEI CACCIATOOOOOOOOO?!?!?!?!-  

Naruko riprese la sua furiosa corsa alla ricerca del suo obbiettivo, lasciando a terra un povero vecchietto mezzo morto e col cuore ormai esploso, ma che trovava ancora la forza di martellare nel petto per tenerlo in vita. 

Certo martellava bene, era terrorizzato a morte! 

Questa volta Naruko ne era certa, avrebbe ucciso quel falso sensei che si era andata a trovare, perché con i suoi stupidi consigli ci aveva ricavato soltanto un pasticcio. 

“Davvero non puoi fare nulla per me Kyuubi-chan?!” implorò lei ancora, per la forse millesima volta. 

La volpe ringhiò seccata, quella lagna era veramente insopportabile. 

Primo, piantala di chiamarmi in quel modo o giuro che t’uccido, secondo per la millesima volta NON SO NEANCHE COME CAZZO È SUCCESSO STO CASINO, COME PENSI POSSA RISOLVERLO?!?!” 

“Brutta antipatica.” Naruko gonfiò le guance teneramente, abbandonando per un secondo quell’aura demoniaca che l’avvolgeva e trasformandosi in una tenera creatura. 

Appunto però, durò giusto un secondo. 

Quando il suo udito finissimo captò la risata sguaiata del sensei, la demon-mode tornò a farsi sentire, mentre un sadico ghigno dipingeva le labbra della ragazza. 

- Ahahahah ragazze così mi fate arrossire, non sono poi così grande! Ahahahah.- 

Come al solito, mentre aveva lasciato l’allieva ad allenarsi, si era rintanato in un locale per adulti, circondato da tre splendide creature, ubriaco di sakè come di giorno non si dovrebbe essere. 

Un lungo brivido gli percorse la schiena, mentre un inquietudine gli attanagliò lo stomaco, in una sensazione che di solito provava quando incontrava la morte dalla quale poi fuggiva sempre. 

E quando voltò lo sguardo verso l’entrata del locale sbiancò, capendo da dove provenisse quella terribile sensazione, non troppo sicuro di sfuggire alla grande mietitrice anche questa volta. 

- TI HO TROVATO ERO-SENNIN!!!!!!- 

Iniziò così una furiosa corsa per la sopravvivenza, dopo aver distrutto un paio di case ed investito altrettanti poveri innocenti cittadini che passavano sulla loro strada per caso, Naruko riuscì a bloccare il suo sensei, i suoi occhi erano rossi tanto era la voglia di sangue che invadeva l’anima della biondina, e questa volta non c’entrava nulla la Kyuubi, anche Jiraya l’aveva capito. 

- MALEDETTO È TUTTA COLPA SUA!!!!!!- sbraitò, scaraventando l’eremita contro un albero che si spezzò a causa del colpo. 

- N-Naruko ti prego calmati!- 

- Calmarmi? CALMARMI?! MI SONO APPENA TRASFORMATA IN UNA MEZZA VOLPE, LA TERZA FASE DEL RASENGAN NON VUOLE SAPERNE DI RIUSCIRMI, STO PER PERDERE LA SCOMMESSA CON QUELLA VECCHIA ZITELLA E IL MIO SENSEI SE NE STA TUTTO IL GIORNO A BERE E A FARE IL MAIALE, COME POTREI STARE CALMA?!?!?!?!?!- 

Non aveva tutti i torti, anzi aveva pienamente ragione! Ma Jiraya sapeva che se l'avrebbe ammesso, la sua vita sarebbe finita di li a poco. In ogni caso non aveva vie di fuga, era in trappola come un topo e Naruko era il gatto che di lì a poco l'avrebbe divorato. 

- AIUTO PRESTO SCAPPATE!!!!! UN SERPENTE GIGANTEEEEEE!!!!!!- o forse un qualche Kami aveva deciso che la sua ora non era ancora giunta. 

Un folla scatenata travolse sensei e allieva, che finirono a terra con impronte di scarpe stampate su tutto il corpo, dalla testa ai piedi.  

- Ahi ahi ahi che botta!! CHE CAZZO VI SALTA IN MENTE MALEDETTI?!?!- 

- Accidenti, non ho mai visto una folla tanto agitata. Ehi sei tornata come prima!- 

Toccandosi le orecchie la biondina constatò che il vecchio eremita aveva ragione e sorrise, mentre l'insana voglia d'inseguire quella massa urlante e fare una carneficina scemava dalla sua mente. In fondo era merito loro se era tornata normale. 

- E un problema l'abbiamo risolto.- sospirò Jiraya, ringraziando i Kami per quel bellissimo regale che gli aveva salvato la vita- ora che diavolo sta succedendo?- si domandò perplesso, guardando nella direzione dalla quale tutti erano fuggiti. 

Una strana scarica gli attraversò la schiena, sentiva distintamente due chakra che ben conosceva. 

- Merda, temo che Tsunade sia in pericolo.- Naruko drizzò le orecchie. 

- Credi sia successo qualcosa alla vecchia?- domandò senza lasciar trasparire la minima preoccupazione. 

Quella maledetta vecchiaccia le era stata antipatica al primo sguardo, non le importava nulla se anche fosse stata nei guai. Aveva osato insultare gli Hokage, aveva deriso il suo sogno, e fino a quando non avesse vinto la scommessa che avevano fatto non l'avrebbe mai perdonata. 

Inizio Flashback 

- RITIRA SUBITO QUELLO CHE HAI DETTO!!!!!- 

Naruko si alzò di scatto dalla sedia, furibonda, frustrata, fissando con odio impellente la donna che aveva davanti. 

Capelli biondi appena più chiari dei suoi raccolti in due code basse, occhi nocciola grandi e lucidi per il troppo sakè che aveva bevuto, per non parlare del seno più grande che Naruko avesse mai visto. 

A primo impatto Naruko dovette ammettere che per essere una vecchia zitella, Tsunade Senju aveva un aspetto a dir poco fresco e giovanile. Non combaciava per nulla all'immagine che si era fatta di lei dai racconti di Jiraya.  

L'avevano trovata per caso, seduta in un bar ad ubriacarsi con la sua assistente Shizune, ed avevano approfittato dell'occasione per parlarle. 

Tutto era degenerato quando Tsunade aveva rifiutato l'offerta di diventare Hokage, insultando quel ruolo con derisione e disprezzo, insultando suo nonne e il quarto, le persone che più stimava al mondo. Non ci aveva più visto dalla rabbia. 

- Calmati ragazzina, io dico solo le cose come stanno. Essere Hokage è una gran seccatura, chi accetta di farlo è soltanto un babbeo.-  

Un violento pugno si abbatté sul tavolo, a nulla servirono i tentativi di Jiraya per calmare la bionda Uzumaki, ormai era in balia della rabbia. 

- NON SI AZZARDI A DIRE UNA COSA DEL GENERE!! ESSERE HOKAGE È UN GRANDE ONORE, ED IO UN GIORNO REALIZZERÒ IL MIO SOGNO E DIVENTERÒ HOKAGE.- Tsunade restò basita. 

- Non mi interessa un fico secco se lei è una ninja leggendaria o meno, voglio sfidarla e darle una lezione, ADESSO!!-  

Gli occhi di Naruko brillavano di una determinazione tale che per un momento Tsunade rivide in lei il suo piccolo fratellino, ma scacciò quel pensiero e accettò la sfida. Avrebbe fatto scendere dalle nuvole quella marmocchia. 

Come previsto sia da Jiraya che da Shizune, bastò un solo dito della Ninja leggendaria per mettere al tappeto Naruko più e più volte, senza però lasciarla mai a terra davvero. La donna bionda rimase colpita sul serio da tale determinazione, ma le parole che sentì in seguito fecero perdere un battito al suo cuore. 

- Perché ci tieni tanto a diventare Hokage?- chiese ad un certo punto la donna. 

- Diversamente da lei, io un giorno sogno di poter diventare Hokage, e ci riuscirò. Costi quel che costi lo diventerò, perché lo considero un grande onore.- barcollante e piena di lividi, Naruko si alzò un ennesima volta, sfidando la donna di fronte a lei con lo sguardo. 

- Diventare Hokage è il sogno della mia vita!- 

Tsunade sgranò gli occhi e indietreggiò insicura, mentre due immagini si sovrapponevano a quella della ragazza li di fronte. 

"Dan... Nawaki..." 

E Naruko si accorse di quel momento di debolezza, e ne approfittò. 

"Non è ancora perfetta, ma speriamo che funzioni..." 

Con il poco chakra che le era rimasto, Naruko iniziò a far vorticare una ingente quantità di chakra sul palmo della mano, eseguendo la stessa tecnica che ormai da giorni stava tentando di sviluppare. 

Tsunade ne sembrò sconvolta. 

- Ma quella tecnica..?!- 

Sfortunatamente però, il colpo era ancora imperfetto, così come la quantità di chakra immessa, al che il colpo si tramutò in una piccola bomba di chakra. 

La donna Senju evitò abilmente l'attacco, ponendo fine all'incontro e vincendo di netto sulla ragazza. 

- Maledizione...- 

- Jiraya perché le hai mostrato il Rasengan? Ti diverti ad insegnare tecniche che non possono essere imparate? Ora capisco perché la testa di questa ragazzina è piena di strane idee ed è convinta di poter diventare Hokage.- 

Ma il vecchio eremita non ebbe il tempo di rispondere. Non lasciando il tempo a Shizune di curarla come si deve, Naruko si rialzò con occhi infuocati e trafiggendo la donna bionda con lo sguardo. 

- Io non mi sono messa in testa nulla, sono assolutamente serissima e posso dimostrarlo! Mi dia tre giorni e vedrà che saprò controllare il Rasengan!- sfidò di nuovo strafottente. 

-Non dovresti lanciare sfide impossibili, ma sembra interessante, accetto. Se vincerai, ti darò il mio ciondolo.- 

- Io sono sicura di farcela! Ma quello che voglio davvero è che lei ritiri tutto ciò che ha detto sugli Hokage!- 

Tsunade sbuffò. 

- Essia, ci vediamo tra tre giorni mocciosetta.- 

- Ti farò rimangiare quello che hai detto, brutta vecchia zitella!-  

Era determinata a vincere e ce l'avrebbe fatta, ma comunque in futuro avrebbe evitato di offendere ancora Tsunade puntando sull'età, il pugno che aveva ricevuto come punizione era decisamente una punizione che avrebbe volentieri evitato d'ora in poi. 

Fine FlashBack 

E da allora erano passati tre giorni, ma ancora aveva qualche problema con l'ultima fase dell'allenamento. Specie perché quel buono a nulla di un eremita aveva sbloccato un non sapeva bene cosa nemmeno lei, ma che l'aveva improvvisamente trasformata in una mezza volpe. 

Sospirò affranta, mentre lo sguardo di Jiraya si faceva più duro e serio. 

- Temo che la faccenda sia grave, torna all'albergo e resta chiusa in camera. Io vado a vedere cosa succede.- prima che potesse protestare, il Sennin era sparito in una nuvola di fumo. 

Naruko rifletté qualche secondo per poi sghignazzare tra se e se: se quel vecchio pensava davvero che se ne sarebbe stata buona e zitta in un angolo era un povero illuso. 

*************************************************************************** 

- Andiamo Tsunade accetta, hai tutto da guadagnarci.- 

La donna guardò in cagnesco quello che una volta era un suo compagno mentre a terra, ferita ed esausta, cercava di difendere Shizune dagli attacchi dei suoi aggressori. 

Non avrebbe permesso loro di torcere un solo capello alla sua assistente, e nemmeno avrebbe accettato di collaborare con loro. 

Piuttosto che schierarsi con un essere viscido come Orochimaru avrebbe preferito morire. 

- Scordatelo, non lo farò mai!- 

Le aveva proposto un accordo che inizialmente aveva seriamente pensato si accettare: lei curava le braccia che il terzo aveva sigillato e in cambio quella serpe avrebbe riportato in vita il suo amato Dan e Nawaki, suo fratello. 

Ma l'indecisione ebbe la meglio solo per un istante, prima che una certa consapevolezza le premesse pesante nella mente. I morti non possono tornare in vita, neanche con le tecniche proibite. 

Orochimaru non aveva preso bene il rifiuto, ed aveva dato l'ordine al suo allievo, Kabuto, di uccidere Shizune costringere Tsunade con la forza. E approfittando di un attimo di disattenzione e giocando uno sporco trucchetto era riuscito a reciderle i tendini. 

Ora non poteva più muoversi. 

- Sembra che mi sia perso una festa divertente. C'è una rimpatriata e non sono stato invitato?- per la prima volta in tanti anni Tsunade fu felice di sentire quella voce, e guardando davanti a se, vide comparire una lunga cascata di capelli albini appartenenti ad un uomo che le dava le spalle. 

- Jiraya...- forse non era mai stata così felice di vederlo. 

- Scusa il ritardo Tsunade, non ti ho fatto aspettare troppo vero?- sorrise sghembo l'eremita, prima di fissare uno sguardo serio quanto truce verso il suo ex migliore amico. 

Kabuto si portò dietro al suo maestro, mentre Orochimaru sorrise languido e per nulla preoccupato, le cose si stavano facendo molto interessanti. 

Tutti e tre i ninja leggendari erano riuniti in un unico luogo, uno spazio aperto dove nessuno dei tre avrebbe dovuto trattenere la sua forza. Uno scontro epico stava per iniziare, ed una certa ninja bionda stava per raggiungere il campo di battaglia per sconvolgere gli aventi. 

 

 

 


















Nel prossimo capitolo..... 

Lo scontro tra i ninja leggendari avrà inizio, ma una svolta inaspettata rivelerà a tutti il potere che si nasconde dentro Naruko che intanto se la dovrà vedere con un ennesimo imprevisto: una nuova prova dei draghi! 

Tsunade prenderà finalmente una decisione che se non sarà quella giusta potrebbe segnare per sempre la fine di Konoha ma anche dei due ragazzi del team 7. Come andrà a finire? 

Non perdetevi l'ultimo capitolo di questa prima avventurosa saga!





*Note Autrice*
*si ripara dietro una colonna di cemento armato*
Ehm... salve? *schiva una motosega e qualche proiettile*
Aiuto no vi prego non uccidetemi!!!!! >-<
So che il mio ritardo nell'aggironare questa storia è imperdonabile, ne sono consapevole e avete tutto il diritto di odiarmi e volermi trucidare, ma c'è una validissima ragione a tutto ciò!! ....forse....
Il fatto è che a maggio dell'anno scorso, il mio bellissimo PC -vecchio- mi ha mollata. Capout, morto, nada de nada, non si accendeva più. Il problema è che ha ben pensato di portarsi dietro tutti i capitoli che ci avevo salvato sopra, guarda caso quelli delle storie di Naruto, quella su One Piece e quella dei Pokèmon..... per questo non ho piùpotuto aggiornare nessuna di quelle T.T
Tuttavia qualche giorno fa sono finalmente riuscita a recuperare i file e quindi ecco qui il capitolo!! XD che è uscito meno epico di  quel che ricordavo... sul serio fa schifo..... cioè non vale di certo tutti questi mesi di attesa!!! >-< Gomen ç.ç un ritorno di fiamma proprio, con uno stramaledetto capitolo che sicuramente di farà perdere tutta la voglia di leggere anche l'ultimo capitolo di questa prima parte.
E si, il programma non cambia. Il prossimo è l'ultimo.......... *caricano i fucili e i cannoni*
Alt fermi! Prima di sparare lasciatemi dire una cosa. Non sono rimasta mesi e mesi con le mani in mano, la seconda parte *piuttosto corta anche* è già quasi del tutto finita, manca qualche capitolo, i soliti ritocchi e portarlo dalla carta sul PC ^^"
Quindi dovrebbe *forse* uscire presto, appena mi sistemo bene e recupero con anche le altre dovrei riuscire ad iniziarla ^^
mmmm direi che ho detto tutto, ringrazio le persone che mi hanno seguita fino ad ora e che hanno aspettato questo capitolo, spero di non avervi deluso. In tal caso fatemelo sapere, ho diritto ad una punizione estrema u.u
Un bacione a tutti e a presto! *stavolta molto prima ^^"*
Jeo 95 =3
p.s. avete pieni diritti di recensire negativamente per tali motivi:
1- insultare l'autrice per l'indecente ritardo;
2- insultare l'autrice per la schifezza di capitolo fatto;
3- Ambe due le cose.
Ciauuuuuuuuuuua tuttiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!! E buona serata ^^

 

   
 
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