Nota dell'autrice: ecco il sesto capitooloooooooooooooooo yeeeeeeeeeeeeeeaaaaaaaaa!
* Riprende un mino di serietà* Allooooooooora capitolo triste u.u Non è colpa mia... va così... la fine però compensa la sofferenza, ve lo garantisco (spero)
Ringrazio chi recensisce come al solito!
IL CANTO DEL CORVO*
Fate
Mi girai spaventata. Non poteva essere lì. Non doveva essere lì. Non doveva vedermi ridotta in quello stato.
-Fate...chan...?- mi guardò terrorizzata.
Non risposi, come potevo quando leggevo in quel mare immenso solo paura e tristezza?
-Cosa... cosa ti è successo?-
Dirle la verità o mentirle? Non potevo fare nessuna delle due cose. Avrei dovuto raccontare troppe cose e deluderei me stessa se dovessi prenderla in giro.
-Nanoha, sei qui! Non sei con Arisa-chan e Suzuka-chan?-
Disse una donna con gli stessi capelli rossi e gli stessi occhi della persona vicino a me. Al suo fianco c'era anche una ragazza con i capelli neri, gli occhi un poco più chiari della mia amica, che indossava degli occhiali da vista.
-Mamma, sorellona, cosa ci fate qui?- chiese Nanoha andando verso di loro.
-Facevamo un giretto, non ci presenti alla tua amica?- rispose la sorella
-Fate-chan, queste sono mia madre e mia sorella!-
Per un momento rividi la mia famiglia: sua madre prese i tratti gentili della mia, sua sorella quelli di Alisia. Una lacrima solitaria scese e l'ultima cosa che vidi furono i suoi occhi blu che mi fissavano preoccupati. Sentii la sua voce urlare il mio nome, poi udii il canto di un corvo. Poi il niente mi circondò.
-Mamma, Mamma! Ti ricordi che devi accompagnarmi alla lezione di scherma?- chiesi.
-Oh tesoro, mi dispiace oggi proprio non posso! Puoi saltare la lezione per un volta no?- rispose lei dispiaciuta, mettendosi la giacca.
-Non ce n'è bisogno Mamma, la accompagno io- disse mia sorella, appoggiando una mano sulla mia spalla.
-Mhhh solo per questa volta, attenta alla strada!-si raccomandò mamma prima di uscire.
…
-CHI SEI TU! NON SEI LA MIA BAMBINA! PER COLPA TUA... ALISIA È MORTA, TI ODIO FATE!- urlò mia madre in preda alla rabbia.
Fuori dall'ospedale un corvo gracchiò, come a ridere della mia sciagura.
Nanoha
Prima che cadesse a terra vidi che i suoi occhi rossi bruciavano di tristezza.
Quando la vidi stesa al suolo non pensai a niente, le corsi in contro, abbassandole il cappuccio e il foulard e vedendo meglio il suo viso. Era completamente tumefatto. Non sembrava neanche la stessa persona con la quale avevo trascorso il pomeriggio di ieri.
Anche mamma e Miyuki si precipitarono verso di lei e rabbrividirono a vedere il viso. Mamma la prese in braccio e corremmo a casa, che era vicino al porto dove ci trovavamo.
Non mi sentivo me stessa. Appena arrivate a casa l'abbiamo portata in camera mia e distesa sul mio letto. Aveva la febbre alta.
-Nanoha, ho portato altra acqua fredda, ci pensi tu?-
-Sì mamma.-
Prima di andarsene carezzò la guancia di Fate-chan e la guardò teneramente
Immersi il panno nell'acqua fredda, lo strizzai e lo misi sulla fronte della mia amica.
Mi sentivo svuotata. Continuavo a guardarla e a chiedermi chi l'aveva ridotta in quello stato. Se solo avessi avuto sotto tiro quella persona... non so cosa le avrei fatto.
Misi una mano sulla sua guancia e lei si appoggiò ancora di più. Sorrisi, arrossendo leggermente. Mi chinai su di lei e le baciai la guancia, il contatto durò pochi secondi ma io mi ritrassi subito tremendamente imbarazzata.
Continuai a guardarla perché anche in quello stato rimaneva sempre stupenda. Ed io non potevo evitare di guardarla. Come avevo immaginato i miei fiocchi bianchi le stavano benissimo. Feci salire la mano dalla guancia e le accarezzai i capelli. Erano lisci e setosi come non ne avevo mai sentiti. Posai le labbra anche su di loro e come prima mi ritrassi immediatamente. Cosa mi stava succedendo?
Presi il panno e lo immersi ancora nell'acqua per poi strizzarlo e rimetterlo sulla sua fronte.
Le strinsi una mano tra le mie, come per darle forza. Non potevo fare altro.
-Spero che un giorno potrai raccontarmi tutto di te, Fate-chan- le dissi quasi piangendo.
Lei mosse le labbra, che mi avesse sentito?
-Come?-sussurrai avvicinandomi a lei
-Na...Nanoha- disse nel dormiveglia.
A cosa stava pensando? Il sorriso che fece poi mi rasserenò.
-Ti voglio bene, Fate-chan- le sussurrai nell'orecchio.
Quando mi alzai vidi che due occhi rossi mi stavano fissando increduli.
* * *
Ed ecco qua un nuovo capitolo! Spero che il NanoFate che compare vi faccia essere più clementi per quello che ho intenzione di fare tra un po' di capitoli...
Madoka: non tanto, se l'avesse baciata sulle labbra forse ci avrei ripensato...
Io: Ma Madoka... hanno 9 anni perdinci!
Madoka: Sì ma ci avevi pensato, poi hai cancellato.
Io: …
* Sempre più inutile dire a chi appartenga la canzone vero? Invece no! Crow Song, dell'anime Angel Beats! Originariamente cantata da marina, ma l'ha cantata anche LiSA... *^*