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Autore: AveJackson    11/02/2014    1 recensioni
Questa storia è ambientata fra il secondo e il terzo libro della serie "Eroi dell'olimpo". Io non ho letto il marchio di Atena e non vorrei anticipare della cose QUINDI ATTENZIONE.
Un' antica divinità è risorta più potente degli dei dei giganti.
I sette eroi incontreranno la semidea più potente della storia
Genere: Avventura, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Percy Jackson: Più forte della morte

 

6- I capelli di Leo vanno a fuoco.

 

Jason pensava che ormai nulla potesse più sorprenderlo: l’attacco improvviso di una banda di mostri antichissimi, Gea che fa piovere dal cielo un meteorite, Ottaviano che tradisce Roma per il potere e subito dopo fugge e infine Rachel che crolla dopo aver pronunciato la grande profezia solo che era stata modificata…… Ormai era sicuro che nulla lo sorprendesse più, ma come al solito si sbagliava.
Era passato un giorno da quello che era successo e lui gironzolava per le vie del campo Giove: Hazel, Piper e Annabeth ridevano scompostamente per via delle battute di Leo e per gli scherzi che faceva a Frank mentre lui si prendeva la testa fra le mani sconsolato, Gea si allenava con la spada mentre un gruppetto si era avvicinato per dargli dei consigli.
 “I soliti superficiali” pensò Jason “ Prima la ignorano perché all’inizio non è nessuno, poi continuano ad ignorarla per la paura e adesso fanno a gara per parlare con lei perché ha smascherato Ottaviano”. In tutto quel trambusto Jason però non vide Percy e così decise di andarlo a cercare.
Non lo trovò da nessuna parte finché decise di cercarlo agli alloggi dei pretori.
Corse per le vie di Nuova Roma si sentiva di nuovo a casa: gli artigiani aprivano le loro botteghe, i figli dei semidei correvano rincorrendo i loro cani, alcuni ragazzi si erano riuniti per suonare la lira e la chitarra. Jason in tutti questo vide un immagine di serenità e pensò di rimanere lì fra la sua gente per sempre, ma quel pensiero gli lacerò il cuore tanto che lo fece quasi cadere, ma lui si riscosse subito e ricominciò a correre verso gli alloggi dei pretori. Un tempo lui viveva proprio li, ma da quando Era aveva rubato la sua memoria e lo aveva fatto andare al Campo mezzosangue ora ci viveva Percy. Con il fiatone solcò la porta di ingresso e vide Percy seduto sul letto che si rigirava fra le mani la sua collana del campo, aveva gli occhi rossi.
-Percy stai bene?
Quest’ultimo si alzò di scatto per la sorpresa, ma si rilassò subito quando vide Jason.
-Si, va tutto bene…
-Eh no! Tu non me la racconti giusta, avanti dimmi cosa è successo!
Percy si lasciò ricadere sul letto.
-Jason questa non è la mia casa, anche se Era mi ha rubato i ricordi so che non potrei vivere qui, non voglio essere un pretore, ma non voglio lasciare Hazel e Frank sono i miei amici, però io non riesco ad immaginare la mia vita senza Annabeth…… AH NON C’E’ LA FACCIO!
Si seppellì la testa fra le mani e Jason capì di doversi girare da un'altra parte, ma subito dopo si sedette a fianco a lui.
-Percy, anche per me è difficile, il Campo Mezzosangue non è il mio posto, ma nemmeno io voglio lasciare quel combina guai di Leo e nemmeno Piper lei per me……
Si interruppe bruscamente rendendosi conto che la sua voce si era incrinata, questo mosse qualcosa dentro il cuore di Percy che si rimise in piedi e porgendogli la mano disse:
-Tutti noi abbiamo persone care che non vorremmo abbandonare, ma faremo in modo di riuscire ad abbandonarne nessuna.
Jason fissò Percy: i suoi occhi erano tornati luminosi e riflettevano l’oceano dopo una mareggiata. Jason sorrise:
-Giusto!
E afferrò la sua mano. Jason si sentì pervadere da una forza nuova: erano una squadra e si sarebbero aiutati.
-Direi che dovremmo tornare dagli altri o si preoccuperanno.
-Si, andiamo.
Quando raggiunsero gli altri videro che un drago stava inseguendo Leo che urlava come un pazzo lui stava per afferrare la spada quando Piper lo bloccò.
-Tutto a posto Jason! E’ solo Frank che si è infuriato con Leo per gli scherzi. In quel momento i capelli di Leo andarono a fuoco, ma nessuno si preoccupò perché Leo era immune al fuoco, ma la scena era troppo divertente che tutti cominciarono a ridere. In quel momento tornò Gea dal suo allenamento e portava sulle spalle la sua falce.
-Mi sono persa qualcosa.
Tutti la guardarono, intorno a lei sembrava che l’aria si fosse rarefatta e il suo corpo sembrava brillare come una stella, i suoi poteri stavano crescendo nel giro di poco tempo tutti i mostri si sarebbero messi alla sua calcagna.
-Nah…… Solo Leo che prendeva fuoco.
Rispose Annabeth e tutti risero. Quella sera tutti durante la cena si sistemarono vicino a Rachel che sembrava essersi ripresa da quello che era successo il giorno prima. Annabeth abbracciava Percy e lo chiamava per il suo nomignolo facendolo sbuffare, Frank che aveva fatto pace con Leo, rideva e si rovesciava di continuo addosso la Coca Cola, Gea cercava di battere il suo record nel lanciare i pop corn senza che cadessero, Clarisse cercava di fare l’alfabeto dei rutti mentre Talia rideva a crepapelle rischiando di cadere dalla sedia, i fratelli Stoll avevano appena fatto uno scherzo a Jake Manson che li stava inseguendo con una specie di lanciafiamme.
-Era da tanto che non avessimo una serata così tranquilla.
Disse Piper. Jason la trovava ancora più bella di notte; i suoi occhi mandavano delle scintille e aveva quel sorriso così dolce e naturale che sembrava rendesse tutto più facile.
-Già, ma questa pace non durerà per sempre, ora che abbiamo Gea, sarà veramente difficile vivere tranquilli.
-Beh……sarà pure vero, ma almeno godiamoci questa serata.
In quel momento arrivò proprio Gea accompagnata dagli altri, teneva una chitarra in mano.
-Ehi, vi va di ballare al ritmo di musica?
-Non sapevo che sapessi suonare la chitarra…
-Beh sono una ragazza piena di sorprese… e ora scatenatevi!
Risero e quella volta si divertirono davvero.



 

Spazio autrice:

Buona sera a tutti, mi dispiace di non aver pubblicato prima per via della scuola e pure per il fatto che volevo scriverlo bene questo capitolo. L'ispirazione mi è venuta mende portavo a spasso il mio cane perciò avevo un poco di tempo libero. Spero vi sia piaciuto. Ringrazio le persone che mi seguono e anche i lettori silenziosi. Un bacio a tutti.

AveJackson
   
 
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