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Autore: GiadaRugiada    11/02/2014    1 recensioni
Una fanfiction sui personaggi Antonio Baldi e Laura Flestero, dopo Carabinieri 7.. Come mi sono immaginata la continuazione della loro storia dopo la decisione di Antonio di partire per una missione all'estero..
Laura ricordava chiaramente le parole di Morri: "estremamente pericoloso per lui e per te!"
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Le indagini erano proseguite, erano quasi riusciti ad incastrare il mafioso. I turni si erano intensificati, il lavoro complicato, tutti erano più concentrati sulla missione; solo Francesca aveva ancora i turni normali, a causa della sua gravidanza.
Era un giorno come gli altri, i ragazzi si erano svegliati e stavano facendo colazione tutti assieme.
S: “Ragazzi, ma che giorno è oggi?”
A: “Il 27 Maggio..”
Laura non aveva dato tanto peso alle parole di Antonio, ma  dopo un paio di secondi comprese cosa aveva detto: 27 Maggio. Era il 27 Maggio! Questo voleva dire che era circa un mese e mezzo che non le arrivavano le mestruazioni. Questa cosa la lasciò di sasso, era sempre stata precisa; precisa come un orologio svizzero. In quel momento un dubbio l’assalì e la fame le passò.
L: “Scusate ragazzi, torno subito..”
A: “Tutto apposto Laura?”
L: “Si si amore, stai tranquillo..”
S: “Anche io devo andare un attimo di sopra, così ti accompagno..”
L: “Come vuoi.”
Appena si tolsero dalla visuale di Antonio, Sonia chiese a Laura cos’era successo..
L: “Ho bisogno di un aiuto. Coprimi un attimo con Antonio, devo andare un attimo in Farmacia..”
S: “Stai male?”
L: “No, è solo che ho un ritardo e vorrei essere sicura di quello che penso..”
S: “Credi di essere incinta? Anche tu?”
L: “Non lo so, solo che vorrei togliermi il dubbio..”
S: “Ma si, certo! Stai tranquilla, ci penso io..”
L: “Grazie Sonia, sei un’amica!”
S: “Dai andiamo e fammi sapere appena torni..”
L: “Certamente!”
Le due ragazze scesero ridendo, Antonio intanto aveva preparato la tavola..
A: “Tutto ok?” E si diresse verso Laura..
Lei d’istinto, senza pensarci si toccò la pancia. Quel gesto sfuggì ad Antonio che mentre si avvicinava la osservava negli occhi, ma non sfuggì a Sonia..
L: “Si amore, va tutto a meraviglia!”
A: “Meglio così..”
S: “Laura, devo andare in Farmacia a comprare delle cose, hai voglia di accompagnarmi?”
L: “Si certo, facciamoci un salto prima dell’inizio del turno!”
A: “Allora, ci vediamo dopo ragazze, ciao..” E diede un leggero bacio a Laura..
Le ragazze uscirono, andarono in farmacia e comprarono un test di gravidanza..
Tornarono a casa ed Antonio era già uscito, probabilmente era andato a prendere Roberto per andare insieme al lavoro, visto che Francesca oggi non sarebbe venuta.
Andarono in bagno, Laura fece il test ed aspettarono per vedere qual era il risultato.
Dopo un paio di minuti che sembrarono interminabili, Laura guardò il test e vide le due righe: incinta.
Laura scoppiò a piangere..
S: “Laura, allora?” Sonia diventava sempre più preoccupata..
Laura gli porse il test e Sonia vide le due righe.
Sonia abbracciò l’amica e le disse..
S: “Stai tranquilla Laura, stasera ne parli con Antonio e vedrai che sarete felici..”
L: “Secondo me è troppo presto, non l’hai sentito qualche settimana fa? Lui ora non lo vuole.”
S: “Ma se gli dici che stai aspettando un figlio da lui, SUO figlio, vedrai che ti aiuterà. Lo sai anche tu, solo che ora non riesci molto a pensare dallo shock per la notizia..”
L: “Un figlio...” E si asciugò le lacrime..
S: “Vedi il lato positivo, te e Francesca vi aiuterete..”
Laura scoppiò a piangere di nuovo..
L: “Ma Roberto voleva un figlio da Francesca!!”
S: “Anche Antonio ha detto che vuole un figlio da te.”
L: “Ma non ora!”
S: “Laura, devi calmarti..”
L: “Come faccio?”
Sonia l’abbracciò nuovamente e la incitò a calmarsi ancora..
Quando finalmente si fu calmata, andarono in cucina e presero un bicchiere d’acqua. Mentre Laura beveva, Sonia le sistemava il trucco, le era colata tutta la matita e tutto il mascara. Non poteva assolutamente farsi trovare in quello stato, tanto meno da Antonio.
L: “Grazie Sonia.”
S: “Di cosa?”
L: “Perché sei sempre qui con me.”
S: “Dai Laura, figurati! Ora però dobbiamo proprio andare..”
L: “Si, hai ragione.. Andiamo..”
In macchina non volava una mosca, il silenzio era rotto solo dalla musica della radio..
Arrivarono e si diressero verso i loro uffici..
Si sistemarono e poi chiamarono tutte le ragazze, parlarono per circa un’ora e poi scese il signor Tamirazzo. Con lui c’erano anche Roberto ed Antonio e dietro a loro tre, c’erano altri tre uomini: i bodyguard del mafioso.
Sig.: “Allora ragazze, come stiamo oggi?”
Negli uffici regnava un silenzio di tomba..
Sig.: “Ieri avete fatto molti soldi? Sapete che se fate le brave vi premio.”
A Laura e Sonia venne la nausea a sentire quelle parole.
Tamirazzo, non ottenendo risposta dalle ragazze, si rivolse a Laura.
Sig.: “Dimmi Jennifer, le ragazze si sono comportate bene stanotte?”
L: “Certo, hanno fatto parecchi soldi.”
Sig.: “Che bella questa parola: SOLDI. Jennifer e Jolanda venite con noi nel mio ufficio!”
L e S: “Vi seguiamo..”
Arrivate nell’ufficio del sig. Tamirazzo, si sedettero nelle poltrone davanti alla scrivania di costui.
Sig.: “Vi ho convocate per un nuovo incarico che dovete svolgere..”
L: “Ci dica signore.”
Sig.: “Ammiro la sua tenacia Jennifer, veramente mi affascina..”
Il signor Tamirazzo ci stava provando con Laura proprio davanti ad Antonio e lui non poteva fare nulla, non poteva proprio; senò sarebbe saltata la loro copertura.. In quel momento però, Antonio si mise ad immaginare la soddisfazione che avrebbe provato nell’andare dal signor Tamirazzo e tirargli un bel pugno in faccia; a quel pensiero sorrise.
L: “Ne sono lusingata signore. Ma non sono venuta qui per ottenere complimenti ma per avere un nuovo incarico.”
Ad Antonio gli si erano illuminati gli occhi, era fierissimo della sua donna. Non si era mai fatta mettere i piedi in testa da nessuno da quando la conosceva, lui per primo.
Sig.: “Si, oggi pomeriggio arriverà un carico di droga e voi dovrete essere li con me ed i miei uomini. Ormai sono mesi che lavorate per me ed avete ottenuto la mia fiducia..”
S: “A che ora?”
Sig.: “Alle 14.00 al porto.”
S: “Perfetto, ci vediamo lì.”
E le due ragazze uscirono dall’ufficio, senza salutare, ne dire altro.
  
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