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Autore: Tina_Legolas    12/02/2014    3 recensioni
Unconventional story, proprio come nel titolo, è una storia particolare nata da un sogno che ho fatto alcuni mesi fa e che non ho potuto far a meno di scrivere.
I personaggi principali sono Lindir e una nuova ragazza, Lory, giunta da un mondo lontano, Asgard. Vivrà a Gran Burrone, ma Loki ha alcuni piani per loro e non esiterà a metterli in pratica.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arwen, Elrond, Lindir, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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--- CAPITOLO 1 ---
 

“Hai intenzione di rimanere qui ancora per molto?”

“Sei tu il re di questo posto?” chiese la giovane.

“No...”

“Appunto. Non hai nulla da fare? A re Elrond non serve il tuo aiuto oggi?”

“Re Elrond mi ha chiesto di accompagnarti a fare un giro completo del regno, scusa se non disobbedisco ai suoi ordini...”

“Se ti dicessi che puoi andare a fare quello che vuoi?”

“No.”

“Sei noioso! Mi sa che dovrò sopportarti tutto il giorno allora...”

L'elfo sbuffò, iniziava a non sopportare più quell'insolente ragazzina viziata. Da alcuni giorni era giunta a Gran Burrone, l'avevano trovata nei boschi, appena fuori Imladris, spaventata e sola, che vagava senza meta. Si chiamava Lory, era un'umana, almeno all'apparenza, anche se aveva detto di essere praticamente immortale. Non aveva saputo spiegare cosa ci facesse in quel posto e il motivo per cui era giunta fino li. Diceva che questo non era il suo mondo, che lei giungeva da un luogo chiamato Asgard.

Re Elrond l'aveva curata e dato un rifugio. Ogni giorno parlava con lei, cercava di capire quella giovane, ma la sua memoria non accennava a ritornare o almeno così faceva credere, non era più spaventata e si stava adattando bene, per il resto non aveva molto da fare a Gran Burrone, se non importunare il segretario del re che le era stato affidato come guida.

Lindir, malfidente per natura, non si fidava di quella giovane, così strana, giunta da un mondo sconosciuto, ma non aveva contraddetto il re e aveva accettato l'impiego.

“Allora non dovevi portarmi a visitare il regno?”

“Non sembravi molto propensa fino a pochi minuti fa...”

“Ora mi va...”

Lory sapeva fino a dove spingersi e sapeva che, così facendo, dava fastidio al povero elfo. Non voleva farlo arrabbiare, ma non resistiva all'idea di punzecchiarlo.

Lindir sospirò e alzando un braccio la invitò a scendere le scale come il più educato dei signori.

“Quante reverenze...” sussurrò la giovane sorridendogli.

Giunsero in prossimità del bosco che circondava l'intero reame.

“Posso entrarci?” chiese Lory.

“Sinceramente preferirei di no...” rispose Lindir.

“Perchè? Hai paura?” disse sorridendo malignamente.

“No, non ho paura.” rispose sprezzante anticipandola nel bosco.

Si addentrarono per qualche centinaio di metri prima che l'elfo si immobilizzasse vicino ad una piccola radura. Lory era rimasta indietro, ma giunta alle spalle del moro lo sentì parlare.

“Vai a casa! Questo non è un posto per te...”

“Parli da solo adesso?” Lo canzonò lei quando si bloccò.

“No! C'è questo bambino...” disse Lindir indicandolo.

Lory sgranò gli occhi.

“Non è un bambino, Lindir...Loki cosa ci fai qui?”

Il bambino sorrise scomparendo nell'immediato, di fronte a loro comparve un ragazzo, alto, slanciato, lunghi capelli neri portati indietro e fermati dietro le orecchie. Occhi verdi che li scrutavano.
“Ciao Lory. Sai avevo il sentore che fossi finita in qualche posto simile, non mi sbagliavo...”

“Mi ci hai mandato tu, lurida serpe...”

“Vedo che la tua lingua non ha perso un colpo...”

“Senti chi parla!” ringhiò la giovane.

“E questo chi sarebbe? Il tuo nuovo amante!”

“No!!!” urlò la giovane.

“Ti ho toccata nel vivo?” sorrise il dio degli inganni.

“Io chi sarei?” chiese allibito Lindir rivolto a lei.

“Lindir zitto! Loki che ci fai qui? Non te lo chiederò di nuovo!”

“Volevo solo vedere come te la cavavi...vedo bene...dovresti insegnare le buone maniere al tuo nuovo fidanzatino, non mi ha propriamente accolto bene!”

“Non mi interessa come ti ha accolto!”

“Ah no? Non penso gli piacciano molto i bambini...vero?”

Lindir non rispose socchiudendo appena gli occhi.

“Forse avreste bisogno di una lezione voi due!” disse all'improvviso scagliando un lampo di luce sull'elfo che cadde di schiena contro a un albero poco distante.

“Lascialo stare!!!!!” urlò lei rispondendo a sua volta con la magia.

Loki schivò il colpo.

“Vedo che la tua magia non si è arrugginita...” sorrise “Ci rivedremo presto, goditi il soggiorno, sarà un po'...movimentato!” soppesò l'ultima parola e poi svanì nel nulla.

“Bastardo!!!” urlò lei al vuoto “Torna qui! Facciamo i conti!!!” ringhiò sapendo di non essere ascoltata.

Un lamento arrivò dalle sue spalle.

“Lindir...” sussurrò voltandosi e correndo al suo fianco. L'elfo stava cercando di alzarsi sorreggendosi sui gomiti.

“Come stai?” disse posandogli una mano sulla spalla.

“Lasciami!” ringhiò l'elfo “Cos'era quello? Cosa sei tu?”

“Calmati..” disse lei premendo con tutte e due le mani sulle spalle fino a che l'elfo non si arrese “Ti spiegherò tutto...” abbassò il capo.

“Sarà meglio...” ribattè lui.

“Come stai? Devi farti vedere da re Elrond...”

“Sto bene...” disse cercando di alzarsi senza riuscirci, stringendo gli occhi per il dolore.

“Come no...” sospirò “Vieni, aggrappati a me...”

Gli passò un braccio intorno alla vita e lo aiutò ad alzarsi.

“Meglio?” chiese la giovane.

L'elfo annuì riprendendo a respirare normalmente.

“Ho solo bisogno di riposare qualche minuto, non avvisare re Elrond, non è nulla...”

“Allora verrai nelle mie camere, sappi che se la cosa continua lo chiamerò comunque...”

Lindir annuì.

Seguì le istruzioni dell'elfo e rientrò a palazzo, non vista, con Lindir appoggiato ad una sua spalla e qualche difficoltà nel camminare. Una volta nelle camere della ragazza Lindir si coricò sul letto e Lory recuperò una coperta dal ricco armadio messo a disposizione dal re comprendo l'elfo fin quasi alle orecchie a punta.

“Meglio?”

Lui annuì.

“Come mai così magnanima?”chiese ironico.

“Non giudicarmi solo da quello che hai visto in questi giorni, amo giocare con la gente, questo non vuol dire che non sia capace di prendermene cura...”

“Chi era quello nel bosco e tu chi sei?”chiese sprezzante.

Lory sospirò sedendosi a gambe incrociate sul pavimento di fianco alla testa dell'elfo che si era impossessato dei suoi cuscini.

“Era Loki. Loki Odinson, o dovrei dire Loki Laufeyson...è il principe di Asgard, il secondogenito per la precisione. Non è di sangue reale, almeno non di sangue asgardiano, è stato adottato...è il dio degli inganni...”

“Perchè questa cosa non mi piace?”

“Perchè non ti deve piacere...” disse guardandolo negli occhi.

“Prima di arrivare qui stavamo litigando, ho sempre vissuto a corte, posso dire di essere cresciuta coi principi...è un mago, il maggior conoscitore della magia di tutto l'universo conosciuto, un maestro. Il portatore dei Seiðr...”

“Seiðr?”

“A te basta sapere che è magia...questa...” disse la giovane facendo comparire nelle sue mani una sfera di colore blu.

Lindir sgranò gli occhi.

“Anche tu padroneggi la magia?”

Lory annuì.

“Anch'io sono una portatrice del Seiðr...sono cresciuta con Loki, abbiamo studiato insieme, combattuto...” si voltò persa nei suoi pensieri “Ero la sua promessa sposa fino a quando non mi sono opposta, non l'ha presa bene ed eccomi qui...”

“Re Elrond lo sa?”

“Si e no...ma ora dovrò parlargliene...come ti senti?”

“Meglio...” disse mettendosi a sedere.

“Sicuro?”

Lindir annuì.

“Devo andare dal mio signore...” disse l'elfo alzandosi.

“Vengo con te, meglio che lo sappia dalle mie labbra, giusto?”

Lindir annuì.

“Quasi mi dispiace per averti giudicata...”

“E a me dispiace di averti tartassato per tutto questo periodo...” sorrise lei.

“Penso di aver compreso con chi hai vissuto la tua vita, credo che chiunque sarebbe diventata cinica...”

“Non sono cinica!”

“No???” la canzonò.

“Su fammi strada, non conosco ancora bene questo posto...” disse posandogli una mano sulla spalla.

 

**

 

“Quindi il tuo promesso sposo ti ha fatto pagare il rifiuto mandandoti qui...”

“Esattamente...”

“E poco fa l'avete incontrato...”

“Si...” disse colpevole abbassando il capo “Mi dispiace, sono stata io a portarvi questi problemi e...”

Ma venne fermata dal sovrano che alzandosi andò ad inginocchiarsi di fronte alla giovane prendendo le sue mani nelle proprie per tranquillizzarla.

“Non è colpa tua...”

“Cosa vi dice che io non stia mentendo?”

“Perchè lo so.”

“Un re non dovrebbe inginocchiarsi...” sorrise la giovane.

Elrond rise.

“Non sono diverso dagli altri...” sorrise di nuovo alzandosi in piedi per avvicinarsi a Lindir.

“Tu come stai?” chiese appoggiando una mano sulla spalla dell'elfo. Elrond era uno dei migliori curatori del regno.

“Meglio, mio signore.”

“Non c'è nulla che possiamo fare contro questa persona?” disse il re rivolgendosi alla giovane “Da quel che ho capito possiedi la stessa magia...”

“Si, conosco anch'io questo mondo, ma non lo padroneggio bene come Loki e poi non c'è nulla che possiamo fare per fermarlo, dovremmo isolare tutto il regno, sarebbe come rinchiuderci in cella...” disse sconsolata “Comunque difficilmente attaccherà, Loki non è questo tipo di persona, a lui piacciono gli inganni, i sotterfugi, agisce nell'ombra. Sono io il suo bersaglio, farà di tutto per rovinarmi la vita...” sospirò ancora prima di alzarsi in piedi e guardare i presenti negli occhi “Ma non si scomoderà per il prossimo periodo, se lo conosco anche solo una minima parte di quello che è veramente, non si farà vedere per un po', gli diventerei noiosa e a Loki non piace annoiarsi...”

Re Elrond annuì.

“Ho da fare in questo momento, ma sono curioso di conoscere la magia che mi hai tenuto nascosto fino a questo momento...”

Lory annuì, le guance le si fecero leggermente rosse.

“Mi dispiace re Elrond...io...ho sempre ritenuto la magia una maledizione più che un dono, ecco perchè ve l'ho tenuta nascosta...”

“Ti comprendo, non sono arrabbiato...ne riparleremo.” sorrise per confortarla “Andate...”

“Mio signore, ha bisogno d'aiuto?”

“Sta con lei, Lindir...ne ha più bisogno di me...”

“Si, mio signore...” disse quasi sconfortato.

Appena usciti dalla sala del trono e dopo che Lory si fu assicurata di essere fuori dalla portata del sovrano arpionò l'elfo alla sprovvista costringendolo a finire contro ad una parete.

“Stavi cercando di liberarti di me?” disse con gli occhi sgranati.

“Io...e....aspetta....non...” l'elfo era visibilmente scosso.

Lory iniziò a ridere lasciando la presa.

“Non è divertente!” alzò la voce Lindir.

Lory rise ancora più forte.

“Credimi, la tua espressione è stata impagabile” disse asciugandosi le lacrime, che gli offuscavano gli occhi, per il troppo ridere.

L'elfo si dipinse in voltò una maschera di sdegno e si allontanò con passo sostenuto verso il piccolo giardino che separava due ali del palazzo.

“Dai Lindir, rallenta...” lo chiamava la giovane “Mi dispiace...” disse correndogli dietro posandogli poi una mano sulla spalla.

“Lindir mi dispiace, non prenderla male, lo sai che non lo faccio apposta...”

Lindir si girò, ma Lory rimase turbata da quello che vide.

Calde lacrime gli bagnavano le guance.

“Oh Lindir, mi dispiace, davvero...” disse abbassando il capo colpevole.

L'elfo iniziò a ridere.

“Tu!!!!” Urlò la giovane.

“Credi che continui a farmi prendere in giro da te, ragazzina? Ho quasi tremila anni...”

“Ti odio!”

Lindir sorrise.


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Salve a tutti!!! Questa è la mia prima FanFiction. Come detto nella descrizione è tratta da un sogno che ho fatto alcuni mesi fa, poi ho sentito il bisogno di scriverla e sono capitata su questo sito! Spero che vi piaccia, è decisamente particolare...anzi "Unconventional" come ho scritto nel titolo. E si ci sarà dell'Mpreg, ma decisamente leggero, anche se "strano". Giuro che smetto di scrivere parole tra "virgolette".
In anticipo avviso di non sapere molto del mondo del Signore Degli Anelli e allegati, però è solo una storia senza pretese, prendetela così. Allo stesso tempo so che Elrond non è un vero e proprio re, ma un "semplice" signore di Imladris, però mi piace chiamarlo re per cui in questa storia lo troverete spesso descritto in questo modo. Originariamente doveva essere una OS (correggetemi se sbaglio, doveva essere un capitolo unico, fatto e finito), ma una tira l'altra e in poco mi sono ritrovata ad avere una ventina di pagine scritte per cui ho optato per una soluzione a più capitoli.
Bhe comunque, la smetto di tediarvi con le mie parole, spero solo che sia di vostro gradimento e ci vediamo al prossimo capitolo!

  
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