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Autore: Andy Grim    16/06/2008    2 recensioni
Mi ero ripromesso di non pubblicare questa storia finché non ne avessi ultimato la pubblicazione su MANGANET... ma leggendo la recensione di Kitthex sulla mia one-shot "Le dimissioni di Asuka Junior" (ispirata a questa stessa serie) è scattato qualcosa che mi ha spinto ad esaudire il suo desiderio di leggere qualcos'altro di mio e dunque rieccomi qui! Può darsi che Kitthex non bramasse affatto di leggere un secondo racconto su Saint Tail e ancora meno una storia come questa! Ho già pubblicato su EFP un lavoro analogo basato su Lamù e non so se abbia incontrato molto successo (ho avuto solo 12 recensioni abbastanza lusinghiere, ma un numero di letture in calando nella sequenza dei capitoli). Per carità, il lettore è giudice e mi rendo anche conto che si tratta di un genere forse troppo originale (ho infatti già deciso di NON pubblicare altre demenzialità di questo tipo)! Chi preferisse qualcosa di più "normale", può entrare nella sezione su Candy Candy e leggersi "Un compagno per Flanny Hamilton". Per ora non vi è altro, ma spero, nel prossimo futuro, di potervi offrire altre opere (le idee non mi mancano, lo sbuzzo un po' di più)! Riguardo alla storia qui presente, si propone di illustrare le lotte interne del co-protagonista di KST nella sua perpetua caccia alla coduta ladruncola di Seika, nonché le continue schermaglie amorose con le rivali in amore di quest'ultima. Ai lettori che fossero contemporaneamente dei fan di Uruseiatsura e di Kaitou Saint Tail potrebbe interessare il confronto diretto fra le equipes organiche di due esemplari umani (Ataru Moroboshi e Alan Daiki Asuka) che più diversi di così non avrebbero potuto essere. Buon divertimento... o almeno me lo auguro!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 29: Convergenze… parallele

Capitolo 29: Convergenze… parallele!

 

P

remendosi la fronte per cercare di attenuare il forte mal di testa, il capo della Neuro asukiana arrivò davanti alla porta dell’ufficio di A1. Dal suo alloggio (dove lo avevano risvegliato con ripetute spruzzate d’acqua fredda in faccia) aveva fatto tutto il percorso barcollando vistosamente. Non c’era che dire: era davvero esausto!

“Avanti!” rispose la voce di Lew Harper al suo bussare.

All’interno, sul solito tavolo dei meeting d’emergenza, erano seduti anche Watson, Chandler e Spade, che subito lo guardarono con premurosa ansietà.

“Si sente meglio, Phil?” domandò il Coordinatore.

“Abbastanza, signore… grazie! Vorrei anzi scusarmi per…”

“Cose che capitano, non ci pensi più. Si sieda, piuttosto: abbiamo un serio problema da discutere!”

Per nulla rilassato da questa premessa, Marlowe si accomodò.

“Bene” continuò Harper “tanto per rassicurarla, Phil, le comunico che il signor Watson ha preso in mano la situazione durante la sua… ehm… inabilità temporanea. E posso dirle che si è dimostrato del tutto all’altezza!”

Il subordinato annuì, sospirando: “Il mio coadiutore Murdock mi ha fornito poc’anzi un rapporto… ed è con piacere che mi trovo d’accordo con lei” rivolse il suo sguardo verso il collega della Cerebrale e concluse “grazie, Jim!”

“Si fa quel che si può!” rispose questi, asciutto.

Marlowe cercò di captare qualche soffusa traccia d’ironia in quelle parole, ma non vi riuscì e ne fu visibilmente soddisfatto.

“Allora, Phil… ha portato la situazione dei livelli relazionali?”

“Sì… eccola!” rispose l’altro, porgendogliela con un nuovo sospiro.

A1 lo squadrò per un istante, poi scosse la testa, esaminando il modulo.

“Dunque… la Takamya è sempre in testa, con 1490 punti… mm… non ha scelto male le frasi di oggi! Haneoka è salita a 1204… mmm… ha guadagnato meno dell’altra!”

“Lo ha messo abbastanza in imbarazzo, con quella frase sul tempo” spiegò il capo della Neuro “senza contare che lo ha chiamato tesoro davanti a tutti…!”

“Già, immagino! In quanto alla Shinomya… però: 946 punti. Ha goduto del credito più alto!”

“Ha saputo manifestargli il pensiero più bello, signore… capirà, con quella frase sulla fortuna di aver conosciuto un ragazzo così meraviglioso…”

“Sia pure. Ho però l’impressione che quella ragazzina usufruisca di una maggior sensibilità ricettiva rispetto alle altre due. Mi sbaglio?”

“Non sbaglia, signore” Marlowe tornò a sospirare “dopotutto, le nuove realtà fanno sempre maggior presa sulla sensibilità neuronica. Un messaggio positivo - anche di efficacia maggiore - espresso da una persona di cui già si conoscevano o se ne intuivano i buoni sentimenti, non può che incidere più debolmente, rispetto a quello provenuto da una persona dalla quale non si sospettava un interesse per sé stessi!”

Harper fissò decisamente il suo subordinato: “Questo… varrebbe anche per i messaggi… corporei…?”

Marlowe ricambiò lo sguardo del capo: “Certamente sì: Alan e Lisa si sono già dichiarati reciproco amore; un rapporto A, per esempio, avrebbe ormai un’entità minore dei 200-300 punti canonici, anche per il fatto che non sarebbe più un primo bacio. Al contrario, con Sayaka un contatto del genere risulterebbe tuttora più efficace, essendo il loro un rapporto molto meno profondo! Fortunatamente…” il capo-sezione si terse il sudore dalla fronte “…il C.R. della Shinomya non potrebbe comunque salire oltre i 1004 punti, in virtù del blocco relazionale operato dalla squadra di Seya!”

“Blocco che, però, non riguarda la Takamya, almeno fino a quando il suo C.R. si manterrà a un livello superiore a quello di Haneoka, giusto?”

“Esatto, signore!”

Fu il turno di A1 per sospirare, mentre posava il modulo della Neuro sopra il tavolo. Appoggiò quindi la schiena alla poltroncina e giunse le mani sul grembo.

“In tutta sincerità, Phil: lei ritiene che Asuka Jr. sarà in grado di fare una scelta netta e definitiva - e soprattutto dichiarata - a favore di miss Haneoka, se il suo C.R. continuerà a mantenere uno svantaggio medio di circa 300 punti rispetto alla sua principale concorrente?”

Il capo dell’Emotiva asukiana tacque per qualche secondo, poi mosse sconsolatamente la testa: “In base alle analisi che ho fatto più volte… temo che il signor Alan non riuscirà a compiere una scelta, definitiva e irreversibile, fin tanto che non vi sarà uno scarto, con ogni possibile rivale, di almeno 400 punti!”

Gli altri presenti, sobbalzarono, guardandosi l’uno con l’altro.

“Ma come, così tanti?!” si stupì poi il capo della Sensitiva.

“È così, Gus. Purtroppo certe esperienze lasciano il segno! Non è che il nostro ragazzo dubiti della purezza dei sentimenti di Lisa… ma il fatto è (lasciando da parte Sayaka, che ormai non rappresenta più un pericolo) che anche quelli di Rina sono, a modo loro, sentimenti sinceri. Inoltre la biondina non ha cercato di conquistarlo tramite una doppia identità e l’onnipresente senso della giustizia di Alan non può prescindere da questo fatto!”

“Insomma” tagliò corto A1 “diciamo che la Shinomya è già fuori gioco… quindi, per superare di 400 punti il livello della concorrente rimasta in lizza, ovvero la Takamya, Haneoka dovrebbe arrivare a una quota di… 1890. Dico bene?”

“Beh, in realtà…” Marlowe tossicchiò “…considerato che il C.R. di Rina verrebbe ridotto di 200 punti (abbassandosi quindi a 1290) non appena venisse raggiunto da quello di Lisa, sarebbe sufficiente che quest’ultima raggiungesse una quota finale di… diciamo 1740 punti, per buona misura!”[1]

“Allora, vediamo” Harper estrasse la stilografica e cominciò a scarabocchiare il retro del modulo di Marlowe “se in questo momento l’elaboratore emotivo attribuisce a miss Haneoka un livello di 1204… per raggiungere la quota che lei dice, dovrebbe ottenere un incremento di… 536 punti!”

“Proprio così!” confermò il capo della Neuro, osservando il calcolo del suo superiore.

“Uhm… 536…” rifletté A1, facendosi aria col foglio di carta “…già, ma la domanda è un’altra: entro quanto tempo dovrebbe procurarsi questo guadagno?”

“Ah, nel più breve tempo possibile, signore” rispose l’altro “consideri che, come ho spiegato poc’anzi, ogni tipo di avance verso Alan da parte delle sue rivali, continuerà a pesare di più rispetto agli approcci equivalenti di Haneoka!”

“Approcci equivalenti, hai detto…?”

Marlowe si voltò verso il collega testé intervenuto: “Per l’appunto, Sam: un complimento, una carezza, un abbraccio o un bacio di Lisa guadagneranno meno punti - in quanto più scontati - rispetto ad analoghe manifestazioni da parte di Rina o di Sayaka!”

“Ho capito, ho capito” annuì Spade, gesticolando “e quelle inedite, invece?”

Inedite…?”

“Sì, insomma, dai… le manifestazioni non ancora ricevute da Lisa, voglio dire!”

“Ah, beh… certo” il capo della Neuro si grattò il mento “quelle peserebbero di più, si capisce!”

“Ha qualche idea in mente, Spade?” domandò il Coordinatore, in tono cauto.

Il capo della Genetica asukiana mise le braccia conserte, assumendo un’aria del tutto professionale: “Beh, signori… che io sappia esiste un unico tipo di approccio, non ancora ricevuto da Lisa, capace di garantire al suo C.R. un incremento istantaneo di almeno 500 punti!”

“E sarebbe…?” chiese il capo della Sensitiva.

“Una C, è ovvio!” rispose Spade, alzando le mani con le dita aperte.

Il silenzio calò sulla saletta delle riunioni, pesante come un macigno. Non c’è bisogno di aggiungere che Philip Marlowe diventò più bianco del camice che indossava, mentre Gus Chandler iniziò a massaggiarsi energicamente la mascella. James Watson si limitò ad assumere un atteggiamento vagamente mistico (mani giunte e occhi verso il soffitto), mentre l’Organic Coordinator sembrava intento a metabolizzare il concetto appena espresso dal suo subordinato.

“Dico, Spade: lei non starà mica suggerendo…”

“La Genetica non suggerisce, signor Harper: noi diciamo quello che è” il capo-sezione tornò ad incrociare le braccia “voi avete posto un problema preciso e io mi sono limitato a prospettare una soluzione che ritengo essere l’unica possibile” si prese una pausa per contemplare le facce sgomente dei suoi interlocutori, poi concluse, sempre con la massima tranquillità “naturalmente io attingo soltanto dal mio know-how specifico… se qualcuno dei miei illustri colleghi è in grado d’individuare una procedura ugualmente efficace, non sarò certamente io a contraddirlo!”

Tenendo la tempia appoggiata al pugno, Lew “A1” Harper rimase a fissare per un buon mezzo minuto quel “maledetto ipocrita bavoso” (come lo stava appellando mentalmente il capo della Neuro, che già si tamponava la fronte col fazzoletto di scorta). Finalmente, senza mutare minimamente la posizione, domandò: “Phil, lei cosa ne pensa?”

Il poveretto, ormai sull’orlo del coma, fece del suo meglio per biascicare una risposta, mentre strizzava il fazzoletto al di sotto del piano del tavolo: “Mmm… bbeeeh… ecco, signore… io credo che… n… non sia una cosa così semplice! Vede… il fatto è che… la signorina Haneoka non mi sembra il tipo da… saltargli addosso…!”

“Io penso invece che sia sulla buona strada” commentò Watson, ironicamente “a letto ce lo ha già infilato, avendo anche l’accortezza di controllare com’era fatto…!”

Marlowe mise in tasca il fazzoletto più fradicio e tornò ad estrarre il precedente, parzialmente asciugatosi “Sss… ssì, ma… era una situazione d’emergenza… lo ha fatto per aiutarlo! Mm… ma da qui a… cercare di se… di  sedurlo… n… non credo che arriverebbe a tanto…!”

“Nemmeno io” intervenne A1, categorico “quindi dovremo pensarci noi!”

“EEEH…?! Co… come di… come dice, signore…?”

Harper si voltò sospirando: “È molto semplice, Marlowe: dovremo sedurla noi!” gli rispose, pacatamente.

“NO… NOI…??! Vorrebbe di… dire che Alan do… dovrebbe… se… sedurla… e poi…”

“…e poi portarsela a letto. Esatto, proprio così!” confermò implacabilmente il Coordinatore.

“Mm… mma… ma il signorino Alan è… è ancora giovane e… e ancora molto ti… timido e molto pu… pudico! Chi… chi lo metterebbe in gra… in grado di…”

“TU, mio caro. Proprio tu!” gli confermò spietatamente l’amico Watson.

“IO…??” esclamò il poveretto, additandosi e strabuzzando gli occhi.

“Dico, fratello: ci sono altri capi della Neurologica, qua dentro?”

Il disgraziato capo-sezione non seppe che rispondere, facendosi sempre più pallido e sempre più tendente a guardare fisso nel vuoto. Impietosito, il Coordinatore si alzò e gli posò una mano sulla spalla: “Coraggio, ragazzo mio: non sarà solo. Sono manovre complesse, queste e le posso assicurare che l’intero Consiglio Organico le darà tutto l’appoggio morale e materiale necessario!”

Marlowe deglutì più volte… non c’era molto altro che potesse obiettare, al riguardo. Che gli piacesse o meno, a capo della Sezione Emotiva del cacciatore della ladra dalla stuzzicante coda di cavallo, era stato messo lui. E ora si trattava di condurre una caccia di tutt’altro genere…!

“Signore…” esitò “…tanto per sapermi regolare… entro quanto tempo dovremmo… portare a termine que… questa manovra…?”

Lew Harper sorrise: “È lei che dovrebbe dirmelo, Phil: ha lei la gestione dell’elaboratore emotivo! Comunque, considerate tutte le variabili in gioco… mah! Vogliamo darci un termine di 48 ore?”

“Quarantotto ore…” sussurrò Marlowe, in risposta “…sia come vuole lei, signore! Posso… posso ritirarmi per… elaborare una strategia?”

“Naturalmente. E ricordi che tutti i suoi colleghi si terranno a sua completa disposizione!”

“Bene… allora… a più tardi!”

“A più tardi, Phil… e in bocca al lupo!”

L’altro abbozzò un sorrisetto spento e fece per avviarsi verso il suo ufficio. Sennonché, il solito Spade ebbe una delle sue geniali trovate per “tirargli su il morale”…

In bocca alla lupa, semmai: rende molto meglio l’idea…!” gli gridò alle spalle, a guisa di viatico.

Per Marlowe fu la classica goccia che faceva traboccare il vaso… e svenne di nuovo!

A1 portò le mani ai fianchi e fissò severamente il capo della Genetica: “Lo sa, Spade? Da più di 15 anni che ci conosciamo, devo ancora capire se il suo peggior difetto sia quello di parlare troppo o pensare troppo poco…!”

“Io… sono desolato, signore: è stato più forte di me!!”

“Già… come al solito! E allora, tanto per distrarsi dalle sue fatiche ricreative, perché non va a ordinare una bella ripassata ai suoi apparati, dato che ormai è ora?!”

L’inopportuno funzionario organico fu rapido ad annuire: “Provvedo subito, signore!”

“Bravo” disse A1, picchiettandogli la spalla “e voialtri portate Marlowe in infermeria… e dite a Parker di rimetterlo in sesto più in fretta che può!”

“Sissignore” rispose Chandler “forza, Jim: aiutami!”

“Eccomi, eccomi” disse il capo della Cerebrale afferrando le spalle del collega privo di sensi “mah… ho paura che stavolta non basterà qualche secchio d’acqua fresca!”

James Watson continuava a scuotere la testa, chiedendosi di cuore come avrebbe fatto il suo povero collega a trasformare quel ragazzino a modo in un deciso sciupafemmine, con sole 48 ore a disposizione. Senza sapere che qualcuno, in quello stesso momento, stava già pensando a come dargli un aiuto sostanziale…!

 

***

Più o meno nello stesso istante, un analogo meeting si stava svolgendo presso l’ufficio di Lana “LS1” Orion, la Coordinatrice Organica di Lisa Haneoka (in arte Seya), la quale aveva per l’appunto convocato le responsabili delle sezioni chiamate contemporaneamente in causa da Lew “A1” Harper.

“Care amiche” disse Lana, senza troppi preamboli “come avevo detto in occasione del precedente summit, mi riservavo di decidere quando e se sarebbe arrivato il momento opportuno per applicare la mozione proposta dalla responsabile della nostra Neuro!” dopo aver constatato l’estrema attenzione delle subalterne, LS1 continuò “Ebbene, dopo matura riflessione e alla luce degli avvenimenti intercorsi nell’odierna mattinata scolastica, ho deciso essere senz’altro il caso di passare all’azione!”

Le quattro direttrici organiche si scambiarono uno sguardo teso. Nessuna di loro faceva fatica a comprendere le parole della loro superiora. Solo la “dolce” Virginia Breed, responsabile dell’Emotiva, ritenne di dover fugare ogni strascico di dubbio: “Ha quindi aggiunto il suo favore a quello del Consiglio, signora?” chiese, non potendo evitare di arrossire decisamente.

“Il mio favore e il mio assenso, cara Virginia: la sua proposta è approvata all’unanimità!”

Calamity Trapps, la responsabile della Ripro, deglutì rumorosamente: “Dunque… è proprio deciso, signora Orion?”

LS1 le sorrise: “Irrevocabilmente, miss Trapps. Mi rincresce, mi creda, costringere la sua equipe a questo passo così importante senza darle il tempo preparatorio che avevamo teorizzato. Ma capisce anche lei che, se non vogliamo rischiare che la biondina ce lo soffi, senza contare l’amichetta castana…”

“…dobbiamo precederle e prenderci noi il morettino!” concluse la capo della Neuro, con decisione.

“La tua sicurezza è veramente impeccabile, Virginia” commentò Calamity, scuotendo la testa “direi anche mirabolante, venendo da te…!”

“Cosa vorresti dire?” domandò lei, corrugando la fronte.

“Beh, sai… in tutto questo tempo hai fatto del tuo meglio per fare di Lisa Haneoka la personificazione della timidezza e della pudicizia! Va bene che nella vita giovano anche i cambiamenti, ma cerca di non esagerare…!”

Virginia le mostrò un sorriso fiero, poi rispose: “Quando il gioco si fa duro, le dure iniziano a giocare! Stai dimenticando che la dolce Lisa cela la risoluta Seya… e proprio lei ha conquistato il cuore di Alan” estrasse la famosa chiavetta e terminò “in tutti i sensi!”

“D’accordo, d’accordo” conciliò la collega “però, dopo essersi invaghito di Seya, il giovanotto si è poi innamorato di Lisa… ed è a lei che si è dichiarato, non scordartelo!”

“Ma questo mi sembra chiaro” convenne miss Lange, della Cerebrale “mica poteva dichiararsi a entrambe, scusa…!”

“Veramente lo ha fatto, Rebecca” precisò la responsabile emotiva “anche se, con Seya, non in maniera così esplicita!”

“Appunto” ribadì la direttrice della Genetica “ed io, al tuo posto, non potrei fare a meno di trarne un’interpretazione chiara e inequivocabile!”

“Ovvero?” insistette Virginia.

“Ovvero che il signorino, in ultima analisi, preferisce la tranquilla Lisa all’esuberante Seya, come compagna per la vita… atteggiamenti compresi!”

“Può darsi che tu abbia ragione” osservò Serena Seducy, della Sensitiva “tuttavia, quel che ci occorre ora per raggiungere il nostro scopo, non è il rassicurante affetto di Lisa, ma l’intrigante carisma di Seya!”

“Esattamente” confermò la capo della Neuro “solo la ladra Saint Tail sarà in grado di sedurre l’amato inseguitore. E farselo suo, una volta per tutte!!”

“Ma santo cielo, Virginia” sbottò ancora la Trapps, più rossa che mai “non hai proprio nessun timore che lui risponda in maniera imprevista? Che facciamo se si tira indietro…?”

“A quello ci penserò io” intervenne la responsabile sensitiva “darò una carica tale ai nostri ferormoni, che i sensori del povero Chandler andranno rapidamente in overload.[2] Avrà una bella voglia a shuntare e ad attenuare…!”

“E la modalità di approccio?” insistette Calamity “No, dico… come pensate di fare? Ci facciamo invitare fuori a cena, poi una bella passeggiatina nel parco, ci sediamo su una panchina, poi trasformiamo Lisa in Seya e gli saltiamo addosso…?!”

“Non hai proprio indovinato, ma diciamo che rende vagamente l’idea! Comunque, un minimo di correttezza formale gliela dobbiamo, dopo tante serate eccitanti! Ecco, guarda: prima gli facciamo avere questo!” ciò detto, Virginia passò alla collega un biglietto col messaggio che intendeva far recapitare alla desiderata controparte.

Dopo averne letto il contenuto, la responsabile genetica mormorò: “Tu sei completamente fuori di senno…!”

“Niente affatto, cara: è Seya che è pazza di lui… e Lisa anche! Io ho solo il sacrosanto dovere di renderle felici. Assieme ad Alan, ovviamente!”

La direttrice della Genetica sospirò e parve mettersi finalmente quieta. Visto questo, la Coordinatrice Organica riprese la parola: “Se non ci sono altre osservazioni, non mi resta che pregare la collega della Cerebrale di esporre il piano da lei elaborato insieme alla Neuro!”

“Senz’altro, signora Orion!” annuì l’interessata.

“Perfetto” approvò LS1 “ebbene, pendiamo dalle sue labbra, miss Lange…!”

 



[1] In modo da ottenere un distacco totale di 450 punti.

[2] Sovraccarico.

  
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