Serie TV > NCIS
Segui la storia  |       
Autore: Despicable Meggs    12/02/2014    8 recensioni
Vi ricordate Zoe, la bambina che aveva perso la memoria? E vi ricordate Nicolaj e Sergej, i due perfidi russi che la volevano morta? Bene, se ve lì ricordate vuol dire che avete letto la mia FF "Do you remember?" . Ma se non sapete di cosa sto parlando non importa, farò un piccolo riassunto nel primo capitolo.
Questa storia riprende da dove ci siamo lasciati in "Do you remember?".
Riusciranno Tony e Ziva ad adottare Zoe? Cosa succederà alla nostra squadra di Agenti dell'NCIS preferita? Non vi resta che scoprirlo con me! Spero vi piaccia! Baciiii :D
Genere: Angst, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 6

Quando sabato pomeriggio Tony e Ziva uscirono per andare da Zoe non si aspettavano certo tutto quello che stava per accadere.
Arrivarono all'orfanotrofio al solito orario e rimasero stupiti quando non videro ad aspettarli né Zoe né Suor Agnese.
Di solito Zoe gli correva incontro gridando i loro nomi e la suora era subito da loro. Questa volta, quando entrarono, trovarono solo alcune bambine intente a disegnare.
Una di loro si alzò e gli disse che andava a chiamare Suor Agnese.

Cinque minuti dopo videro la suora scendere le scale, con uno sguardo serio.
Ziva sentì una stretta allo stomaco, capì immediatamente che qualcosa non andava.

"Ben arrivati. Venite con me un momento ho bisogno di parlarvi" disse la suora spostandosi in una stanza lontana dalle altre bambine.
"Devo darvi due notizie" aggiunse.
"Ci dica" disse Tony stringendo la mano di Ziva.

"La prima cosa, è che credo che Zoe abbia l'influenza" iniziò Suor Agnese.
"Non è nulla di grave, ha la febbre per ora. Quando questa mattina sono andata a svegliare le bambine mi sono accorta che stava male" spiegò.
"E perché non ci ha chiamato subito? Eravamo d'accordo che per qualsiasi problema doveva avvertirci" disse Ziva preoccupata.
"Possiamo vederla?" aggiunse subito Tony.
"Ed è qui che entra in gioco la seconda notizia" rispose la suora.
"Ieri sera è passata Karen... Mi ha detto che non avete il permesso di vedere Zoe e che io non posso permettervi di avvicinarvi" spiegò mostrando il suo disappunto per la cosa.

Ziva iniziava ad agitarsi. Zoe stava male e apparentemente loro venivano considerati come degli estranei nei confronti di Zoe. Strinse più forte la mano di Tony.

"Ma come..." iniziò a dire Tony piuttosto nervoso.
Ma la suora lo fermò prima che potesse finire la frase.

"State tranquilli. Finché siete qui sono io a decidere e per me potete passare con lei tutto il tempo che volete. Volevo solo avvertirvi che l'assistente sociale ha detto che ci tiene d'occhio, quindi potreste avere dei problemi" concluse Suor Agnese.

Ziva lasciò andare il respiro che probabilmente stava trattenendo da quando era entrata.
"Grazie... Lei è davvero una persona fantastica" disse Zova sorridendo.
"La felicità delle bambine per me è la cosa più importante. Ora potete andare da lei, è nella sua camera" rispose alzandosi.

Quando entrarono nella camera videro Zoe nel suo letto, abbracciata al suo orsacchiotto.

"Hey, Zoe..." disse Ziva avvicinandosi.

La bambina si voltò a guardarli e si mise seduta sul letto.

"Ziva, Dino! Siete arrivati!" gridò felice.
"Come stai, amore?" le chiese Ziva sedendosi sul bordo del letto mentre Tony prendeva una sedia.
"Ho l'influenza... Oggi non possiamo giocare in giardino" rispose con la voce triste mentre andava in braccio a Ziva.

Tony andò a sedersi di fianco a Ziva e mise una mano sulla fronte della bambina.
"Oh, Zoe... Sei bollente" commentò Tony.
"Ha la febbre alta" aggiunse rivolto a Ziva.
"Ho anche la tosse" disse Zoe guardando Tony.
"Davvero, pasticcino? Mi dispiace" rispose lui accarezzandole la testa.

Lei annuì. Aveva gli occhi lucidi, era stanca e sembrava stare davvero male.
Rimasero tutto il tempo nella stanza a fare compagnia a Zoe. Sembrava che l'unica cosa che fosse in grado di fare quel giorno fosse stare in braccio a Ziva e tossire.

Improvvisamente Suor Agnese entrò nella stanza.

"Ora dovete andare via, Karen sta arrivando" disse aprendo l'armadio di Zoe.
"Come fa a saperlo?" chiese Tony confuso.
"Ho chiesto al proprietario della casa in fondo alla strada di avvertirmi quando la vedeva. Dovete andare via" disse lei.
"No!" gridò Zoe piangendo.

Ziva la strinse forte cercando di calmarla.

"Shh... Non agitarti o ti tornerà la tosse" le disse.
"Tranquilla Zoe" intervenne Suor Agnese.
"Oggi vai a casa con Tony e Ziva" aggiunse.

Si guardarono tutti.

"Davvero?" dissero Tony e Ziva confusi.
"Si. Sono stanca di vederla piangere perché un'assistente sociale non fa il suo lavoro. Mi assumo io la responsabilità" spiegò dando a Tony alcuni vestiti di Zoe.
"Poi vi farò avere il resto delle sue cose" disse.

Scesero le scale velocemente sperando di uscire in tempo prima che Karen arrivasse, salirono in macchina con Zoe e si diressero a casa.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Karen arrivò all'orfanotrofio un minuto dopo che Tony e Ziva erano usciti, avevano fatto appena in tempo.

"Dove sono" chiese entrando.
"Chi?" disse Suor Agnese facendo finta di non capire.
"Lo sa benissimo chi" rispose.
"Non ci sono, mi aveva detto di non farli avvicinare a Zoe" mentì la suora facendosi un meno mentale di dire dieci Ave Maria in più quel giorno.
"Allora voglio vedere la bambina" affermò Karen.
"Non può. È ammalata, sta dormendo" rispose.
Karen la guardò e capì. La suora non era brava a mentire e in fondo lei si aspettava quello che era successo.

"Gliela ha fatta portare via" disse voltandosi per uscire.
"No" esclamò Suor Agnese. Ma ormai era tardi.
"Si invece. E ora siete tutti nei guai" rispose andando via.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Zoe si era addormentata durante il viaggio in macchina, così quando arrivarono a casa Ziva si sedette sul divano tenendola in braccio mentre Tony telefonava a Gibbs.

"Ha detto che arriva subito" disse Tony sedendosi di fianco a Ziva.
"Ok... Tony, non voglio che ce la portino via di nuovo" gli disse.
"Nemmeno io, ma vedrai che non succederà" rispose lui.

Rimasero sul divano in silenzio a guardare Zoe che dormiva tra le braccia di Ziva. Ancora non potevano credere che fosse con loro.
Ad un certo punto Zoe si svegliò, aprì gli occhi e iniziò a guardarsi intorno anche lei incredula.

"Ben svegliata" le disse Tony.
"Dino, ciao" rispose.
"Amore, come ti senti?" le chiese Ziva preoccupata.

Zoe non rispose, tornò ad appoggiarsi a Ziva mettendosi il dito in bocca.

"Vuoi qualcosa da bere o da mangiare?" chiese Tony.
"No, mi fa male la pancia" rispose Zoe.
"Allora magari ti va di vedere un film" le propose.

Zoe sorrise per la prima volta in quel giorno.

"Si, voglio vedere quello del pesciolino!" rispose felice alludendo al film. 'Alla ricerca di Nemo'.

Ziva rimase con lei sul divano a guardare il film. Zoe sembrava essersi rilassata e Ziva aveva aspettato mesi per quel momento. Poter stare insieme a Zoe come farebbe una madre.

Gibbs arrivò poco dopo, seguito dal capo di Karen. Aveva già pensato a tutto, sapendo che l'assistente sociale si sarebbe diretta a casa di Tony e Ziva.
Non ci volle molto, infatti, perché bussasse alla porta. Stava per iniziare a parlare e ad accusare Tony e Ziva di rapimento quando si accorse della presenza del suo capo.

"Signorina Green, sono venuto a conoscenza di dettagli della sua vita privata che dobbiamo discutere in provato" disse l'uomo.
"È sollevata dal caso e sospesa dal suo lavoro fino a che non chiariremo la situazione. Ora venga con me" aggiunse.
"Ma io non ho dato l'autorizzazione per l'affidamento di Zoe, la bambina non può restare qui!" gridò.

A quel punto Ziva si alzò dal divano, diede Zoe in braccio a Tony e si diresse verso Karen.

"Mi pare che sia stata invitata ad uscire da casa nostra. Le conviene eseguire l'ordine del suo capo se non vuole che le dia una dimostrazione di quello che insegnano al Mossad" le disse arrabbiata.
"Io glielo avevo detto Karen, a tirare troppo la corda poi si spezza" aggiunse Gibbs.

Prima di uscire con Karen, l'uomo disse "Mi scuso per tutto quello che è successo, sul serio. Presto vi assegneranno un nuovo assistente sociale che completi le pratiche. Ma vi dò io l'autorizzazione a tenere con voi Zoe fin da oggi".

Tirarono tutti un sospiro di sollievo, compreso Gibbs. In fondo anche lui ci sperava molto che quel momento arrivasse, dopo tutta la fatica che avevano fatto Tony e Ziva.

"Grazie capo, per l'aiuto" disse Tony una volta che Karen fu fuori dalla loro casa.
"Non ringraziarmi, l'ho fatto con piacere" rispose.

Ziva invece che parlare lo abbracciò, no sapeva cosa dire in quel momento.
"Sei felice, piccola?" le chiese.
"Si, non potrei chiedere di più" rispose lei.
"Bene, ora vi lascio da soli. Ah, congratulazioni" rispose guardando Zoe e uscendo.

Quando anche Gibbs uscì da casa loro, Tony e Ziva si guardarono e sorrisero.

"Ziva, vuol dire che posso restare con voi ora?" chiese Zoe.
"Si amore, resti a vivere qui" rispose lei avvicinandosi alla bambina e accarezzandole il volto.
"Per quanto?" domandò ancora. Era piccola e con la confusione di quel periodo non aveva realizzato cosa stesse succedendo.
"Per sempre, pasticcino. Come ti avevamo promesso" le spiegò Tony.

Zoe abbracciò Tony, felice. Finalmente anche lei sentiva di tornare alla normalità. Sua madre non sarebbe mai tornata ma almeno poteva vivere con persone che le volevano bene e che lei adorava.

"Vieni, Zoe" le disse Ziva prendendola in braccio.
"Ora proviamo la febbre e poi finiamo di vedere il film, ti va?" aggiunse.

Zoe annuì, felice nonostante stesse male. A dire il vero era talmente contenta di poter rimanere con loro che non le importava più di avere l'influenza.
Dopo aver finito di vedere il film ed essere riusciti a far mangiare qualcosa a Zoe decisero di metterla a dormire.
Ziva rimase a guardarla per più di mezz'ora finché Tony non entrò in camera di Zoe per vedere se andava tutto bene.

"Si, è solo che ancora non riesco a credere che sia con noi. Ho paura che se esco da qui lei sparisca, che sia solo un sogno" disse Ziva.
"È la realtà, amore. Ora esci o rischiamo che si svegli" le rispose Tony.

Uscirono dalla stanza e si sedettero sul divano.

"Tony, grazie per avermi aiutato in questo periodo. Immagino che non sia stato facile sopportarmi" disse lei ridendo.
"Ti amo, farei di tutto per te. Anche se sei insopportabile" scherzò lui.

Si baciarono, felici.

"Ora saremo una famiglia" commentò Ziva accoccolandosi su Tony.

Erano felici, sentivano che le cose stavano finalmente andando bene. Di certo non si sarebbero mai aspettati quello che sarebbe successo di lì a poco.













Note dell'autrice:

BAM!
Allora?! Come va?! Piaciuto questo capitolo? AHHAHAHA
Spero di si perché finalmente Zoe va a vivere con Tony e Ziva! Abbiamo una bella family felice e contenta! XD

Quindi siccome vi ho fatto un capitolo felice non potete uccidermi per il finale! Giusto!?
No vabbè ma vi avevo avvertito che questa storia era ANGST quindi non potete essere sorpresi! XD
Diciamo che per ora mi sento buono quindi credo che il prossimo capitolo sarà tranquillo, di passaggio e poi ci diamo dentro con l'ansia! Che ne dite?! :D

Spero che vi sia piaciuto!
A presto!
Baci, Meggie.
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > NCIS / Vai alla pagina dell'autore: Despicable Meggs